sabato 23 aprile 2016

Dopo i titolari il nulla.

Dopo più di un mese, il Milan è tornato alla vittoria, che mancava dall'1 a 0 contro il Torino, ma non appena è stato chiamato a vincere con le piccole, così come era successo a Mihajlovic, la squadra si è impantanata, evidenziando tutti i suoi limiti e i limiti di una rosa che oltre ai titolari, poi ha il nulla.
Il Milan come all'andata aveva la possibilità di fare il pieno di punti contro un poker di avversari abbordabili, Carpi e Frosinone in casa, Verona e Bologna fuori, i rossoneri erano chiamati a dare continuità di risultati e a tornare grande con le piccole, ma già contro il Carpi la missione è fallita.
14 i punti persi contro le ultime 8 in classifica, i punti che non hanno permesso al Milan di fare il salto di qualità in classifica, perché comunque quello tecnico non c'è mai stato, neanche in queste due partite della nuova gestione, il Milan non è sceso in campo con l'approccio giusto per comandare la partita.
Quindi nemmeno il tempo di assaporare la vittoria contro la Sampdoria che il Milan ritorna mediocre, pareggia contro il Carpi, ma quello che sorprende di più, sono gli esperimenti fallimentari di Boateng dietro le punte, di Balotelli che non riesce ad essere pericoloso in zona gol e Bonaventura a centrocampo.
Contro il Carpi sono emersi i soliti problemi di gioco, difficoltà a penetrare le difese, pochi e raramente pericolosi tiri in porta, ennesima prestazione deludente ed ennesimi fischi, ancora un passo falso in classifica, di cui gli inseguitori non approfittano, sono in pochi i rossoneri a salvarsi e alla fine la parata più difficile l'ha dovuta fare Donnarumma.
Fischi, tanti fischi e cori, non c'è stata la rivoluzione, ma solo qualche piccolo cambiamento, l'effetto Brocchi non è bastato a ridare entusiasmo ad un gruppo di calciatori depressi e delusi, più volte richiamati a dare il massimo, anche dalla vecchia guardia, Abbiati e Abate.
Il Milan fa tanto possesso palla, ma senza velocità, senza ritmo e imprevedibilità, in campo si vede poco gioco, Castori (la negazione del calcio) si arrocca e con i suoi giocatori chiude tutti gli spazi, rinunciano ad attaccare, limitandosi a lunghi rinvii, la tattica rinunciataria del Carpi sommata all'andamento lento del Milan, danno vita ad una partita brutta e noiosa.
Sul finire dell'incontro, il Carpi si fa un pò più spavaldo, Brocchi toglie Boateng sommerso di fischi e inserisce Josè Mauri, buona la prova del giovane rossonero, come buono sarà l'impatto di Locatelli, dopo qualche minuto entra Menez al posto di Bacca, che infuriato va direttamente negli spogliatoi, confermando che c'è qualche grana nello spogliatoio.
Possesso palla sterile, giro palla lento, gioco palla a terra troppo macchinoso e prevedibile, squadra confusa e poco lucida, questo per ora è il Milan, ancora incapace di comandare il gioco e la partita, missione fallita per Brocchi, anche per il poco tempo che ha avuto e che avrà, sperando che almeno questo punto, serva a blindare il sesto posto. 
Per quanto riguarda il mercato, il Milan sembra abbia già presentato un'offerta contrattuale per Ben Arfa, l'attaccante in scadenza con il Nizza, è seguito anche da Atletico Madrid, Liverpool e il PSG.

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