sabato 29 aprile 2023

Continuiamo a parlare del mercato del Milan.

 

Come avevamo detto, Adli non dovrebbe essere venduto e potrebbe andare in prestito alla Salernitana del suo maestro Sousa, di contro, i rossoneri potrebbero avere identificato in Mazzocchi il vice Theo, dato che Ballo-Tourè e dichiaratamente in uscita, mentre per rimpiazzare i due centrocampisti in uscita (Adli e Bakajoko), si fa il nome di Naby Keita, centrocampista del Liverpool che sembra ormai fuori dai piani di Klopp, il 28enne guineano, si libererà a zero a fine stagione.

In attesa di capire quale sarà il futuro di Leao, la società rossonera si sta già muovendo alla ricerca di possibili sostituti e fra questi oltre a Okafor del Salisburgo, giustamente considerato più attaccante esterno che punta centrale, c’è anche Laurientè del Sassuolo, mentre per Vranckx, nonostante le poche presenze (10), “Ha avuto un buon impatto con il calcio italiano”, queste sono parole del quotidiano “il Mattino di Napoli”.

Magari non sarà un autorevole giornale sportivo, però il succo del discorso è che il Napoli e Giuntoli, che ha dimostrato di essere un “autorevole” direttore sportivo, per la prossima estate trova Vranckx, un profilo interessante, il Milan sta facendo le sue valutazioni sul calciatore per la prossima stagione (spero valuti bene), perché per riscattare il 20enne belga dal Wolfsburg, bisognerà sborsare 12 milioni.

Restituiti alla Juventus al momento i 15 punti di penalizzazione e per ora è terza, infatti ci sarà un nuovo processo, che potrebbe: eliminare definitivamente la sanzione dei 15 punti; ridefinire i punti di penalizzazione da comminare (quasi sicuramente); o confermare la penalizzazione originaria; intanto però è terza e il Milan rischia fortemente di restare fuori dalla prossima Champions, dove sicuramente non c’è il pericolo che la vinca, ma c’è la possibilità che arrivi in finale.

Sarebbe clamoroso arrivare in finale di Champions e poi non parteciparvi, perché non si è riusciti a entrare tra le prime quattro di un campionato mediocre, testimoniato dai tanti punti di distacco dal Napoli sulle inseguitrici e dall’affollamento in zona Champions, già pensare all’Inter, che ha perso 11 gare in campionato e lotta per il quarto posto dice tutto, anche se c’è uno scenario, che apre all'ipotesi di avere cinque club di Serie A nella prossima stagione, nell'Europa che conta.

Il presupposto è: che Inter o Milan vincano la Champions; o che una tra Juventus e Roma vinca l’Europa League, in uno dei due casi, oltre alla squadra vincente, si aggiungerebbero le quattro squadre spettanti dal ranking UEFA per il nostro Paese, ma solo se la vincitrice: Inter o Milan per la Champions; Juventus o Roma per l’EL, non chiuda tra le prime quattro in classifica.

Guardiamo quindi la classifica attuale, per fare un esempio concreto: Napoli, Lazio, Juventus e Roma, se finisse così e il Milan o l’Inter vincesse in Turchia, avremmo cinque squadre italiane nella prossima Champions e l’Inter o il Milan rimarrebbe fuori, in caso di sconfitta delle due milanesi, andrebbero le prime quattro nella prossima Champions.

Potrebbero essere sempre 5 se: una tra Juventus e Roma vincesse l’EL, ma potrebbe anche verificarsi che il quarto posto, non sia sufficiente per l'accesso alla coppa più ambita, ogni Paese può portare fino a un massimo di cinque squadre in Champions, quindi se due italiane vincono Champions e EL, vanno in Champions e a loro si aggiungono le prime 3 classificate, il quarto posto diventerebbe valido solo per l'EL, facendo un esempio con al classifica attuale, andrebbero in Champions: Napoli, Lazio, Juventus o Roma (chi non vincerebbe l’EL), se il Milan vincesse la Champions sarebbe la quinta, se invece la vincesse l’Inter, i rossoneri farebbero l’EL.


Poi ci sarebbe un’altra ipotesi intrigante, quella di avere otto squadre italiane nelle competizioni Europee e non nove, per avere otto squadre occorrerebbe: Inter o Milan vincitrici in Champions, Roma o Juventus vincitrici in Europa League e Fiorentina vincitrice in Conference, a quel punto, sempre basandoci sulla classifica attuale, che vede i viola al nono posto avremmo: Milan o Inter, Napoli, Lazio, Juventus e Roma, Inter o Milan, con la Fiorentina in EL, mentre la settima classificata Atalanta, potrebbe comunque disputare la prossima Conference.

Due curiosità fuori dal ranking UEFA, la prima è che il Milan nonostante non abbia una prima punta importante, è il secondo attacco della serie A, a riprova della mediocrità del campionato, la seconda è che nella classifica di rendimento degli allenatori di serie A, al primo posto c’è Spalletti (6.85), al secondo posto Palladino (6.46) e al terzo posto Thiago Motta (6.26), Pioli è al 17esimo posto (6.00), peggio di lui hanno fatto solo: Inzaghi (5.94) diciottesimo; Ballardini (5.88) diciannovesimo e Stankovic (5.65) ventesimo, ed è quanto dire.

Ho visto dopo tanto tempo la primavera rossonera, ha vinto con la capolista Lecce, ma non mi ha entusiasmato neanche stavolta e neanche la prima squadra lo fa, dopo qualche mese, ho rivisto la stessa squadra senza gioco e non riesco a capire come mai, sia i grandi che i “piccoli”, siano riusciti ad andare così avanti in Europa.

Durante la telecronaca, si parlava della dirigenza del Milan che doveva incontrare Carbone, chiaramente per discutere della pessima e annosa situazione della primavera, a parte che non considero Abate ancora pronto per allenare una primavera e poi, non capisco come mai non sono stati richiamati Filippo Galli e Bianchessi, che al momento sono ancora liberi, due che nel settore giovanile, ha fatto grande il Milan primavera e che hanno portato in prima squadra i Donnarumma, i Locatelli, i Calabria e via dicendo.

Poi sempre nella cronaca, si parlava del Lecce, che non ha i soldi per competere con le big e “riempie” la primavera di ragazzi Svedesi, Danesi e dell’est Europa, per carità, sacrosanto e redditizio, però non è così che possiamo fare cresce il movimento azzurro in Italia, qui gli insegniamo a giocare a calcio a discapito dei nostri talenti (perché costa di meno) e poi questi vanno a rinforzare le loro nazionali, per me c’è qualcosa da rivedere, ma in fretta, perché è già troppo tardi.

mercoledì 26 aprile 2023

Ottime le sconfitte di Roma e Juventus.

 

La vittoria sul Lecce e la concomitanza delle sconfitte della Roma e della Juventus, segnano un grande passo in avanti per il raggiungimento del quarto posto, in funzione della qualificazione alla prossima Champions League, il Milan con un piccolo turnover ha dato un segnale forte, dopo i due pareggi con Empoli e Bologna, ma stavolta ha giocato Leao e lui ha fatto la differenza, cosa che non fa sempre, ma quando lo fa ti spacca la partita.

Il Milan sta facendo di tutto per trattenerlo ed è quello che vuole anche lui, ma il “lodo Sporting” è quello che complica le cose, per me Leao può essere importante, se è accanto ha una punta di grande livello (Ibra giovane), uno che segna con continuità, riporre sul portoghese tutte le speranze, per me è sbagliato meglio prendere adesso i soldi, il rinnovo sarebbe di un investimento sportivo e anche economico, con un contratto più lungo il suo valore aumenterebbe.

Il Milan è pronto per il gran finale di stagione, la settimana che è andata a cominciare, potrebbe essere un’altra settimana meravigliosa, se si concludesse con una bella vittoria contro la Roma e magari con la concomitante sconfitta dell’Inter con la Lazio, ma per il gran finale serve necessariamente un grande Leao, è uno che se sta bene fa la differenza insieme a Theo Hernandez e Maignan, nell’eventualità per il portoghese le cose non dovessero andare per il verso giusto, questa sarà l’estate della cessione.

Sarà l’estate della “cessione” pure Zlatan Ibrahimovic, vero che la scelta sulla conclusione della sua carriera al Milan, spetta solamente al giocatore (sarà solo lui a dire basta), ma orami i segnali dal punto di vista fisico sono tanti, troppo poche le presenze in questa stagione e troppo avanti negli anni, per non far riflettere anche la società sul suo futuro, per me farà la scelta di smettere e rimarrà in società con un altro incarico.

Ibra o non Ibra, il Milan prenderà una punta in estate se non l’ha già presa ed è giustissimo, Rebic e Origi non segnano mai e stanno deludendo, Ibra anche se dovesse riprendersi, non potrà garantire un numero elevato di gol e poi la punta deve arrivare mentre c’è ancora Giroud, per permettergli un buon inserimento e poi il francese a 37 anni, non è lontano neanche per lui il momento di smettere, inevitabilmente serve un’attaccante e la scelta deve essere fatta adesso e deve essere ben ponderata.

Quello della punta è un acquisto troppo importante per il futuro e per il prossimo mercato, l’acquisto della punta (dove solitamente s’investe tanto), potrebbe prosciugare tutte le risorse economiche destinate per il prossimo mercato estivo e condizione quindi di molto la prossima stagione, si parla tanto di Folarin Balogun del Reims, proveniente dalla cantera dell'Arsenal e che sta vivendo in Francia, con 18 reti in 30 partite in Ligue 1, la migliore della sua giovanissima carriera, visto che è un classe 2001 e Under 21 britannico.

Come sempre, anche qua non manca la concorrenza, lo vuole mezza Europa e tra queste la RB Lipsia, la sua valutazione si aggira sui 25 milioni, soldi che se il prezzo restasse questo, sono già entrati con il passaggio dei quarti, però in questo finale di campionato il Milan deve arrivare tra le prime quattro, per incassare quei soldi necessari, che permetteranno in estate a Maldini e Massara di completare l’organico.

Le alternative a Balogun, sono Openda del Lens e Boniface del Saint-Gillois, tutti giocatori giovani su cui scommettere, tutti più o meno sullo stesso costo e tutti che giocano in Francia che non è l’Inghilterra (visto che fine ha fatto Adli?), al momento sarebbero quattro, i giocatori del Milan sicuri di non vestire la maglia rossonera l'anno prossimo e sono: i due portieri Tatarusanu e Mirante, i cui contratti scadono a giugno e non saranno rinnovati, per la prossima stagione il secondo sarà Sportiello, già acquistato a parametro zero e il terzo sarà Vásquez, acquistato a gennaio scorso.

Gli altri due sicuri partenti sono: Dest che farà ritorno al Barcellona e Bakayoko che tornerà al Chelsea, entrambi per scadenza del prestito, quindi tutte e quattro le uscite, sono senza entrata di liquidità nelle casse rossonere, se non nella diminuzione del monte ingaggi, a questi si dovrebbero aggiungere gli ingaggi risparmiati per Rebic, Origi e per Ibrahimovic (i tre superano abbastanza i 10 milioni), qualcosa attorno a una 20tina di milioni e forse anche meno, potrebbero arrivare dalle cessioni di Rebic e Origi.

Discorsi diversi sembrano esserci invece per Vranckx e Adli, che a fine stagione si incontreranno con la dirigenza e valuteranno insieme il da farsi, Vranckx è quello con più possibilità di rimanere, è da riscattare, ma il Milan pensa di trovare un accordo a ribasso, forse per questo lo hanno fatto giocare poco, anzi pochissimo, Adli è di proprietà del Milan e quasi sicuramente partirà di nuovo in prestito, buone notizie invece per Pobega, il Milan lo considera importante anche per la prossima stagione e verrà confermato.

Continua il buon momento di Thiaw, che verrà anche lui confermato, quello che potrebbe andare in prestito a fare esperienza invece dovrebbe essere Gabbia, la Roma si è mossa per tempo per Aouar, il giocatore nel giorno di Pasquetta ha svolto le visite mediche, poi il PSG starebbe riflettendo sul futuro di Renato Sanches, il portoghese ha già saltato 16 partite in questa stagione e in estate non è esclusa la sua cessione, neanche stavolta credo che il Milan lo porterà a casa, piuttosto, potrebbe essere Pavard un nuovo acquisto per i rossoneri, compagno di nazionale di Theo, Giroud e Maignan, proprio l'amicizia con Giroud potrebbe far decidere il classe 1996, in scadenza con il Bayern Monaco nel giugno 2024, Pavard è un giocatore di 27 anni e di assoluto livello, può giocare sia da terzino destro che da difensore centrale, età e ingaggio potrebbero essere in linea con i parametri del Milan.

sabato 22 aprile 2023

Il Milan dopo 16 anni, torna in semifinale di Champions.

Riportando le parole di Spalletti, perché è questo il primo commento da fare, dico complimenti al Milan, è stato veramente bravo e poi si devono fare i complimenti al Napoli, che nei 180 minuti al di là delle decisioni arbitrali, il Napoli meritava di passare il turno, così come il Milan passando non ha rubato nulla, il rimorso della squadra di Spalletti è, che in queste due partite ha sciupato tanto sottoporta.

Il Napoli ha fatto quello che doveva fare, il Milan dal canto suo si è difeso con ordine, con determinazione e ha colpito con le ripartenze veloci di Leao e Diaz, poi ci sono state le due squalifiche legittime per il Napoli, l’assenza di Osimen e Simeone, gli infortuni di Politano e Mario Rui, che hanno ristretto la forbice e hanno permesso al Milan, che ha fatto anche lui quello che doveva fare, di passare il turno, senza omettere però, che il Napoli è arrivato col fiato corto e il Milan al massimo del suo splendore.

Al netto delle due partite di Champions, si rispecchiano i reali valori delle due squadre, il Napoli ha dimostrato di essere più forte e il Milan di essere quello dello scudetto, anche se non rispecchia le attuali situazioni di classifica, questo è quel Milan che doveva essere e non è stato, è quel Milan che davanti allo strapotere del Napoli, doveva essere nettamente secondo in classifica, se non fosse stato per un 2023 disastroso, di cui abbiamo disquisito ampiamente.

Sono d’accordo con Spalletti oltre a “un po’ di fiato corto”, su qualche ingenuità, sulla poca esperienza, ma non sono d’accordo sulle ingiustizie, manca qualcosa al Napoli al ritorno, mancava qualcosa al Milan all’andata e ne approfitto per sottolinea l’unico difetto di questo Napoli, che è il provincialismo, devono uscire da queste situazioni di vittimismo, dalle paure esorcizzate con il tentativo di far dormire notti insonne ai giocatori del Milan, degli insulti via web ai giocatori, così non si diventa mai “europei”, non saranno mai tra le prime 4 squadre in Europa, ci vuole ben altro.

Anche stavolta non salgo sul carro dei vincitori, sono felice per il risultato e mi complimento veramente con tutti, ma salirò sul carro dei vincitori, quando il Milan smetterà di fare quest’altalena di risultati e prestazioni, quando avrà una guida tecnica razionale (non sono d’accordo sull’ingresso di Origi, era meglio Rebic) e quando avrà raggiunto uno dei quattro posti per la Champions, anche perché vedrete, i 15 punti alla Juve gli e li hanno ridato e non gli eli tolgono più

Il rischio di non arrivare tra le prime quattro in Serie A c'è e significa oltre alla perdita di prestigio e l’interruzione di un progetto di rilancio, anche il possibile mancato introito, più o meno come quello di quest’anno e non è poco, dal punto di vista economico e di crescita sportiva, riuscire ad arrivare tra le prime 4 in Serie A è fondamentale, in questo momento del campionato dobbiamo essere più concreti e dobbiamo essere sempre il Milan, anche con squadre meno forti del Napoli.

Il Milan torna a disputare una semifinale di Champions dopo 16 anni e l’ultima volta è stato con Ancelotti, che con il Real ci è arrivato quest’anno anche lui, sono così in Semifinale le due squadre che hanno vinto il maggior numero di Champions, il Milan giocherà in casa l'andata della semifinale il 10 maggio, il ritorno poi sarà il 16.

Guardando un attimo il regolamento, non ci sarà alcun giocatore del Milan squalificato o diffidato nell'andata delle semifinali di Champions, perché le diffide dopo i quarti si azzerano, finora il Milan ha incassato un totale di 71,4 milioni di euro, con il passaggio alla semifinale le entrate nelle casse del club rossonere aumenteranno di 12,5 milioni per il passaggio, più quelli legati alla vittoria o al pareggio e quelli del botteghino.

Cardinale è arrivato a Milano per lo stadio, il sindaco Sala ha dichiarato, di aspettare ancora una risposta o una rinuncia formale da parte di Milan e Inter sul progetto comune dello stadio e se fossero ancora interessate a San Siro, Cardinale che sbarcherà per la terza volta in un mese a Milano, incontrerà i vertici della politica lombarda per la costruzione del nuovo impianto e per approfondire sulle possibilità di utilizzare altre zone oltre a quella de La Maura, per esempio Sesto San Giovanni e San Donato Milanese.

Giroud ha firmato il prolungamento del contratto fino a giugno 2024 e guadagnerà 3,5 milioni a stagione, Krunic dovrebbe giocare ancora titolare contro il Lecce, del resto adesso è l’uomo in più, l’uomo ovunque, pronto a rubare il pallone a chiunque e a raddoppiare su tutti, insieme a Diaz esterno destro d’attacco, il Milan ha trovato il suo equilibrio, Krunic è quello che mancava al Milan, quindi non vedo perché ora non dovrebbe più giocare.

Altre due dovrebbero essere le novità di formazione in vista del Lecce, Diaz dovrebbe osservare un turno di riposo e al suo posto ci sarà Messias, che quando è entrato al posto di Brahim, ha dimostrato di essere in buona forma e dovrebbe avere la meglio su Saelemaekers, poi Florenzi per Calabria che è squalificato. 

domenica 16 aprile 2023

Pobega il migliore (qualche volta ho ragione io)

A Bologna, non è bastata una buona prestazione delle seconde linee rossonere, la partita finisce 1 a 1, con la rete di Sansone nei primi 30 secondi di gioco e poi con il pareggio di Pobega, giudicato da tutti il migliore in campo, peccato per i due punti persi, grazie a un arbitraggio più che insufficiente, c’erano due rigori netti a favore del Milan2, uno per un pestone su Rebic e l'altro per un tocco di mano di Lucumi, ma non sono stati assegnati.

In poche ore, il Milan ha dovuto allenarsi e preparare il viaggio per Bologna, dove dopo il risultato positivo con il Napoli in Champions, Pioli (giustamente) ha deciso di rischiare qualche punto in classifica, per quella corsa a un posto in Champions, in favore della possibilità di passare il turno, operando un turnover quasi completo, sostituendo 10 giocatori e lasciando in formazione il solo Maignan, stavolta al contrario di Empoli, ho condiviso il rischio che la panchina potesse risultare non all’altezza e invece la risposta del Milan2 è stata soddisfacente.

Dopo lo shock iniziale per il gol di Sansone dopo trenta secondi, il Milan ha fatto un buonissimo primo tempo, ha creato tante occasioni, ma non è riuscito a capitalizzarle, bisogna aspettare il quarantesimo, quando Pobega trova il jolly da fuori area e pareggia i conti, con un grandissimo gol, Pioli stesso (non so come mai), ha commentato così la prestazione di Pobega: "Ha fatto molto bene. È già un titolare. I titolari per me non sono gli 11 che vanno in campo ma i 20 che porto".

Mi permetto di non essere d’accordo, perché uno che per due mesi non viene mai utilizzato e gioca solo perché dobbiamo fare turnover per forza, questa sviolinata non mi convince, comunque, da lui e passato tanto del gioco rossonero, quando Pioli lo ha liberato dai compiti di terzino sinistro (non ho capito perché terzino) e lo ha ridato al suo ruolo di mezzala d’inserimento, lui è bravo a prendersi le sue responsabilità e a costruire gioco con lucidità, cala nel finale di partita,  un po' come tutti del resto, visto che non giocando mai, non hanno il ritmo partita, ma è nettamente il migliore dei rossoneri.

Il Milan pareggia ancora in campionato, però si sono visti segnali importanti, nonostante la formazione iniziale era cambiata per dieci undicesimi rispetto a quella titolare, le seconde linee hanno dato qualche segnale confortante e incoraggiante, significa che possono dare più soluzioni a Pioli (ammesso poi che lui se ne voglia avvantaggiare in questo finale di stagione), una cosa importante per raggiungere il quarto posto, per il momento salvo, dopo la sconfitta dell'Inter e della Juventus.

Il Milan ha molto da recriminare, le occasioni non sono mancate, così come non sono mancate le polemiche, escluso Thiago Motta e quasi tutti quelli di fede bolognese, tutti, ma dico tutti, non condividono le scelte di Massa e del Var, alla fine al Milan mancano altri 2 punti, senza se e senza ma, questi continui errori arbitrali e mancati interventi Var, stanno diventano veramente imbarazzanti, che deve provveda, perché il Milan meritava di vincere a Bologna, anche per come ha giocato.

Mi piace ricordare che anche con l'Empoli c'era un rigore per il Milan, per il fallo di Fazzini su Theo, ma il punto è, che la corsa a un piazzamento per la prossima Champions League, ora si complica di parecchio e non solo per demeriti propri, torno sulle riserve, che mediamente non hanno sfigurato, escluso alcuni come Origi e De Ketelaere, che hanno deluso ancora una volta, dimostrando di non essere all'altezza, entrambi si vedono sempre troppo poco, non benissimo ha fatto anche Ballo-Tourè, Rebic finalmente ha dato segnali di risveglio, ma non so quanto duraturi.

Come dice Bergomi: "Nessuna delle big in Italia ha quella forza di fare un turnover di dieci giocatori ed essere competitiva come il Milan. Pensiamo ai primi cambi: è entrato Messias, che non era negli undici che hanno affrontato il Napoli, un ulteriore giocatore. Il Milan ha una profondità di rosa molto lunga. Per me il turnover ha fatto bene perché la Champions ti toglie tante energie mentali, soprattutto contro un’altra squadra italiana".


Approfitto di quanto ha detto Bergomi, io aggiungo: ecco perché i vari Adli, Vranckx, Thiaw, Pobega e così via, dovevano e devono essere utilizzati di più, prima e meglio, che il Milan2 ha fatto bene (per me questa squadra è da ottavo/nono posto, lo dice pure Marocchi: "Il turnover con il Bologna è comunque un azzardo, metterne 10 nuovi giocatori in una partita è un azzardo, ma alla fine ha fatto una buona figura".

L’inserimento di alcuni titolari per provare a ribaltare la gara, per la complicità di arbitro e VAR non è riuscito, ora il Milan grazie alla sconfitta dell’Inter e della Juventus, resta quarto in classifica e addirittura allunga di un punto, così può pensare al quarto di Champions contro il Napoli, per provare a staccare il pass per la semifinale, in una gara da dentro o fuori, con il passaggio del turno decisamente ancora tutto aperto, anche se il Napoli ha dimostrando un provincialismo incredibile, nel non saper perdere.

Così come non sa perdere Thiago Motta, che non ha avuto la compiacenza e l’educazione necessaria con chi non la pensa come lui, mancando di rispetto nei confronti di che ha avuto una visione diversa sugli episodi arbitrali, Bologna è passata da un grandissimo uomo che era Mihailovic a un bugiardo presuntuoso, bisogna imparare a rispettare l’opinione degli altri e il fatto che per la prima volta sta facendo bene, che poi se fare bene significa piazzare i pullman davanti alla porta di Skorupski, stile Inter-Barcellona con Mourinho, non lo deve autorizzare a tanta arroganza. 

sabato 15 aprile 2023

Il nervosismo di Spalletti, fa trapelare un po' di paura.

Posso capire il nervosismo di un allenatore, che da quasi imbattibile, in dieci giorni ha perso due volte con il Milan e ha paura di non riuscire a superare il turno, per approdare alla semifinale di Champions, traguardo al quale il Napoli non è mai arrivato, ma non giustifico i giornalisti di fede partenopea, che non si sono limitati a commentare la sconfitta del Napoli e la prova non del tutto convincente dell’arbitro di Kovacs.

Un giornalista intanto, al di là della fede calcistica, deve limitarsi a raccontare i fatti e a commentarli con obiettività, senza lasciarsi andare a supposizioni, che denotano una certa mancanza di professionalità, non si può parlare di “peso politico”, se non si è certi di quanto si afferma, non si può insinuare che l’arbitro abbia cambiato il modo di arbitrare, tra il primo e il secondo tempo, per via delle dichiarazioni di De Laurentis contro l’UEFA.

Tra i compiti di un giornalista, c’è quello di denunciare, perché allora si ha paura di fare il nome di certi collaboratori di Ceferin e di prendersi una querela, perché gli stessi giornalisti non hanno pensato male, quando il Napoli ha vinto contro il Milan, per un fuorigioco geografico di Giroud? L’arbitro non è stato impeccabile, ma c’è stata tanta arroganza da parte dei giocatori del Napoli, fin dai primi minuti, abituati come sono a farlo con gli arbitri italiani, credo che devono darsi una calmata, hanno protestato su tutto, anche su cose evidenti.

Di Lorenzo come Calabria, era già stato avvisato dall’arbitro, di far tenere un comportamento consono ai suoi giocatori e sono stati ammoniti entrambi, Kim non doveva essere così plateale nella protesta, il fallo c’era, zitto e mosca, invece di protestare il quel modo, il cartellino se lo è voluto lui, cosa c’entra il peso politico, i collaboratori di Ceferin, l’UEFA contro De Laurentis, ha fatto bene l’Ussi Campania a prendere posizione, condannando il comportamento dei giornalisti partenopei, che si sono resi protagonisti di una scomposta contestazione, agli arbitri della gara e al designatore Rosetti.

Non credo che se l’Ussi della Campania, avesse ritenuto deontologicamente corretto e non fazioso, il comportamento dei giornalisti partenopei, avrebbe segnalato l’accaduto al Consiglio di Disciplina dell’Ordine, il Napoli sta facendo cose meravigliose, i giocatori, l’allenatore, il direttore sportivo e il presidente, non possono scadere in certe bassezze, si perde e si vince, alcune volte immeritatamente, ma questo atteggiamento da squadra dilettante non le si addice.

Il Milan nella scorsa Champions e nello scorso campionato, ha subito tanti di quei torti, eppure se pur lamentandosi non ha accusato nessuno, non lo hanno fatto, né il club e né tanto meno i tifosi, vero che Kovacs deve ammonire Leao, perché rompere la bandierina è come togliersi la maglia dopo il gol, il giallo è codificato, ma non ha rotto volutamente la bandierina, il calcio non è stato così violento, l’arbitro lo ha capito e lo ha valutato come un gesto di stizza, senza nessuna violenza.


Nel primo tempo l’arbitro ha avuto un metro di arbitraggio e nel secondo tempo un altro, non è stato Ceferin a dirgli di cambiare il modo di arbitrare, per far uscire il Napoli dalla coppa, ha cambiato modo di arbitrare, perché i giocatori hanno incattivito la partita, i gialli di Anguissa ci stanno tutti e due, tanto che il giocatore si è scusato con i compagni di squadra, pubblicandole su Instagram, tutta la stampa sportiva italiana dà ragione a Kovacs.

Non c’è nessun complotto, capita di incontrare un arbitro non molto “pronto”, stavolta è capitato al Napoli e perché i giornalisti partenopei, non parlano degli episodi beceri e inqualificabili avvenuti sugli spalti, tanti tifosi milanisti del secondo anello verde, hanno dovuto subire per tutto il secondo tempo, azioni spregevoli da parte dei tifosi del Napoli del settore ospiti, non appartenenti ai gruppi organizzati, insulti pesanti, continuo lancio di accendini, bicchieri pieni di Coca-Cola e di urina, sputi continui, perché non dire che la tifoseria napoletana, non è europea come la squadra?

I tifosi del Napoli dovrebbero essere più rispettosi, i giornalisti più obiettivi e la società dovrebbe essere più onesta, per diventare grandi non serve piangere sempre, il Napoli si appresta ormai a vincere uno scudetto strepitoso, conquistato con enorme merito e che credo farà la storia del Napoli nei prossimi anni, nelle dichiarazioni però non stanno vivendo un momento particolarmente sereno, la polemica a fine gara, soprattutto dopo una sconfitta, è un’abitudine della cultura calcistica italiana e non di una grande squadra, che si affaccia con merito in Europa.

Ci si lamenta sul metro di giudizio dell'arbitro (condivisibile), senza tenere in considerazione, due episodi nell'area di rigore del Napoli, sulla traversa colpita da Kjaer, Rrahmani per evitare che Krunic potesse saltare, lo atterra trattenendolo vistosamente, Kovacs e il VAR hanno sorvolato inspiegabilmente, la stessa cosa nei minuti finali del secondo tempo, Saelemaekers entra in area, punta Lobotka, sposta la palla e lo salta, lo slovacco nel tentativo di intervenire, mette la gamba tra le gambe dell'avversario, incrociandole e sgambettandolo.

Se questo è un arbitraggio a senso unico e casalingo… l'arbitro non è stato uniforme, ma non lo è stato per nessuna delle due squadre, anche nell’episodio tra Theo Hernandez e Lozano, tutto si è chiarito senza provvedimenti disciplinari, nonostante poi Lozano abbia rifilato un calcione in ritardo a Theo, senza subire cartellini gialli, allora è un complotto pure contro il Milan. 

giovedì 13 aprile 2023

Diaz è stato ancora protagonista sulla fascia.

I primi venticinque minuti della partita giocata dal Milan, non mi sono piaciuti, dopo il primo guizzo di Leao, la squadra ha preso coraggio, ha creduto nei propri mezzi ed è stata un’altra partita, per i restanti 20 minuti del primo tempo, dominando in largo e in lungo il Napoli, che invece aveva dominato per i primi 25 minuti, nel secondo tempo la partita è stata più equilibrata, anche quando il Napoli è rimasto in 10.

Ritengo che l’1 a 1 sarebbe stato un risultato più equo, il Napoli resta una bellissima realtà, il Milan invece è sempre impacciato, anche nei momenti migliori, perché alcuni elementi a mio avviso continuano a non essere da Milan, come Pioli, ditemi tutto quello che volete, ma queste sostituzioni ruolo per ruolo o fatte sempre al 60esimo, non me lo fanno definire da Milan e stavolta rispetto al “Maradona” ha vinto soffrendo.

Certo se la traversa di Kjaer fosse andata in gol, tra sei giorni a Napoli sarebbe stata tutta un’altra partita, Rebic ha giocato troppo poco per poterlo giudicare, ma io questo Rebic non lo avrei fatto entrare, Krunic anche nel suo massimo splendore, non è andato benissimo, ha sofferto più di tutti il palleggio del Napoli e doveva essere ammonito, a parte l’errore iniziale, per molto meno Vrankcx non ha visto più campo.

Saelemaekers è stato il primo cambio ed è entrato al 66esimo, 6 minuti dopo il 60esimo, solo perché si era perso tempo per “microfonare” l’arbitro e per sostituire la bandierina, Pioli ha pensato pure lui di recuperato un po' di tempo per la sostituzione, il belga prova a rifare quello che ha fatto al “Maradona”, ma con scarsi risultati, il suo apporto tecnico è pressoché nullo, io non avrei tolto Diaz dalla sua confort zone.

Maignan ha dimostrato ancora una volta di essere tra i portieri più forti al mondo, la parata su Di Lorenzo è stata clamorosa e poi è sempre reattivo, preciso e presente, Calabria se l’è cavata tutto sommato bene con Kvara, anche se non è il nostro uomo migliore, Kjaer si è ripreso abbastanza bene ed è tornato a dare esperienza e sicurezza a una squadra, che è tornata a subire poco, peccato per la traversa, Tomori non è più quello dello scorso anno, però è in ripresa, dovrebbe stare più calmo, per eviterebbe molte “sbavature”.

Con Maignan, sono in un ottimo stato di forma e a mio avviso sono anche calciatori di livello altissimo, Theo Hernandez, che ha fatto ancora una volta una partita importante, Tonali, anche lui da qualche tempo ha alzato il livello delle sue partite, diventando giocatore fondamentale, come Bennacer, che stavolta gioca nel suo ruolo e lascia il compito di andare a disturbare le fonti di gioco avversario a Tonali, veramente non è lui che lo ha deciso, lo ha fatto Pioli, che si è reso conto dell’errore fatto contro l’Empoli.

A parte la parentesi di 10 giorni fa, Bennacer esprime tutta la sua caratura, quando si mette a cucire il gioco, bravissimo a seguire l’azione e a farsi trovare pronto sull’assist di Leao, un altro dal livello altissimo nonostante l’età è Giroud, ha fatto una partita di sacrificio, poco presente sotto porta, si è dato tantissimo da fare, quelli che almeno al momento, non considero di altissimo livello, sono: Brahim Diaz e Leao.

Diaz viene fuori sempre sul finire del campionato, poi per il resto niente, la sua qualità viene fuori quando gioca sull’esterno destro ed è clamorosa, anche se poi tende ad accentrarsi, grande abnegazione anche in fase di non possesso, di lui Capello ha detto: “Devo fare mea culpa, non giudicavo Diaz degno del Milan (anch’io), è cresciuto, è migliorato, è maturato, è diventato un protagonista di primo piano”.

Diaz è considerato “il mago” di questo Milan formato Champions, quello del dopo difesa a 3, se fosse veramente e definitivamente “esploso”, dimostrerebbe come sia fondamentale aspettare (facendoli crescere giocando) i giovani talenti, senza chiedere tutto e subito a CDK e senza considerare fallimentare una campagna acquisti, solo perché non si fanno giocare.


L’altro è Leao, comincia a funzionare al 25esimo e poi per il resto della partita lo fa a tratti, è così sempre, in tutte le partite, per me è troppo incostante nella stessa partita, per essere di livello altissimo, almeno adesso, comunque, da questa partita viene fuori la maturità di molti giocatori, di un recuperato spirito di gruppo e la solidità difensiva ritrovata, anche grazie a Maignan, la cui assenza lunghissima è stata determinante, altro che Tatarusanu.

Nel dopo partita, si è rivisto un nervosissimo Spalletti, sicuramente l’arbitro non è stato impeccabile, ma non ha nemmeno influito sul risultato, Luciano recrimina la mancanza di un cartellino per Krunic e per Leao (c’erano), per Leao parla di un gesto antisportivo, giusto dargli l’ammonizione, intanto l’unico diffidato era Krunic e non avremmo perso per il ritorno, chissà quale grande calciatore.

Leao da un calcio alla bandierina, con meno forza e meno convinzione di romperla, di quanto può sembrare, come tanti altri ogni domenica, il clamore sta nel fatto che si è rotta, ma si è rotta in maniera troppo facile, nel caso contrario non avrebbe destato tutto questo scalpore, parlando sempre di Leao, qualcuno ha “letto” nelle parole di Maldini ottimismo per il rinnovo del contratto, io non sono dello stesso avviso, invece credo che con queste prestazioni, si complica il riscatto di Brahim Diaz. 

martedì 11 aprile 2023

Corsa Champions League, ci sono ancora 27 punti in palio.

La lazio ha battuto la Juventus per 2 a 1 e ha consolidato il suo secondo posto, con conseguente avvicinamento all’ammissione alla Champions, attestandosi a più 7 punti sul quinto posto, in una classifica così composta, almeno per le prime 10 posizioni: Napoli 74; Lazio 58; Roma 53; Milan 52; Inter 51; Atalanta 48; Juventus 44; Bologna 43; Fiorentina 41; Udinese 39 ed è un gran peccato, aver buttato via ancora altri 2 punti.

L'eccessivo turnover non ha pagato, ma quello dell’attacco era una cosa a cui bisognava pensava a gennaio, quando si era visto in che condizioni erano Rebic, Origi e Ibrahimovic, in quell’occasione non abbiamo creduto alla possibilità di passare il turno con il Tottenham e ora paghiamo questa scelta, solo che vorrei ricordare, che anche se vinci la Champions e non ti piazzi nei primi 4 posti in campionato, la Coppa dei Campioni la vedi sul divano.

Quindi, dopo avere deciso di non prendere un attaccante, perché eravamo convinti che ci restava solo il campionato, bisognava e bisogna tutt’ora concentrare le energie sul campionato, affrontare entrambe le competizioni con i titolari e poi quando qualcuno non ce la fa più, ne mettiamo dentro un altro, ma uno dei tre posti (ora forse due) rimasti a disposizione, non lo possiamo perdere.

A questo punto della stagione e con la scarsa qualità che ci ritroviamo nella rosa, meglio partire sempre con i migliori, sistemare prima la partita e poi farli riposare, non possiamo fare rotazioni, è giusto che le riserve trovino spazio, anche per averle pronte in caso di necessità, ma dev'essere un avvicendamento meno radicale, più graduale e meglio distribuito.

Per il mancato acquisto dell’attaccante, gli imputati sono Maldini e Cardinale, ma sulla gestione delle rotazioni, avvicendamenti e cambi tardivi, l’imputato è Pioli, le prestazioni di Rebic e di Origi non si possono spiegare, sono state dall’inizio della stagione, autori di prestazioni indecenti e inaccettabili, fra l’altro per quello che guadagnano.

Con Rebic, Origi e Ibrahimovic, in estate le strade si devono separare, in attacco servirà una rivoluzione, anche a costo di anticipare il rientro a Milanello di Colombo, Nasti e Lazetic, interrompendo il loro percorso di crescita e intanto in campionato non possiamo e non dobbiamo sbagliare più, perché si sta scherzando con la Champions e con l’Europa, a momenti rischiamo di restare fuori anche dalla Conference League.

La rivoluzione offensiva dovrà essere netta e profonda, bisognerà partire dall’unica certezza che è Giroud, visto che per il rinnovo di Leao non si vede ancora la luce in fondo al tunnel, Olivier è l’unico dal rendimento costante e con il rinnovo del contratto in arrivo, solo che andando per i 37 anni, non bisogna fare l’errore di costruire su di lui l’attacco e la squadra.

Ibrahimovic non è più una risorsa, eterna riconoscenza per lui, ma la sua storia al Milan come calciatore ha già scritto la parola fine, così come per Origi e Rebic, il croato è un giocatore troppo discontinuo, che non può starci più nemmeno come alternativa, serve un investimento forte sul centravanti titolare ed eviterei di far rientrare in fretta Colombo, per farlo giocare come terza punta, perché frenerebbe il suo percorso di crescita, lo porterei a casa solo per farlo giocare titolare all’ombra di Giroud.


La rivoluzione in attacco è condizionata dalla vicenda Leao, io credo fermamente che Maldini e Massara sanno come finisce questa storia, proprio come sapevano come finiva quella di Donnarumma e hanno provveduto, per me in estate Leao parte, non prenderemo i 130 milioni della clausola, ma ne prenderemo una metà e poi se in panchina ci sarà ancora Pioli, spenderemo tutti i soldi in trequartisti, tra il riscatto di Diaz e l’acquisto di Baldanzi, così sostituiremo Messias e Salemaekers sulla trequarti.

Per il Milan, il piazzamento in zona Champions diventa basilare, anche in chiave campagna acquisti, intanto Maldini e Massara hanno già fatto alcune scelte, una è la conferma di De Ketelaere, che non sarà venduto e nemmeno prestato, in modo che il prossimo anno potrà dimostrare il suo talento e poi saranno ceduti in estate Adli, Origi è Ibrahimovic (al Monza) se vorrà ancora giocare, Dest, Gabbia, Bakajoko e Ballo-Tourè, se non ci saranno sfide di mercato con l'Inter, in rossonero potrebbero approdare Baldanzi e Parisi.

Per l'attacco la questione è legata al budget; a un posto in Champions e alla questione Leao, il centravanti titolare potrebbe essere giovane come Joao Pedro del Watford, che piace ed è di prospettiva, che costa sui 25-30 milioni e ha un ingaggio ancora abbordabile o un centravanti di riconosciuta esperienza come Morata, con un ingaggio più alto, ma con un costo del cartellino più basso.

Intanto vediamo come finisce con il primo quarto con il Napoli, perché questa partita potrebbe condizionare moltissimo il poco sicuro Pioli nella partita di Bologna, una partita durissima, perché i felsinei sono in ottima forma, forse la squadra più in forma con Napoli e Lazio e puntano con decisione ad un posto in Europa, mentre Motta punta con decisione alla panchina dell’Inter. 

domenica 9 aprile 2023

Odio dire che avevo ragione io.

Mi dispiace veramente, sottolineare a chi aveva detto che il Milan si era ritrovato dopo la bellissima vittoria di Napoli, ma avevo ragione io, non basta una partita per dire che il Milan si è ritrovato o che è uscito dalla crisi, oramai tante, troppe volte abbiamo visto il Milan vincere e poi piombare nella mediocrità, che è da superficiali pensare che il Milan possa con questa squadra e con quest’allenatore, ritornare ad essere il Milan, purtroppo ce ne dobbiamo rendere conto, il ciclo è finito, servono altri stimoli e altri giocatori.

L'Empoli ha evidenziato ancora una volta e se ce ne fosse ancora bisogno, il problema offensivo, al netto di chi ha sbagliato o meno, a gennaio bisognava prendere un attaccante, già allora era chiaro che le seconde linee, non erano in grado di sostituire i titolari e bisognava provvedere, chiarendo soprattutto l’equivoco esterno destro d’attacco, oltre alla sostituzione di Kessie.

Siamo andati avanti di equivoco in equivoco e le cose non cambiano, qualcuno dice che con l’Empoli la prestazione c'è stata, solo che non riesco a capire che prestazione è stata, una prestazione insufficiente, imprecisa, arruffona, inconcludente, che meriti abbiamo in questa partita per meritarci il risultato, perché a questo punto del campionato e in questa situazione di classifica, il risultato è quello che conta e non solo non lo abbiamo ottenuto, ma non ci abbiamo messo neanche quella frenesia necessaria e richiesta dalla situazione.

Non so che partita ha visto chi dice che Il Milan ha giocato con intensità, sulla voglia possiamo trovarci d’accordo, ma come si fa a dire che il Milan del primo tempo specialmente, ha giocato con intensità e se poi l’intensità e quella messa in campo da Rebic e Origi, allora vuol dire che veramente ha visto un’altra gara e sul banco degli imputati non metto solo il croato e il belga, ma anche il mio bersaglio preferito: Pioli.

Le scelte sono le sue e per carità, non contesto il turnover, ma i giocatori impiegati e il momento delle loro sostituzioni, Rebic e Origi, intanto hanno fallito l’ennesima occasione e Pioli, come vede in allenamento che Adli, Vranckx e Pobega, non sono ancora all’altezza, vede pure che i due attaccanti in questione, da sette mesi sono dei fantasmi, perché continuare ad insistere, perché non metterli da parte come ha fatto con De Keteleare e Bakajoko.

Perché l’Empoli fa giocare: Fazzini, Baldanzi e Parisi (ragazzi provenienti dalla primavera) e noi non facciamo giocare i nostri primavera (Zeroli, El Hilali e Traorè), che sono tra l’altro in semifinale di Youth League, Soulé, Barrenechea, Miretti e Fagioli, vengono da quel contesto e giocano nella Juventus, che di campioni ne ha ancora di più e migliori dei nostri e poi, hai visto che in campo i due attaccanti erano zero, perché aspettare la classica ora di gioco per sostituirli? E infine perché cambia sempre i giocatori ruolo per ruolo e non fa mai niente di clamoroso?

Il pubblico fischia e fa bene, ma non deve fischiare solo Rebic e Origi, deve fischiare chi li mette in campo e chi gli permette di farlo, è vero e anche giusto che non si debba interferire sull’operato dell’allenatore, ma se questo le sbaglia tutte e non puoi cacciarlo via, mettici fuori rosa Rebic, Origi, Bakajoko ecc, tanto non ti servono e mettiamo in mostra i nostri talenti, lo abbiamo fatto prima di Pioli (Calabria, Cutrone, Cristante ecc.), adesso perché non si può fare più?

Pioli giustamente ha difeso i suoi giocatori, ma nel frattempo si difende anche lui, ma era davvero così necessario tenere fuori fino al 70esimo Leao e Giroud? la pazienza è finita, queste prestazioni con l’accesso alla Champions in bilico, non sono tollerabili, è Inutile girarci in torno e Pioli non può essere permaloso sul centrocampo a tre, tutti lo abbiamo chiesto a gran voce, ma lui non schiera la squadra con il centrocampo a tre, lui ci prende per i fondelli.

Il centrocampo a tre, è composto da un mediano e due mezzali, se Bennacer gioca davanti l’area avversaria e lo fa pure male, non è un centrocampista è un trequartista e poi De Keteleare lo deve fare giocare a destra, lui fa le sue scelte, bene, ma poi deve accettare le critiche, non può dire che ci ha accontentato con i tre centrocampisti.


“se Rebic avesse segnato nel primo tempo, se Origi avesse segnato”, ma cosa vuol dire? Non hanno segnato e lo sapevamo tutti che non lo avrebbero fatto, il fatto è che la sua squadra a causa delle sue scelte, non trova continuità di risultati e di prestazioni, da che mondo è mondo, prima metto al sicuro il risultato e poi faccio riposare chi è più stanco.

Una parte degli acquisti “fallimentari” di Maldini stanno facendo veramente male, ma alcuni stanno facendo il suo, come Thiaw, che non ha fatto giocare Piccoli e Caputo, o come Pobega, che nonostante gioca più accanto a Tonali che sulla trequarti, fa una partita ordinata e nel secondo tempo cerca anche in gol di testa, anche se non trova la porta, impieghiamoli di più ed essenzialmente, diamo un’occasione anche a Vrankx e Adli, così come le ha date a Rebic e a Origi.