martedì 15 dicembre 2020

Una questione di centimetri

Il pareggio del Milan contro il Parma, lo considero solo frutto di una serata storta, 4 pali, un gol annullato per un fuori gioco millimetrico, un’intera partita giocata a ritmi altissimi nella metà campo avversaria e due infortuni (Gabbia e Bennacer), non può essere considerato un passo indietro, neanche se abbiamo subito due reti con due soli tiri in porta.

È impensabile che una squadra non commetta neanche un errore durante la partita, la partita perfetta non esiste, esiste solo che il Milan ha sbagliato due volte ed è stato punito due volte, il Parma, come il Verona qualche mese fa ha sbagliato sette volte ed è stato punito solo due volte, tutto qua e come succede sempre, per come si era messa la partita, alla fine è un punto d'oro.

Un piccolo premio per un Milan che avrebbe meritato di stravincere la partita, dispiace perché dietro le prime sette hanno vinto tutte, il Milan tutto sommato ha più o meno gli stessi punti che avevano lo scorso anno Inter e Juventus, quindi non vedo cosa ci sia di anomalo in questo campionato, caso mai è finalmente di nuovo un campionato avvincente, con sette squadre tutte attaccate.

Il Milan sta tenendo la media scudetto, poi se in futuro la perderà, speriamo di restare almeno fra le prime quattro, ma come può perderla il Milan, non è detto che la mantengono le altre, abbiamo la consapevolezza di essere una “cenerentola” rispetto a Juventus, Inter e Napoli, ma allo stesso tempo abbiamo la consapevolezza di essere una squadra forte come le altre (forse con un organico inferiore) e che ha insieme al Napoli il gioco migliore.

Il Milan come tutti ha qualche problema di infortuni e di conseguenza come gli altri abbiamo qualche difficoltà, Gabbia è stato sostituito da Kalulu, 19 anni, all’esordio assoluto in serie A ed è entrato pure a freddo dopo 4 minuti, è andato a chiudere su Gervinho perché Calabria ritarda a rientrare, ma Gervinho è un cliente ostico per tutti, anche per chi è alla prima apparizione in serie A.

Per il resto alla sua prima partita nel nostro campionato, le statistiche dicono che ha completato il 92,5% dei passaggi totali, ha recuperato 9 palloni e ne ha intercettati 2, per un ragazzo che è adattato al ruolo di difensore centrale sta stupendo, mentre Bennacer è stato sostituito da Tonali, oramai ordinato, dinamico e sempre più dentro al gioco del Milan.

Non sono d’accordo con Pioli sul fatto che non abbiamo approcciato bene la gara, abbiamo amministrato la sfuriata iniziale del Parma e poi siamo stati un po' condizionati dall’infortunio, dall’ingresso di un giovane esordiente e da un gol preso subito, certo poi la gara si è fatta difficile, anche perché il Parma si è chiuso nella sua metà campo.

Potevamo fare gol sullo 0 a 1 e la partita sarebbe cambiata, il mancato pareggio non è da imputare all’approccio dei ragazzi, che fin da dopo il gol ci hanno messo cuore e volontà, il Milan non ha mollato e una volta sbilanciato ha subito anche il secondo gol, rendendo ancora più difficile penetrare nella difesa dei ducali.

Perdere punti così fa rabbia, sappiamo che non incontreremo sempre avversari propositivi, anzi, più va avanti il campionato e più saranno le squadre che giocheranno la partita con dieci uomini sotto la linea della palla e nella propria metà campo, guidate da tecnici che fanno bel gioco, bravi, moderni, preparati e poi fanno un catenaccio stile anni 50.

Per me ripeto il Milan non ha fatto un passo indietro, è stato il Parma ad essere premiato oltre il limite dalla sua buona sorte, il Milan ha condotto la partita dall’inizio alla fine, caso mai dobbiamo sottolineare l’assenza di un centravanti di ruolo, perché il Milan non ha potuto mettere i cross in area per aggirare la difesa, non ha trovato varchi per sfondare neanche palla a terra e i tiri da fuori sono stati murati dalla “muraglia” parmense.

Meno male che ci sono Theo Hernandez e Calhanoglu, che ci hanno provato in tutti i modi, il primo con molto successo, il secondo è stato invece decisamente sfortunato, ma la responsabilità di questa mancata vittoria è l’assenza del centravanti e di alcune scelte tattiche, diciamo integraliste di Pioli e cioè, la convinzione per me sbagliata che a sostituire Ibra può essere solo Rebic e non Leao, sconvolgendo quelle che erano e sono delle certezze.

Manca Ibra? non c’è il sostituto ideale? Perfetto! Rebic resta al suo posto, dove tende ad andare anche quando fa la punta centrale e al centro dell’attacco si gioca con Colombo, con Leao, con un falso nove o si cambia modulo, ma adesso che c’è Leao, è lui che deve giocare da punta centrale.

Ha fisicità, salta bene di testa, si fa trovare al posto giusto per ribadire a rete, nel secondo tempo Leao doveva andare al centro, Rebic a sinistra e Hauge a destra, nel calcio non c’è riprova, ma per me era la soluzione più logica, quindi smentisco categoricamente quelli che dicono che non occorre un vice Ibra, occorre e come, caso mai dobbiamo chiederci chi. 

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