mercoledì 17 aprile 2019

Questione difesa a 3.


Potrebbe essere una soluzione per questo finale di campionato, ma a condizione che tolga un uomo in difesa e se ne aggiunga uno in attacco (Cutrone), perché se dobbiamo mantenere l’attacco asfittico, dove a tirare in porta c’è il solo Piatek non cambia nulla, a parte il fatto che più di moduli nuovi, io vorrei vedere gente nuova, gente che ha voglia al posto di chi si trascina.

Le partite di Champions ci hanno fatto vedere a che velocità, con che rapidità, con quale mentalità, bisogna giocare il calcio del terzo millennio, che non è solo nell’esaltarsi in un sistema a tre difensori, dove al di là del momento contingente di dovere arginare Gervinho, vorrei vedere Caldara e seguire la moda “giovani” lanciata dall’Ajax.

Gli olandesi ancora una volta ci stanno indicando una strada, il Milan e la Fiorentina sono le squadre italiane più giovani e più ricche di talenti in erba, quelle più indicate, ma devono avere il coraggio di osare e tecnici capaci e coraggiosi, vorrei vedere Conti, Cutrone e Caldara, tutti in panchina che scalpitano in attesa di un’occasione, per non parlare di Paquetà, trequartista di professione e costretto a fare il mediano.

Se poi alla fine non deve cambiare nulla, ma la difesa a 3 deve servire a far giocare Zapata in scadenza o a fare deprezzare sempre di più Suso e Calhanoglu, tanto vale continuare a giocare così, anche perché non c’è certezza che con un modulo o un altro, ci assicuri un arrivo in Champions, di certo gradirei vedere giocare i calciatori nella loro posizione e no schiavi del modulo.

La mancata Champions della Juventus, al di là dei proclami di facciata, per me spinge Conte di nuovo verso Torino, il tecnico ci andrebbe già domani, farebbe carte false per tornare in questa Juventus, ora che Zidane si è ripreso il Real e le panchine delle big europee sono quasi tutte occupate, a meno di scossoni da qualche parte, l’unico ostacolo per Conte alla Juventus resterebbe la questione economica, ma siccome Allegri andrebbe sicuramente al Chelsea, il problema non si pone.

Chiaramente, Spalletti resterebbe all’Inter e il problema sarebbe per la Roma, che già a novembre aveva pensato a Conte, solo che adesso il problema maggiore per i giallorossi è la qualificazione in Champions League, Gattuso è sulla graticola, gode la stima dei giornalisti (non tutti) e dello spogliatoio (non tutto), dello status di allenatore simbolo di un periodo storico del Milan, ma per me andrà via.

Conte era un nome che stuzzicava Leonardo, ma adesso, Champions e fair play finanziario permettendo, la scelta dovrà ricadere su un altro profilo, Baldini per la Roma ha espresso il gradimento di Sarri, “l’altro profilo” per il Milan invece è da scegliere in una lista che comprende Giampaolo e Gasperini (il mio preferito), si aggiungerebbe a questa lista Sarri, nel caso in cui nella scelta dell’allenatore venisse coinvolto Totti, che potrebbe portare Gattuso sotto il “cupolone”, quel famoso “il mio futuro lo saprete fra due mesi”.

Fin qui si è parlato dell’allenatore, ma sia Sarri, che Gasperini, che Gianpaolo e lo stesso Gattuso, propendono anche se in maniera diversa per il tridente offensivo, quindi Leonardo insiste sulla ricerca di un giovane e forte esterno d’attacco, meglio se sa giocare anche da seconda punta, nel disegno di Leonardo, due dei tre posti in attacco sono per Piatek e Paquetà, per il terzo il Milan è sulle tracce di Thauvin del Marsiglia, oltre ad Everton del Gremio.

Anche qui tutto è relativo a Champions e FPF, nonché all’aumento di capitale o alla cessione di alcuni giocatori, una volta Suso rappresentava il nostro bancomat, ma adesso non lo è più, fermo restando che il futuro di Suso difficilmente sarà ancora in rossonero, al Milan serve un esterno che faccia gol, Thauvin classe ‘93, in Francia ha collezionato, 33 presenze e segnato 15 gol, d’accordo che si tratta del campionato francese, ma è un attaccante esterno che segna tanto, 13 gol l’anno scorso e 15 due anni fa e poi fa anche tantissimi assist, forse è quello che servirebbe a Piatek la davanti.

Prima dell'assalto decisivo per Thauvin o per Everton, si dovrà aspettare la qualificazione alla prossima Champions League, servono i soldi di questa partecipazione e poi si deciderà sul calciatore offensivo, nel mirino ci sono anche: Carrasco 25 anni del Dalian Yifang, Deulofeu 25 anni del Watford, Saint-Maximin 22 anni del Nizza e Nkunku 21 anni del Paris Saint-Germain.

Il preferito resta Everton 23 anni del Gremio, ma dalla Spagna arriva un problema, nel 2019 in 3 mesi quindi, condizionato anche dagli infortuni, Andrè Silva ha segnato un solo gol con il Siviglia, l’attaccante in prestito con diritto di riscatto a 38 milioni, rischia di tornare al Milan, che potrebbe inserirlo come contropartita in qualche affare, con il Marsiglia (per Thauvin) o con il Monaco.  

Fin dal primo giorno, sappiamo che Elliott avrebbe gestito il Milan per un certo periodo, quello che sarebbe bastato a rilanciarlo, per poi rivenderlo, Elliott sta lavorando per riportare il Milan in alto, sia in Italia, che in Europea e già cominciano ad arrivare le prime richieste di acquisto, si parla del fondo CVC Capital Partners, la finanziaria britannica che è stata a lungo proprietario del Circus della Formula 1, la richiesta di Elliott è stata di un miliardo di euro, questa richiesta manterrà Elliott al Milan ancora per tanti anni.

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