martedì 5 aprile 2016

Ritorno al trequartista

Aveva 84 anni Cesare Maldini, bandiera del Milan e della nazionale, si è spento in questi giorni, portando con se, gli ultimi retaggi di un calcio che non c'è più e la maniera di essere "signori" in un mondo volgare, come quello del calcio.
Con il Milan ha militato dal 1954 al 1966, disputando 347 partite e segnando 3 reti, ha vinto 4 scudetti, 1 coppa latina e la prima storica Coppa dei Campioni per il Milan nel 1963, nel mitico stadio di Wembley da capitano e da primo italiano, ha alzato la prestigiosa coppa dalle grandi orecchie, gli sportivi piangono la perdita di uno dei grandi simboli del nostro calcio.
Dopo il doveroso cordoglio nei confronti del grande Cesare, mettiamoci comodi che c'è da parlare o da sparlare del Milan, che contro l’Atalanta è stata la solita squadra molle dell'ultimo mese, una squadra senza attributi, che ha già tirato i remi in barca e che dopo avere sbloccare la partita, è precipitata nel buio più totale. 
Squadra in ritiro punitivo, dopo aver ottenuto solo 2 punti in 4 partite, con Sassuolo, Chievo, Lazio e Atalanta, che non sono Atletico, Real, Barcellona e Bayern, vedremo se e quanto, questo ritiro punitivo porterà qualcosa di buono, intanto c'è da evitare una figuraccia sabato sera a San Siro contro la Juventus e poi bisogna ritrovare ritmo, convinzione, sacrificio e voglia di vincere, se si vuole provare a portare a casa la coppa italia.
Una cosa è certa, questo non può e non deve essere più il Milan, gli unici che a Bergamo ha tirato fuori tutto quello che aveva dentro, sono stati Abate e Donnarumma, gli unici che hanno dimostrato di avere carattere, non possiamo più vedere questo Milan per altre 7 partite restanti e magari anche nella finale di coppa, rischiando così una imbarcata vergognosa. 
Ora sè la paternità di questo ennesimo fallimento, può sicuramente essere attribuito alla società, ricordiamoci che in campo, almeno con un minimo di dignità ci vanno gli strapagati giocatori rossoneri e se vogliamo metterci pure magari, che Mihajlovic è un tecnico scarso, non si può certo dire che non ha i mezzi per spronare la squadra in campo però.
Le cose viste a Bergamo, ci riportano al Milan di inizio stagione, a quello di metà novembre e a quello dello scorso anno, con un accostamento inquietante, il Sassuolo incalza, è arrivato ad un solo punto dal Milan e domenica potrebbe effettuare il sorpasso per il sesto posto, facendoci ripiombare nell'anonimato in classifica e condannandoci un'altro anno senza Europa.
Si perchè nelle prossime partite, gli emiliani hanno un calendario migliore, mentre il Milan dovrà incontrare Juventus e Roma e tra i tanti alti e bassi, questo è il momento peggiore, di una squadra che entra in campo con l'atteggiamento e la cattiveria sbagliati e che l'hanno fatta ritornare nel tunnel della prima parte della stagione, con la netta sensazione che hanno ormai staccato la spina e che sono tutti già in vacanza.
Questo è un momento decisivo della stagione e non si può andare in vacanza, in questo finale di stagione ci si gioca la finale di Coppa Italia e il sesto posto, non ci possono essere altre domeniche così orribili, con prestazione quasi umilianti e inaccettabili, è una squadra ancora senza gioco, senza un'identità ben precisa, senza determinazione e senza grinta.
Certo non si può essere quasi costretti a far giocare De Sciglio esterno alto, con Suso a Genova che deliziava i tifosi con una sontuosa tripletta, con El Shaarawy (incomprensibilmente offerto a gennaio alla Roma) che è tornato ai vecchi splendori, mentre al Milan si verifica l'assoluta mancanza di alternative sugli esterni, perchè non solo a gennaio sono partiti Cerci e Suso, ma non sono arrivati rinforzi.
Inanelliamo intanto un' altra sconfitta indecorosa, che deve fare riflettere per la confusione totale che regna in casa rossonera, finalmente si ammettono le responsabilità della società, oltre a quelle dell'allenatore, idee confuse sia in società che in campo, una squadra che non ha gioco, pur essendo un Milan molto italiano come vuole il presidente, ma che non viene accontentato però sul trequartista.
I rossoneri giocano sotto ritmo, senza intensità, la è partita noiosa e con poche occasioni, con la squadra in svantaggio, Mihajlovic accontenta Berlusconi e manda in campo Menez al posto di De Sciglio, ma anche il francese, non incide per nulla, ancora una delusione per una squadra che gioca con sufficienza, scarsa concentrazione e senza la giusta determinazione.
Il tecnico ha le sue colpe, per non essere riuscito a trasmettere la sua proverbiale grinta e determinazione, ma le responsabilità sono anche dei giocatori e della società, ora bisogna chiudere in modo onorevole questo campionato e sperare in una nuova ed efficace rivoluzione, che programmi l'effettiva rinascita del Milan.
Berlusconi continua ad insistere nella decisione di volere il Milan con il trequartista, già in questa stagione avrebbe voluto vedere la sua squadra con il 4-3-1-2, magari con Menez alle spalle delle due punte, ma per l'infortunio del francese e per tante altre serie di circostanze, non è stato possibile, compreso il fatto di non avere i soldi per Witsel.
Un Witsel che comunque si allontana sempre più dal Milan, dato che ben sembrano avviati i contatti tra Juventus e Zenit e che Guardiola lo vorrebbe al City, per non parlare che il belga preferirebbe andare alla Roma, dove ritroverebbe Spalletti, il Milan a questo punto starebbe accelerando i tempi per chiudere con Ben Arfa in tempi brevi.
L'esterno si libererà dal Nizza il prossimo giugno a parametro zero e sul giocatore ci sarebbe anche l'Atletico Madrid, ma non è proprio un trequartista, così il Milan ritorna su Vazquez, il fantasista del Palermo viene seguito già da diversi mesi e a gennaio i rossoneri avevano provato a prenderlo subito. 
Il giocatore italo-argentino lascerà il Palermo la prossima estate e piace anche a diverse squadre della Premier League, il prezzo per il suo cartellino era di 30 milioni, ora la sua quotazione è diminuita, sembra essere scesa sui 20 milioni, la ricerca del trequartista, ha richiamato l'interesse dell’intermediario Pini Zahavi.
L'intermediario avrebbe offerto al Milan il fantasista classe 1996 Andrija Zivkovic, mancino può giocare largo a destra o dietro le punte ed è in scadenza di contratto a giugno con il Partizan Belgrado, mentre sembra invece partita l'idea, di portare Kovacic al Milan, che non sta trovando spazio nel Real Madrid, i blancos hanno dato il via libera al croato, per trovarsi una nuova destinazione, oltre al Milan, ci sarebbe la concorrenza del Tottenham.
In uno scenario del genere, dove Berlusconi e Galliani continuano a fare e disfare il Milan, ognuno per proprio conto, è evidente che un uomo-mercato come Sabatini non avrebbe senso, Sabatini fa il mercato in prima persona e senza neanche tanti grossi budget, è uno che compra bene e vende meglio, qualche volta sbaglia, ma deve essere lasciato libero di farlo, Sabatini sarebbe un’operazione troppo intelligente, quindi o si cambia mentalità o non arriverà mai.
Al Milan devono sciogliere il nodo del direttore sportivo, che dovrebbe lavorare con l'allenatore sul progetto della società, la Roma si separerà da Sabatini e l'idea è di prendere un o tra Carli e Branca, a Firenze se dovesse andare via Pradè, le strade portano a Corvino che si separerà dal Bologna.
I felsinei stanno pensando a Sensibile, mentre Sabatini è l'ipotesi per il Milan, ad Empoli verrebbe promosso come ds Tosto, con Maiorino verso Verona e Bigon in concorrenza con Sogliano, per andare al Genoa.
Berlusconi sostiene a "Radio Radio", che Donnarumma non si vende e che sarà il portiere del Milan per i prossimi quindici anni e poi parla delle due strade per riportare il Milan ai successi del passato, l'entrata di un gruppo con capitali importanti o un Milan tutto italiano, con giocatori che vengono dal vivaio.
E' un pallino del presidente che dopo i coraggiosi lanci di giovani operato da Mihajlovic, prende sempre più corpo e per realizzarlo ha bisogno di un giovane allenatore disposto a tutto, ha fallito con Inzaghi e adesso ci proverà con Brocchi, convinto che affiancandogli un uomo esperto come Lippi, stavolta il progetto andrà in porto.
Non so poi, comunque chi "costruirà" questi giovani da portare in prima squadra, visto che Brocchi si occuperà di altro, è un Milan però, che deve ancora decidere il suo futuro, sicuramente in una fase di cambiamento, che non sappiamo quanto bene porterà ai colori rossoneri e comunque, non illudiamoci sul futuro di Donnarumma, se scatterà un’asta andrà via. 
Calabria quasi sicuramente in estate, sarà cederlo in prestito per consentirgli di giocare con regolarità e fare esperienza, stesso discorso vale per Rodrigo Ely e José Mauri, mentre la voce  di Di Francesco al Milan comunque è insistente e onestamente Eusebio allenatore e Sabatini DS, è una cosa che mi garba tanto.
Se poi con il tecnico neroverde arrivassero alcuni suoi fedelissimi, la cosa mi garberebbe ancora di più, visto che i nomi ricorrenti sono: Berardi (richiestissimo dalle big), Sansone, Vrsaljko e Missiroli, tutto dipenderà da come vorrà giocare Di Francesco, perchè alcuni non potrebbero essere acquistati, se non partono altri.
Milan quindi sempre alla ricerca dell'allenatore per la prossima stagione, nonostante le smentite però i contatti con Di Francesco ci sono stati, la possibilità di creare un progetto con l'allenatore del Sassuolo, con una programmazione di un ciclo di tre anni, potrebbe concretizzarsi, solo sè Di Francesco ricevesse rassicurazioni progettuali, sulla libertà di indicare le linee guida.
Il Sassuolo avrebbe già chiesto a Di Francesco, di comunicare la propria decisione entro il 15 aprile e gli ha già proposto un prolungamento fino al 2018, con ingaggio a 1 milione di euro, la sensazione è che con Eusebio, sia possa dare vita ad un Milan "italiano", che potrebbe completarsi con Pavoletti, anche se non è più un ragazzino, nel caso in cui andasse via Luiz Adriano.
Infine Massimo Moratti su Fc Inter News Mag, di aprile dice: " .... l’arrivo di Kondogbia aveva mille significati, compreso quello di portarlo via al Milan", questo era arcinoto, fanno così da 20 anni, potrebbero risparmiare i soldi del DS, degli osservatori e così via, tanto poi comprano quello che piace al Milan.
 Foto tratte dal web

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