martedì 17 dicembre 2024

“Noi non siamo americani”

Il Milan è contestato già prima dell’inizio della partita, i rossoneri non giocano bene e non vincono, alla fine della partita la squadra viene salutata con una salva di fischi, eppure Fonseca era contento, il compleanno dei 125 anni della fondazione del Milan, è stato completamente rovinato e il pareggio contro il Genoa, ha segnato la definitiva divisione tra il Milan di RdBird e l'intero ambiente rossonero.

Il popolo rossonero si è lasciato andare ad un’importante contestazione, sia dentro che fuori lo stadio, per i giocatori, per l’allenatore, per la dirigenza e per la proprietà, insomma, l'ambiente ha espresso tutto il loro malumore e oramai non tollera più questa mediocrità, tutti speravamo che almeno per la festa dei 125 anni, si potesse vedere in campo un Milan orgoglioso e che potesse vincere, invece niente e a fine gara è partita la contestazione, che non ha risparmiato nessuno, con i fischi più importanti per Ibra e Furlani.

Ha fatto specie, il fatto che Cardinale non era presente alla festa e invece c’era Gordon Singer, non si sono presentati giustamente, gli artefici dell’ultimo scudetto, Maldini ha postato su Instagram i suoi auguri per i 125 anni del Milan: "Tanti auguri AC Milan per i tuoi 125 anni! Nessuno potrà mai scalfire il tuo legame con la famiglia Maldini, la storia è memoria", Theo, Leao, Tonali, Maignan e Calabria, hanno commentato il post di auguri al Milan di Maldini, dimostrandogli la loro vicinanza.

Sempre su Instagram, la curva ha ribadito che non c'è nulla da festeggiare, contestando davanti all'ingresso del luogo dove si è tenuta la cena di gala e dove la dirigenza, per evitare la contestazione diretta e personale, ha preferito fare l’ingresso dall'entrata secondaria, come chi sa di avere sbagliato e di non volerlo ammettere mettendoci la faccia, evitato il confronto con i tifosi rossoneri, per il crollo vertiginoso del Milan negli ultimi due anni.

A parlare sono i fatti, Cardinale è arrivato nel giorno in cui il Milan ha vinto lo scudetto, con un entusiasmo alle stelle da parte di tutto l’ambiente, con una squadra e una società lanciatissima sotto la guida di Elliott, Gazidis, Maldini, Massara e Pioli, Furlani da quel giorno ha fatto in modo di distruggere tutto quello che era stato fatto sapientemente e con pazienza, mettendo dopo due anni la firma sul fallimento sportivo rossonero.

Dopo due soli anni, ha perso quasi tutti gli artefici dell’ultimo scudetto, tranne Theo, Leao e Maignan, ha perso quasi tutti i suoi tifosi ed è all’ottavo posto in classifica, riuscendo a ricalcare le orme di Fassone e Mirabelli, portando il Milan indietro nel tempo a più di cinque fa, con in più i tifosi arrabbiati, cosa che almeno allora non c’era.

Adesso bisognerà avere la volontà di risolvere i problemi, bisognerà avere il coraggio di ammettere di aver sbagliato e avere la consapevolezza di dover intervenire in maniera seria, forte e importante per cambiare le cose.

Tra una contestazione e una lunga riunione tra Ibra e Fonseca, il Milan è scivolato all'ottavo posto in classifica, ma Fonseca è contento ed è convinto (dopo la strigliata dei dirigenti) che vada tutto bene, è contento anche della prestazione della squadra, che è stata ne più e ne meno come quella con la Stella Rossa, eppure nel giro di pochi giorni è passato dai rimproveri alle carezze.

Ma anche se il tecnico prova a stimolarli in tutte le maniere, i giocatori non rendono come dovrebbero e hanno poca voglia, quando perdono palla, non c’è nessuna rabbia per andare a recuperarla, non c’è nessuna aggressività, dispiace dirlo, ma con Pioli la squadra sembrava più un gruppo, non voglio dire che hanno fatto male a mandare via Pioli, ma che quel gruppo creato anche da Massara e Maldini adesso non c’è più e siamo ben lontani da quel gruppo.

Di contro devo dire bravo a Fonseca per avere lanciato Liberali e Jimenez, quest’ultimo è stato una vera sorpresa, ha esordito senza paura e con personalità, per me è stato il migliore in campo e non il migliore tra i peggiori, gioca al posto di Theo e lo fa con la calma di un veterano, sgasa, corre su tutta la fascia senza fermarsi, crossa, tira, dribbla e non sbaglia niente.

Ha fatto una gara da applausi, per me è il momento che venga aggregato in pianta stabile in prima squadra e che non venga considerato solo il vice Theo, ma una valida alternativa, anche perché è un destro naturale e penso che possa fare benissimo sulla destra, dove Calabria andrà via ed Emerson Royal è quello che è, alla prima da titolare in Serie A, il suo esordio è positivo, cresce con il passare dei minuti ed è buona la sua intesa con Leao. 

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