venerdì 7 aprile 2023

Il vero problema irrisolto: manca il sostituto di Franck.

Sono arrivati in estate De Keteleare, Pobega e Vranckx, per sostituire Kessie, però, il primo ha caratteristiche diverse al di là del rendimento, quindi Pioli avrebbe dovuto rivedere il suo 4-2-3-1 e diciamo che non lo ha fatto, o perlomeno, ha continuato ad applicarlo, ma con caratteristiche più offensive, che gli hanno fatto perdere il perfetto equilibrio che aveva trovato con Kessie.

Gli altri due a mio avviso potevano sostituirlo almeno per caratteristiche, ma Pobega, anzi la sua fidanzata a quanto pare, è stata la causa della crisi del Milan dopo il 2 a 2 con la Roma e allora anche se non lo capisco, perché abbia pagato lui, fra l’altro per una cosa che non risponde a verità, visto che non ha più visto il campo e Vranckx ha pagato il fallo del 2 a 2 al 93esimo con la Roma.

Non credo che sia stata una cosa così grave, da non fare vedere più campo neanche a lui, trascinandoci così tristemente, tra improponibili 3-5-2 e Messias mezzala, fatto sta che ci (Pioli) siamo arrampicati sugli specchi, in cerca di chissà quale formula magica (insistere con il trequartista), quando la soluzione era chiara e lampante.

Bisognava aggiungere un centrocampista, giocare con un centrocampo a 3 e per tutto questo tempo ci siamo portati dietro il problema della sostituzione di Kessie, senza averlo mai risolto, se non forse adesso, credo che tutti i “profeti” del calcio adesso lo abbiano capito, che la crisi del Milan non era da addebitare alla fidanzata di Pobega e nemmeno al mercato fallimentare di Maldini, ma era o è da addebitare aPioli, che non è riuscito a fare per tempo una sua “Piolata”, come affettuosamente definiscono le genialate del tecnico parmense, che a quanto pare è stato finalmente “folgorato sulla via di Milanello”.

Vranckx continua a lavorare a Milanello, con Maldini e Massara che credono ancora nelle sue qualità tecniche e intanto il Milan sta parlando con il Wolfsburg, perché è intenzionato a tenerlo, proverà a ottenere il rinnovo del prestito e poi valuteranno l'acquisto, il riscatto del prestito è fissato a 12 milioni, ma attualmente è ritenuto alto, comunque se fosse così, io avrei piacere, perché a me il belga piace (come Adli), però per tenerlo un altro così?

Quest’anno avremmo dovuto ripeterci, ci si poteva anche non confermare, ma 23 punti di distacco dal Napoli sono tantissimi, a questo punto della stagione avremmo dovuto avere almeno quei 9 punti in più e avere gli stessi punti fatti l’anno scorso, anche se non avremmo potuto competere lo stesso con questo Napoli spaziale, ma se non altro, non avremmo ancora oggi, l’incertezza di poter giocare l’anno prossimo per la terza volta di fila in Champions, che sarebbe un danno grave.

Ma non preoccupatevi, perché anche a termine della stagione l’allenatore non sarà toccato, è nell’ordine naturale delle cose, che al termine della stagione si faranno i bilanci in base al piazzamento della squadra, ma non c’è la disponibilità economica di cambiare allenatore e staff, a parte il fatto che non ci sono nemmeno allenatori di livello che costano poco e poi a maggior ragione se non si entrasse in Champions.

Da alcuni siti di informazione leggo: “Il Milan si ritrova...con i tre mediani: la mossa di Pioli ha funzionato anche stavolta” e poi continua così: “Tra le mosse di Stefano Pioli che sono state decisive nel 4-0 contro il Napoli c'è sicuramente il ritorno al 4-2-3-1, ma non con un trequartista di qualità, bensì mettendo in campo un centrocampista in più: accanto agli inamovibili Tonali e Bennacer”


Intanto il “Milan si ritrova”, si ritrova qualcuno o qualcosa che si è persa e poi non si perde più, ma quante volte il Milan si è perso e poi si è “trovato”, solo che poi si è subito “riperso”, quindi andiamoci piano, si ritroverà quando farà le altre 11 partite che restano così, con questa intensità e applicazione, poi “la mossa dei 3 mediani ha funzionato anche stavolta”, da quanto tempo lo dico? E non sono il solo, abbiamo aspettato 7 mesi questa “mossa” e dopo tutto questo ritardo la chiamiamo pure “una genialata”.

“tra le mosse decisive per vincere a Napoli 4-0 c’è il ritorno al 4-2-3-1”, non è vero, perché quello messo in campo è stato un 4-3-3, con il vertice centrale alto a centrocampo, è come se io dicessi che ad allenare il Milan c’era Bisio e non Pioli, si somigliano sì, ma non sono la stessa cosa, il mediano va a caccia dell’avversario più pericoloso (Lobotka) per impedirgli di giocare, il trequartista invece, viene preso in consegna dal mediano avversario.

A parte le tante inesattezze, il Milan ha vinto perché ha avuto un diverso approccio alla partita, perché ha avuto un ritmo alto, perché ha giocato uomo su uomo e poi, perché Leao era in giornata di grazia, se non si verificano queste condizioni, non basterà il 4-2-3-1, né il 4-3-3 e nemmeno il 5-5-5 di Oronzo Canà, per vincere una partita.

Al Milan quest’anno non è mancato il modulo, è mancato l’allenatore, è mancato l’approccio alle partite, è mancato il ritmo ed è mancato Leao, infatti Krunic è stato quasi sempre schierato, ma non in questo ruolo e mai in un evento così eccezionale, sapremo ripeterci contro l’Empoli? 

Mossa a sorpresa? ma quale sorpresa, è la mossa che Pioli ha usato nel finale della scorsa stagione e che è stata decisiva per lo scudetto, un anno fa c'era Kessie, ora c’è Krunic, ma poteva esserci anche Tonali (che lo ha fatto), poteva farlo Bennacer, ma Pioli doveva entrare nell’ottica di idee, che doveva giocare con il centrocampo a 3 e mettere De Keteleare a destra, dove fra l’altro siamo carenti, non si trattava altro, che copiare quello che aveva fatto due mesi prima, solo che non sa nemmeno copiare.

Krunic non ha giocato alle spalle di Giroud, ma in mezzo al campo, dentro la nostra aerea, quindi significa che abbiamo giocato con il 4-3-3 e non con il 4-2-3-1, che non cambia niente, se non facciamo sempre le partite come queste con il Napoli, è vero che: "squadra che vince, non si cambia", solo che ne vince una e poi ne perde tre, anche se vince si deve cambiare, solo che la cambia male, la differenza tra vincere e perdere non è data dal sistema di gioco, ma dallo stato di salute fisica, mentale e nervosa del gruppo.

Concludere il campionato nei primi quattro posti, è l’unico obiettivo dichiarato del club e l’unico che ci è rimasto, il nodo principale da sciogliere non è il modulo, ma tornare a funzionare, il Milan lo ha fatto alla grande per due anni e mezzo, non per due giorni o due mesi, praticando un calcio coraggioso e aggressivo, in pressione sugli avversari, si deve ripercorrere quella strada, al di là del modulo.

Capire per quale motivo questo Milan è così lontano da quello dello scorso anno (compito dell’allenatore), perché Leao non ha più il favoloso rendimento (non c’entra niente la seconda punta) dello scorso anno e oltre a lui, di molti altri giocatori (quello di Tomori per esempio), che quest’anno sono stati nettamente al di sotto del loro standard, è ormai accertato che questo gruppo non è in grado di tenere costantemente alta la tensione, in questo probabilmente Pioli, deve cambiare metodo e non modulo, perché sono due cose diverse. 

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