mercoledì 6 ottobre 2010
Per i visitatori.
mercoledì 8 settembre 2010
Nel segno di Miccoli.
A tale proposito questo blog "Con il nastro rosa", sarà visibile fra qualche settimana, anche sul sito: Palermo calcio.org, (sito non ufficiale), insieme ad una pagina di approfondimento, sul Palermo, e il calcio nazionale in generale, la pagina si chiama: La testa nel pallone, "riscursi i cafè"
La stagione 2009-2010, fa subito storcere il muso ai tifosi palermitani, dopo che c'eravamo fatti la bocca buona con Ballardini, non c'eravamo ancora ripresi dallo spavento per le sue dimissioni, che Zamparini ci dà il colpo di grazia, affida la squadra a Zenga, simpatico ed istrionico da giocatore, antipatico e supponente da tecnico, il clone di Mourinho, per non dimenticare i suoi recenti trascorsi con il Catania, e le ultime due sconfitte che ci procurò, non ultima il 4 a 0 alla favorita, per cui c'è ancora gente che non esce da casa.
Miccoli in una amichevole in ritiro si infortuna, anche sè alla prima gara ufficiale in coppa italia con la Spal, mette a segno una doppietta.
Il campionato comincia come sempre, bene dentro e mele fuori, cinque partite senza vittoria, 6 soli punti, ma grazie a tre vittorie di fila, il Palermo si porta al quarto posto, i proclami di scudetto lanciati da Zenga durante la presentazione sembrano avverarsi, per la prima volta il Palermo si presenta con la stessa squadra all'inizio del campionato successivo, con l'unica novità Rubinho in porta al posto di Amelia, e poi tante giovani promesse tra cui: Sirigu e Pastore.
Dopo avere battuto in casa la Juventus, con il Palermo 4° arriva l'Inter alla favorita e perdiamo 5 a 3, e poi due soli punti nelle prossime tre partite, l'ultimo 1 a 1 a Catania, Zamparini decide di esonerare Zenga e dare la squadra a Delio Rossi.
Rossi si presenta con una serie di vittorie, tra cui un 2 a 0 al Milan a San Siro, e Miccoli e Cavani cominciano a diventare sempre più determinanti.
Il Palermo abbandona la coppa italia sconfitto dalla Lazio, tra i tanti ex Ballardini ha la meglio su Rossi e Sabatini, però vince in campionato con la Fiorentina, mattatore il beby Hernandez, il Palermo in questo periodo, inanella 7 risultati utili consecutivi, 5 vittorie e 2 pari, la migliore serie utile in serie a per il Palermo dal 2004.
Qualche sconfitta e poi tanti punti, altri 3 a Torino con la Juve e di nuovo 4° posto, che il Palermo manterrà per ben 8 giornate, fino al 2 a 2 con il Genoa, (vittoria per 2 a 1 fino al 98° e in nove, e poi il 2 a 2 subito su rigore).
Con la seconda vittoria di stagione con il Milan 3 a 1, il Palermo raggiunge con 3 giornate d'anticipo, la qualificazione alle coppe Europee, dopo 3 anni di assenza, arrivando allo scontro diretto alla penultima di campionato, 5° contro la Samp 4°, per entrare in Champios e nalla storia, ma un pareggio lascia tutto così, con il terzo 5° posto nella storia dei rosa.
Miccoli protagonista di una stagione strepitosa, così come lo è stata quella del Palermo, a testimoniarla, le 18 reti segnate, che hanno stracciato il suo precedente record personale di 12 in serie a in una stagione, capitano a furor di popolo e di Zamparini, forse l'infortunio nel finale del campionato, gli ha precluso una convocazione in Nazionale, ma non ha evitato che una squadra inglese gli facesse una proposta faraonica, che lui ha rifiutato per riprovare con Rossi e Pastore, a portarci in Champions.
lunedì 6 settembre 2010
Questa è vera rivoluzione.
cioè anche parte della dirigenza, così Foschi fa la campagna acquisti e cessioni. e poi passa la mano a Walter Sabatini, ormai ai ferri corti con Lotito.
Con Foschi va via pure qualche suo collaboratore come: Schio, Castagnini (poi capo degli osservatori Juventus) e Pasquale Sensibile (attualmente D.S. del Novara).
Con Sabatini arriva una vecchia conoscenza dei tifosi Federic Massara, osservatore per il settore giovanile, e l'ingresso all'ECA, che gli permetterà di ricevere degli indennizzi dall'UEFA, per i calciatori utilizzati dalla nazionale, ricevendo già 121.837 euro di rimborso.
Agosto diventa movimentatissimo, sconfitta in coppa italia, Sabatini "taglia" Melo (preso da Foschi), e lo sostituisce con Succi, mattatore in coppa con il Ravenna, Jankovic va in prestito a Genoa, e alla prima di campionato (seconda sconfitta in due gare), viene esonerato pure Colantuono, sostituito da Ballardini, questo l'ultimo atto della rivoluzione di Zamparini.
venerdì 3 settembre 2010
Va in scena la grande farsa.
Per certi versi si è voluto chiudere un ciclo, Foschi parlava apertamente di rivoluzione, così rotolarono molte teste, il Capitano storico Corini, Di Michele e Caracciolo, l'inizio fù altalenante, si passò dalla vittoria sui campioni d'Europa del Milan, alla sconfitta in coppa con il modesto Mlada, e solita contestazione per il tecnico, che dopo la sonora sconfitta per 5 a 0 contro la juventus, venne esonerato, a favore di un ennesimo ritorno di Guidolin.
Ma neanche con lui le cose cambiarono, oltre ad una sconfitta 3 a 0 con la Sampdoria arrivò pure l'eliminazione in coppa Italia, ad opera dell'Udinese, e la sconfitta col Siena.
Zamparini non si perde d'animo e mette mani al portafogli, Foschi è un bravo direttore sportivo, però forse, in tutti questi movimenti di mercato, lui ............ si cambia tanto in questa squadra, troppo, così a gennaio arriva Balzaretti, e partono: Pisano, Diana, e l'ultimo rappresentante
storico della rinascita, Franco Brienza, che ha vissuto la scalata dalla C1 alla A, passando dai campi di Battipagliese e Savoia, a quelli di Roma e Milano, ceduto alla Reggina.
Alla terza di ritorno, il Palermo perde a Torino, con i goal degli ex Diana e di Michele, nonostante la 17^ rete di Amauri.
A marzo dopo altre tre sconfitte consecutive, Inter, Parma, e Genoa, viene esonerato ancora Guidolin, e al suo posto viene richiamato Colantuono, consumando la più tragica delle farse.
Il ritorno di Colantuono è scandito da vittorie (3 a 2 alla juve), e sconfitte, finisce undicesimo, con la sola consolazione di avere battuto Milan e Juventus, e avere pareggiato con la corazzata Inter.
Il calcio non ha riconoscenza, i tifosi non voglio più vedere Guidolin allenare il Palermo, non credono più ai cavalli di ritorno, e anche Zamparini, stavolta la rivoluzione si farà sul serio e il primo a cambiare e proprio Foschi.
mercoledì 1 settembre 2010
Il ritorno di Guidolin.
L'inizio è scoppiettante, e dopo solo 3 giornate, il Palermo per la prima volta nella storia è primo da solo nella classifica di serie A a punteggio pieno. Nello stesso anno stabilì la migliore striscia di vittorie consecutive in A, = 5, rimanendo in testa alla classifica appaiata con l'Inter per 11 giornate con 27 punti, sui 33 disponibili.
Qui cominciò il periodo nero, due sconfitte e due pareggi consecutivi, e nell'ultimo di Siena, perse per infortunio Amauri, e dopo la sconfitta di Roma, collezionò ancora 3 vittorie, finendo terzo alla fine del girone d'andata, mentre fù eliminato nella fase a gironi della coppa uefa.
In seguito ai gravi incidentidel 2 febbraio 2007, di Catania-Palermo, e la morte dell'Ispettore Raciti, tutte le competizioni dalla serie A, al settore giovanile, sono state sospese fino a nuova determinazione.
Alla ripresa del campionato, complice la lunga assenza di Amauri, per il Palermo iniziò, una terribile crisi di gioco e di risultati, che portarono la squadra dal terzo posto (Champions), con 15 punti di vantaggio sulla quinta, al quinto.
Esonerato Guidolin, fù rimpiazzato dalla coppia Gobbo (che era il secondo) - Pergolizzi (allenatore della primavera), il cambio non portò il cambio di rotta sperato, si perse in casa anche con l'Ascoli ultimo e già retrocesso, e con la squadra ormai settima, Zamparini richiamò Guidolin per le ultime due gare, per provare almeno a rientrare in Europa, con la coppa Uefa.
Grazie a due vittorie il Palermo arrivò quinto e si qualificò per la terza volta consecutiva alla coppa Uefa, conquistando il record di punti in serie A (58), poi superato nel 2010, dallo strepitoso nonostante parziale campionato di Delio Rossi, con 63 punti.
Il rapporto con Guidolin si era incrinato, e non sono bastati i 58 punti e la terza europa consecutiva, per farlo rimanere, e per la stagione 2007-2008 assume Colantuono.
martedì 31 agosto 2010
La serie A
L'arrivo in serie A, porta Zamparini a migliorare un organico già forte, arrivano: Barzagli, Barone, Mariano Gonzalez, e Zaccardo.
Questa è stata una stagione esaltante, raramente si è vista una matricola approdare in europa, accarezzando fino ad una decina di partite dalla fine, il sogno di una qualificazione Champions, sfumato per avere raccolto nelle restanti ultime otto partite, solo 6 pareggi e 2 sconfitte.
Alla fine si classificò sesta, approdando per la prima volta in Coppa UEFA, i soliti dissidi tra Guidolin e Zamparini, sancirono l'addio del tecnico nonostante ancora qualche anno di contratto.
L'eredità passò a Del Neri, il tecnico del miracolo Chievo, che però veniva da due esoneri di due paizze importanti, Porto e Roma, fu accontentato Toni, ceduto alla Fiorentina, e arrivaronoDi Michele, Makinwa e Giovanni Tedesco.
L'inizio fù dei migliori, vittoria sull'Inter 3 a 2, doppia vittoria con l'Anorthosis, vittoria della fase a gironi di UEFA con passaggio ai sedicesimi, ma in campionato il Palermo non faceva bene, così a gennaio 2006, Del Neri lasciò il posto a Papadopulo, che subito si presentò con una vittoria, 3 a 0 col Milan, portanto per la terza volta il Palermo in semifinale di coppa Italia.
Presto però arrivarono le sconfitte con la Roma (eliminazione dalla coppa italia), e con lo Schalke 04 (eliminazione dagli ottavi di uefa, migliore piazzamento in europa), in campionato si riuscì a recuperare dall'undicesimo, all'ottavo posto, diventato poi quinto posto grazie alle famose vicissitudini di calciopoli, ripartecipando alla coppa UEFA, sfiorando ancora il sogno Champions, materializzatosi per il Chievo, anche sè nella sentenza di primo grado, era quarta, perchè era stato escluso il Milan, poi riammesso e quindi il Palermo finì quinto.
mercoledì 25 agosto 2010
2002 comincia l'era Zamparini.
Il primo anno di B, 2001-2002 si è concluso con una tranquilla salvezza, e a fine stagione nell'estate del 2002, dopo solo due anni, Sensi vendette il Palermo a Zamparini, che prima di vendere il Venezia di cui era proprietario, travasò numerosi giocatori di quella squadra (tra questi Igor Budan), compreso l'allenatore Ezio Glerean, che nei due anni precedenti al Cittadella, aveva messo in mostra un modulo spregiudicato e divertente, il 4-2-4; che affascinò Zamparini.
Zamparini arriva a Palermo con la nomea di inprenditore facoltoso e lo dimostra subito, spendendo 20 milioni di euro per rilevare il Palermo, e altrettanti per rinforzarlo nonostante il travaso, ma anche di presidente mangia allenatori, ed anche questo lo dimostra subito, esonerando Glerean alla prima giornata, dopo la prima sconfitta.
Al suo posto fu chiamato Daniele Arrigoni, a sua volta esonerato anche lui all'inizio del girone di ritorno, lo sostituì Nedo Sonetti, che fù artefice di una grande rimonta, che si concluse proprio all'ultima giornata a Lecce dove il Palermo perse 3 a 0, classificandosi quarto e lasciando al Lecce di Delio Rossi la gioia di andare in A, al nostro posto.
Nonostante i risultati Sonetti non fu confermato, e al suo posto, arrivò Silvio Baldini, uno che ad Empoli aveva fatto benissimo, e che rappresentava un lusso per allenare una squadra di B, anche sè ambiziosissima.
Zamparini lo abbiamo detto, è ambizioso e non bada a spese, anche sè in B, ad un grande allenatore affida una grande squadra, e così con gli acquisti di: Toni, Zauli, Corini, Pepe, e Gasbarroni (tutti provenieti dalla serie A), fà diventare il Palermo una corazzata, una squadra da mettà classifica, anche in serie A.
Il Palermo a gennaio 2004 era primo in classifica, ma nonostante la strapotenza, dava segnali di scricchiolamento, Zamparini non ci pensa due volte e rinforza ancora la squadra, vuole la serie a tutti i costi, così arrivano: Grosso, i fratelli Filippini e Jeda, anche questi dalla serie A.
Una sconfitta in casa con la Salernitana, e una provocatoria risposta di Baldini al Presidente, gli costarono l'esonero, al suo posto arrivò Franceso Guidolin, considerato tra i primi cinque allenatori italiani.
Il Palermo vince la serie B alla grande, tornando in A dopo 31 anni, con le 30 reti di Toni, e con Vasari che era ritornato a Palermo, per riportarlo in A, giuramento che aveva fatto al padre in punto di morte.
mercoledì 18 agosto 2010
Ritorna il calcio a Palermo
lunedì 9 agosto 2010
Il Palermo e la coppa
Dopo le saltuarie partecipazioni alla Mitropa Cup del 60 e del 69, nel 2004-2005 il Palermo si qualifica per la prima volta alla Coppa UEFA, al primo anno dopo il ritorno in A.
Il primo avversario di coppa che conta è l'Anorthosis, la prima vittoria è per 2 a 1, e il primo goal è di Corini, così come è di Corini il primo goal su punizione in coppa, e di Brienza il primo goal su rigore in coppa, mentre il primo goal su azione è di Caracciolo, così come è sua la prima doppietta in coppa.
Le prime 3 gare furono 3 vittorie, 2 a 1 in casa e 4 a 0 fuori con l'Anorthosis, e poi fuori 2 a 1 con Petah, seguirono due pareggi 0 a 0 con la Lokomotiv Mosca e 1 a 1 con l'Espanyol, e infine la quarta vittoria con il Brondby.
La prima sconfitta dopo 6 gare imbattuti, ad opera dello Slavia Praga.
Al primo anno di Coppe "vero" il Palermo si qualifica agli ottavi dove incontrano lo Schalke 04, vittoria in casa 1 a 0 e sconfitta fuori 3 a 0 dopo l'espulsione di Corini, resterà comunque il miglior piazzamento.
Nel 2006-2007 per il secondo anno consecutivo in Coppa UEFA, vittoria di prestigio 1 a 0 a Londra contro il West Ham, e ritorno vittoria per 3 a 0, si passa alla fase a gironi altra vittoria 2 a 1 con L'Eintracht e poi le sconfitte con Newcastle 1 a 0 e Fenerbahce 3 a 0, l'1 a 1 con il Celta Vigo chiude mestamente la seconda avventura europea.
Terzo anno consecutivo in Coppa UEFA, vince 1 a 0 con il Mladà Boleslav in trsferta, e poi perde in casa 1 a 0 con un goal in fuorigioco e nei minuti di recupero, Cavani e Caserta con gli errori nella fase ai rigori ci condannano all'eliminazione al primo turno, peggiore piazzamento in Europa.
Dopo 3 anni di assenza dalle coppe si vuole tornare alla grande, sperando di arrivare oltre gli ottavi, perchè no in finale.
giovedì 8 luglio 2010
Gli anni bui, rosa nero.
lunedì 5 luglio 2010
La zona dove sono iniziati i lavori dello stadio
Lo stadio guardandolo dalla via Lanza di Scalea, ha sulla destra la Villa Raffo che da il nome al fondo su cui sorgerà lo stadio, a sinistra la Villa Scalea e dietro il Palasport di via Castelforte.
Le gru a lavoro sul Fondo Raffo.
venerdì 2 luglio 2010
le prime immagini del nuovo stadio
Sono già partiti i lavori per il mega centro commerciale di Zamparini al Fondo Raffo, allo Z.E.N. dove insiste la villa Raffo, sulla piana dei Colli, tutti i permessi sono stati rilasciati, mancano gli ultimi nulla osta per far partire la realizzazione dell'imponente opera.
Spero quanto prima di aggiungere a questo qualche foto dell'area con l'inizio dei lavori.
lunedì 28 giugno 2010
Lo scandalo scommesse del 1980.
mercoledì 23 giugno 2010
il periodo Barbera.
Gli anni 60 e 70, il Palermo ascensore.
venerdì 18 giugno 2010
Il secondo fallimento, e le retrocessioni.
venerdì 11 giugno 2010
Il girone Unico, serie A e nuovo stadio.
lunedì 31 maggio 2010
La prima guerra mondiale
L'attività è costituita da gare amichevoli con gli inglesi, allo stadio Ranchibile, orietativamente dalle parti di via San Polo; piazza Don Bosco, proprio mentre in città stava crescendo una seconda società, la "Libertas" del presidente Mongiovì.
Il primo derby si gioco nel dicembre del 1920, il risultato fù 7 a 0 per il Palermo, che continuò a giocare tornei federali fino al 1922, quando in Italia si avverte la necessità di un campionato nazionale, la cosidetta riforma Pozzo, e per i forti contrasti tra le società per motivi finanziari, si crearono due tornei, uno del nord e uno del sud.
Il Palermo vince il girone regionale ma esce nelle fasi interregionali, così in finale approda la Fortutudo per il meridione che perde con la Pro Vercelli squadra del raggruppamento nord.
E' il periodo delle fusioni a causa delle difficoltà finanziarie, e il Palermo che nel frattempo si era indebitato, nel 1923 si fonde con l'U.S. Leoni, un gruppo di giovani di piazza leoni guidati dal gelataio Momo Petrolo.
Ma nel frattempo anche la Libertas ha problemi economici e nel 1924, si fonde con il Palermo, la squadra rafforzatasi vince il torneo regionale, ma nella fase finale di lega sud poi viene eliminata.
Il 1924 è l'anno in cui nasce il calciomercato, e il Palermo cede per la cifra record di 800 000 lire Pino Pirandello, ma nonostante tutti questi tentativi di rimpinguare le casse, nel 1927 arriva il primo fallmento, con il presidente Colombo che è costretto a ritirare la squadra.
Nel giugno del 1928 dal G.S. Vigor del famosissimo Presidente Totò Vilardo, nasce il Palermo Sport Club, ormai unica compagine cittadina, con a presidente, il barone Bordonaro di Gebbiarossa, la squadra si iscrive alla 2^ divisione, l'attuale serie C, alla fine di un grande camionato, gioca lo spareggio per la B con il Lecce, è il 22 luglio 1929 sul neutro di Napoli e il Lecce vince 1 a 0.
Il 1929 segna la rivoluzione dei campionati, di questo e del primo anno di serie A del Palermo vi parlo la prossima volta.
venerdì 28 maggio 2010
Storia del Palermo
A presiedere fu chiamato il console Giuseppe Whitaker, nato a Palermo nel 1850, e vengono adottati i colori rosso e blu.
La storia del Palermo inizia nel novembre 1900, grazie a Ignazio Majo Pagano, che trasforma l'Anglo Panormitan Foot Ball Club, in Anglo Panormitan Athletic and Football Club.
Ben presto il nome cambia in Palermo Football and Criket Club, giocando nelle serie interregionali dove vince alcune competizioni limitate al sud Italia, come la Coppa Lipton.
Nel 1907 si scelsero i colori rosa e nero, a causa di una lettera inviata da Giuseppe Airoldi a Giosuè Whitaker, convincendolo a cambiare i colori sociali in rosa e nero, come metafora del dolce e l'amaro, causa dei risultati alterni.
Nel 1920 la società si affilia alla F.I.G.C. e cambia ancora i colori sociali in bianco e blu, diventando Unione Sportiva Palermo, e nel 1929 parte dalla terza divisione, l'equivalente alla attuale serie C, ovvero da qualche anno prima divisione, arrivando in pochi anni in serie A, esattamente nel 1932, rimanendovi alcuni anni.
Nel dopoguerra fa la spola tra A eB, e negli anni settanta arriva a giocare due finali di Coppa Italia, con Bologna e Juventus.
Ma ne corso della sua storia ha conosciuto tre fallimenti: il primo nel 1927; il secondo nel 1940 e il terzo nel 1986, nei primi due casi furono società minori locali ad assumerne l'eredità, l'ultima volta fu rifondata ex novo, dopo un anno di inattività.
Il prossimo articolo parlerà del fallimento del 1927.
Il Mister
domenica 23 maggio 2010
Palermo. Il nome e lo stemma della rosa.
Rinasce il Palermo dopo la radiazione.
Nel 1987 in occasione della rinascita del Palermo, del presidente Lagumina, si torna allo scudo con una testa d'aquila bianca che dovrebbe simboleggiare la purezza.
Bande trasversali rosanero con in alto la nuova denominazione sociale: Unione Sportiva Palermo.
Nel 1991 il presidente Ferrara modificò il logo che divenne, un aquila con le ali spiegate, che mostrasse grinta, ispirandosi a modelli inglesi e scozzesi.
Ed ecco che il nuovo marchio: l'aquila che sembra decollare ma anche appoggiarsi sul gagliardetto con i colori rosanero.
Nel 1994 si torna all'antico cambia nuovamente il logo e sopratutto cambia la denominazione sociale.
L'aquila ha di nuovo le ali rivolte verso il basso. La ridenominazione in U.S. Città di Palermo in virtù della sponsorizzazione stipulata con il comune.
Infine l'ultimo stemma cambiato nel 2000 sotto la presidenza Sensi, e ormai quello dell'era Zamparini per intenderci, che stilizza un'aquila ancora ad ali spiegate.
Ora nel 1994 in virtù della sponsorizzazione del comune, l'U.S. Palermo si trasformò in U.S. Città di Palermo, e anche se può sembrare un dettaglio secondario, questo nome è inviso e si vorrebbe tornare al passato.
La vecchia denominazione U.S. Palermo è stata acquisita da una società dilettantistica e quindi non più disponibile, ma due gloriose denominazioni sono ancora disponibili, S.S. Calcio Palermo che contrassegnò il periodo della presidenza di Renzo Barbera, e quella di Palermo F.B.C. che addirittura ci riporterebbe all'origine.
Per il sindaco Cammarata non c'è nessuna obiezione al cambio e non dovrebbero sussistere nemmeno problemi tecnici o legali, vedremo.
Con il logo e la denominazione abbiamo concluso, appuntamento ad altre curiosità Rosa e Nero.
Il Mister
venerdì 21 maggio 2010
Palermo. Il nome e lo stemma della rosa.
Il 1932 è il primo campionato di serie A, e sullo stemma del Palermo compare L'aquila.
L'Aquila fu scelta anche perchè simbolo della città, donatala intorno al 1150 da Guglielmo I°.
mercoledì 19 maggio 2010
CON IL NASTRO ROSA
Questa è la terza pagina del blog dei Delfini, che io personalmente vorrei gestire, in versione "Rosanero", ovvero come una rubrica sul Palermo, di ieri e di oggi con qualche divagazione sul calcio nazionale in genarale.
Passano quasi due anni e Colombo, pressato anche dagli sportivi palermitani, ormai innamorati di quelle maglie, decise di cambiare i colori dello stemma da bianco e blu in quelli che poi faranno la storia: rosanero. Una scelta azzeccata.
Nel 1932 nel primo anno della serie A, compare l'Aquila, di questo periodo parleremo nel prossimo appuntamento.