Gattuso andava esonerato a novembre, quando il Milan attraversava la stessa
crisi nerissima di adesso, Leonardo non lo ha fatto, poi c’è stato il periodo
illusorio del terzo posto e ora è tutto troppo tardi, capisco che non era
facile farlo a novembre perché Conte non voleva entrare in corsa e che le altre
soluzioni tampone, sarebbero state scarse e costose, ma noi il quarto posto lo
abbiamo perso allora, un girone fa.
Fino a ieri io incolpavo interamente Gattuso, oggi la maggior parte delle
colpe le do a Leonardo, la sua presenza costante a Milanello, deve servire a
osservare l’evoluzione della squadra, tramite i giocatori e l’allenatore,
quindi si è accorto che Gattuso non riesce a entrare nella testa dei giocatori
e che gli stessi non abbozzano a una reazione, le colpe del tracollo del Milan
non sono da ricercare ad oggi e vanno distribuite a questo punto tra allenatore,
giocatori e dirigenza.
Non posso pensare che Leonardo e Maldini, non si siano accorti in
allenamento che questa squadra non è capace di una reazione, specie poi alla
luce dei risultati e delle prestazioni degli ultimi mesi, non posso pensare che
in allenamento non si siano accorti che il Milan non sa mettere i suoi
attaccanti nelle condizioni di far male agli avversari, forse Gattuso non sarà
mandato via e terminerà la stagione, tanto oramai nessuno può più fare nulla.
Anche se ormai è evidente che alla fine dell’anno si cambierà allenatore,
io spero ancora che in queste ultime partite ci possa essere un traghettatore,
perché anche se la speranza è l’ultima a morire, vorrei almeno vedere giocare
il Milan a calcio, ma nessuno accetterà questa situazione e Leonardo non è così
scemo da mettersi in panchina.
Tutto è partito dal derby, ma non mi sembra si
tratti solo del risultato del derby, dopo quella sconfitta è successo qualcosa,
c’è di più di una semplice sconfitta, è successo dell'altro, si doveva capire e si doveva
intervenire, Gattuso è rassegnato, per chi ha fatto l’allenatore, quello di
Gattuso è l’atteggiamento di chi sa di avere chiuso già da qualche tempo con
squadra e società e sta aspettando la fine del campionato per salutare.
Gattuso non crede più in questa squadra, perché la squadra e la società non
credono più in lui, secondo me la squadra lo ha mollato, quando hanno capito
che se fossero arrivati in Champions sarebbe rimasto lui e i toni usati dall’allenatore
testimoniano di un rapporto oramai logoro, la società non comunica molto, ma i
giocatori hanno capito tutto da tempo.
Si parla che la crisi sia animata da voci, che avrebbero insinuato il
dubbio nei giocatori, che Gattuso potesse andare via la prossima stagione, come
qualcuno vuole dire, poi causa delle pessime prestazioni, io non lo condivido,
il fatto che il Milan voglia prendere un altro allenatore, non significa che un
professionista deve dissentire, riducendosi così e facendosi tutti, così male.
Ma poi, sono uscite delle voci? O qualcuno ha scritto la propria opinione?
Leonardo e Maldini non hanno mai parlato e tanto meno Gazidis, un calciatore
non può smettere di giocare, perché legge che io penso che Gattuso il prossimo
anno non resterà, quindi non sono questi le vere cause della crisi del Milan,
sono Montolivo, Bertolacci, Mauri, Cutrone, Conti, Caldara e quelli che giocano
poco, che non si sentono considerati e hanno rotto lo spogliatoio, non le
mancate smentite di Leonardo.
Io faccio veramente fatica a pensare che i giocatori si riuniscano per
dire: “Avete visto? Non smentiscono che ci vogliono togliere l‘allenatore,
allora da adesso in poi non giochiamo più bene, le perdiamo tutte, cosi
Leonardo impara a toglierci l’allenatore il prossimo anno”, credo che sia
invece più facile, che chi non gioca o gioca poco (come è successo a me e non a
voi), stia li a dire:” questo non capisce niente, ma lo capite che se resta, quest’anno
è successo a me di non giocare e il prossimo anno succederà a voi, se arrivate
in Champions lo confermano e sarà un altro anno così, senza gioco, con
attaccanti costretti a fare i mediani e con gli altri attaccanti che una palla
non la vedranno mai”, io credo più in questo.
Comunque, invece di discutere del nulla, la certezza è che la Champions è
andata, che L’Europa League sta andando, che non avremo i soldi della Champions
per fare acquisti, che il marchio si è deprezzato, come si sono deprezzati i
giocati e al Milan non vuole venirci più nessuno, come obiettivo raggiunto mi
sembra ottimo.
Ora, se la squadra non riesce a reagire neanche in allenamento (parole di Gattuso),
“non posso raccontare quello che non vedo, ci vuole sempre onestà", vuol
dire che l’ambiente è allo sbando e qualcosa bisogna fare, bisogna cambiare
qualcuno, “commissariare” la squadra e Milanello.
Quando senti: “ogni giocatore ha un
carattere, ci vuole del tempo per farglielo cambiare. Si può lavorare sui
concetti, sul resto bisogna lavorare in più", io condivido quello che
commenta qualcuno: "Quando ti manca l’anima, il coraggio,
quando ognuno ragiona con la sua testa c’è da chiedersi cosa è successo da
luglio ad oggi”, Gattuso è onesto e corretto, ma non è riuscito ad entrare
nella testa dei suoi giocatori e no lo farà in queste quattro partite che
restano, mentre una piccola speranza di Champions resta ancora.
Il rapporto tra Milan e Gattuso, è arrivato ormai al capolinea, con o senza Champions, ma il Milan è ancora in corsa per il quarto posto in classifica, penso che un tentativo estremo vada fatto, ma non con Gattuso che ha evidenziando molti limiti tecnici, ansie, timori e disattenzioni tattiche.
Tra i papabili per il prossimo anno c’è Gasperini (Atalanta permettendo), la soluzione più idonea per un Milan senza Champions, i mancati introiti e l’Uefa che pressa, costringerebbe Leonardo ad un mercato con molte cessioni e molti giovani acquisti, una squadra piena di giovani potenziali talenti e altri bisognosi di rilancio.
Il rapporto tra Milan e Gattuso, è arrivato ormai al capolinea, con o senza Champions, ma il Milan è ancora in corsa per il quarto posto in classifica, penso che un tentativo estremo vada fatto, ma non con Gattuso che ha evidenziando molti limiti tecnici, ansie, timori e disattenzioni tattiche.
Tra i papabili per il prossimo anno c’è Gasperini (Atalanta permettendo), la soluzione più idonea per un Milan senza Champions, i mancati introiti e l’Uefa che pressa, costringerebbe Leonardo ad un mercato con molte cessioni e molti giovani acquisti, una squadra piena di giovani potenziali talenti e altri bisognosi di rilancio.
Per la prossima stagione comunque si potrebbero
aprire altri possibili scenari: piace Conte ma sembra oramai vicino alla Roma e
non è da trascurare Di Francesco, per Gazidis la sua scelta preferita è Pochettino,
che gli Spurs non hanno nessuna intenzione di liberare, l’alternativa più
probabile resta Sarri ai ferri corti col Chelsea.