domenica 12 febbraio 2023

Il Milan stavolta non si è consegnato all’avversario.

 

Il Milan batte il Torino per 1 a 0, ma nel primo tempo ha fatto fatica, contro un Torino che giocava bene e giocava a calcio, poi nel secondo tempo alcuni senatori sono usciti dalla crisi e il Milan con i giocatori più bravi è venuto fuori, è tornato a giocare a calcio, anche se tra mille difficoltà ed è riuscito a tornare alla vittoria, è bastato un cross di Theo e un’incornata di Giroud e il Milan da malato e passato convalescente.

Non parliamo di Milan guarito o di risoluzione dei problemi, perché fino ai primi dieci minuti del secondo tempo ha sofferto, poi ci ha messo un po' più di coraggio, ha alzato i ritmi e i quinti (Theo e Saelemaekers) e a quel punto ha giocato decisamente meglio, però ci vuole calma, non dobbiamo farci prendere da facili entusiasmi, sembrerebbe che qualcosa è cambiato, almeno nell’atteggiamento e torna alla vittoria, vincendo più contrasti, più duelli aerei e soprattutto non arrivando sempre secondo sulla palla.

Con questa vittoria arrivano oltre ai 3 punti, anche un po' d’entusiasmo, ma è ancora presto per sapere se i rossoneri hanno preso la direzione giusta, io avrei preferito un 4-3-3, però e l’ho detto anche in passato, il 3-4-3 non mi dispiace, ma con gli uomini giusti al posto giusto, senza Krunic e né Diaz, la squadra è ancora in difficoltà, penso che non centri nulla il modulo, però stavolta è riuscito a tenere le distanze molto meglio, rispetto alle ultime uscite.

È ancora una squadra impaurita, nervosa e poco a suo agio sulla pressione dell'avversario, la difesa a 3 però ha retto, il centrocampo a 4 è più compatto e più propositivo e così anche il tridente offensivo, forse non tutti gli interpreti hanno le caratteristiche adatte, però mi sembra che possa essere la nuova idea tattica più percorribile.

Tre punti agognati, sporchi e pieni di sofferenza, ci sarà ancora tanto da lavorare, ma intanto era questo quello che volevo vedere da Pioli, anche se l’avrebbe dovuto fare molto prima, prima che la squadra entrasse in questa crisi, perché le avvisaglie c’erano state, l’assenza di compattezza a centrocampo era nota a tutti, la difesa o il centrocampo a 3, dovrebbero dare maggiore compattezza al reparto difensivo, che se dovesse ritrovare anche Theo Hernandez e Rafael Leao, potrebbe tornare ad essere il Milan.

Leao anche contro il Toro ha fatto fatica, credo che rivedere anche per lui la posizione in campo sia opportuno, penso che Leao adesso sia più punta di prima, specialmente se riesce a partire centrale negli spazi, tornando al 3-4-3, il primo tempo il Milan ha continuato a giocare con i soliti due centrocampisti e se continua a giocare a 2, non c’è modulo che tiene.

Se, a cantare e portare la croce saranno sempre e solo Tonali e Bennacer, non abbiamo risolto il problema a centrocampo, eppure considero sia Theo che Saelemaekers adatti a fare i quinti, ma non hanno dato nessuno contributo al centrocampo, non hanno mai fatto densità e nemmeno le diagonali.

Comunque il Milan ha vinto, non serviva il bel gioco ma serviva una gara di sostanza, adesso che sembra avere trovato un modulo più equilibrato, bisogna vedere cosa succede con il ritorno di Bennacer a fare coppia con Tonali, ma bisogna decidere chi saranno i loro naturali sostituti tra: Adli o Krunic, tra: Pobega e Vranchx, perché la solidità difensiva sembra essere migliorata, ma manca ancora il “collante” fra i reparti e così la manovra offensiva è pari a zero.

A tre o a quattro dietro, il Milan deve rinforzare numericamente il centrocampo, avere due attaccanti esterni capaci di mettere tanti palloni al centro e di trovare facilmente anche la via del gol e poi deve tornare ad avere dei ritmi altissimi e pochi infortuni, intanto, al rientro da titolare dopo tre mesi, Thiaw ha sfoderato una buonissima prestazione, vincendo molti duelli nell’uno contro uno, dimostrandosi uno dei protagonisti positivi.

Thiaw, schierato titolare nella difesa a tre al posto di Gabbia, ha dimostrato presenza fisica ed intraprendenza, riuscendo a integrarsi bene con i compagni, certo è ancora un po’ grezzo e lo si vede nel gioco palla a terra, ma sul piano difensivo e dal punto di vista fisico e dei centimetri è stato utile, tanto che il Milan ha vinto più duelli aerei, rispetto ad altre partite, Thiaw è parso a suo agio e molto sicuro, evidentemente aveva bisogno anche di giocare per dimostrare.

Per Pioli, ha fatto molto bene e poi si è giustificato per il suo mancato impiego fino a oggi, dicendo che se ha giocato solo adesso è perché prima ha visto meglio altri (chi?), non capisco perché questa reticenza a fare giocare i nuovi arrivati, è certo che trovando continuità di utilizzo e di prestazioni salirà di livello.

Questa buona prova, può servire come trampolino di lancio anche per gli altri nuovi arrivati come: Vranckx e Adli, finora poco utilizzati, tutti giocatori giovani, talentuosi, freschi e che anche se arrivano da altri campionati, hanno caratteristiche diverse rispetto a chi al momento è titolare inamovibile.

Sono incomprensibili per me le dichiarazioni di Pioli: “Il Milan non ha mai avuto problemi fisici, ma di gioco. È stato prima tattico e poi mentale", dire che il Milan non ha mai avuto problemi fisici, guardando a quanti infortuni ci sono stati e alle condizioni fisiche di tutta la squadra, mi pare un po' azzardato, vero è invece, che ci sono stati e ci sono problemi di gioco ed è vero che è stato un problema tattico, ma per provare a risolverlo, dovevamo finire in crisi nera? Non se ne poteva accorgere prima?

Sul fattore mentale è vero, però anche quello si poteva risolvere al primo ritiro punitivo, tranne se poi i problemi non sono diversi e più profondi, ma comunque escluso il mercato “fallimentare”, che non c’entra niente, per l’occasione, riporto un articolo su Siman, per lui il Milan ha bruciato la concorrenza di Monaco e Barcellona, società attentissime nel reclutamento dei migliori prospetti presenti al mondo, per rifornire costantemente di talento le proprie squadre, cosa che fanno anche Maldini e Massara, tranne poi essere ignorati dall’allenatore.

“Alexandru Siman classe 2005, è approdato a gennaio al Milan, grazie all'intermediazione della Becali Sport, ha dimostrato di avere subito le carte in regola per essere un punto di forza della squadra di Terni, che non ha caso gli ha subito affidato la maglia numero 10, in Romania si parla già di lui come di un predestinato, uno dei talenti emergenti di una scuola, che si è ormai specializzata nel creare seconde punte di grande tecnica, estro e velocità, da Adrian Mutu in poi. E sono proprie queste le caratteristiche di Siman, seconda punta guizzante che si è subito distinta in campo per capacità di dribbling ed inventiva”.

Quando lo daranno a Pioli (spero presto), aspetterà a farlo giocare, fino a quando avrà compiuto l’età di Giroud, non come ha fatto il Torino con Gineitis, che si è presentato a San Siro, alla prima assoluto, con un tacco in area di rigore rossonera, ha personalità e lo dimostra dentro la partita, qualche peccato di gioventù per un 2004 ci sta.

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