L’altro striscione della Curva Sud, appeso nel corso
di Milan-Genoa recitava: "Il rumore del silenzio", è un chiaro
riferimento alla protesta, che i tifosi milanisti stanno facendo col silenzio all'indirizzo
della società, che è in perfetto silenzio nei loro confronti e nei confronti
del mondo del calcio in generale, come se il Milan fosse un corpo astratto e questa contestazione
nasce dal fatto, che questo Milan così, non tramette sicurezza, la sicurezza di
voler competere per lo scudetto.
Questi lunghi silenzi sull’allenatore, questo continuo
provare a rimettere in sella Pioli e questo cullarsi su risultati, tutto sommato
non male, ma che non sono risultati da Milan, che non bastano e non possono
bastare, il fatto che la società sembra non abbia capito o non voglia capire, è
questa disparità di vedute, su cosa è il Milan e su come Redbird considera il
Milan, il motivo della protesta.
Questo è alla base della contestazione e per tanto
riporto di seguito alcuni passaggi del testo, sicuro che il testo integrale lo
avete letto più volte e che spiegano le ragioni dell'astensione al tifo, giusto
per potere spiegare il mio punto di vista:
“… noi tifosi
milanisti ci sentiamo ancora una volta gli unici ad amare follemente il Milan e
gli unici a difenderlo sempre, a dispetto di dirigenti e importanti personaggi
della società: ma perché ci sentiamo così?
Perché in questi 2 anni dopo lo scudetto, non si è mai
parlato chiaramente di quali sono i reali obiettivi che la società e la
dirigenza del Milan si è posta?
Perché in questi 2 anni abbiamo solamente sentito
parlare della costruzione del nuovo stadio?
Perché in questi 2 anni è mancato qualcosa in sessioni
di calciomercato che probabilmente potevano essere gestite meglio, anche
vedendo come si sono mosse le rivali del Milan? Perché in questi 2 anni siamo
riusciti a perdere tutto ciò che era possibile, spesso in maniera
imperdonabile?
Perché dopo ogni sconfitta del Milan non si alza dalla
società una voce forte e autorevole a rintuzzare attacchi e falsità,
soprattutto quando provengono da certi media spudoratamente al servizio della
seconda squadra di Milano?
Perché dopo i vergognosi torti arbitrali di questi 2
anni, anche a livello europeo, non abbiamo sentito la protesta decisa e
puntuale in ogni sede da parte della nostra società?
Perché in un settore fondamentale come la
comunicazione i dirigenti del Milan ci lasciano sovente basiti con silenzi
assordanti, dichiarazioni superficiali e perfino grottesche?
Perché nonostante alcune roboanti promesse sembra che
il vero obiettivo della società sia solo la qualificazione alla Champions,
quella che per il Milan è il minimo sindacale?
Ecco i motivi per i quali ci sentiamo gli unici a
volere davvero un Milan che sia degno della sua storia e del suo blasone,
specialmente in questo inizio di maggio in cui dovrebbero essere da tempo
chiari gli obiettivi futuri, le strategie e i progetti per raggiungerli e
invece neppure sappiamo chi sarà il prossimo allenatore del Milan, con tutti i
problemi che derivano dal ritardo con cui non si è ancora presa questa
fondamentale decisione…”
In pratica, non è altro che tutto quello che da tifoso del Milan ho espresso anch’io su questo blog in questi due anni, sono verità incontestabili, a cui una società vicina ai propri tifosi dovrebbe rispondere perentoriamente e con chiarezza, scusandosi d’essere stata “momentaneamente” assente, noi, mi aggiungo ai tifosi della Sud, vogliamo tornare ad essere il Milan, non abbiamo nessuna intenzione di sostituirci ai dirigenti, di prendere decisioni per loro, ma non vogliamo una società distante dai tifosi.
Non parlavano nemmeno Maldini e Gazidis, però il clima era più caldo, c’era
più partecipazione, già il fatto stesso che Maldini indicava sempre in tre anni
il periodo di sofferenza, ci faceva sentire considerati dalla “nostra” società,
le difese di Baban quando Gazidis voleva tagliare Pioli, lo sbattimento di
Maldini e Massara per rinforzare la squadra e tenere i conti in ordine, il
ricorso a Ibra per dare una scossa alla squadra, tutte cose che ci davano la
misura di quanto interessasse anche a loro il Milan, tutte cose che alla fine,
ci hanno portato alla Champions prima e allo scudetto poi.
Quella società, che non è questa, ci ha ridato il Milan, ce lo ha fatto
sentire di nuovo nostro, è a loro che dobbiamo dire grazie, grazie di averci
salvato dal fallimento, grazie per averci ridato dignità, grazie per le belle
vittorie e grazie per lo scudetto, Redbird e più precisamente Cardinale
(Furlani), ha alzato un muro invalicabile, ci ha tagliato il cordone ombelicale
che era Maldini, ci ha privato del nostro rappresentante per isolarci e ci
tratta solo come Bancomat.
Ripeto, noi non vogliamo decidere per nessuno, ma vogliamo conoscere quali
sono gli obiettivi; quale squadra deve andare a giocare nel nuovo stadio; a
quali competizioni dobbiamo assistere, alle semifinali di Champions o a un play
out di serie B, per che cosa lo stanno costruendo questo stadio, vogliamo
sapere se hanno intenzione di spendere soldi per rinforzare la squadra.
Se hanno intenzione di far fare il mercato a una persona competente e
magari di acquistare qualche parametro zero come fa l’Inter, che spende poco e
vince; vogliamo sapere se avranno ancora intenzione di continuare a fare dichiarazioni
superficiali e grottesche e per finire, se hanno voglia di riportare
stabilmente tra le prime tre squadre italiane e tra le otto in Europa il Milan.
Continua
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