Il 16 dicembre 1899, Herbert Kilpin riesce a concretizzare la sua splendida idea e fonda il Milan, presentando la nuova società sportiva con queste parole: "Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!", parole non dette a caso, visto che in questi 122 anni di storia, hanno incarnato lo stile Milan quasi tutti i calciatori e i dirigenti, che negli anni si sono succeduti.
In questi 122 anni, il Milan ha vinto: 18 Scudetti, 5 Coppe
Italia, 7 Supercoppe Italiane, 7 Champions League, 5 Supercoppe Europee, 2
Coppe delle Coppe, 3 Coppe Intercontinentali e 1 FIFA Club World Cup, adesso tocca
al Milan di Pioli, di Elliott e di Maldini tornare a vincere, con la
speranza di potercela fare già da quest’anno, a portare a casa un altro
titolo.
Lo scorso anno abbiamo cullato il sogno dello scudetto per quasi
trequarti del campionato, poi la crisi tecnica della parte iniziale dell’ultimo
quarto di torneo, ha cancellato a noi e a Ibrahimovic, il ritornare a portare
dopo 10 anni, di nuovo sul petto il tricolore, se andiamo a confrontare le due classifiche
dopo 17 giornate, lo scorso anno avevano 40 punti, un punto in più rispetto a
quest’anno ed eravamo primi in classifica.
Il Milan sta attraversando adesso un periodo di crisi, dato
essenzialmente dagli infortuni, che non gli
permette di avere un ritmo altissimo, senza il quale non riesce a vincere
alcune partite con squadre ostiche, per me servirebbe un piano B, un modulo di
scorta più adatto alle “seconde” linee, fatto magari di qualche lancio lungo in
più in area per Ibra, che è e resta il leader di questa squadra.
Purtroppo al momento la davanti c'è solo lui e
poi il Milan risente anche dal pessimo rendimento di Kessie, l'anno scorso
l’ivoriano ha fatto una stagione eccezionale, praticamente il Milan giocava in
12, perché Kessie giocava per due, quest'anno invece molto spesso con lui in
campo il Milan gioca in 10, non so se dipende esclusivamente dal rinnovo del
contratto, ma l'ivoriano è irriconoscibile.
C’è da dire che nonostante tutto questo
(infortuni, assenza di modulo B e Kessie), il Milan è ancora in una buona
posizione di classifica, solo che ha dilapidato i 7 punti di vantaggio
sull’Inter, rischia che i nerazzurri lo incrementano e poi non sappiamo se la
crisi è finita.
Nessuno chiaramente toglie i meriti a questa
posizione alla squadra, specialmente se riuscisse nelle prossime partite a
mantenere un punto di distacco dal primo posto, nonostante le difficoltà e fino
al recupero degli infortunati, magari possibilmente fino all’arrivo di quei due
o tre innesti, che servono immancabilmente a gennaio, considerando che non è
più il momento migliore del Milan.
Le lacune della squadra come abbiamo detto, sono figlie anche
delle assenze, contro l’Udinese, i rossoneri
hanno segnato con il primo e unico tiro verso lo specchio della porta, fatto
dall’unico e solito Ibrahimovic, la partita contro i friulani è l’esempio
lampante, di alcune cose che non vanno o che sono andate male, ripeto senza
togliere nessun merito, nessuno però è esente da critiche, ma non perché non stavo
aspettando altro, ma giusto per analizzare bene le cose.
A mio avviso la prestazione contro l’Udinese, è stata un po' imbarazzante,
così come le scelte di Pioli, Bakayoko è impresentabile e chiaramente insieme
al momento di forma approssimativa di Kessie e Bennacer, nonché all’impegno
della prossima coppa d’Africa, a centrocampo il Milan deve ricorrere
sicuramente al mercato di gennaio, l’altro caso è Krunic, che potrebbe essere il
trequartista sostituto di Diaz, ma non ha la gamba, non è in fiducia ed è molto
inconsistente.
Serve poi recuperare gente importante come Rebic e Calabria, che vedremo in campo solo nel 2022, poi è inspiegabile e serve capire fino in fondo però, qual’è il problema di tutti questi infortuni e dei recuperi così lenti, perché così non si può pensare di essere competitivi, non si può andare in campo con la squadra ridotta all’osso e con poche possibilità di variare, a gennaio serve intervenire per forza sul mercato.
Maldini deve rimpiazzare Bakayoko e Pellegri per il loro rendimento e Kjaer per quello che sappiamo, perché anche se è rimasto solo il campionato e la coppa Italia, l’organico non può restare così e per me, oltre a un difensore, un centrocampista e anche un attaccante (sarebbe il massimo), ci sarebbe da trovare una collocazione a Krunic, Conti e Castillejo.
Per tanti motivi escludo il possibile ritorno di Caldara a gennaio, l'infortunio è alle spalle, sta giocando bene e sta ritornando il calciatore di prima, ma non è lui quello che serve adesso al Milan, quelli che farei rientrare invece sono: Pobega e Adlì, in difesa prenderei Milenkovic e non mi sembrano poi tanti 15 milioni, in attacco vedrei bene sempre Scamacca.
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