sabato 29 aprile 2023

Continuiamo a parlare del mercato del Milan.

 

Come avevamo detto, Adli non dovrebbe essere venduto e potrebbe andare in prestito alla Salernitana del suo maestro Sousa, di contro, i rossoneri potrebbero avere identificato in Mazzocchi il vice Theo, dato che Ballo-Tourè e dichiaratamente in uscita, mentre per rimpiazzare i due centrocampisti in uscita (Adli e Bakajoko), si fa il nome di Naby Keita, centrocampista del Liverpool che sembra ormai fuori dai piani di Klopp, il 28enne guineano, si libererà a zero a fine stagione.

In attesa di capire quale sarà il futuro di Leao, la società rossonera si sta già muovendo alla ricerca di possibili sostituti e fra questi oltre a Okafor del Salisburgo, giustamente considerato più attaccante esterno che punta centrale, c’è anche Laurientè del Sassuolo, mentre per Vranckx, nonostante le poche presenze (10), “Ha avuto un buon impatto con il calcio italiano”, queste sono parole del quotidiano “il Mattino di Napoli”.

Magari non sarà un autorevole giornale sportivo, però il succo del discorso è che il Napoli e Giuntoli, che ha dimostrato di essere un “autorevole” direttore sportivo, per la prossima estate trova Vranckx, un profilo interessante, il Milan sta facendo le sue valutazioni sul calciatore per la prossima stagione (spero valuti bene), perché per riscattare il 20enne belga dal Wolfsburg, bisognerà sborsare 12 milioni.

Restituiti alla Juventus al momento i 15 punti di penalizzazione e per ora è terza, infatti ci sarà un nuovo processo, che potrebbe: eliminare definitivamente la sanzione dei 15 punti; ridefinire i punti di penalizzazione da comminare (quasi sicuramente); o confermare la penalizzazione originaria; intanto però è terza e il Milan rischia fortemente di restare fuori dalla prossima Champions, dove sicuramente non c’è il pericolo che la vinca, ma c’è la possibilità che arrivi in finale.

Sarebbe clamoroso arrivare in finale di Champions e poi non parteciparvi, perché non si è riusciti a entrare tra le prime quattro di un campionato mediocre, testimoniato dai tanti punti di distacco dal Napoli sulle inseguitrici e dall’affollamento in zona Champions, già pensare all’Inter, che ha perso 11 gare in campionato e lotta per il quarto posto dice tutto, anche se c’è uno scenario, che apre all'ipotesi di avere cinque club di Serie A nella prossima stagione, nell'Europa che conta.

Il presupposto è: che Inter o Milan vincano la Champions; o che una tra Juventus e Roma vinca l’Europa League, in uno dei due casi, oltre alla squadra vincente, si aggiungerebbero le quattro squadre spettanti dal ranking UEFA per il nostro Paese, ma solo se la vincitrice: Inter o Milan per la Champions; Juventus o Roma per l’EL, non chiuda tra le prime quattro in classifica.

Guardiamo quindi la classifica attuale, per fare un esempio concreto: Napoli, Lazio, Juventus e Roma, se finisse così e il Milan o l’Inter vincesse in Turchia, avremmo cinque squadre italiane nella prossima Champions e l’Inter o il Milan rimarrebbe fuori, in caso di sconfitta delle due milanesi, andrebbero le prime quattro nella prossima Champions.

Potrebbero essere sempre 5 se: una tra Juventus e Roma vincesse l’EL, ma potrebbe anche verificarsi che il quarto posto, non sia sufficiente per l'accesso alla coppa più ambita, ogni Paese può portare fino a un massimo di cinque squadre in Champions, quindi se due italiane vincono Champions e EL, vanno in Champions e a loro si aggiungono le prime 3 classificate, il quarto posto diventerebbe valido solo per l'EL, facendo un esempio con al classifica attuale, andrebbero in Champions: Napoli, Lazio, Juventus o Roma (chi non vincerebbe l’EL), se il Milan vincesse la Champions sarebbe la quinta, se invece la vincesse l’Inter, i rossoneri farebbero l’EL.


Poi ci sarebbe un’altra ipotesi intrigante, quella di avere otto squadre italiane nelle competizioni Europee e non nove, per avere otto squadre occorrerebbe: Inter o Milan vincitrici in Champions, Roma o Juventus vincitrici in Europa League e Fiorentina vincitrice in Conference, a quel punto, sempre basandoci sulla classifica attuale, che vede i viola al nono posto avremmo: Milan o Inter, Napoli, Lazio, Juventus e Roma, Inter o Milan, con la Fiorentina in EL, mentre la settima classificata Atalanta, potrebbe comunque disputare la prossima Conference.

Due curiosità fuori dal ranking UEFA, la prima è che il Milan nonostante non abbia una prima punta importante, è il secondo attacco della serie A, a riprova della mediocrità del campionato, la seconda è che nella classifica di rendimento degli allenatori di serie A, al primo posto c’è Spalletti (6.85), al secondo posto Palladino (6.46) e al terzo posto Thiago Motta (6.26), Pioli è al 17esimo posto (6.00), peggio di lui hanno fatto solo: Inzaghi (5.94) diciottesimo; Ballardini (5.88) diciannovesimo e Stankovic (5.65) ventesimo, ed è quanto dire.

Ho visto dopo tanto tempo la primavera rossonera, ha vinto con la capolista Lecce, ma non mi ha entusiasmato neanche stavolta e neanche la prima squadra lo fa, dopo qualche mese, ho rivisto la stessa squadra senza gioco e non riesco a capire come mai, sia i grandi che i “piccoli”, siano riusciti ad andare così avanti in Europa.

Durante la telecronaca, si parlava della dirigenza del Milan che doveva incontrare Carbone, chiaramente per discutere della pessima e annosa situazione della primavera, a parte che non considero Abate ancora pronto per allenare una primavera e poi, non capisco come mai non sono stati richiamati Filippo Galli e Bianchessi, che al momento sono ancora liberi, due che nel settore giovanile, ha fatto grande il Milan primavera e che hanno portato in prima squadra i Donnarumma, i Locatelli, i Calabria e via dicendo.

Poi sempre nella cronaca, si parlava del Lecce, che non ha i soldi per competere con le big e “riempie” la primavera di ragazzi Svedesi, Danesi e dell’est Europa, per carità, sacrosanto e redditizio, però non è così che possiamo fare cresce il movimento azzurro in Italia, qui gli insegniamo a giocare a calcio a discapito dei nostri talenti (perché costa di meno) e poi questi vanno a rinforzare le loro nazionali, per me c’è qualcosa da rivedere, ma in fretta, perché è già troppo tardi.

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