Sono arrivati in estate De Keteleare, Pobega e Vranckx, per sostituire Kessie, però, il primo ha caratteristiche diverse al di là del rendimento, quindi Pioli avrebbe dovuto rivedere il suo 4-2-3-1 e diciamo che non lo ha fatto, o perlomeno, ha continuato ad applicarlo, ma con caratteristiche più offensive, che gli hanno fatto perdere il perfetto equilibrio che aveva trovato con Kessie.
Gli altri due a mio avviso
potevano sostituirlo almeno per caratteristiche, ma Pobega, anzi la sua fidanzata
a quanto pare, è stata la causa della crisi del Milan dopo il 2 a 2 con la Roma
e allora anche se non lo capisco, perché abbia pagato lui, fra l’altro per una
cosa che non risponde a verità, visto che non ha più visto il campo e Vranckx ha
pagato il fallo del 2 a 2 al 93esimo con la Roma.
Non credo che sia stata una
cosa così grave, da non fare vedere più campo neanche a lui, trascinandoci così
tristemente, tra improponibili 3-5-2 e Messias mezzala, fatto sta che ci (Pioli)
siamo arrampicati sugli specchi, in cerca di chissà quale formula magica
(insistere con il trequartista), quando la soluzione era chiara e lampante.
Bisognava aggiungere un
centrocampista, giocare con un centrocampo a 3 e per tutto questo tempo ci
siamo portati dietro il problema della sostituzione di Kessie, senza averlo mai
risolto, se non forse adesso, credo che tutti i “profeti” del calcio adesso lo
abbiano capito, che la crisi del Milan non era da addebitare alla fidanzata di
Pobega e nemmeno al mercato fallimentare di Maldini, ma era o è da addebitare aPioli,
che non è riuscito a fare per tempo una sua “Piolata”, come affettuosamente
definiscono le genialate del tecnico parmense, che
a quanto pare è stato finalmente “folgorato sulla via di Milanello”.
Vranckx
continua a lavorare a Milanello, con Maldini e Massara che credono ancora nelle
sue qualità tecniche e intanto il Milan sta parlando con il Wolfsburg, perché è
intenzionato a tenerlo, proverà a ottenere il rinnovo del prestito e poi
valuteranno l'acquisto, il riscatto del prestito è fissato a 12 milioni, ma
attualmente è ritenuto alto, comunque se fosse così, io avrei piacere, perché a
me il belga piace (come Adli), però per tenerlo un altro così?
Quest’anno avremmo
dovuto ripeterci, ci si poteva anche non confermare, ma 23 punti di distacco
dal Napoli sono tantissimi, a questo punto della stagione avremmo dovuto avere almeno
quei 9 punti in più e avere gli stessi punti fatti l’anno scorso, anche se non
avremmo potuto competere lo stesso con questo Napoli spaziale, ma se non altro,
non avremmo ancora oggi, l’incertezza di
poter giocare l’anno prossimo per la terza volta di fila in Champions, che sarebbe
un danno grave.
Ma non preoccupatevi, perché anche
a termine della stagione l’allenatore non sarà toccato, è nell’ordine naturale
delle cose, che al termine della stagione si faranno i bilanci in base al
piazzamento della squadra, ma non c’è la disponibilità economica di cambiare
allenatore e staff, a parte il fatto che non ci sono nemmeno allenatori di
livello che costano poco e poi a maggior ragione se non si entrasse in
Champions.
Da alcuni siti di
informazione leggo: “Il Milan si
ritrova...con i tre mediani: la mossa di Pioli ha funzionato anche stavolta”
e poi continua così: “Tra le mosse di Stefano Pioli che sono state decisive
nel 4-0 contro il Napoli c'è sicuramente il ritorno al 4-2-3-1, ma non con un
trequartista di qualità, bensì mettendo in campo un centrocampista in più:
accanto agli inamovibili Tonali e Bennacer”
Intanto il “Milan si ritrova”, si ritrova qualcuno o qualcosa che si è persa e poi non si perde più, ma quante volte il Milan si è perso e poi si è “trovato”, solo che poi si è subito “riperso”, quindi andiamoci piano, si ritroverà quando farà le altre 11 partite che restano così, con questa intensità e applicazione, poi “la mossa dei 3 mediani ha funzionato anche stavolta”, da quanto tempo lo dico? E non sono il solo, abbiamo aspettato 7 mesi questa “mossa” e dopo tutto questo ritardo la chiamiamo pure “una genialata”.
“tra le mosse decisive per
vincere a Napoli 4-0 c’è il ritorno al 4-2-3-1”, non è vero, perché quello messo
in campo è stato un 4-3-3, con il vertice centrale alto a centrocampo, è come
se io dicessi che ad allenare il Milan c’era Bisio e non Pioli, si somigliano sì,
ma non sono la stessa cosa, il mediano va a caccia dell’avversario più
pericoloso (Lobotka) per impedirgli di giocare, il trequartista invece, viene preso
in consegna dal mediano avversario.
A parte le tante inesattezze,
il Milan ha vinto perché ha avuto un diverso approccio alla partita, perché ha
avuto un ritmo alto, perché ha giocato uomo su uomo e poi, perché Leao era in
giornata di grazia, se non si verificano queste condizioni, non basterà il
4-2-3-1, né il 4-3-3 e nemmeno il 5-5-5 di Oronzo Canà, per vincere una partita.
Al Milan quest’anno non è
mancato il modulo, è mancato l’allenatore, è mancato l’approccio alle partite,
è mancato il ritmo ed è mancato Leao, infatti Krunic è stato quasi sempre
schierato, ma non in questo ruolo e mai in un evento così eccezionale, sapremo
ripeterci contro l’Empoli?
Mossa a sorpresa? ma quale
sorpresa, è la mossa che Pioli ha usato nel finale della scorsa stagione e che
è stata decisiva per lo scudetto, un anno fa c'era Kessie, ora c’è Krunic,
ma poteva esserci anche Tonali (che lo ha fatto), poteva farlo Bennacer, ma
Pioli doveva entrare nell’ottica di idee, che doveva giocare con il centrocampo
a 3 e mettere De Keteleare a destra, dove fra l’altro siamo carenti, non si
trattava altro, che copiare quello che aveva fatto due mesi prima, solo che non
sa nemmeno copiare.
Krunic non ha giocato alle
spalle di Giroud, ma in mezzo al campo, dentro la nostra aerea, quindi significa
che abbiamo giocato con il 4-3-3 e non con il 4-2-3-1, che non cambia niente,
se non facciamo sempre le partite come queste con il Napoli, è vero che:
"squadra che vince, non si cambia", solo che ne vince una e poi ne
perde tre, anche se vince si deve cambiare, solo che la cambia male, la
differenza tra vincere e perdere non è data dal sistema di gioco, ma dallo
stato di salute fisica, mentale e nervosa del gruppo.
Concludere il campionato nei
primi quattro posti, è l’unico obiettivo dichiarato del club e l’unico che ci è
rimasto, il nodo principale da sciogliere non è il modulo, ma tornare a
funzionare, il Milan lo ha fatto alla grande per due anni e mezzo, non per due
giorni o due mesi, praticando un calcio coraggioso e aggressivo, in pressione
sugli avversari, si deve ripercorrere quella strada, al di là del modulo.
Capire per quale motivo questo Milan è così lontano da quello dello scorso anno (compito dell’allenatore), perché Leao non ha più il favoloso rendimento (non c’entra niente la seconda punta) dello scorso anno e oltre a lui, di molti altri giocatori (quello di Tomori per esempio), che quest’anno sono stati nettamente al di sotto del loro standard, è ormai accertato che questo gruppo non è in grado di tenere costantemente alta la tensione, in questo probabilmente Pioli, deve cambiare metodo e non modulo, perché sono due cose diverse.
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