All’ultimo minuto, dell’ultimo recupero, dell’ultima partita del 2020, come un felino Theo Hernandez prende il tempo a tutti gli avversari e si avventa di testa sullo splendido pallone scodellato in area da Calhanoglu, sono secondi interminabili, quelli che precedono l’impatto della palla sulla rete morbida, che ne smorza la velocità e la lascia rotolare, per andare ad accovacciarsi lì nell’angolino basso, mentre un brivido improvviso mi percorre la schiena e diventa un ghigno lucido di felicità, in un solo secondo la palla attraversa quella linea bianca e rimontiamo la Lazio in partita e l’Inter in classifica, grazie Milan per queste gioie che mi dai.
Non ci sono parole per
descrivere tutta la felicità, senza Ibrahimovic, Kessie, Bennacer, Kjaer e
Gabbia, Il Milan ha resistito e alla fine questi incredibili ragazzi, ci hanno
regalato all'ultimo respiro una vittoria strepitosa, chiudendo nel migliore dei
modi un 2020 mostruoso e regalandoci un’altra
notte da ricordare, con un altro risultato agguantato quando non ci credeva più
nessuno e ci credevano solo i ragazzi rossoreri.
Ancora una volta con caparbietà, con
l’anima, con il cuore, con l’orgoglio e forse anche con un po' di fortuna che
aiuta sempre gli audaci, il Milan ce l’ha a rimettere la barca in linea di
galleggiamento, mi dispiace per i cugini che avevano già tolto la capsula del
tappo dello spumante, dovranno rimetterla e riutilizzarlo la sera di Natale per
festeggiare altro, per chi aveva già festeggiato invece sul 2 a 2, hanno fatto
i conti senza l’oste.
Una grande vittoria per come è arrivata e per averla ottenuta contro una grande Lazio, un 2020 incredibile iniziato dopo il tremendo 5 a 0 di Bergamo, partito con l’undicesimo posto in classifica e terminato con il primo posto in campionato e nei gironi di Europa League, collezionando 79 punti che sono molto vicini ai miei ipotizzabili 80 e raddoppiando i 17 punti dell’anno scorso di questi tempi.
Il Milan ha difeso strenuamente il suo primo
posto in classifica, aggrappandosi ad una condizione fisica mai vista, che
gli ha permesso di sopperire alle assenze pesanti, il Milan in questa mini
sosta dovrebbe recuperare Kjaer, Gabbia, Kessié, Bennacer e Ibrahimovic, perché
nonostante il primato è stato un periodo difficilissimo.
Adesso che il primato resiste e il gioco è
brillante, tocca a Elliott completare l’organico, per provare a far diventare
realtà un sogno, perché sarebbe veramente un peccato perdere un’occasione del
genere e deludere i tifosi, che pur non potendo essere allo stadio vicini alla
squadra, hanno accompagnato per un chilometro il passaggio del Milan.
Ibrahimovic ha fatto crescere tutti, ha
fatto crescere i sui compagni di squadra, il suo allenatore, ha portato la
squadra a competere a certi livelli anche senza di lui, Zlatan ha creato 22
piccoli Ibrahimovic, tutti a sua stessa immagine e somiglianza, ha migliorato
anche Gazidis, trasformandolo da freddo e abile calcolatore economico, a un più
caldo, umano e coraggio uomo di calcio.
Un plauso va ad Ibra, ma tanto di capello a Maldini e Massara, senza dimenticare la “miccia” Boban, hanno preso Ibrahimovic, hanno tenuto a posto i conti, hanno ricucito un ambiente depresso e hanno avuto il sangue freddo di lavorare in silenzio aspettando il momento opportuno per far ricredere Gazidis e a portarlo a cambiare strada, grande merito anche al dirigente africano che avuto l’umiltà, la saggezza e l’intuizione, di tornare sui suoi passi e annullando il salto nel buio che stava commettendo.
Mancano adesso 46 punti e poi se sarà scudetto
o Champions si vedrà, l’Inter così vicina e senza coppe è la candidata numero
uno allo scudetto, la Juventus ha un organico troppo forte per considerarla
fuori, anche se quest’anno ha ridimensionato i propri programmi, noi dobbiamo
continuare a pensare a vincere partita per partita, ma per provare a restare in
vetta fino alla fine deve pensarci la società.
Fin qui si è dimostrata molto attenta e
credo che non si lasceranno scappare le eventuali occasioni per migliorare la
squadra a gennaio, il Milan deve andare sul
mercato per un altro centrale difensivo, i nomi che si fanno sono sempre gli
stessi, due per l’esattezza: Simakan dello Strasburgo che adesso è in vantaggio
su Kabak dello Schalke 04, perché il turco è seguito in maniera importante
oltre che dal Liverpool anche dallo United.
In attacco Scamacca è il
preferito numero uno, ma a quanto pare il Sassuolo ha alzato il prezzo a 25
milioni, però la panchina del giocatore contro lo Spezia, anche se non
significa che il ragazzo è stato preservato per il Milan, è sicuramente un
messaggio al nuovo allenatore Ballardini, di non contare su Scamacca perché il
giocatore andrà via, se Milan o altro presto si vedrà, perché sul nazionale Under21
ci sono da tempo molte squadre e tra queste Milan e Roma che vorrebbero acquistarlo
a titolo definitivo.
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