giovedì 25 aprile 2019

Lazio, vittoria e finale strameritata.


Credo di non dovere o meglio di non potere aggiungere altro, rispetto a quanto detto nei post scorsi, la prestazione contro la Lazio è stata così deludente che non si presta a nessuna nuova disamina, il 3-4-3 inizialmente mi era pure piaciuto, ma solo nei tre di difesa, perché puoi cambiare modulo quanto vuoi, ma se in campo vanno sempre gli stessi “impalpabili”, non serve a niente.

Mi limiterò quindi ad un rispettoso contraddittorio, so che si continuerà a dire che Gattuso non è da considerare l’unico colpevole, intanto almeno con la condivisione delle colpe, abbiamo fatto un passo avanti, il sistema di gioco con la difesa a 3, ha funzionato finché c’è stato in campo Calabria, eppure, sia Conti (ancora non si è ripreso dal lungo infortunio), che Laxalt, hanno giocato nel ruolo che facevano a Bergamo e a Genova.

Segno questo, che il rendimento dei giocatori è conseguenza di chi li allena, se no, non starebbero a litigare tutti per Conte e inneggiare a Gasperini o a Mazzarri se così non fosse, si vede lontano un miglio il deficit fisico e mentale, non voglio offendere nessuno, ma avete mai provato a fare almeno una volta l’allenatore sul serio? Se lo avete fatto avete già la risposta, diversamente non saprei come spiegarvelo.

Vogliamo parlare dei “contropiede” che prendiamo da calcio d’angolo a favore? o di come vengono battuti i calci d’angolo? Sono questioni squisitamente tecniche, non condivido per niente le favolette sugli acquisti sbagliati di Fassone e Mirabelli, Suso è al Milan dai tempi di Berlusconi e così male ha giocato solo con Gattuso, Rodriguez è stato il miglior cursore di fascia sinistra dell’Europeo, Gattuso lo ha ridotto in queste condizioni, Kessiè, con Gasperini era impeccabile e segnava a ripetizione, con Gattuso si è perso.

Calhanoglu sapeva calciare solo le punizioni, con Gattuso nemmeno quelle, Biglia alla Lazio era il migliore play in circolazione, con Gattuso ha chiuso precocemente la carriera, Andrè Silva era il capocannoniere in Portogallo e spalla ideale per Ronaldo, ma di cosa stiamo parlando, il rilancio di Milimkovic Savic, Immobile, Luis Alberto e specialmente Lucas Leiva (ai margini nel Liverpool), è tutto merito di Inzaghi, che guarda caso fa l’allenatore.

Adesso esamino le parole di Gattuso:

"Stiamo attraversando un momento così, stiamo facendo fatica ma bisogna voltare pagina”. Vuole voltare pagina sempre con Suso? Sempre con una punta? Dico io. “Dobbiamo capire con lucidità l’involuzione che stiamo avendo". Se si ha un’involuzione, vuol dire che si è partiti da un punto più alto e non è una questione di capire con lucidità, bisogna tornare a quel punto, nello stesso modo e far giocare chi è lucido (Cutrone).

"Tante volte si cambia per fare qualcosa di diverso, per migliorare il gioco. Non sta funzionando qualcosa, da un mese a questa parte facciamo fatica. Non è solo una questione fisica, può essere anche di testa o tecnico-tattica. Stiamo giocando al di sotto delle nostre possibilità". Ci rendiamo conto che in queste parole, l’allenatore non sa da che cosa dipende questa involuzione e non sapendo cosa fare, cambia modulo per fare qualcosa di diverso?

Su Piatek poco servito: "Anche quando giochiamo con due attaccanti non miglioriamo. Non è una questione di uomini o moduli, è una involuzione di tutta la squadra, non riusciamo a tenere il campo, giochiamo col freno a mano tirato. Stiamo pagando questo". Non è così, il suo Milan non ha la cultura di cercare il fondo per il traversone, i terzini erano sempre più avanti delle ali, ma la palla non gli e la dava nessuno e poi si prendevano i contropiede.

"Anche oggi abbiamo provato a giocarcela alla morte". Mi è sembrata una partita saporifica, altro che morte, l’unica morte certificata è quella del Milan.

La squadra è lenta (colpa di Fassone e Mirabelli), non ha motivazioni (sempre colpa di Fassone e Mirabelli), invece di parlare di miracolo e dare colpe a chi non c’è (gli acquisti di Fassone e Mirabelli sono stati buoni per un anno, fino al terzo posto), è possibile si sia rotto il meccanismo? che i giocatori non credo più nell’allenatore e lo hanno mollato? La società (male) lo ha già fatto da tempo.

Il problema per me esiste ed è questo, nelle ultime sette partite ne ha vinto solo una e neanche in maniera ineccepibile, ricordo a tutti che il quarto posto è vitale, Gattuso non allenerà il Milan il prossimo anno e si sta già muovendo per una nuova panchina, non escludo che per queste cinque o quattro partite, non sia Leonardo a prendere la guida tecnica e provare stavolta veramente a fare il miracolo.

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