venerdì 29 settembre 2023

Bene, anzi benissimo, ma io… (Adli story).

…io aspetterei ancora un attimo prima di cantar vittoria, bene i risultati, anche se di corto muso, benissimo la classifica, ma le prestazioni sono così e così, non sempre il buon giorno (scudetto o un posto in Champions) si vede dal mattino, perché “il giorno” (piazzamento in classifica), potrebbe essere lo stesso giorno dello scorso anno, che hanno in comune lo stesso buon mattino.

Certo Franco (Ordine), ci vuole la calma, ma non solo come la intendi tu, non ci vuole calma, solo per: “qualche risultato rimediato senza brillare (col Verona) e il test più importante di Cagliari con utilizzo del miglior mercato estivo, con la classifica che rassicura e rilancia il duello…”, ma ci vuole calma anche nei giudizi troppo sbilanciati in positivo, come tifoso non posso essere più che contento di tutto, tranne di alcune prestazioni, ma prima di gridare al lupo, vorrei capire la consistenza di questo Milan.

Sicuramente la partita con il Cagliari, ha regalato a Pioli (ammesso che abbia gradito) tante buone notizie, la prima è la conferma di Sportiello, che niente può sul gol di Luvumbo, nonostante segni sul suo palo, ma sotto l’incrocio, fa un altro paio di buoni interventi e poi la parata su Oristaino nel finale, che è un intervento veramente importante, la seconda è il debutto di Adli, fra l’altro in un ruolo dove non ha mai giocato.

Adli torna a fare il titolare, veramente torna a giocare dopo quasi un anno, perché dopo la sua prima da titolare a Verona, scende in campo quasi mai e se lo fa, è solo per pochi spiccioli di partita, a Cagliari Adli doveva dimostrare il perché ha voluto fortemente restare e di meritare gli elogi di Pioli, che improvvisamente e inaspettatamente ha cambiato il giudizio sul giocatore.

Vorrei dire una cattiveria, dicendo che lo ha messo in un ruolo in cui non ha mai giocato, per fargli fare una brutta figura, invece no, Pioli ha visto finalmente quello che c’era da vedere, non più lontano di qualche mese fa dicevo, che anche Pirlo era lento, ma era veloce di pensiero e avevo detto pure, che secondo me davanti alla difesa, con un centrocampo a 3 che lo proteggeva, Adli lì ci poteva giocare.

Certo, sostituiva il pupillo del coach, che è cosa non semplice, ma ha cucito bene il gioco senza grosse difficoltà (però è pure vero che era il Cagliari), ha perso una palla sanguinosa in contrasto con Luvumbo in occasione del gol (anche Krunic lo ha fatto), nella ripresa ha fatto un’ottima chiusura difensiva e ha evitato il 2 a 2 e poi, sinceramente, ho sentito il telecronista dire il suo nome, più volte di quanto si senta quello di Krunic in una partita.

Yacine, a parte il fatto che è un ragazzo straordinario, non so quanti altri sarebbero rimasti, dopo avere giocato soltanto 4 o 5 scampoli di partita in una stagione, tecnicamente è il migliore che c’è al Milan, è uno che crea gioco di qualità tecnica, ha sicuramente bisogno di continuità e di migliorare in qualche cosa, a Cagliari ha fatto bene, ma non so quanto gli servirà, ha interpretato abbastanza bene questo ruolo con molta disponibilità.


Ha fatto tante cose buone e altre le può fare meglio, ma è una prestazione a mio avviso, che gli dà la possibilità di essere considerato un calciatore del Milan, almeno in quel ruolo, è un ragazzo molto stimato dai suoi compagni e da Pioli (almeno così dice il coach) per il suo comportamento, nonostante fosse stato messo da parte, è riuscito a lavorare duro, a prendere in considerazione il cambio di ruolo e a farsi trovare pronto.

Adli mi è sempre piaciuto, per l’eleganza e lo stile delle sue giocate, quella di ieri è stata una rivincita mia e di Maldini, i giocatori comprati erano tutti buoni, essendo giovani bisognava lavorarci, ma il tecnico aveva deciso di liberarsi di Maldini e Massara e ci ha fatto questo regalo, Krunic non si è visto mai guardare e lanciare a 30 o a 40 metri i compagni, mettendogli la palla sui piedi, lui lo fa.

Capisco che ancora non riesce a tenere le grandi pressioni a causa della sua lentezza, ma, lui può impegnarsi come ha fatto e diventare stabilmente il regista del nuovo Milan, è giovane, in quel ruolo abbiamo uno adattato e ha la tecnica più sopraffina, ora, se ha avuto la forza, la pazienza e il carattere di aspettare il suo momento, di credere ciecamente nelle sue possibilità, allora vuol dire che c’è la può fare, con i giovani talenti, dotati di mezzi e di personalità (Vrankx), bisogna avere pazienza, aspettarli e lavorarci.

Pioli ha detto, che è una storia di un ragazzo che sta molto bene con il Milan, ha accettato quest’anno di mettersi in discussione in un ruolo che non aveva mai fatto ed è un giocatore in evoluzione, ha fatto una buona partita, era un po’ emozionato, ma ha giocato con personalità, ha tenuto bene la palla e ha preso delle buone posizioni in fase difensiva, una prestazione che gli darà fiducia e convinzione, ma ci sono tante cose che si possono fare meglio e questo significa che tornerà in panchina.

La terza è che anche gli altri nuovi (Adli rappresenta nuovo) hanno cominciato a carburare, Okafor non appena ha avuto un po' più di spazio è andato a segno, non sarà un centravanti, ma in area di rigore e nello stretto, è capace di gestire la palla con grande qualità.

La quarta è Musah, al contrario di Adli è tecnicamente il peggiore, al di là della somiglianza con Kessie, ha una grande forza nelle gambe e nei duelli uomo contro uomo, anche con la palla al piede ha una certa fluidità, anche lui ha bisogno di tempo, ma già mi piace e non mi stupirei se Pioli lo preferisse ad Adli davanti alla difesa, nelle partite più toste, come quella con Lazio per esempio, visto quanto bene ha fatto a Cagliari.

Da play può ritagliarsi più spazio e lo staff lo vede pure bene in quel ruolo, infine Chukwueze, tra tutti è quello a mio avviso più indietro, forte a livello di ritmo, di accelerazioni, di dribbling, aggira con aggressività e stile la difesa avversaria, ma non è concretissimo.

Anche se oramai lo conosciamo e diciamo quindi, che non è più “nuovo”, una citazione a parte la merita Reijnders, è ancora una volta tra i migliori in campo, è di almeno due spanne sopra i suoi compagni, sia sotto l’aspetto della lucidità mentale, sia sotto l’aspetto della corsa, la sua prestazione nei movimenti e nell’anticipazione è semplicemente geniale. 

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