mercoledì 24 febbraio 2016

30 anni di Berlusconi.

Il 20 febbraio 1986, Silvio Berlusconi acquistava il Milan da Giuseppe Farina, ripianava il deficit salvandolo dal fallimento, per poi portarlo a vincere in questi 30 anni 28 trofei, di cui 13 internazionali. 2 Coppe Intercontinentali, 1 mondiale per club, 5 Champions, 5 Supercoppe europee; poi 8 scudetti, 1 coppa Italia e 6 supercoppe di lega. 
Con Sacchi il Milan è salito sul tetto del mondo, opera proseguita con Capello e Ancelotti, dopo 30 anni e in un momento economicamente particolare per i colori rossoneri, Berlusconi intende orientarsi verso un Milan giovane, con tanti italiani e molti giocatori del settore giovanile rossonero.
L'operazione doveva essere avviata già lo scorso anno con Inzaghi, l'ex 9 rossonero non ebbe lo stesso coraggio, che ha avuto quest'anno Sinisa, così il progetto "Italmilan" è partito quest'anno, con i vari Donnarumma, Calabria, Antonelli, De Sciglio ed ora anche Locatelli, aggregato dopo l’addio di Nocerino.
Una rosa sempre più giovane, dove oltre ai già citati bisogna aggiungere anche, Romagnoli, Niang, Josè Mauri e Stefan Simic richiamato dall’Hajduk Spalato, senza dimenticare Alessandro Livieri, portiere del 1997, promosso a terzo portiere in attesa del recupero di Diego Lopez. 
Manuel Locatelli sarebbe dovuto aggregarsi alla prima squadra, a partire dalla prossima stagione, ma il Milan ha deciso di anticipare i tempi, classe 1998, è dotato di grande qualità, piedi buoni, ottima visione di gioco e gran tiro, può giocare sia davanti alla difesa che da mezzala, fa parte della lista dei 50 migliori calciatori del 1998, stilata dagli inglesi del Guardian.
Il Milan torna da Napoli con un punto, che paradossalmente peggiora la sua classifica, visto che: Fiorentina, Roma e Inter hanno vinto tutte, servirà solo per il morale e per l'autostima ? lo vedremo a maggio, se guardiamo ad un girone fa, i progressi più che per il gioco, si notano per il concetto di squadra, con tanta differenza dal tragico 4 a 0 dell'andata.
Sicuramente e comunque, c'è ancora una differenza abissale con il Napoli, specie nel gioco, ma il Milan di Mihajlovic ora è una vera squadra, gioca e lotta da squadra, magari non farà la partita e non sarà padrona del gioco, ma è compatta, concentrata, determinata, tosta e coriacea.
E' vero, ha lasciato l'iniziativa ai partenopei (come accade oramai spesso di recente), ma gli ha concesso pochissimo e meritando alla fine anche il punto, se vogliamo è un Milan che assomiglia sempre più al suo allenatore e questo è sintomo di un buon lavoro del tecnico, su tutti i fronti.
Bacca e Niang sono stati i peggiori in campo, ma credo che non sia stata solo colpa loro, pochi, brutti e cattivi, i palloni ricevuti, la squadra ha pensato quasi esclusivamente a difendere, da vittima sacrificale come era stata presentata, poi alla fine volendo guardare il bicchiere, mi sembra mezzo pieno, specie per quanto riguarda la fase difensiva, che negli ultimi anni non era stata soddisfacente.
Mihajlovic il terzo posto vuole giocarselo, con grinta e determinazione, i suoi giocatori da qualche tempo sembrano più convinti e determinati, il Milan è corto e compatto, "provinciale", quel Milan che io avevo invocato in post precedenti, quello che concede poco, solo tiri dalla distanza che raramente centrano la porta.
Il Milan a Napoli ha fatto un discreto filtro a centrocampo e le punte si sono sacrificate in copertura, la difesa è stata attenta e concentrata, Zapata e Alex sono stati quasi perfetti, tutto funziona a meraviglia, tranne la mancanza dei tiri rossoneri verso la porta.
Milan basso e compatto, che nel finale prova ad assestare il colpaccio, prima con Menez che organizza un contropiede, da palla a Niang, che stanchissimo tira in fallo laterale e poi con Honda, che costringe Reina all'unica difficile parata della partita, così il Milan conquista un punto, fortemente voluto con grande personalità.
Un Milan in evidente crescita, pareggia a Roma e vince a San Siro con Fiorentina e Inter e ora pareggia pure a Napoli, i progressi sono evidenti anche dal punto di vista dei risultati, ci è voluto tempo ma ora il Milan è molto più squadra e quello che è più importante, ora tutti forniscono prestazioni positive.
L'atteggiamento prudente di Napoli, non ha favorito la fase offensiva, ma giocare a viso aperto contro gli azzurri, sarebbe stato un suicidio, meglio un Milan tutto grinta e sostanza, nonostante alla vigilia le dichiarazioni di Berlusconi su Mihajlovic, hanno sottolineato l'insoddisfazione del presidente, sul tecnico serbo, in pratica una dichiarazione di sfiducia.
Credo che pur non essendo "Guardiola", Mihajlovic sta facendo il massimo con quello che ha, per il gioco spumeggiante che vuole Berlusconi, però servono altri giocatori e poi, le voci sul futuro del tecnico rossonero, possano comunque destabilizzare la squadra, soprattutto per la rincorsa all'Europa, Mihajlovic ha fatto un buon lavoro, specialmente sul gruppo.
Il Milan è arrivato a Napoli dopo giorni di festeggiamenti per il trentennale e potevano rappresentare una distrazione, Mihajlovic ha mantenuto alta la tensione, cosa che raramente si era vista nelle ultime deludenti annate, per quest'anno è difficile che si possa fare meglio, è partita male all'inseguimento del trequartista presidenziale non esisteva, poi il tentativo di recuperare Cerci, quando la soluzione (4-4-2) era la più logica e a portata di mano.
Forse non sarà quest'anno che arriverà in Champions, ma la strada per tornare grandi è imboccata e non vedo ad oggi allenatori migliori e disponibili, il lavoro di Mihajlovic tutto sommato non è male, forse non sarebbe il caso di ricominciare con un altro, di nuovo tutto da capo, cambio di modulo, cambio di schemi e inevitabile cambio di uomini.
Finalmente dopo anni, tutto il reparto arretrato sta funzionando e la squadra è molto solida, ora ha un’anima e una fisionomia, continuando così si può sperare per il terzo posto, finalmente la squadra ha una base su cui lavorare, migliora gara dopo gara, anche se centrare la qualificazione in Champions, sarà cosa complicata. 
Al momento il distacco dalla Fiorentina terza è di otto punti, e dietro ci sono Inter e Roma, il Milan è sesto e a dodici giornate dalla fine, è fuori dalle due competizioni europee, anche dopo i soldi spese in estate e il più nove (Milan 44 (+9) in classifica rispetto alla scorsa stagione.
Il Milan ha ottenuto 8 punti contro Roma, Fiorentina, Inter e Napoli, in campo non molla (tutta un'altra cosa rispetto al Milan degli anni scorsi), sta bene fisicamente, corre dall’inizio alla fine, è un gruppo compatto, ma da qui a maggio, dovrà battere tutte le piccole e possibilmente anche: Juventus e Roma, in sostanza il concetto del presidente.
I rossoneri a Napoli, nel finale hanno addirittura rischiato di fare il colpaccio, il terzo posto è lontano 8 punti, ma il Milan dovrà lottare sempre in questo modo, il sogno della Champions, ora sembra ancora di più irraggiungibile e sicuramente lo è, ma non vogliamo una squadra che molli adesso.
I rossoneri sono una squadra, poco spettacolare si, ma tosta, solida, quadrata e soprattutto difficile da battere, questo può e deve dare grande fiducia e autostima, per recuperare nelle prossime giornate, i punti a Fiorentina, Roma e Inter, anche se la Champions resta lontana, c'è da lottare almeno per l'Europa league.
Foto tratte dal web.

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