Contro il Genoa Ibrahimovic è stato confermato al centro dell’attacco e Messias è partito per la prima volta dal primo minuto, il campione navigato e il semisconosciuto, mettono la loro firma sul successo per 3 a 0 sul Genoa, Ibrahimovic sblocca la partita da grande campione, disegnando una punizione meravigliosa che lascia di stucco Sirigu, Messias addirittura nella sua prima da titolare, mette a segno due reti.
Il primo gol di testa con un lob preciso,
il secondo gol invece, con un mancino a giro dolcissimo, le sue prestazioni allo
stato attuale, danno la sensazione che possa se non mettere in pericoloso la
titolarità di Saelemaekers (Pioli non rinuncerà mai al dinamismo del belga), di
metterla almeno seriamente in discussione, perché fa un ottimo lavoro anche
senza palla e poi segna quei gol che servono e che Alexis non segna.
Una serata da “Dio” per Ibra, che
raggiunge quota 90 gol con il Milan, per Messias e anche per “Ironmike”
Maignan, alla sua seconda gara dopo l’infortunio, torna a sfoggiare parate
decisive, due per l’esattezza e una in particolare, la prima sul colpo di testa
di Hernani, ben indirizza sotto l’incrocio dei pali, ma lui vola e lo toglie
dal sette, ma in particolare il miracoloso intervento all’indietro su un
tentativo di pallonetto da metà campo, provato da Portanova e sventato da “Magic Eagle”, come lo chiamano in Francia.
A Genova si è visto un altro Milan, più
esperto e compassato, meno incosciente e superficiale, personalmente non mi è
sembrato abbia fatto una bellissima partita, però serviva dare un calcio alla
mini-crisi e riconquistare i tre punti per tornare a pensare allo scudetto, grazie
al sesto gol in campionato di Ibra e alla doppietta di uno scatenato Messias, tutto
facile anche in difesa grazie a Tomori e Maignan, che hanno fatto dimenticare i
7 gol subiti in due partite.
Il Milan ha sbrigato la pratica Genoa, giocando con personalità, era vietato sbagliare e i rossoneri lo hanno fatto in maniera netta e convincente, i "bonus" con Sassuolo e Fiorentina sono stati esauriti, adesso bisogna ricominciare a macinare punti e gioco, con continuità e determinazione, a questo punto il Milan dovrà sfruttare meglio possibile il calendario, con Salernitana e Udinese prima dello scontro diretto con il Napoli del 19 dicembre.
Quella con il Genoa è stata una
partita vinta con merito e una vittoria pesante, visto il concomitante pareggio
del Napoli in casa del Sassuolo, questa
vittoria fa ripartire il Milan, dopo che nelle tre precedenti partite, aveva
preso un solo punto, il Milan riprende
a vincere in campionato e si riporta a ridosso del Napoli a un solo punto dalla
vetta e mantiene dietro l’Inter.
L’unica nota stonata è
l’infortunio di Kjaer, uscito in barella dopo pochi minuti, da tutta questa serie d’infortuni,
dipende anche la possibilità di scudetto per i rossoneri, che hanno ritrovato da
pochissimo Tomori, a Genova si è visto che al di là della fase difensiva, la
difesa con Kjaer e Tomori funziona benissimo, ogni tanto si perde ma è una cosa
fisiologica e poi torna a funzionare benissimo.
Con questi 3 punti il Milan torna a sognare lo scudetto, perché quest’anno ha fatto un salto di qualità rispetto all’anno scorso, solo che non è cambiata la situazione infortuni, che non è una cosa da poco, perché potrebbe condizionare in qualche modo la corsa scudetto, visto che il Milan ha difficoltà ad avere tutti a disposizione, sarà quindi questa la chiave di lettura della stagione del Milan.
A centrocampo
la coperta non è molto lunga e a gennaio Tonali e Bakayoko, dovranno giocare
parecchie partite, senza la possibilità di fare rotazioni, probabilmente
a centrocampo verrà impiegato Krunic, ma in caso anche di un infortunio lieve e
al Milan questo succede spesso, in quel reparto si andrebbe in sofferenza, un
reparto dove le cose non dovrebbero essere messe male è l’attacco, però il
Milan un pensierino al mercato lo deve fare.
Il mercato dipenderà
anche dai rinnovi e dai possibili obiettivi in entrata, uno su tutti il
sostituto di Kessie, il cui addio è certo, anche se è ancora considerato un
titolarissimo e uno dei capitani, la candidatura forte è quella di Renato
Sanches del Lille, ma davanti all’infortunio di Kjaer e al possibile mancato
rinnovo di Romagnoli, il 22enne Kamara, centrocampista francese che in estate
si libererà a zero dal Marsiglia, diventa una pista importante, proprio perché può
giocare anche da difensore centrale.
Non è assolutamente da
scartare che il Milan li prenda entrambi, rinunciando magari possibilmente a
Faivre, considerato che per gennaio, salgono le quotazioni di Adli, che potrebbe
anticipare il suo arrivo a Milano, per supplire alle partenze per la coppa d’Africa
di Kessie e Bennacer e per iniziare l’ambientamento, il Genoa ha messo nel
mirino Castillejo e il Torino Pellegri, non è da escludere una loro partenza a
gennaio.
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