domenica 7 aprile 2019

Detto da lui.


Riporto le parole di Gattuso in conferenza stampa, sulla partita della sua squadra contro la Juventus: “Abbiamo palleggiato bene, era tempo che a livello qualitativo non eravamo così efficaci. Ci deve rimanere tanto di questa partita, siamo vivi e tante cose positive dobbiamo riproporle in futuro. Quando si gioca con i più forti in Italia, viene fuori questo. La preoccupazione più grande è che vedevo una squadra con poco spirito. Penso che oggi abbiamo battagliato, rincorso. Ieri ho detto che la nostra fotografia si basava su due immagini sul gol preso su calcio piazzato e sul gol non preso al 94'. L'importante è che non manchi la voglia".

Premesso che non si capisce tanto di quello che dice, ma il “sottolineato è chiaro e quando dice che era da tempo che a livello qualitativo il Milan non giocava così, smentisce tutti quei piacioni che lo anno sempre acclamato, come se difendersi dal primo all’ultimo minuto è un gioco qualitativo, ribadendo di fatto, quanto ripeto da mesi, che il Milan non ha un gioco (di qualità si intende) e che ha poco spirito.

Il Milan non è vivo, è resuscitato per questa partita, perché; “quando si gioca con i più forti”, viene fuori l’orgoglio, ma non è una dote tecnica e nemmeno tattica, anche nella partita bellissima di Torino (durata fin quando Allegri ha detto basta), gli errori tecnici e tattici, personali e di squadra sono tantissimi, mimetizzati dalla voglia di far bene contro la Juventus.  

Credetemi, Gattuso non parla mai di diagonali o di raddoppi, non si inventa mai cose come Vesino tra le linee, qualche mossa a sorpresa, ma solo perché non lo sa fare, fa sempre le stesse, perché altre no ne sa fare, i cambi li fa sempre alla fine o per disperazione, nel secondo tempo prima del rigore, si è visto che avevamo palesi difficoltà a centrocampo, ma non ha cambiato nessuno e Suso è uscito troppo tardi.

Il Milan gioca male da sempre, poi il gol (casuale) gli sblocca la partita e la vittoria confonde tutto, ha tenuto mentalmente fino al derby, dopo è crollato e non ha nessuna certezza tecnico-tattica su cui ripartire, non può cambiare registro perché un altro non c’è l’ha, è per questo che sono convinto che il Milan è arrivato, da qui in poi decidono tutto le squadre che gli stanno vicino.

Come dicevo è un campionato al ribasso, lasciamo stare la Juventus, ma le altre Napoli in testa, sono troppo discontinue, in questo campionato se una squadra tiene la media inglese, arriva seconda in carrozza, ma senza esprimere nessuna particolare sostanza di gioco, un campionato dove dieci squadre lottano per la Champions è di basso livello e non il contrario.

Poi vogliamo parlare di arbitri e di allenatori? Stiamo sempre a dire che i nostri arbitri sono i migliori, che i nostri allenatori sono i migliori, ma vi sembrano i migliori Fabbri e Abisso? vi sembrano i migliori Pioli e Gattuso? se mettiamo sempre la polvere sotto il tappeto, sarà sempre così, non dobbiamo accontentarci, dobbiamo pretendere di più, il dio denaro è finito, adesso grandi dobbiamo tornarci con il lavoro (fatto bene).

Il gol preso in contropiede contro l'Udinese, non si prende più neanche nelle squadre parrocchiali, che non si riesca a mandare un calcio d’angolo nel mucchio in area, non si vede più neanche in terza categoria, che non si riesce a mettere una punizione nello specchio della porta, succede forse nei campi improvvisati e polverosi dell’Africa equatoriale, ma solo perché non ci sono le porte ben definite.

Vogliamo passarci sopra su queste cose? Va bene! Ma il Milan non gira comunque in nessuna maniera, è questa la verità nonostante il bel primo tempo di Torino, poi è andato in grande affanno, il Milan è in difficoltà, se non segna Piatek non segna nessuno, non va tutto bene nel Milan, che deve ringraziare le disavventure della Roma e della Lazio che la inseguono.

Il Milan è stato fortunato, le altre non hanno saputo approfittarne ed è ancora in gioco (proprio per il livellamento verso il basso del campionato), Gattuso è concentrato sul raggiungimento del quarto posto, ma sa che i rapporti con la dirigenza, a prescindere da come finirà l’annata, non lo vedranno più allenatore del Milan una volta conclusa la stagione.

In classifica il Milan resta quarto, in virtù degli scontri diretti con l'Atalanta, fuori Juventus e Napoli e forse pure l’Inter se non si suicida, poi tutto è legato ad un sottilissimo filo, Milan e Atalanta 52; Roma 51, Lazio 49 con una partita in meno e Torino 49, la Sampdoria a 45 mi sembra troppo distante e poi l’altra parte la farà la coppa Italia.

L’Atalanta mi sembra oramai indiscutibilmente in finale e credo che l’altra sia la Lazio, a cui basta pareggiare con gol e non vedo il Milan capace di batterla nettamente, dovesse essere la vincente una delle tre finaliste (escludo la Fiorentina), chi arriva ottavo resta fuori dall’Europa, quindi attenzione, andrà avanti chi ha nervi saldi e un pizzico di organizzazione di gioco.

Il Boca Juniors sembra voglia riportare Biglia (33 anni) in Argentina, se così fosse credo che il Milan non si opporrebbe, sia per l’età che per il fatto che punterà ancora su Bakajokò, la stessa sorte dovrebbe toccare a Suso, Leonardo starebbe stringendo i tempi per l'acquisto di Everton, ala del Gremio, il classe 1996 ha una clausola rescissoria di 80 milioni di euro, ma dovrebbe diminuire.

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