Poteva essere una giornata ancor più speciale per questo 121esimo compleanno del Milan e anche se è mancata la vittoria, resta ugualmente un compleanno speciale, un compleanno che vede il Milan in testa alla classifica da solo dopo otto anni, esattamente dal 6 aprile 2012 (anche in quella squadra c’era Ibrahimovic), tanti auguri per questo compleanno e per il futuro di questo Milan, che proprio in questo momento ne abbiamo bisogno.
Le assenze (principalmente) e la stanchezza,
stavolta hanno fatto rischiare al Milan la prima sconfitta in campionato e la
conseguente perdita della testa della classifica in solitario, perché questo
pareggio con il Genoa, non è stato lo stesso degli altri pareggi, mentre negli
altri il Milan è sempre stato padrone del gioco, tanto da avere da recriminare
alla fine della partita, stavolta a recriminare la vittoria sono gli avversari.
Nonostante tutto è riuscito anche
stavolta ad agguantare un pareggio in extremis, che ci tiene sempre in testa
alla classifica da soli, ma i 5 punti vantaggio sull’Inter di quindici giorni
fa, si sono ridotti ad un solo punto di distacco, è e resta un Milan encomiabile,
che non molla mai, che ha un giustificato momento di flessione e che ha pure
avuto le occasioni per vincerla, ma non c’è riuscito.
È stato il peggior Milan da quando quasi
un anno fa, ha perso proprio con il Genoa e poi ha iniziato la lunga striscia
di risultati positivi, ma è stato anche un Milan senza 4 titolari (Ibrahimovic,
Kajer, Bennacer e Hernandez) e poi chi incontra il Milan è sempre in grande
forma, questo pareggio lascia immutate le legittime possibilità del Milan di
puntare ad un posto Champions, caso mai evidenzia, se ce ne fosse ancora
bisogno, che il Milan, quello che può lottare per lo scudetto, è dipendente da
Ibrahimovic e da Kjaer.
In attacco Rebic fa tanta fatica in zona
centrale, deve tornare sulla corsia sinistra e non sappiamo se è tornato in forma
dopo l’infortunio, Leao non riesce a fare la differenza, come Niang non ha
cattiveria agonistica e per grandi tratti della partita e quasi irritante, per
non parlare di Castillejo, che tra tutti è il più intraprendente ma che non ha
nel gol il suo pezzo migliore.
Senza Ibrahimovic là
davanti non si segna, difatti da quando è assente, delle otto reti segnate in
campionato, solo una è stata segnata dai giocatori del reparto offensivo
(Castillejo contro la Sampdoria) e addirittura cinque sono state messe a segno
dai difensori, capisco il calcio totale, ma Leao ha segnato due gol con lo
Spezia e poi basta, un gol lo hanno fatto Hauge, Saelemaekers e Diaz,
zero gol per Rebic e per lo stesso Calhanoglu.
Quindi un vice Ibrahimovic serve, non so
se prima c’erano delle riserve su un acquisto del genere, ma la sua assenza ha
evidenziato che è una necessità, Zlatan tra Covid ed infortunio ha saltato la
metà delle partite e inoltre gli impegni si preannunciano più frequenti e per
quello che abbiamo visto e detto, bisogna avere un’alternativa valida, per
gestire Ibra in maniera intelligente e come dicevo l’altra, però bisogna
individuare chi?
A gennaio con un difensore centrale e un
mediano, serve la punta centrale, naturalmente senza fare spese folli (non si
possono fare), senza creare dualismi inutili e possibilmente pensando al
futuro, Colombo è ancora troppo acerbo e quindi per il vice Zlatan è il caso di
guardarsi intorno, l’obiettivo deve essere quello di trovare un attaccante
centrale, che possa rimpiazzare Zlatan quando è assente e nel prossimo futuro.
Tutti gli indizi portano al giovane Scamacca, di proprietà del Sassuolo ma in prestito al Genoa, ma la concorrenza del Borussia Dortmund, ha fatto virare il Milan sul piano B, il 22enne Édouard, cresciuto come Kalulu nelle giovanili del PSG e gioca da tre anni al Celtic, in Scozia finora ha segnato 72 gol in 146 partite, certo, in un campionato di secondo piano, ma dimostrandosi implacabile sotto rete, Édouard è anche nel mirino di Arsenal e Leicester e costa circa 33 milioni di euro.
Ma come abbiamo visto, non c’è solo il
problema dell’attacco, ma anche quello di gol subiti, anche stavolta nonostante
il Milan ha concesso poco, ha subito altri due gol e i gol che stiamo prendendo
cominciano a diventare troppi, per una squadra che pensa in grande e che ha in
porta uno dei portieri più bravi al mondo, con l’assenza di Kjaer non riusciamo
a marcare bene e a coprire bene gli spazi sui cross.
È chiaro che anche se Kalulu ha stoffa, non può essere la soluzione
immediata ai problemi difensivi del Milan, che hanno nome e cognome, l’assenza di
Kjaer in difesa, è pari a quella di Ibra in attacco e Romagnoli, mi dispiace
per il capitano, che dovrebbe essere lui a guidare i giovani compagni
della difesa, invece senza Kjaer, lascia intravedere notevoli limiti di
personalità.
Kalulu segna il pareggio e questo per
certi versi lo riabilita, ma compie due errori importanti sui due gol di
Destro, anche lui e forse più degli altri ha bisogno di crescere, anche perché
sono tanti i fattori positivi del ragazzo, rispetto a quelli negativi e poi non
si è trattato solo di suoi errori, ma di errori singoli e di coppia, ha ancora molto da lavorare, specie sulla posizione (non
è il suo ruolo) e sulla concentrazione.
L’urgenza è e resta chiaramente in difesa,
a maggior ragione con Kjaer e Gabbia infortunati e con Duarte e Musacchio poco
affidabili, dunque a gennaio bisogna prendere il centrale difensivo, che non si
è preso in estate, due i candidati e sempre gli stessi, Kabak dello Schalke e
Simakan dello Strasburgo, senza scartare la pista Lovato (a me non piace) e il
sogno Milenkovic.
Continua.
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