Il silenzio assordante di Milan-Genoa è surreale, su
Pioli già imperversano i titoli di coda e al termine della stagione con ogni
probabilità, ci sarà già un nuovo allenatore (Conceicao) in panchina, la posizione
di Pioli oramai appare netta, da qualche settimana è un tecnico con la valigia,
anche se non è in scadenza, credo e spero che non ci sia più il tempo per eventuali
ripensamenti.
Sento sempre dire, che se i nomi per sostituire Pioli
sono questi, tanto vale tenere il tecnico ex Inter, per me bisogna cambiare le
cose e il fatto che non c'è un nome certo per la sua sostituzione, mi sta un
poco sulle palle, ho una paura fottuta, che Furlani riesca a convincere
Cardinale a tenere Pioli almeno per un altro anno e sarebbe stato sicuramente
così, se non ci fosse stata la reazione compatta della tifoseria, che ha
portato al dietrofront la società, per un tecnico equivalente a quello uscente.
La Curva Sud ha deciso di non sostenere la squadra, ma
in realtà si è trattato di non sostenere la società in scelte avventate, poi
davanti all’ennesima prestazione inaccettabile, al 77esimo ha abbandonato lo
stadio e una squadra (società) che resta nel limbo, delle squadre che puntano
solo a un piazzamento europeo, questo è troppo, per una tifoseria che ha
riempito sempre lo stadio e sostenuto comunque la squadra.
Adesso basta chiacchiere, basta fissare come punto massimo il quarto posto,
basta con i numeri catastrofici del Milan in difesa e alle parole di circostanza di Pioli,
il problema del
Milan è Pioli e la fase difensiva, ma per esempio, sarebbe stato lo stesso così
con Italiano, perché sono tecnici che subiscono troppi gol, il Milan è una
squadra lunga e larga, che lascia spazio agli avversari.
Non si può attaccare con tanti uomini e poi ci si scopre dietro, non è un
aspetto mentale e nemmeno fisico, ma è un aspetto di fase difensiva, un difetto
tattico, la protesta della curva è per alcuni giocatori, per l’allenatore e per
la società, così come i fischi a Leao, sono anche per la qualificazione in
Supercoppa, per cui bisognerà aspettare almeno un’altra giornata di campionato.
Sta per concludersi una stagione mediocre e deludente, dove sono stati
fatti tanti errori e ora è arrivato il momento della chiarezza, di sapere
finalmente quali sono le reali intenzioni della proprietà, se davvero le sue
ambizioni coincidono con quelle del tifo milanista, siamo stufi di dover
solamente partecipare, di doverci accontentare di un piazzamento in Champions,
bisogna fare molta più attenzione, valutare e scegliere bene per puntare in
alto, non c'è più tempo da perdere.
La scelta importantissima è quella dell’allenatore e poi il Milan deve programmare
quattro acquisti di livello, è troppo importante scegliere l’allenatore, ancora di più dei giocatori,
perché una squadra può essere forte, ma poi se è messa male in campo non vince,
una rosa può essere ben allestita e non è stato il nostro caso, ma se poi non
viene sfruttata a dovere non si vince, la scelta del tecnico è essenziale.
Come dicevo, il no dei tifosi a Lopetegui è concettuale, non è un no
all’allenatore spagnolo, ma a tutti gli allenatori di fascia media, questo
campionato quasi concluso, deve essere l’anno zero, adesso il Milan deve
ripartire forte, dopo due stagioni deludenti, vogliamo un Milan ambizioso, alcune linee
societarie non sono condivise, all'ambiente milanista non piace vivacchiare, senza
avere l'obiettivo della vittoria.
Credo e spero che questa contestazione a Ibra faccia piacere, perché lo fortifica e gli permette di inserirsi con autorità nelle scelte, al Milan è il caos totale e adesso è il momento che Ibrahimovic faccia la sua parte, ammesso che sia veramente l’espressione di Cardinale, mi aspetto che una figura nuova e autorevole come lui, intervenga per evitare questo andazzo che non è da Milan, mi aspetto che sia Ibra a scegliere il nuovo allenatore, mi aspetto che ora Ibrahimovic partecipi e che si esponga nelle scelte.
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