Riporto
le parole di Gattuso in conferenza stampa, sulla partita della sua squadra
contro la Juventus: “Abbiamo palleggiato bene, era tempo che a livello
qualitativo non eravamo così efficaci. Ci deve rimanere tanto di questa
partita, siamo vivi e tante cose positive dobbiamo riproporle in futuro.
Quando si gioca con i più forti in Italia, viene fuori questo. La
preoccupazione più grande è che vedevo una squadra con poco spirito. Penso che
oggi abbiamo battagliato, rincorso. Ieri ho detto che la nostra fotografia si
basava su due immagini sul gol preso su calcio piazzato e sul gol non preso al
94'. L'importante è che non manchi la voglia".
Premesso
che non si capisce tanto di quello che dice, ma il “sottolineato è chiaro e
quando dice che era da tempo che a
livello qualitativo il Milan non giocava così, smentisce tutti quei piacioni
che lo anno sempre acclamato, come se difendersi dal primo all’ultimo minuto è
un gioco qualitativo, ribadendo di
fatto, quanto ripeto da mesi, che il Milan non ha un gioco (di qualità si
intende) e che ha poco spirito.
Il
Milan non è vivo, è resuscitato per questa partita, perché; “quando si gioca con i più forti”, viene
fuori l’orgoglio, ma non è una dote
tecnica e nemmeno tattica, anche nella partita bellissima di Torino (durata fin
quando Allegri ha detto basta), gli errori tecnici e tattici, personali e di
squadra sono tantissimi, mimetizzati dalla voglia
di far bene contro la Juventus.
Credetemi, Gattuso non parla mai di diagonali o di
raddoppi, non si inventa mai cose come Vesino tra le linee, qualche mossa a
sorpresa, ma solo perché non lo sa fare, fa sempre le stesse, perché altre no
ne sa fare, i cambi li fa sempre alla fine o per disperazione, nel secondo
tempo prima del rigore, si è visto che avevamo palesi difficoltà a centrocampo,
ma non ha cambiato nessuno e Suso è uscito troppo tardi.
Il Milan gioca male da sempre, poi il gol (casuale)
gli sblocca la partita e la vittoria confonde tutto, ha tenuto mentalmente fino
al derby, dopo è crollato e non ha nessuna certezza tecnico-tattica su cui
ripartire, non può cambiare registro perché un altro non c’è l’ha, è per questo
che sono convinto che il Milan è arrivato, da qui in poi decidono tutto le
squadre che gli stanno vicino.
Come dicevo è un campionato al ribasso, lasciamo stare
la Juventus, ma le altre Napoli in testa, sono troppo discontinue, in questo
campionato se una squadra tiene la media inglese, arriva seconda in carrozza,
ma senza esprimere nessuna particolare sostanza di gioco, un campionato dove
dieci squadre lottano per la Champions è di basso livello e non il contrario.
Poi vogliamo parlare di arbitri e di allenatori? Stiamo
sempre a dire che i nostri arbitri sono i migliori, che i nostri allenatori
sono i migliori, ma vi sembrano i migliori Fabbri e Abisso? vi sembrano i
migliori Pioli e Gattuso? se mettiamo sempre la polvere sotto il tappeto, sarà
sempre così, non dobbiamo accontentarci, dobbiamo pretendere di più, il dio
denaro è finito, adesso grandi dobbiamo tornarci con il lavoro (fatto bene).
Il gol preso in contropiede contro l'Udinese, non si
prende più neanche nelle squadre parrocchiali, che non si riesca a mandare un
calcio d’angolo nel mucchio in area, non si vede più neanche in terza
categoria, che non si riesce a mettere una punizione nello specchio della porta,
succede forse nei campi improvvisati e polverosi dell’Africa equatoriale, ma
solo perché non ci sono le porte ben definite.
Vogliamo passarci sopra su queste cose? Va bene! Ma il
Milan non gira comunque in nessuna maniera, è questa la verità nonostante il
bel primo tempo di Torino, poi è andato in grande affanno, il Milan è in
difficoltà, se non segna Piatek non segna nessuno, non va tutto bene nel Milan,
che deve ringraziare le disavventure della Roma e della Lazio che la inseguono.
Il Milan è stato fortunato, le altre non hanno saputo
approfittarne ed è ancora in gioco (proprio per il livellamento verso il basso
del campionato), Gattuso è concentrato sul raggiungimento del quarto posto, ma sa
che i rapporti con la dirigenza, a prescindere da come finirà l’annata, non lo
vedranno più allenatore del Milan una volta conclusa la stagione.
In classifica il Milan resta quarto, in virtù degli
scontri diretti con l'Atalanta, fuori Juventus e Napoli e forse pure l’Inter se
non si suicida, poi tutto è legato ad un sottilissimo filo, Milan e Atalanta 52;
Roma 51, Lazio 49 con una partita in meno e Torino 49, la Sampdoria a 45 mi
sembra troppo distante e poi l’altra parte la farà la coppa Italia.
L’Atalanta mi sembra oramai indiscutibilmente in
finale e credo che l’altra sia la Lazio, a cui basta pareggiare con gol e non
vedo il Milan capace di batterla nettamente, dovesse essere la vincente una
delle tre finaliste (escludo la Fiorentina), chi arriva ottavo resta fuori dall’Europa,
quindi attenzione, andrà avanti chi ha nervi saldi e un pizzico di
organizzazione di gioco.
Il Boca Juniors sembra
voglia riportare Biglia (33
anni) in Argentina, se così fosse credo che il Milan non si opporrebbe, sia per
l’età che per il fatto che punterà ancora su Bakajokò, la stessa sorte dovrebbe
toccare a Suso, Leonardo starebbe stringendo i tempi per l'acquisto di Everton, ala del Gremio, il classe
1996 ha una clausola rescissoria di 80 milioni di euro, ma dovrebbe diminuire.
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