Il Milan è tornato al successo dopo sei partite, l’ultima gara vinta dal Milan è stata contro il Torino, in mezzo la serie negativa con 2 pareggi (Sassuolo e Chievo) e 3 sconfitte (Lazio, Atalanta e Juventus), la prima di Brocchi sulla panchina rossonera, oltre al trequartista, non ha segnato nessuna novità.
Il nuovo Milan di Brocchi, ha messo in campo una prova importante di personalità e carattere, ma se vogliamo è lo stesso Milan visto contro la Juventus, se proprio vogliamo trovare una differenza, mi è sembrato un Milan più propositivo e che magari ha rischiato qualcosa di più, ma è tutto da verificare e poi in solo una settimana, la differenza non poteva essere profonda.
Il Milan interrompe la serie negativa e con questa vittoria il vantaggio sulle dirette "insidiatrici" per il sesto posto, sale a + 4, Bacca interrompe il suo digiuno, Balotelli torna convincente, anche se staziona sempre troppo lontano dalla porta, ma la novità principale riguarda il trequartista, un Bonaventura a due facce, meglio nel secondo tempo, ma a mio avviso ancora non adatto al ruolo.
Sostanzialmente non si sono viste rivoluzioni e forse è giusto così, i cambiamenti vanno fatti in maniera graduale e dopo che sono stati metabolizzati, si passa agli altri, qualcosa è stato accennato, ha provato a mantenere di più il possesso della palla e il controllo del gioco, Bacca ha avuto occasioni migliori, ma ha anche sofferto e rischiato di più.
Tutto sommato, il Milan ha giocato una buona partita, intensa e combattuta, è stato un Milan più sgombro mentalmente e più disposto alla manovra, più aggressivo e intraprendente, anche se a volte ha rischiato un po’ troppo, le difficoltà maggiori si sono viste nel primo tempo, mentre nella ripresa le cose sono migliorate.
La vittoria è arrivata su perfetto assist di Bonaventura per Bacca, Jek è tornato a giocare da trequartista, l'ex Atalanta nel primo tempo ha giocato come prima, puntando l'avversario sulla fascia, nel secondo tempo ha svariato di più, ma non è quel calciatore che gioca tra linee e ha il passaggio smarcante.
Buono l'avvio del Milan, che a metà del primo tempo subisce il gol che potrebbe cambiare la partita, ma il tap-in di Dodò viene annullato per fuorigioco, ipotizzando un tocco di testa di Quagliarella, che a quanto pare non c'è stato ed è stato problematico da valutare, anche con mille replay, replay che sarebbe il caso di riproporre anche per Balotelli, autore di una sorprendente rincorsa di cinquanta metri, per recuperare una palla che aveva perso.
Comunque la Sampdoria è stato un degno avversario e ha risposto colpo su colpo, ancora una grandissima prestazione di Kucka, che a centrocampo sradica un pallone dai piedi di un blucerchiato e serve Bonaventura, per il gol di Bacca, che in una stagione non particolarmente esaltante, firma il suo quindicesimo gol stagionale.
Vittoria di misura ma preziosa, per un Milan positivo nel gioco e nell'atteggiamento, eccezionale la prestazione della coppia centrale Alex-Romagnoli, entrambi attenti e concentrati, i due terzini Abate e Antonelli intraprendenti in fase di spinta ed efficaci in fase di copertura, centrocampo dinamico grazie a Kucka, ma poco qualitativo in Montolivo e Bertolacci.
Il lavoro di Brocchi è appena iniziato e serviranno conferme nelle prossime partite, per capire se si è indirizzati verso un gioco nuovo, diverso e migliore, intanto il successo serve a Brocchi e ai ragazzi che possono lavorare meglio e anche alla classifica, non so quanto possa servire invece, alla possibile cessione delle quote ai compratori cinesi.
L'operazione sembra molto avanti, ma è una decisione che Berlusconi prenderà con molta sofferenza, visto che si tratta di cedere le quote di maggioranza, si parla anche di un rilancio di Mr. Bee e della possibilità che si possa chiudere, con uno o con gli altri prima della fine della stagione, per il closing serve il sì di Berlusconi, ma non è detto che arrivi in tempi così brevi.
Quindi bisogna aspettare le decisioni del presidente, sull'eventuale cessione del club, sull'allenatore e sul progetto "giovani ed italiani", la pista cinese è confermata, ma la volontà è di non cedere la maggioranza, comunque vada il Milan cambierà tanto.
Balotelli vuole restare e potrebbe farlo solo se il Liverpool prolungasse il prestito e Mario continuasse a giocare così, anche se io non lo terrei, optando per un'altra punta di movimento, capace di stare più dentro l'area, Zaza o Berardi per esempio, Menez e Luiz Adriano andranno via anche loro e il reparto offensivo dovrà per forza essere risistemato, partendo da Bacca e forse Niang.
Se non ci saranno capitali da spendere, con o senza Brocchi sarà un Milan più italiano e Pavoletti è il candidato principe per completare l'attacco, non è più giovanissimo (28 anni), ma è un profilo convincente, i rossoneri sono in una posizione di privilegio, rispetto all'Inter e alla Fiorentina, le altre due società interessate.
Foto tratte dal web
Quindi bisogna aspettare le decisioni del presidente, sull'eventuale cessione del club, sull'allenatore e sul progetto "giovani ed italiani", la pista cinese è confermata, ma la volontà è di non cedere la maggioranza, comunque vada il Milan cambierà tanto.
Balotelli vuole restare e potrebbe farlo solo se il Liverpool prolungasse il prestito e Mario continuasse a giocare così, anche se io non lo terrei, optando per un'altra punta di movimento, capace di stare più dentro l'area, Zaza o Berardi per esempio, Menez e Luiz Adriano andranno via anche loro e il reparto offensivo dovrà per forza essere risistemato, partendo da Bacca e forse Niang.
Se non ci saranno capitali da spendere, con o senza Brocchi sarà un Milan più italiano e Pavoletti è il candidato principe per completare l'attacco, non è più giovanissimo (28 anni), ma è un profilo convincente, i rossoneri sono in una posizione di privilegio, rispetto all'Inter e alla Fiorentina, le altre due società interessate.
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