Sembrano esserci nuove informazioni e dettagli interessanti, circa le eccellenze che lavoreranno al progetto, si parla di Tim Romani, CAA Icon e perfino di Manica, per lo stadio da realizzare a San Donato, sono stati anche delineati i paletti, entro i quali ci si vuole muovere, inizio dei lavori nel 2025, con l'obiettivo di ultimare la costruzione e giocare la prima partita tra il 2028 e il 2029, minchia! Siamo ancora nel 2023.
Al contrario di
Elliott, che ha pensato esclusivamente a sanare la società, uno dei progetti
di Cardinale, è quello di portare a termine il progetto del nuovo
stadio e in questo è molto deciso, tanto da guardare con decisione a San Donato,
dove il progetto inizia a prendere forma, vuole costruire un impianto che sia
disponibile anche al di fuori delle partite, che sia di almeno 70mila
posti e che possa essere aggregatore di eventi di ogni tipo.
In poche parole
si vuole portare l'esperienza dell'architettura sportiva americana in Italia,
quasi come esempio e che possa tracciare la linea per una nuova era
dell'infrastruttura sportiva, gli anelli saranno due e all'interno vi
saranno i maxischermi più grandi di Italia, sullo stile delle grandi arene
americane, un museo, una larga area per le famiglie, una piazza antistante, che
possa ricordare per grandezza e conformazione Piazza del Duomo.
Finalmente
qualcuno ha trovato il coraggio di ammettere, che Var e arbitro sono due ruoli
in contrapposizione, Irrati ha deciso che si occuperà solamente
del VAR e ha spiegato il perché: "È un'attività talmente
specializzata che serve farlo il 100% del tempo. In campo serve avere un
impatto anche irruente con i calciatori, in cabina no. Un VAR deve essere stato
arbitro di alto livello, o almeno della stessa categoria in cui va ad operare.
Ma anche UEFA e FIFA hanno preso questa strada: quando diventi élite fai solo
una delle due cose".
Perché? Perché il
vero problema è: "Quando sei arbitro pensi a quello, ma poi se vai
a fare il VAR puoi essere focalizzato anche sull'aspetto arbitrale: non dico
che giustifichi la decisione presa sul campo, ma rischi di solidarizzare con
lui e anche se la decisione è sbagliata dici: 'So cosa si prova, non voglio
rovinargli la giornata'. Non serve assolutamente questo, serve tecnica
arbitrale e una distanza che il terreno di gioco non ti dà, perché è passione,
coinvolgimento emotivo. Componenti che il VAR deve eliminare il più possibile".
Penso, che chi mi
segue, ricorderà, che io ho sempre sostenuto questa tesi, il Var deve fare il
Var e si devono specializzare persone in quel senso, perché essere arbitri e
Var contemporaneamente, ti mette in una posizione di riverenza, quando al Var
c’è un arbitro di livello inferiore e di onnipotenza quando l’arbitro è di
livello inferiore, per non parlare di gelosie, rivalità e vendette.
Intanto trapela
la notizia, che Jovic appena arrivato dalla Fiorentina, nell’ultima ora
di mercato per disperazione, potrebbe già andare via a gennaio, quando lo hanno
preso, ho subito pensato che era stato fatto per tappare un buco e che nel
frattempo avrebbero trovato un nuovo accordo con Taremi e a gennaio poi lo avrebbero
preso.
L’indiscrezione
arriva dalla Spagna, il nuovo bomber che rimpiazzerà Jovic sarebbe Morata,
un vecchio pallino del tanto bistrattato duo Maldini-Massara, che erano vicini
a chiudere l’operazione, se non fosse intervenuto Cardinale a vendicare il suo
scudiero Pioli, lo spagnolo ha il contratto in scadenza al 30 giugno 2024 e la
possibilità di rinnovare è sempre più remota, l’ipotesi di un addio già nel
mese di gennaio, può prendere sicuramente corpo.
Il Milan potrebbe
sistemare a gennaio Jovic in una squadra medio-piccola di serie A, o in Turchia
e potrebbe convincere facilmente i ‘Colchoneros’ con un’offerta al ribasso, a
sei mesi della fine del contratto, tanto più che Simeone, avrebbe già pronto il
sostituto a costo zero, il giovanissimo Martin in prestito al Mirandes e
attualmente il capocannoniere della Liga.
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