lunedì 27 febbraio 2023

Adesso il Milan è veramente guarito.

 

Come riporta la Gazzetta dello Sport, anche l'Inter saluterà San Siro, i nerazzurri hanno già individuato un'area all'interno del comune di Milano, si tratta di un terreno privato e la società nerazzurra ha in essere un accordo blindato con l’imprenditore proprietario della zona, avere uno stadio da soli, è un’opzione sempre più reale, mi sembra difficile che l’Inter possa costruirsene uno tutto suo da 500 milioni, visti i pesanti debiti che Zhang ha con i finanziatori che non ha ancora saldato.

Il Milan invece, ha alle spalle una proprietà (fondo) pronta a investire e fare il passo, vedremo come si evolveranno le prossime settimane, ma il fatto che il Milan avrà una casa tutta sua, è sempre più reale, a quanto pare bisognerà ragionare bene solo su due cose: la capienza (più verso i 70 mila che sui 60) e i prezzi di biglietti e abbonamenti, non facendo diventare lo stadio un luogo per pochi ricchi.

Il Milan è veramente guarito, perché ha ritrovato la convinzione nei suoi mezzi, si è rivisto il vecchio Milan, quello aggressivo sulle seconde palle, si è rivisto Theo che taglia il campo, che ha ritrovato gamba, ritmo e forza mentale, dimostrandolo ancora di più nel finale, quando si mette a chiudere tutti i palloni che passa nella sua zona di campo.

Si è visto anche un nuovo Messias, che anche lui taglia il campo ed è presente in zona gol, prima se ne mangia uno sull’assist di Leao e poi si rifà con un colpo sotto delicatissimo e chiude la partita, ancora un’altra buona prestazione e di sostanza, non ci sono dubbi che al momento lo preferisco a Saelemaekers, poi quando rientrano Calabria e Florenzi vedremo.

Forse per questo Pioli, quando gli chiedono se la difesa a 3 è il sistema predefinito, risponde: "Andiamo di partita in partita. Non ci siamo dimenticati cosa abbiamo fatto con la difesa a 4. Certe posizioni ci hanno dato dei vantaggi in fase difensiva, ma conta lo spirito e i principi di gioco, che non sono cambiati", se non altro è il solito Pioli, non vuole ammettere che ha sbagliato modulo e persone da settembre a gennaio.

Perché adesso abbiamo due “quinti” che tagliano il campo, che vanno al tiro, che segnano, che hanno meno compiti difensivi e compattano meglio il centrocampo e la difesa, difesa dove ho visto un Thiaw molto sicuro e attento (ma perchè l’avevano nascosto), Hojlund, il bomber del momento, non tocca palla, tanto che mi ha fatto ricredere sulla possibilità che il Milan lo possa prendere il prossimo anno.

Thiaw ha sciorinato ancora una prova importante, è un colosso che di testa le prende tutte e fa uscire benissimo l’azione sia a destra sia a sinistra, rivitalizzando anche la coppia Kalulu-Tomori, il francese gioca bene da “braccetto” e si sgancia spesso e volentieri, per creare superiorità a destra, mentre l’inglese fa la sua solita partita di grande sostanza, non sbaglia niente e quando Theo viene a giocare dentro il campo, si sgancia anche lui e non credo che Pioli poi alla fine tornerà sui suoi passi.

Il Milan ha ritrovato dei giocatori che aveva perso e a questo punto riprende il suo cammino verso il secondo posto in classifica, quello dell’onore e quello dei 40 milioni di premio, per acquistare il centravanti del futuro, perché la seconda punta la compriamo con i soldi (pochi) ricavati dalla vendita di Leao, perché nell’intervista dice che ha parlato con persone, che non è il momento di pensare al rinnovo e che se ne parlerà a fine stagione, se non è una dichiarazione di cessione questa...

Ma torniamo sul nuovo modulo, per cui si è espresso anche Leao: “Il mister ha trovato un modello di gioco diverso, difendiamo molto meglio. Ho più libertà di movimento, ci stiamo trovando bene”, ci tengo a sottolineare il: difendiamo molto meglio e anche Paolo Assogna a Sky, parla delle scelte tattiche di Pioli e dice: “Sono stati bravi. Hanno messo da parte le certezze che li hanno portati alla vittoria (del campionato).

Pioli ha capito (forse) che non poteva più fare il calcio dello scorso anno e ha ripreso un percorso diverso rispetto a quello dello scorso anno, magari con una squadra un po’ più “sporca”, ma i risultati stanno arrivando. Poi io sono un nostalgico del Milan dello scorso anno, del suo gioco, ma questo è un problema mio” e aggiungo io, Pioli deve convincersi che non si può vivere di nostalgia, che i cicli cominciano e finisco, i giocatori passano e poi si aprono altri cicli, con altri giocatori e con altri moduli, l’importante è essere sempre dentro a questi nuovi cicli.

Personalmente io sono soddisfatto dell’ottima prestazione contro l’Atalanta, non so se si sono visti gli occhi della tigre, ma il Milan ha tenuto bene il campo, le distanze tra i reparti, è stato solido, intenso, ha tenuto un ritmo abbastanza altro per tutti i 90 e passa minuti, concentrato, puntuale, preciso, ha giocato con personalità, non hanno avuto paura nei duelli, non è andato mai in affanno, giocando una partita di grande spessore e livello tecnico, tattico e soprattutto mentale.

Molto bene la difesa, con la fase difensiva, adesso tutta la squadra è compatta, si sacrifica ed è determinata, non arrivano più palloni troppo “puliti” agli avversari, come succedeva a gennaio, forse non è un caso che tutto è coinciso con il ritorno di Zlatan, però eventualmente questo non è un bene, perché è arrivato il tempo, che Pioli e i suoi ragazzi, comincino a camminare da soli.

domenica 26 febbraio 2023

Qui San Siro, a voi Inter.

 

Tre anni e mezzo per avere il via, a cominciare a costruire il nuovo stadio, senza avere ancora deciso nulla, più che il covid, è stata la burocrazia e le decisioni-indecisioni del Comune di Milano, nella persona del sindaco Sala, che hanno bloccato e ostacolato la partenza dei lavori, comunque, a quanto pare, potrebbero essere finiti tutti i problemi, sia quelli legati alla possibilità di ristrutturare il Meazza, che quelli di avere un altro stadio e pure nuovo a Milano.

I problemi sono stati tra i più disparati, il dibattito pubblico, la capacità dello stadio, il prezzo dei biglietti, la riqualificazione dell'area e il vincolo storico, sono diventati oramai tanti e insormontabili, per cui adesso sono venute a mancare, anche le intenzioni congiunte dei due club milanesi, di fare lo stadio insieme (per me sbagliatissimo), un giorno la Gazzetta dello Sport titola: "L'Inter si fa lo stadio" e segue: “I nerazzurri rispondono al Milan e vanno via da San Siro”.

Si parla che lo stadio sorgerà a Milano, dove è già stata scelta l'area (l’area della Snai credo), che Zhang ha parlato con Singer, il quale avrebbe voluto farlo con loro (per risparmiare), mentre da più parti si dice che sia stato il Milan ad avere abbandonato l'idea di fare insieme il progetto del nuovo San Siro e mettersi in proprio, chi dice la verità?

Sempre la Gazzetta dello Sport dice: "Derby ring", "Lite tra Inter e Milan tra stadio e Champions" e segue, che secondo indiscrezioni, il Milan avrebbe deciso di mettersi in proprio, insomma è l’Inter che si fa lo stadio o è il Milan che ha deciso di mettersi in proprio? dobbiamo decidere una volta e per tutte chi fa cosa, per potere capire e fare un dibattito costruttivo.

Per me era sbagliato fare uno stadio insieme, perché il motivo dei ricavi, come tutte le altre squadre europee e la Juventus, ogni squadra deve avere i suoi e non deve dividerli con altri, per non parlare pure della gestione, quindi, perché aspettare le lunghe decisioni del Comune, se si può avere lo stadio prima e tutto proprio, da qualche altra parte?

Zhang è deluso da Cardinale, ma come, dice che l’Inter si fa stadio da solo (con quali soldi) e poi è deluso, di questo passo lo stadio non si farà mai, ci saranno problemi di divisione di ricavi e anche di condizioni del manto erboso, se vogliamo adeguarci alla Premier, dobbiamo avere uno stadio per ogni squadra, del resto il Milan è stanco di aspettare e Cardinale al contrario di Singer non vuole risparmiare.

È dai tempi di Barbara Berlusconi AD, che il Milan ha in testa l’idea di farsi lo stadio da solo, con l'avvento di Elliott prima e di RedBird poi, si è pensato che ormai il progetto potesse partire, adesso che ci sono i soldi, non aspettiamo e cominciamo a costruire uno stadio privato, con un privato, Sesto San Giovanni, non vede l’ora di aprire le sue porte allo stadio del Milan, così come tante altre aree private.

La trattativa con un privato, accorcerebbero di tanto l’iter per la costruzione dello stadio e di conseguenza, aumenterebbero i ricavi dallo stadio, che sarebbero per la prima volta tutti del Milan da solo, non c’era un’altra strada prima e non c'è un’altra strada adesso, fa bene Cardinale a pensare seriamente alle tre opzioni alternative, chiaramente senza l'Inter, perché nonostante si possano superare tutti gli ostacoli burocratici, il prestito di quasi 300 milioni, da parte di Oaktree all’Inter non dà garanzie.

Per noi tifosi e credo per i tifosi di tutte le squadre, lo stadio, un impianto, la casa della propria squadra, in questo caso il Milan, sarebbe fantastico, emozionante, sarebbe stato meglio se si fosse realizzato a Milano, nell'area dell’ippodromo vicino a San Siro, ma pur di farlo, qualsiasi area va bene e comunque, la decisione a quanto pare dovrebbe arrivare in poche settimane e a quel punto, non dovrà più essere abbattuto neanche il Meazza, dove dovrebbe restare l’Inter, mentre i rossoneri andrebbero nel nuovo impianto di Sesto San Giovanni, San Donato o nel rione San Siro-La Maura. 

Vero è che da soli ci sarebbero maggiori costi per la costruzione dello stadio (circa 600 milioni), ma alla cifra totale, andrebbero tolti i 150 milioni, che si risparmierebbero dalla mancata demolizione del Meazza, questo scenario, risolverebbe tanti problemi in colpo solo e la logica porta a pensare, che alla fine le cose dovrebbero andare così, perché il Milan sta percorrendo la strada della sostenibilità, che deve portare sempre più introiti e lo stadio di proprietà, è un tassello fondamentale per avere maggiori risorse.

Un impianto proprio può arrivare a produrre, dagli 80 ai 100 milioni di ricavi all’anno, in coabitazione con l’Inter, significherebbe divide i ricavi e quindi ottenere dai 40 ai 50 milioni all’anno, un aumento relativo del fatturato e del potere d’acquisto sul calciomercato, lo stadio proprio e da soli è imprescindibile, per dare ancora più valore al Milan, non pagheremmo più il 50% del canone annuale d’affitto al comune e sarebbe un’altra buona cosa.

mercoledì 22 febbraio 2023

Perché Bakayoko?

Un dubbio che mi fa pensare, è perché Bakayoko e non Vranckx, Pioli come tutti i tecnici, si è nascosto dietro a una risposta fantasiosa, evasiva, ha detto che la scelta è caduta su Bakayoko, perché il giocatore è esperto e dava fisicità in quel momento, il Milan con lui sarebbe stato più efficiente sulle palle inattive, dalle quali i rossoneri hanno preso gol ultimamente e poi ha aggiunto: “Tutti sono utili", tatticamente il discorso di Pioli non fa una grinza, se non fosse per il fatto che, si starebbe addossando a Vranckx la lunga crisi del Milan.

Trovo inopportuno scaricare sul ragazzo, tutte le colpe dell’allenatore e comunque, anche se esperto, Bakayoko è un giocatore fuori dal progetto Milan da due anni e le sue rarissime prestazioni, se pur fatte da giocatore esperto, non sono state nemmeno alla pari di quelle pochissime fatte da Vranckx, senza dimenticare che in organico il Milan ha anche Pobega, che in fatto di esperienza, con due campionati di serie A alle spalle, in fatto di fisicità sulle palle alte e in termini di progetto Milan, si fa preferire al francese.

Sette minuti più recupero per Bakayoko, dopo 9 mesi che non andava in campo, cosa significa? Perché ha un significato, che non è quello che ci vuole dare ad intendere Pioli, nella decina di minuti che ha giocato il francese, non ha demeritato, ma il suo futuro al Milan è segnato, scadrà il contratto a giugno 2023 e tornerà al Chelsea, a meno che, Pioli non si sia accorto dopo due anni, come ha fatto con Thiaw, che Bakayoko è fortissimo e non collezioni 15 presenze da titolare nei prossimi mesi, perché in quel caso verrà riscattato, ma non ne vedo la necessità.

Dunque, perché è stato rispolverato? “Tutti sono utili" e va bene, ci si può anche credere, ma è più utile di Vranckx, di Pobega e dello stesso Adli, gli ultimi due addirittura di proprietà dei rossoneri? anche Vranckx è stato utile contro la Fiorentina, con la vittoria all'ultimo minuto grazie ad un suo cross, ma perché non scende in campo dagli ultimi minuti di Lecce e la fiducia verso di lui è ridotta ai minimi termini, io spero che Maldini non permetta che si faccia la cazzata, di bocciare Vranckx, Pobega e Adli, senza avere dato a loro delle chance, come è sato fatto con Thiaw.

Thiaw ha conquistato in poche gare i cuori dei tifosi del Milan e forse un posto da titolare, penso che può diventare un perno del nuovo corso rossonero, De Ketelaere e Vranckx sono stati bocciati da Pioli, forse avrebbe dovuto dargli più tempo e più fiducia, non tanto CDK che le sue occasioni le ha avute, ma Vranckx, forse perché il Milan dovrà riscattare il giocatore e non vuole pagarlo, o magari pagarlo di meno.

Perché è strano che Vranckx, che nelle poche occasioni in cui è stato in campo, ha fatto cose interessanti ed è stato soppiantato così drasticamente, perché a questo punto mi viene da chiedermi, se vedremo mai più Vranckx, il belga è un profilo molto interessante, ma ancora non lo abbiamo mai visto dall’inizio e l’alone di mistero che aleggia su Vranckx continua a permanere.

Il Presidente della Lega Serie A, ha ricordato Ilario Castagner, scomparso sabato 18 febbraio ed ha espresso il suo cordoglio e quello di tutta la Lega Serie A, per la scomparsa di un uomo mai sopra le righe, esempio e maestro per molti calciatori e allenatori, a cui mi unisco anch’io.

A proposito di allenatori, Conte nel dopo partita con il Tottenham, ha avuto parole al miele per Pioli, per il Milan e per i suoi tifosi, parole che fanno piacere e che allo stesso tempo, se non suonano come una candidatura alla panchina rossonera, suonano come una sua disponibilità nei confronti dei rossoneri e molti si chiedono, se può andare al Milan il prossimo anno, io penso che lui vuole ritornare in Italia e dopo essere stato alla Juventus e all’Inter, gli piacerebbe pure allenare questo Milan.

Ma il Milan non ha i soldi che lui chiede e non ha i soldi per una campagna acquisti che lui vorrebbe, il Milan se non succedo altri sfaceli, terrà ancora Pioli per almeno il prossimo anno, che è un aziendalista e gioca comunque un calcio moderno e spettacolare, credo che per il suo desiderio di tornare in Italia, Conte sarebbe anche disposto a tagliarsi lo stipendio e a sposare un nuovo progetto, ma non si siederebbe a mangiare in un ristorante da 10 euro a persona, quindi non credo che si sposerebbe bene con la filosofia del Milan. 

domenica 19 febbraio 2023

Milan a (corto) muso duro.

 

Riprendendo alcune parole dal testo di Pierangelo Bertoli, il Milan affronterà il resto del campionato “a muso duro, un guerriero senza patria e senza spada, con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”, terzo successo consecutivo per il Milan e tutti per 1 a 0, Torino, Tottenham e Monza, la difesa a tre e l'inserimento di Thiaw titolare e il Milan ha ritrovato compattezza ed equilibrio, specialmente in difesa, la squadra adesso è più concreta, anche se è meno bella.

Che il Milan abbia ritrovato una certa solidità e compattezza difensiva lo dicono i numeri, 3 clean sheet per Tatarusanu, che ha avuto 7 in pagella dai maggiori giornali sportivi, un voto conquistato con due importanti parate nei primissimi minuti, che salvano la porta rossonera e permettono al Milan di raggiungere quota 44 in classifica.

Tatarusanu è stato più presente e più attivo, davanti a lui adesso c’è una difesa più compatta e una fase difensiva più equilibrata, il Milan è stato fortunato sul palo di Ciurria, con la palla che è sbattuta sulla schiena di Tatarusunu, ancora sul palo esterno e poi è uscita, la partita si è fatta più difficile nel secondo tempo, il Milan ci ha messo tanto carattere e alla fine ha ottenuto una vittoria importantissima.

La gara con il Monza la decide Messias nel primo tempo e regala tre punti fondamentali al Milan, devo dire che appena l’ho visto in quel ruolo mi sono inquietato, vero che alla fine ha giocato una partita diligente e che a tutta fascia a destra, abbiamo bisogno come a sinistra con Theo, di strappi, assist e gol, ma non so con un altro tipo di avversario, di livello più alto, quanto possa bastare quell’applicazione messa nelle due fasi.

Neanche Saelemaekers mi piace in quel ruolo, difende male, non segna e non fa nemmeno tanti assist, vedremo quando toccherà a Calabria, se sarà nelle condizioni di fare lui quel ruolo, penso che i più adatti siano Florenzi e Dest, ma per loro bisogna vedere qual è la loro posizione contrattuale e le aspettative per il futuro, però queste sono cose di mercato, anche perché se dovessimo continuare a giocare così anche la prossima stagione, dovremmo prendere due esterni a tutta fascia di livello e che facciano questo mestiere, senza adattare nessuno.

Il Milan chiude in vantaggio i primi quarantacinque minuti, nella parte finale del secondo tempo, i rossoneri hanno sofferto in maniera eccessiva, è certo che in questo momento quello che conta è il risultato, chiaramente bisogna però ancora migliorare, specialmente sotto il profilo del gioco, perché dopo un primo tempo di totale controllo, nella ripresa i rossoneri hanno lasciato troppo campo al Monza, nell’insieme è stata una buona prestazione e hanno avuto diverse occasioni da rete, con Leao, Diaz e De Ketelaere, però...

Leao ha il pregio di avere scoccato un suo destro a giro, che ha baciato il palo esterno, quando ha spazio, mette in grossa difficoltà la difesa avversaria, ma gioca solo per poco tempo, durante l’arco dei 90 minuti a questi livelli e poi non è quasi mai utile in fase di ripiegamento, Diaz fa il folletto tra gli attaccanti e il centrocampo, lo picchiano e lo strattonano, ma per me non è quel giocatore determinante che ci fa fare il salto di qualità.

Al momento è l’unico che da brio all’azione dei rossoneri, De Ketelaere oramai non ha più scusanti, continua ad avere possibilità e a sbagliare occasioni per mettersi in mostra e per segnare, andava dato in prestito ad una squadra italiana di metà classifica (il Monza) e adesso è diventato un problema.

Origi è lontano partente del giocatore ammirato a Liverpool, ondeggia nella metà campo offensiva, senza però essere concreto, non calcia mai in porta, nella ripresa il Milan pensa più a difendere e a quel punto Origi scompare, i rossoneri hanno bisogno di un centravanti forte e giovane, Origi può essere oramai solo una plus valenza.

Il Milan comunque ha rischiato solo nell'occasione del doppio palo di Ciurria e i tre punti presi dai rossoneri sono pesantissimi, contro un Monza che era imbattuto nel 2023 e che gioca un bel calcio, la vittoria ha un peso notevole per morale e classifica, non credo che il Milan sia diventato “pratico”, è che al momento le cose vanno così.

La squadra dietro subisce molto poco, l'ingresso di Thiaw è stato determinante, il tedesco sulle palle alte è insuperabile, mette in fila un’altra prova di grande sostanza e oltre che in difesa, anche in attacco si fa vedere sui corner, con personalità e fisicità da vendere e la domanda sorge spontanea: ma perché Pioli non lo ha impiegato prima?

Il Milan deve continuare su questa strada, la difesa a tre funziona e può continuare ad andar bene, il bel gioco è latitante, ma per quello sarà fondamentale il ritorno di Bennacer, il cambio tattico è stato sicuramente importante e apre a nuovi orizzonti, una linea di difensori giovanissima, formata da Kalulu, Tomori e Thiaw, il futuro del Milan potrebbe essere con la difesa a 3, perché sono tre difensori moderni, che aggrediscono l'avversario alto e sono veloci come piace a Pioli.

Kalulu, si conferma in crescita, limita Caprari e Dany Mota quando passano nella sua zona, gioca molto di posizione e d’intelligenza, Tomori è tornato quello che non si vedeva da tempo, annulla Petagna e spesso si sgancia in avanti, sfiorando anche il gol, prezioso nell’alzare il muro quando il Monza alza i palloni nel finale di gara e tra una settimana ci sarà la gara con l'Atalanta, sfida importantissima nella lotta per un posto, per la prossima Champions League.

sabato 18 febbraio 2023

Bentornato Milan.

La serata perfetta per tornare ad essere il Milan e lo fa in quel contesto che da anni è considerata casa sua, il ritorno rossonero al suo calcio ritmato, in quelli ottavi di Champions a lungo dimenticati, è stato anche uno schiaffo morale allo strapotere inglese, con un quarto degli investimenti dei nostri avversari, che in panchina hanno uno dei migliori allenatori italiani, il Milan ha giocato meglio e meritando la vittoria.

L’uno a zero sarebbe stato  perfetto per le vecchie regole del gol in trasferta che valevano doppio, non ci fa stare tranquilli per il passaggio ai quarti, ma intanto il Milan è tornato squadra ed è tornato a credere in qualcosa (il passaggio ai quarti), certo, Gerry Cardinale si vedo poco e ancor meno si vedono i suoi soldi, però è venuto a vedere quattro partite, in una abbiamo vinto con il Sassuolo e festeggiato lo scudetto (non era ancora ufficialmente  il padrone).

Poi è stato presente nel derby di andata, con la Juventus e ora con il Tottenham, un vero porta fortuna, che adesso vorremmo vedere anche l’8 marzo a Londra, chi lo sa non ci porti fortuna per la quinta volta, è comunque un Milan che sta meglio, sulla squadra della guarigione, ma è presto per dire sia guarito, non dimentichiamo che possono esserci sempre delle ricadute, intanto andiamo a ripete a Monza, con l’ammazza grandi la stessa prestazione e poi vedremo se è guarito.

Indubbiamente qualcosa di positivo è successo e qualcosa di negativo c’era (ma non le liti o le corna), non dipende dal modulo, perché giochiamo sempre con due centrocampisti, ma abbiamo un difensore in più e uno là davanti in meno, che non bastano a giustificare una squadra che si trasfigurata, che ha più coraggio, che è tornata a giocare, più tattica, più attenta e più cattiva, finalmente la squadra è corta e compatta.

L’unica nota di biasimo per i rossoneri, è la mancanza del cinismo necessario sotto porta, la davanti ancora non ci siamo, il Milan non hanno avuto la lucidità di chiudere la partita e forse il passaggio ai quarti, con De Ketelaere prima (si è divorato di testa davanti a Forster una torre al bacio di Giroud) e con Thiaw un minuto dopo, che ha sfiorato il palo di testa.

Premesso che il Milan non è uscito ancora dalla crisi, Pioli doveva fare qualcosa di diverso e anche se in ritardo (doveva avere un piano B), sembra che ci stia riuscendo, sembra che abbia preso la strada giusta, serviva un indirizzo nuovo, se n'erano accorti tutti e lo avevano suggerito in tanti, forse Pioli aveva ragione, ma molto forse però, quando parlava di un crollo mentale, bisognava sicuramente ricompattare il gruppo e dargli un'altra forma tattica.

Ma intanto, mentre stava lasciando lo stadio, Gerry Cardinale si è detto felice per la buona prestazione della squadra, sottolineato che momenti di alti e bassi non sono inconsueti e confermato la fiducia riposta nelle capacità dell’Area Sport, in poche parole, non ha mandato via immediatamente Maldini e Massara, apprezzando che con pochi soldi portano giovani di talento e che poi è compito di Pioli farli giocare o quanto meno farli crescere, Maldini e Massara li comprano e Pioli si fa diventare calciatori.

Gerry Cardinale è venuto in Italia, sulla scia delle polemiche sotterranee emerse tra la visione dell’area tecnica e quella della proprietà, sia Cardinale che Maldini, hanno dichiarato che l’incontro è andato bene e ha aggiunto: “Condividiamo il progetto ma ci vuole del tempo per realizzarlo compiutamente”, il chiarimento c’è stato, il progetto rimane quello del calcio sostenibile, quindi senza richieste di extra-budget, quindi non arriverò nessun nome altisonante e costoso, bisognerà tornare grandi partendo dal futuro, comprando giovani a poco prezzo, Leao, Kalulu, Hernandez e così via.

il sindaco di Milano Peppe Sala, per quanto riguarda il nuovo stadio ha detto: "Non ho avuto comunicazione ufficiale dalla società. Ho letto anche io e sto sentendo. A me interessa una cosa, che San Siro rimanga a Milano. Per questo obiettivo sto lavorando da tanto tempo. Quindi potrebbe anche essere una soluzione buona, ma onestamente non ne so ancora nulla", in merito all'ipotesi di salvare il Meazza e realizzare il nuovo stadio a due passi da San Siro, nelle aree ex Snai.

Per il sindaco, la condizione che lo stadio sia a Milano, per lui va sempre bene, ha aggiunto che non ha incontrato Cardinale e che sa che tornerà presto a Milano, le ex aree Snai, essendo un’area privata, non ci sarebbero tutti gli ostacoli che invece Milan e Inter stanno trovando per costruire l'impianto sul suolo pubblico e non sarebbe più necessaria la demolizione di San Siro.

Ovviamente resterebbe poi da capire quale sarebbe il futuro utilizzo del Meazza (concerti e calcio femminile), senza escludere che una tra Milan e Inter (Milan), si trasferisca nel nuovo stadio, mentre l'altra rimarrebbe a San Siro, dopo la riqualificazione dell'impianto, area privata, stadio unico e privato, quello che vuole e che può finanziare il Milan.

Il tema dello stadio per il Milan e per la proprietà rimane assolutamente centrale e cruciale, Cardinale è stato in Italia per qualche giorno e vuole stringere i tempi, vuole capire su quale progetto concentrare tutti gli sforzi, tenendo viva anche la trattativa con Sesto San Giovanni, perché non vuole andare oltre fine marzo massimo inizio aprile, per prendere una decisione e mentre il Comune di Milano continua a non dare segni di vita, l'ipotesi che sembra prendere sempre più corpo è quella di Sesto, sulle aree delle ex acciaierie Falck, proponendo di abbassare il prezzo, oppure prendere in affitto l'area per 99 anni. 

mercoledì 15 febbraio 2023

Thiaw (ciao), mamma come mi diverto.

 

Sono passati nove lunghissimi anni, dall’ultimo ottavo di finale di Champions League, era esattamente l’11 marzo 2014 contro l'Atletico Madrid, il ritorno dell’ottavo con gli inglesi, sarà l’8 marzo 2023 al Tottenham Hotspurs Stadium di Londra e cadrà 3 giorni prima dei 9 anni esatti, dall’ultima apparizione del Milan agli ottavi, ma stavolta speriamo di rifare la storia, di passare ed approdare ai quarti, che il Milan non disputa dal 4 aprile 2012, dalla partita persa per 3 a 1 al Camp Nou contro il Barcellona.

Il Milan è tornato a disputare la Champions dopo sette lunghissimi anni e c’è tornato di nuovo quest’anno approdando agli ottavi, con la speranza che sia l’inizio intanto di un ciclo europeo e poi degno del nome Milan, i rossoneri sono tornati nel gruppo delle migliori sedici d’Europa e ora hanno il dovere di tornarci ogni anno, ma per farlo e provare a migliore il piazzamento stagione dopo stagione, potrà essere possibile, con investimenti graduali in ogni sessione di mercato (caccia i soldi Cardinale).

Perché a prescindere da come andrà a finire la stagione, nel prossimo mercato il Milan dovrà fare un grande investimento, su un attaccante giovane e forte, che imponga una svolta importante per l’attacco, c’è la necessità di investire su un calciatore che possa rappresentare presente e futuro.

Contro il Tottenham a San Siro, si è presentato un Milan coraggioso, libero da ogni paura e voglioso di stupire, il Milan si è affidato al nuovo modulo con la difesa a 3 e tra i 3 Pioli ha confermato Malick Thiaw al quale sembra intenzionato a dare continuità, 21 anni, all'esordio in Champions, ha avuto sempre il tempismo giusto, ha dimostrato buona personalità, precisione, forza ed è stato vicinissimo al gol con un colpo di testa nel finale.

Il tedesco, aveva già fatto vedere di essere in grande rimonta nelle gerarchie ed è a ragione che è titolare, se dovesse continuare con queste prestazioni, diventerà uno dei titolari inamovibili, è un giocatore rapido, non solo di gambe ma anche di pensiero e pensare che era alla sua prima partita in una competizione europea, senza avere quasi mai giocato in campionato, ha giocato come un veterano, Pioli mi sembra che finalmente abbia fatto la scelta giusta, scelta che può segnare l’inizio di una svolta futura nella retroguardia milanista, l’altra conferma è il centrocampista di destra del 3-4-3.

Saelemaekers ha avuto la meglio su Calabria, anche se per me non è la soluzione migliore, in questo ruolo, vedrei meglio Florenzi ma bisognerà aspettare che torni dall’infortunio, manca ancora Bennacer e forse il migliore sostituto al momento è Krunic, ma anche lui non mi sembra la soluzione migliore, mi piacerebbe vedere Adli nell’impostare le azioni rossonere, ma chi lo sa se dopo Thiaw ci possa essere spazio pure per lui e per Vranckx, che come Pobega potrebbero dare una svolta fisica alla squadra.

Non capisco il perché, dopo la “ragazzata” fatta da Vranckx contro la Roma, non ha avuto più spazio, eppure fino a quel momento aveva fatto bene, possibilmente il mercato non ha convinto, ma anche le scelte del tecnico fanno riflettere, visto che i nuovi avrebbero meritato qualcosa in più, soprattutto nell'ultimo mese e in un momento con tanti giocatori fuori forma e infortunati.

Comunque, contro il Tottenham ho rivisto il vecchio Milan, ancora non al massimo anche per le assenze, ma molto più vicino al Milan dello scorso anno, tutti hanno raddoppiato le loro energie, la loro determinazione, la loro attenzione, il Milan si è calato nell’atmosfera della Champions, facendo dimenticare quel Milan che fino alla settimana scorsa era sull’orlo di un baratro, raccogliendo consensi e un risultato che tutto sommato sta stretto ai rossoneri, vicini al raddoppio con CDK e Thiaw.

Il tedesco è stato la bella sorpresa (per molti ma non per me) e sta pure diventando l’idolo dei tifosi, penso che tanti (Pioli compreso) si stanno ricredendo sul mercato estivo, Thiaw lo abbiamo visto poco, però ogni volta che ha giocato è sempre stato uno dei migliori, attento, fisico e rognoso, ritengo che sia arrivato il momento di far giocare i nuovi, anche per poterli giudicare bene in vista del mercato.

CDK è entrato con un piglio e con una voglia diverse, eppure De Ketelaere e Adli nella passata stagione, sono stati tra i migliori assist-man under21 in Europa, in questa speciale classifica, i due con 6 assist, si trovano al quarto posto, appena dietro Wirtz del Bayer Leverkusen (8), Gomez dell'Anderlecht ora al Manchester City (7) e a Mudryk (7), appena passato al Chelsea e davanti a Haaland, Vinicius e Bellingham.

Per Leao non c’è ancora una data per la firma e le settimane passano, i prossimi mesi saranno decisivi, se non dovrebbero esserci accordi, si prenderà in considerazione la cessione per monetizzare al massimo e non perderlo a zero tra un anno, quindi il Milan dovrà cominciare a guardarsi attorno, alla ricerca di un sostituto.

In auge c’è il nome di Noa Lang per la prossima estate e poi una cosa che mi chiedo, è perché abbiamo messo già sotto contratto per il prossimo anno Sportiello e non abbiamo ancora messo sotto contratto il centrocampista francese del Lione Aouar, che si svincolerà quest'estate a zero e che sembra si stia accasando al Betis di Siviglia.

martedì 14 febbraio 2023

Classifiche a confronto dopo 22 giornate di Serie A.

Percorso eccezionale del Napoli, che ha ampliato le difficoltà delle inseguitrici, il Napoli rispetto alla scorsa stagione ha 13 punti in più, mentre sono invece sette i punti in meno per il Milan, anche senza la crisi, i rossoneri avrebbero perso lo stesso lo scudetto, davanti ad un Napoli eccezionale, però se ad oggi avessero fatto 48 punti, avrebbe confermato il campionato dello scorso anno e pure con due punti in più sull’Inter, senza stare a lottare con le unghia e con i denti per un posto Champions.

Di seguito le differenze in classifica rispetto all’anno scorso, dopo 22 giornate: Napoli 59 punti (+13); Inter 46 (-3); Atalanta 41 (-2); Roma 41 (+6); Milan 41 (-7); Lazio 39 (+4).

Con la vittoria per 5 a 3 contro l'Al Hilali, il Real Madrid è ancora una volta campione del Mondo per Club e Carletto festeggia il suo terzo titolo da campione del Mondo, di cui uno con il nostro Milan e mi unisco ai complimenti del club rossonero: "Congratulazioni al Real Madrid e a Carlo Ancelotti"

La crescita commerciale, è uno dei punti di forza per il Milan, che passa dai nuovi accordi commerciali come quello con Off White, dalla sinergia con i New York Yankees, fino al presidente degli Yankees, che da gennaio è nel CdA del Milan, ma tutto questo non è servito a permettere a Maldini, di potere avere a disposizione più fondi, per rendere sempre più internazionale la squadra e riportarlo ai fasti di una volta.

Si! perché tra i colpevoli di questa crisi e probabilmente dell’esclusione dalla prossima Champions League, parte da New York, si ferma a Casa Milan e finisce a Milanello, perché oltre ai soldi, i problemi sono stati anche a livello tattico, fisico e mentali, capisco che Gerry Cardinale e i suoi investitori non possono essere contenti di quanto sta facendo il Milan, perché il “prodotto” Milan non può portare altri ricavi, però se non vengono fatti altri investimenti oltre lo stadio, il prodotto resterà scadente.

Adesso è arrivato il momento di tirare una linea e prendere delle decisioni in tutte le direzioni, per prima cosa c’è bisogno di investire sul mercato, soldi veri per un attaccante forte e per il futuro, non si può più puntare su grandi vecchi o solo su giovani, ma anche imparare a sapere vendere, senza perdere altri giocatori a zero e senza assistere a così estenuanti rinnovi di contratto e poi bisogna mettere mani allo staff atletico-sanitario, per ridurre drasticamente gli infortuni.

Per molti, tra gli argomenti che Cardinale tratterà con il suo arrivo a Milano, c'è anche il futuro di Maldini e Massara, ai quali è stata data autonomia dell'area tecnica e per cui in tanti si sono adoperati, per fare apparire deludenti i loro risultati, sembrerebbe essere questo lo snodo dei rinnovi dei due dirigenti, ora, che sia il loro rinnovo o il loro allontanamento, spero che Cardinale lo faccia e presto, se credono che così Pioli diventerà il più grande allenatore al mondo, che li mandi via.

Se pensano che così si potranno portare a casa grandi campioni senza spendere soldi di cartellino e di stipendi, cacciamoli subito, però facciamolo in fretta, non facciamo l’errore dello scorso anno, perché già adesso, grandi e piccoli club, stanno programmando il futuro e con la M&M o con altri, il futuro è adesso e quindi ha fatto bene ad arrivare a febbraio, in modo da decidere e capire le strategie del club, per poi “agire”, anche se un Milan fuori dalla Champions, cambierebbe e di molto, le cose per tutti.

Cardinale viene per rimuovere o cazziare Maldini e dicono pure per Leao, intanto non credo che sia compito di Cardinale, occuparsi della trattativa per il rinnovo di Leao, deve decidere, se dopo avere autorizzato la super offerta di rinnovo da oltre sei milioni l'anno fino al 2027, deve autorizzare anche il pagamento della multa e questo poteva farlo anche da lontano.

Per me il concetto è che Leao o chi per lui, non accetta neanche la super offerta, vuole andare in premier per un contratto ancora più ricco, motivo per cui a Pioli è stato imposto di metterlo in panchina, poi però, visti i risultati, lo hanno rimesso dentro, ma si vede dalle dichiarazioni di Maldini, che la trattativa si è arenata, il mercato inglese chiama e l'entourage di Leao spinge per l'addio e per far arrivare al Milan offerte consistenti.

Pioli anche alla vigilia della gara con il Tottenham, ha ribadito che il cambio di sistema di gioco, è stato perché c’era un problema tattico, che lui ha praticamente ha dato come risolto, è bastato sistemare i suoi figliocci, Diaz e Krunic e adesso è tutto risolto, quando lo dicevo io che c’era un problema, non era vero e che con i suoi preparatori ha sbagliato la preparazione estiva e anche quella di dicembre, lo ammetterà solo quando le cose andranno meglio.

Un altro errore e già sarebbero tre (lasciando stare alcuni giocatori messi in campo in maniera impropria), è quello di aver sempre approvato il mercato imposto dalla proprietà, per poi ostinarsi a non provarli nemmeno e poi aggiungo rivolgendomi a Cardinale: ma continuare a comprare senza riuscire mai a vendere, per una gestione autofinanziata, sarà sempre possibile? 

domenica 12 febbraio 2023

Il Milan stavolta non si è consegnato all’avversario.

 

Il Milan batte il Torino per 1 a 0, ma nel primo tempo ha fatto fatica, contro un Torino che giocava bene e giocava a calcio, poi nel secondo tempo alcuni senatori sono usciti dalla crisi e il Milan con i giocatori più bravi è venuto fuori, è tornato a giocare a calcio, anche se tra mille difficoltà ed è riuscito a tornare alla vittoria, è bastato un cross di Theo e un’incornata di Giroud e il Milan da malato e passato convalescente.

Non parliamo di Milan guarito o di risoluzione dei problemi, perché fino ai primi dieci minuti del secondo tempo ha sofferto, poi ci ha messo un po' più di coraggio, ha alzato i ritmi e i quinti (Theo e Saelemaekers) e a quel punto ha giocato decisamente meglio, però ci vuole calma, non dobbiamo farci prendere da facili entusiasmi, sembrerebbe che qualcosa è cambiato, almeno nell’atteggiamento e torna alla vittoria, vincendo più contrasti, più duelli aerei e soprattutto non arrivando sempre secondo sulla palla.

Con questa vittoria arrivano oltre ai 3 punti, anche un po' d’entusiasmo, ma è ancora presto per sapere se i rossoneri hanno preso la direzione giusta, io avrei preferito un 4-3-3, però e l’ho detto anche in passato, il 3-4-3 non mi dispiace, ma con gli uomini giusti al posto giusto, senza Krunic e né Diaz, la squadra è ancora in difficoltà, penso che non centri nulla il modulo, però stavolta è riuscito a tenere le distanze molto meglio, rispetto alle ultime uscite.

È ancora una squadra impaurita, nervosa e poco a suo agio sulla pressione dell'avversario, la difesa a 3 però ha retto, il centrocampo a 4 è più compatto e più propositivo e così anche il tridente offensivo, forse non tutti gli interpreti hanno le caratteristiche adatte, però mi sembra che possa essere la nuova idea tattica più percorribile.

Tre punti agognati, sporchi e pieni di sofferenza, ci sarà ancora tanto da lavorare, ma intanto era questo quello che volevo vedere da Pioli, anche se l’avrebbe dovuto fare molto prima, prima che la squadra entrasse in questa crisi, perché le avvisaglie c’erano state, l’assenza di compattezza a centrocampo era nota a tutti, la difesa o il centrocampo a 3, dovrebbero dare maggiore compattezza al reparto difensivo, che se dovesse ritrovare anche Theo Hernandez e Rafael Leao, potrebbe tornare ad essere il Milan.

Leao anche contro il Toro ha fatto fatica, credo che rivedere anche per lui la posizione in campo sia opportuno, penso che Leao adesso sia più punta di prima, specialmente se riesce a partire centrale negli spazi, tornando al 3-4-3, il primo tempo il Milan ha continuato a giocare con i soliti due centrocampisti e se continua a giocare a 2, non c’è modulo che tiene.

Se, a cantare e portare la croce saranno sempre e solo Tonali e Bennacer, non abbiamo risolto il problema a centrocampo, eppure considero sia Theo che Saelemaekers adatti a fare i quinti, ma non hanno dato nessuno contributo al centrocampo, non hanno mai fatto densità e nemmeno le diagonali.

Comunque il Milan ha vinto, non serviva il bel gioco ma serviva una gara di sostanza, adesso che sembra avere trovato un modulo più equilibrato, bisogna vedere cosa succede con il ritorno di Bennacer a fare coppia con Tonali, ma bisogna decidere chi saranno i loro naturali sostituti tra: Adli o Krunic, tra: Pobega e Vranchx, perché la solidità difensiva sembra essere migliorata, ma manca ancora il “collante” fra i reparti e così la manovra offensiva è pari a zero.

A tre o a quattro dietro, il Milan deve rinforzare numericamente il centrocampo, avere due attaccanti esterni capaci di mettere tanti palloni al centro e di trovare facilmente anche la via del gol e poi deve tornare ad avere dei ritmi altissimi e pochi infortuni, intanto, al rientro da titolare dopo tre mesi, Thiaw ha sfoderato una buonissima prestazione, vincendo molti duelli nell’uno contro uno, dimostrandosi uno dei protagonisti positivi.

Thiaw, schierato titolare nella difesa a tre al posto di Gabbia, ha dimostrato presenza fisica ed intraprendenza, riuscendo a integrarsi bene con i compagni, certo è ancora un po’ grezzo e lo si vede nel gioco palla a terra, ma sul piano difensivo e dal punto di vista fisico e dei centimetri è stato utile, tanto che il Milan ha vinto più duelli aerei, rispetto ad altre partite, Thiaw è parso a suo agio e molto sicuro, evidentemente aveva bisogno anche di giocare per dimostrare.

Per Pioli, ha fatto molto bene e poi si è giustificato per il suo mancato impiego fino a oggi, dicendo che se ha giocato solo adesso è perché prima ha visto meglio altri (chi?), non capisco perché questa reticenza a fare giocare i nuovi arrivati, è certo che trovando continuità di utilizzo e di prestazioni salirà di livello.

Questa buona prova, può servire come trampolino di lancio anche per gli altri nuovi arrivati come: Vranckx e Adli, finora poco utilizzati, tutti giocatori giovani, talentuosi, freschi e che anche se arrivano da altri campionati, hanno caratteristiche diverse rispetto a chi al momento è titolare inamovibile.

Sono incomprensibili per me le dichiarazioni di Pioli: “Il Milan non ha mai avuto problemi fisici, ma di gioco. È stato prima tattico e poi mentale", dire che il Milan non ha mai avuto problemi fisici, guardando a quanti infortuni ci sono stati e alle condizioni fisiche di tutta la squadra, mi pare un po' azzardato, vero è invece, che ci sono stati e ci sono problemi di gioco ed è vero che è stato un problema tattico, ma per provare a risolverlo, dovevamo finire in crisi nera? Non se ne poteva accorgere prima?

Sul fattore mentale è vero, però anche quello si poteva risolvere al primo ritiro punitivo, tranne se poi i problemi non sono diversi e più profondi, ma comunque escluso il mercato “fallimentare”, che non c’entra niente, per l’occasione, riporto un articolo su Siman, per lui il Milan ha bruciato la concorrenza di Monaco e Barcellona, società attentissime nel reclutamento dei migliori prospetti presenti al mondo, per rifornire costantemente di talento le proprie squadre, cosa che fanno anche Maldini e Massara, tranne poi essere ignorati dall’allenatore.

“Alexandru Siman classe 2005, è approdato a gennaio al Milan, grazie all'intermediazione della Becali Sport, ha dimostrato di avere subito le carte in regola per essere un punto di forza della squadra di Terni, che non ha caso gli ha subito affidato la maglia numero 10, in Romania si parla già di lui come di un predestinato, uno dei talenti emergenti di una scuola, che si è ormai specializzata nel creare seconde punte di grande tecnica, estro e velocità, da Adrian Mutu in poi. E sono proprie queste le caratteristiche di Siman, seconda punta guizzante che si è subito distinta in campo per capacità di dribbling ed inventiva”.

Quando lo daranno a Pioli (spero presto), aspetterà a farlo giocare, fino a quando avrà compiuto l’età di Giroud, non come ha fatto il Torino con Gineitis, che si è presentato a San Siro, alla prima assoluto, con un tacco in area di rigore rossonera, ha personalità e lo dimostra dentro la partita, qualche peccato di gioventù per un 2004 ci sta.