sabato 18 febbraio 2023

Bentornato Milan.

La serata perfetta per tornare ad essere il Milan e lo fa in quel contesto che da anni è considerata casa sua, il ritorno rossonero al suo calcio ritmato, in quelli ottavi di Champions a lungo dimenticati, è stato anche uno schiaffo morale allo strapotere inglese, con un quarto degli investimenti dei nostri avversari, che in panchina hanno uno dei migliori allenatori italiani, il Milan ha giocato meglio e meritando la vittoria.

L’uno a zero sarebbe stato  perfetto per le vecchie regole del gol in trasferta che valevano doppio, non ci fa stare tranquilli per il passaggio ai quarti, ma intanto il Milan è tornato squadra ed è tornato a credere in qualcosa (il passaggio ai quarti), certo, Gerry Cardinale si vedo poco e ancor meno si vedono i suoi soldi, però è venuto a vedere quattro partite, in una abbiamo vinto con il Sassuolo e festeggiato lo scudetto (non era ancora ufficialmente  il padrone).

Poi è stato presente nel derby di andata, con la Juventus e ora con il Tottenham, un vero porta fortuna, che adesso vorremmo vedere anche l’8 marzo a Londra, chi lo sa non ci porti fortuna per la quinta volta, è comunque un Milan che sta meglio, sulla squadra della guarigione, ma è presto per dire sia guarito, non dimentichiamo che possono esserci sempre delle ricadute, intanto andiamo a ripete a Monza, con l’ammazza grandi la stessa prestazione e poi vedremo se è guarito.

Indubbiamente qualcosa di positivo è successo e qualcosa di negativo c’era (ma non le liti o le corna), non dipende dal modulo, perché giochiamo sempre con due centrocampisti, ma abbiamo un difensore in più e uno là davanti in meno, che non bastano a giustificare una squadra che si trasfigurata, che ha più coraggio, che è tornata a giocare, più tattica, più attenta e più cattiva, finalmente la squadra è corta e compatta.

L’unica nota di biasimo per i rossoneri, è la mancanza del cinismo necessario sotto porta, la davanti ancora non ci siamo, il Milan non hanno avuto la lucidità di chiudere la partita e forse il passaggio ai quarti, con De Ketelaere prima (si è divorato di testa davanti a Forster una torre al bacio di Giroud) e con Thiaw un minuto dopo, che ha sfiorato il palo di testa.

Premesso che il Milan non è uscito ancora dalla crisi, Pioli doveva fare qualcosa di diverso e anche se in ritardo (doveva avere un piano B), sembra che ci stia riuscendo, sembra che abbia preso la strada giusta, serviva un indirizzo nuovo, se n'erano accorti tutti e lo avevano suggerito in tanti, forse Pioli aveva ragione, ma molto forse però, quando parlava di un crollo mentale, bisognava sicuramente ricompattare il gruppo e dargli un'altra forma tattica.

Ma intanto, mentre stava lasciando lo stadio, Gerry Cardinale si è detto felice per la buona prestazione della squadra, sottolineato che momenti di alti e bassi non sono inconsueti e confermato la fiducia riposta nelle capacità dell’Area Sport, in poche parole, non ha mandato via immediatamente Maldini e Massara, apprezzando che con pochi soldi portano giovani di talento e che poi è compito di Pioli farli giocare o quanto meno farli crescere, Maldini e Massara li comprano e Pioli si fa diventare calciatori.

Gerry Cardinale è venuto in Italia, sulla scia delle polemiche sotterranee emerse tra la visione dell’area tecnica e quella della proprietà, sia Cardinale che Maldini, hanno dichiarato che l’incontro è andato bene e ha aggiunto: “Condividiamo il progetto ma ci vuole del tempo per realizzarlo compiutamente”, il chiarimento c’è stato, il progetto rimane quello del calcio sostenibile, quindi senza richieste di extra-budget, quindi non arriverò nessun nome altisonante e costoso, bisognerà tornare grandi partendo dal futuro, comprando giovani a poco prezzo, Leao, Kalulu, Hernandez e così via.

il sindaco di Milano Peppe Sala, per quanto riguarda il nuovo stadio ha detto: "Non ho avuto comunicazione ufficiale dalla società. Ho letto anche io e sto sentendo. A me interessa una cosa, che San Siro rimanga a Milano. Per questo obiettivo sto lavorando da tanto tempo. Quindi potrebbe anche essere una soluzione buona, ma onestamente non ne so ancora nulla", in merito all'ipotesi di salvare il Meazza e realizzare il nuovo stadio a due passi da San Siro, nelle aree ex Snai.

Per il sindaco, la condizione che lo stadio sia a Milano, per lui va sempre bene, ha aggiunto che non ha incontrato Cardinale e che sa che tornerà presto a Milano, le ex aree Snai, essendo un’area privata, non ci sarebbero tutti gli ostacoli che invece Milan e Inter stanno trovando per costruire l'impianto sul suolo pubblico e non sarebbe più necessaria la demolizione di San Siro.

Ovviamente resterebbe poi da capire quale sarebbe il futuro utilizzo del Meazza (concerti e calcio femminile), senza escludere che una tra Milan e Inter (Milan), si trasferisca nel nuovo stadio, mentre l'altra rimarrebbe a San Siro, dopo la riqualificazione dell'impianto, area privata, stadio unico e privato, quello che vuole e che può finanziare il Milan.

Il tema dello stadio per il Milan e per la proprietà rimane assolutamente centrale e cruciale, Cardinale è stato in Italia per qualche giorno e vuole stringere i tempi, vuole capire su quale progetto concentrare tutti gli sforzi, tenendo viva anche la trattativa con Sesto San Giovanni, perché non vuole andare oltre fine marzo massimo inizio aprile, per prendere una decisione e mentre il Comune di Milano continua a non dare segni di vita, l'ipotesi che sembra prendere sempre più corpo è quella di Sesto, sulle aree delle ex acciaierie Falck, proponendo di abbassare il prezzo, oppure prendere in affitto l'area per 99 anni. 

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