Il popolo rossonero si è lasciato andare ad un’importante
contestazione, sia dentro che fuori lo stadio, per i giocatori, per
l’allenatore, per la dirigenza e per la proprietà, insomma, l'ambiente ha espresso
tutto il loro malumore e oramai non tollera più questa mediocrità, tutti speravamo
che almeno per la festa dei 125 anni, si potesse vedere in campo un Milan
orgoglioso e che potesse vincere, invece niente e a fine gara è partita la
contestazione, che non ha risparmiato nessuno, con i fischi più importanti
per Ibra e Furlani.
Ha fatto specie, il fatto che Cardinale non era presente alla festa e
invece c’era Gordon Singer, non si sono presentati giustamente, gli artefici
dell’ultimo scudetto, Maldini ha postato su Instagram i suoi auguri per i 125 anni del Milan: "Tanti
auguri AC Milan per i tuoi 125 anni! Nessuno potrà mai scalfire il tuo legame
con la famiglia Maldini, la storia è memoria", Theo, Leao,
Tonali, Maignan e Calabria, hanno commentato il post di auguri al Milan di Maldini,
dimostrandogli la loro vicinanza.
Sempre su Instagram, la curva ha ribadito che non
c'è nulla da festeggiare, contestando davanti all'ingresso del luogo dove si è tenuta la cena di
gala e dove la dirigenza, per evitare la contestazione diretta e personale, ha preferito
fare l’ingresso dall'entrata secondaria, come chi sa di avere sbagliato e di
non volerlo ammettere mettendoci la faccia, evitato il confronto con i tifosi rossoneri, per il crollo
vertiginoso del Milan negli ultimi due anni.
A parlare sono i fatti, Cardinale è arrivato nel giorno
in cui il Milan ha vinto lo scudetto, con un entusiasmo alle stelle da parte di
tutto l’ambiente, con una squadra e una società lanciatissima sotto la guida di
Elliott, Gazidis, Maldini, Massara e Pioli, Furlani da quel giorno ha fatto in
modo di distruggere tutto quello che era stato fatto sapientemente e con
pazienza, mettendo dopo due anni la firma sul fallimento sportivo rossonero.
Dopo due soli anni, ha perso quasi tutti gli artefici
dell’ultimo scudetto, tranne Theo, Leao e Maignan, ha perso quasi tutti i suoi
tifosi ed è all’ottavo posto in classifica, riuscendo a ricalcare le orme di
Fassone e Mirabelli, portando il Milan indietro nel tempo a più di cinque fa, con
in più i tifosi arrabbiati, cosa che almeno allora non c’era.
Adesso bisognerà avere la volontà di risolvere i
problemi, bisognerà avere il coraggio di ammettere di aver sbagliato e avere la
consapevolezza di dover intervenire in maniera seria, forte e importante per
cambiare le cose.
Tra una contestazione e una lunga riunione tra Ibra e Fonseca, il Milan è
scivolato all'ottavo posto in classifica, ma Fonseca è contento ed è convinto
(dopo la strigliata dei dirigenti) che vada tutto bene, è contento anche della
prestazione della squadra, che è stata ne più e ne meno come quella con la Stella
Rossa, eppure nel giro di pochi giorni è passato dai rimproveri alle carezze.
Di contro devo dire bravo a Fonseca per avere lanciato Liberali e Jimenez,
quest’ultimo è stato una vera sorpresa, ha esordito senza paura e con
personalità, per me è stato il migliore in campo e non il migliore tra i
peggiori, gioca al posto di Theo e lo fa con la calma di un veterano, sgasa, corre su
tutta la fascia senza fermarsi, crossa, tira, dribbla e non sbaglia niente.
Ha fatto una gara da applausi, per me è il momento che venga aggregato in pianta stabile in prima squadra e che non venga considerato solo il vice Theo, ma una valida alternativa, anche perché è un destro naturale e penso che possa fare benissimo sulla destra, dove Calabria andrà via ed Emerson Royal è quello che è, alla prima da titolare in Serie A, il suo esordio è positivo, cresce con il passare dei minuti ed è buona la sua intesa con Leao.
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