giovedì 9 maggio 2024

"Il rumore del silenzio".

 

L’altro striscione della Curva Sud, appeso nel corso di Milan-Genoa recitava: "Il rumore del silenzio", è un chiaro riferimento alla protesta, che i tifosi milanisti stanno facendo col silenzio all'indirizzo della società, che è in perfetto silenzio nei loro confronti e nei confronti del mondo del calcio in generale, come se il Milan fosse un corpo astratto e questa contestazione nasce dal fatto, che questo Milan così, non tramette sicurezza, la sicurezza di voler competere per lo scudetto.

Questi lunghi silenzi sull’allenatore, questo continuo provare a rimettere in sella Pioli e questo cullarsi su risultati, tutto sommato non male, ma che non sono risultati da Milan, che non bastano e non possono bastare, il fatto che la società sembra non abbia capito o non voglia capire, è questa disparità di vedute, su cosa è il Milan e su come Redbird considera il Milan, il motivo della protesta.

Questo è alla base della contestazione e per tanto riporto di seguito alcuni passaggi del testo, sicuro che il testo integrale lo avete letto più volte e che spiegano le ragioni dell'astensione al tifo, giusto per potere spiegare il mio punto di vista:

“… noi tifosi milanisti ci sentiamo ancora una volta gli unici ad amare follemente il Milan e gli unici a difenderlo sempre, a dispetto di dirigenti e importanti personaggi della società: ma perché ci sentiamo così?

Perché in questi 2 anni dopo lo scudetto, non si è mai parlato chiaramente di quali sono i reali obiettivi che la società e la dirigenza del Milan si è posta?

Perché in questi 2 anni abbiamo solamente sentito parlare della costruzione del nuovo stadio?

Perché in questi 2 anni è mancato qualcosa in sessioni di calciomercato che probabilmente potevano essere gestite meglio, anche vedendo come si sono mosse le rivali del Milan? Perché in questi 2 anni siamo riusciti a perdere tutto ciò che era possibile, spesso in maniera imperdonabile?

Perché dopo ogni sconfitta del Milan non si alza dalla società una voce forte e autorevole a rintuzzare attacchi e falsità, soprattutto quando provengono da certi media spudoratamente al servizio della seconda squadra di Milano?

Perché dopo i vergognosi torti arbitrali di questi 2 anni, anche a livello europeo, non abbiamo sentito la protesta decisa e puntuale in ogni sede da parte della nostra società?

Perché in un settore fondamentale come la comunicazione i dirigenti del Milan ci lasciano sovente basiti con silenzi assordanti, dichiarazioni superficiali e perfino grottesche?

Perché nonostante alcune roboanti promesse sembra che il vero obiettivo della società sia solo la qualificazione alla Champions, quella che per il Milan è il minimo sindacale?

Ecco i motivi per i quali ci sentiamo gli unici a volere davvero un Milan che sia degno della sua storia e del suo blasone, specialmente in questo inizio di maggio in cui dovrebbero essere da tempo chiari gli obiettivi futuri, le strategie e i progetti per raggiungerli e invece neppure sappiamo chi sarà il prossimo allenatore del Milan, con tutti i problemi che derivano dal ritardo con cui non si è ancora presa questa fondamentale decisione…”

In pratica, non è altro che tutto quello che da tifoso del Milan ho espresso anch’io su questo blog in questi due anni, sono verità incontestabili, a cui una società vicina ai propri tifosi dovrebbe rispondere perentoriamente e con chiarezza, scusandosi d’essere stata “momentaneamente” assente, noi, mi aggiungo ai tifosi della Sud, vogliamo tornare ad essere il Milan, non abbiamo nessuna intenzione di sostituirci ai dirigenti, di prendere decisioni per loro, ma non vogliamo una società distante dai tifosi.

Non parlavano nemmeno Maldini e Gazidis, però il clima era più caldo, c’era più partecipazione, già il fatto stesso che Maldini indicava sempre in tre anni il periodo di sofferenza, ci faceva sentire considerati dalla “nostra” società, le difese di Baban quando Gazidis voleva tagliare Pioli, lo sbattimento di Maldini e Massara per rinforzare la squadra e tenere i conti in ordine, il ricorso a Ibra per dare una scossa alla squadra, tutte cose che ci davano la misura di quanto interessasse anche a loro il Milan, tutte cose che alla fine, ci hanno portato alla Champions prima e allo scudetto poi.

Quella società, che non è questa, ci ha ridato il Milan, ce lo ha fatto sentire di nuovo nostro, è a loro che dobbiamo dire grazie, grazie di averci salvato dal fallimento, grazie per averci ridato dignità, grazie per le belle vittorie e grazie per lo scudetto, Redbird e più precisamente Cardinale (Furlani), ha alzato un muro invalicabile, ci ha tagliato il cordone ombelicale che era Maldini, ci ha privato del nostro rappresentante per isolarci e ci tratta solo come Bancomat.

Ripeto, noi non vogliamo decidere per nessuno, ma vogliamo conoscere quali sono gli obiettivi; quale squadra deve andare a giocare nel nuovo stadio; a quali competizioni dobbiamo assistere, alle semifinali di Champions o a un play out di serie B, per che cosa lo stanno costruendo questo stadio, vogliamo sapere se hanno intenzione di spendere soldi per rinforzare la squadra.

Se hanno intenzione di far fare il mercato a una persona competente e magari di acquistare qualche parametro zero come fa l’Inter, che spende poco e vince; vogliamo sapere se avranno ancora intenzione di continuare a fare dichiarazioni superficiali e grottesche e per finire, se hanno voglia di riportare stabilmente tra le prime tre squadre italiane e tra le otto in Europa il Milan.

 

Continua

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