Tanto che è andato male anche
l’ultimo contatto di richiesta di un extra budget per arrivare a Zaniolo, forse
in tutto questo c’è un peccato originale, magari quello di avere insistito
troppo per prendere De Keteleare a quella cifra e poi essersi rivelato un
bluff, capisco a questo punto e in generale Cardinale, che non vuole andare
oltre i 20/22 milioni, per un giocatore sempre infortunato, sempre squalificato
e con la testa di Balotelli.
Ma intanto Zaniolo era
l’ultima ancora di salvezza, con il suo estro, i suoi strappi, la sua forza
fisica e quel senso di rivalsa nei confronti della Roma, avrebbe potuto
rivitalizzare il Milan, a mio avviso la Roma ha sbagliato, perché se Zaniolo
era in rotta con la società, non doveva impuntarsi sull’obbligo, bastava il
diritto, poi se fosse ritornato, lo avresti venduto in estate con calma e non sarebbero
arrivati allo scontro, ma anche il Milan, perché se poi non fosse andato in
Champions, 20 milioni di tasca propria Cardinale li poteva pure cacciare.
Comunque non è arrivato
nessuno e non è andato via nessuno, quindi i problemi sono tutti li sul tavolo
di Pioli, tocca a lui fare la rivoluzione con la stessa minestra, io sto
organizzando un pellegrinaggio a Santa Rosalia, padrona della città di Palermo,
per parlare con Sant’Ambrogio e vedere se almeno lui ci fa questo miracolo.
Il problema del Milan è
quello di riuscire a portare la prima pressione sugli avversari e lo deve fare
con i tre attaccanti, Leao, Giroud e Messias, non sono nelle condizioni di
riuscire a farlo con efficacia e continuità e questo è il primo passo della
rivoluzione, il Milan fa fatica a fare muovere insieme quei tre la davanti,
eppure sono gli stessi giocatori dell’anno scorso e alcuni di loro si allenano
con Pioli anche da 3 anni, quindi non può essere colpa del mercato
“fallimentare” dell’estate.
È chiaro che per i nuovi, Origi
e De Ketelaere in particolare, entrare in una squadra che funziona alla
perfezione come quella dello scorso anno, è molto più facile che entrare in una
squadra che non sta funzionando, anche perché il Milan non funziona da luglio e
il secondo problema è il rinnovo di Leao, questo
suo rinnovo sta sfiancando tutti, lui compreso.
Penso che sia
arrivato il momento che Maldini e Massara facciano come fa il Sassuolo, prende
i giovani, li fa maturare e dopo 2 o 3 anni, prima della scadenza e appena
entrano in “orbita rinnovo”, perché oramai si deve rinnovare prima che entrano
negli ultimi due anni, o lo rinnovi oppure lo vendi e prendi soldi, vale per
Leao e sarebbe stato opportuno anche per: Donnarumma, Calhanoglu e Kessie, per
acquistare dobbiamo pure vendere ogni tanto.
Il Milan è il Milan e resta tale anche senza Leao, se vuole rimanere deve firmare, senza tante storie, se vuole andare via che vada e ne prendiamo un altro, che magari come Maignan, arriva un altro poi e fa meglio, però non si possono perdere tutti a zero e specialmente per una società che non ha risorse economiche eccezionali, per Leao abbiamo superato il primo febbraio (tardissimo), perché comunque entra nell’ultimo anno di contratto e non firma più, come hanno fatto gli altri.
In questo
mercato, non solo non siamo riusciti a comprare, ma non siamo riusciti nemmeno
a vendere o per lo meno a fare movimenti in uscita, tenendoci sul groppone
tutti gli scontenti: Bakayoko, Adli e Lazetic, Bakayoko
ha rifiutato qualsiasi soluzione per rimanere a Milano, per Adli e Lazetic sono
arrivate proposte per il prestito, ma non è successo nulla.
Adesso mi impegno in un
esercizio, che mi pare ho già proposto in passato e spero di essere ancora una
volta smentito, il Pioli allenatore, il suo debutto in una prima squadra,
risale a giugno 2003 alla guida della Salernitana in Serie
B, porta i campani alla salvezza e nella stagione
successiva allena il Modena, nella prima
stagione gli emiliani sfiorano i
play-off, nel campionato
successivo viene esonerato.
Nel giugno 2006 allena
il Parma e in campionato i ducali
accusano una crisi, la grave situazione ne provoca l'esonero a febbraio, all'inizio
della stagione seguente giugno 2007, passa al Grosseto neopromosso in B, dopo un avvio negativo riesce
a risalire la classifica centrando la salvezza, nel giugno 2008 allena il Piacenza in Serie
B e raggiunge la salvezza, nel
giugno 2009 allena il Sassuolo, portandolo allo storico 4º posto in Serie
B.
Nel giugno 2010 allena
il Chievo in serie A, portandolo alla salvezza, nel giugno 2011 allena il Palermo e il 31 agosto
viene esonerato, siccome il campionato non era ancora cominciato, nell'ottobre
2011 è chiamato a sostituisce Bisoli al Bologna e lo porta al
nono posto, al Bologna resta e raggiunge la salvezza anche nel 2012-13 e viene confermato per la stagione successiva, ma
viene esonerato nel gennaio 2014 e li comincia la sua fase “alterna”.
Nel giugno 2014
allena la Lazio, quell’anno
disputa la finale di Coppa
Italia, persa poi ai supplementari
con la Juventus e conclude la
stagione al 3º posto, conquistando dopo 8 anni i preliminari in Champions,
quella del 2014 con la Lazio è la sua prima grande stagione, però ad agosto
2015 perde la Supercoppa con la Juventus, sempre in agosto viene eliminato dalla Champions
e nell’aprile 2016, perde per 4 a 1 il derby e viene esonerato, comincia a Roma
il suo problema a non sapere gestire le crisi post-vittoria.
Nel giugno 2017 allena la Fiorentina e chiude la sua prima stagione con i viola all’ottavo posto, nella stagione successiva, dopo un altro periodo di crisi, ad aprile 2019 rassegna le dimissioni e il 9 ottobre 2019, comincia l’avventura con il Milan sostituendo Giampaolo, dopo che Spalletti aveva rinunciato all’incarico e tutto il resto è storia di oggi, voglio sperare ardentemente che non si tratti della quinta crisi, ma credo che il Milan quest’anno non si riprenderà e che farà un pessimo campionato, il buon giorno si vede dal mattino.
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