Spalletti ha convocato 30 calciatori per il raduno
pre-Euro2024, chiaramente non ci sono giocatori del Milan, visto che i
rossoneri comprano all’estero e quei pochi giocatori italiani che ci sono,
servono a far numero per le liste UEFA, altrimenti non avremmo nemmeno questi e
visto che non c’è un obbligo per l’allenatore italiano, ha pensato di
sostituire Pioli con uno straniero, possibilmente più scarso, ma la cosa
importante è che oltre a essere straniero, costi poco e non si azzardi a dire
la sua.
A giugno torna l’europeo e Spalletti ha convocato
i calciatori per il raduno di fine mese, come sempre e per tutti i commissari
tecnici, le convocazioni hanno destato sorpresa, contestazione e qualche
incredulità, prima chiamata meritatissima in Nazionale per Calafiori e seconda
convocazione per Fagioli, questa un po' meno meritata e molto contestata,
perché non ha giocato per tutto il campionato e per il fatto che si è andato a
premiare immediatamente con la nazionale, un calciatore che aveva “sbagliato” e
aveva avuta pure una pena molto blanda.
Seconda chiamata anche per Bellanova (boh?) e
Folorunsho, anche per lui, bravo, ma credo che Colpani la meritasse di più, è tornano
in Nazionale Samuele Ricci (ottimo, in quel ruolo fra l’altro siamo carenti) e
Provedel, anche lui assente per un lungo periodo e come la Lazio, non è stato
protagonista di un buon campionato, anche qua gli avrei preferito Carnesecchi.
Prima di partire per la Germania (10 giugno), la Nazionale disputerà due amichevoli,
il 4 giugno con la Turchia a Bologna e il 9 giugno con la Bosnia a Empoli,
prima dell’esordio alla competizione il 15 giugno a Dortmund con l’Albania,
Spalletti effettuerà le ultime scelte per chiudere la lista dei convocati per l’Europeo.
Restiamo per così dire “all’estero”, per dire che la premier è
pronta a ridimensionarsi, nonostante la grande quantità di quattrini, 16 club
su 20 hanno votato per ridurre il tetto massimo di spese (da noi quando?), un ridimensionamento
dei costi a partire dalla stagione 2025-26, a dire "no" sono stati
solamente tre club: Manchester United, Manchester City e Aston Villa, mentre il
Chelsea si è astenuto, l'obiettivo è ridurre il gap tra la potenza economica delle
big e il resto delle squadre, rendendo più equilibrato e combattuto il
campionato ma mantenendo comunque intatta la competitività delle inglesi a
livello europeo.
Si è chiusa ufficialmente l'avventura di Pioli in rossonero, che nell'ultimo
biennio non è riuscito a proseguire nel percorso di crescita, che lui stesso
aveva avviato, dimostrando di avere dei limiti e che il suo lavoro (ciclo) al
Milan fosse finito, il grazie è doveroso, ma nulla di più, così come è doveroso
voltare pagina, spero che i dirigenti ci ripensino ancora una volta, che
Fonseca sia stato uno specchietto per le allodole, perché non si può cambiare
pagina, con un tecnico come Fonseca.
Per il prossimo tecnico che verrà, se non sarà di primo livello, non sarà
facile fare meglio di Pioli e la responsabile sarà della Società, che dopo 4
qualificazioni in Champions e un aumento considerevole del fatturato, per
migliorarsi passa da un allenatore che ha un ingaggio di 4,5 milioni a uno che
ne prenderà 3 o al massimo 3,5, cosa che indica chiaramente una mancanza di
volontà, di crescita e di vincere, per non parlare che con l’uscita di Kjaer e
Giroud, il Milan perde due giocatori di carisma e di leadership.
Mancanza da non sottovalutare, non potranno essere rimpiazzati con due
giovanotti di belle speranze, così come abbiamo fatto in quest’ultimo biennio e
poi ritengo che il Milan, dovrebbe guardare un po' di più ai calciatori
italiani, visto che non abbiamo nessuno in nazionale e perché sappiamo che i
giocatori italiani, aumentano lo spirito di appartenenza, uno zoccolo duro di
italiani, così come era successo a Sacchi e a Capello e pure a gli altri che
hanno vinto: Zaccheroni e Ancelotti, sarebbe importante per costruire i
prossimi successi.
Al termine della partita della “primavera” contro la Lazio, con la conseguente eliminazione del Milan dai quarti di finale del campionato Primavera, Abate ha annunciato il suo addio, è una maniera strana anche questa, perché l’annuncio avrebbe dovuto farlo la società e non in questo modo, ha ringraziato chi ha creduto in lui e non la società, anche se nel ringraziare Maldini a Massara, poi ci ha messo dentro anche la dirigenza attuale, aggiunge che si sente pronto per andare a lavorare con i grandi in un campionato professionistico.
Forse avrebbe voluto lui allenare il Milan con Ibra, certo, perché Fonseca sì e lui no? almeno l’under 23 che sta nascendo e che invece hanno affidato a Bonera, che non ha nessuna esperienza con le prime squadre, a torto o a ragione, questa dirigenza (Furlani) è riuscita a creare malcontento nella vecchissima guardia (2 capitani, Maldini e Abate) e tra i tifosi, che non hanno mai protestato, neanche ai tempi della “banda del buco”, continuano a curare i bilanci, le sponsorizzazione e trascurano il lato tecnico e umano.
Nessun commento:
Posta un commento