Settantasettemila e quaranta tre spettatori, fanno da cornice a San Siro per il derby di Milano, un dato che sfiora di qualche centinaio di posti, il tutto esaurito (80 000 posti la capienza), per un Milan-Inter tra nobili decadute, dati impressionanti per quello che è l'andazzo degli ultimi anni, a questo poi va aggiunto, che era il Milan in casa e che la maggior parte dei tifosi erano rossoneri, testimoniata dalla coreografia.
Nonostante la solita contestazione, i tifosi del Milan hanno apprezzato la sincerità di Barbara Berlusconi, che senza false promesse e con i piedi ben piantati per terra, ha tracciato la strada da seguire e noi tifosi abbiamo apprezzato, dimostrando vicinanza ai ragazzi e al tecnico, che c'è la stanno mettendo tutta.
Organici a confronto, il nostro è da europa League e questo è anche il minimo sindacale, il quarto o il quinto posto, deve essere un obbiettivo e un obbligo allo stesso tempo, ma questo non deve essere un alibi per nessuno, dirigenza compresa, che dovranno continuare a fare il massimo, per poi fare i conti alla fine e se sarà Europa League va bene, se poi dovesse essere Champions, ancora meglio.
Il Milan anche se non ha ancora un gioco ben preciso e forse non lo avrà mai, è comunque una squadra in crescita, almeno sotto l'aspetto del sacrifico, della compattezza, dell'attenzione, mentre vedo che le "favole" Inter e Fiorentina tendono a sgonfiarsi, solo Napoli e Juventus sono sicure dei due posti e se la Roma anche con il cambio dell'allenatore non ingranasse ? bene meglio essere sempre li nelle vicinanze.
Dopo tanti mesi di altalenanti prestazioni, ad ogni appuntamento importante, il Milan non si è mai dimostrato convinto e motivato come ci si aspettava, la fatidica partita della svolta era sempre una grande delusione, stavolta invece nel derby, succede quello che non ti aspetti, quello che hai sempre sperato, il Milan ha battuto nettamente l'Inter, davanti ad un altro miracolo, San Siro finalmente pieno.
Diciamo che i tifosi forse se lo sentivano, hanno avuto una specie di percezione e hanno riempito lo stadio, tre gol e altri sfiorati, tutto è andato per il verso giusto (rigore sbagliato compreso), troppi i segni del destino, chissà che non sia arrivata veramente la tanto sospirata svolta, per provare a tornare in Europa.
Finalmente abbiamo visto una squadra giocare con grinta, lottare per la maglia e con una mezza idea di gioco, anche se all'inizio c'è stata più Inter che Milan, solo che i rossoneri sono ben disposti in campo, con una difesa è attenta e concentrata e un centrocampo che lotta, pressa e riparte.
Piano piano il Milan alza il proprio baricentro, grazie ad un Kucka imprendibile, recupera palloni in tutte le parti del campo e riparte veloce come un treno, crossa, serve i compagni e tira in porta, una prestazione eccezionale, come quella di Alex del resto.
L'Inter è nervosa e senza Mancini espulso, protesta continuamente, sono tanti i falli ignorati e non sanzionati, molti nei confronti di giocatori del Milan, poi, Alex con un calcetto furbo e ingenuo colpisce Icardi, il rigore non è poi così solare, ma Damato non ha dubbi e concede il calcio dagli undici metri che Icardi manda sul palo.
L'Inter crolla psicologicamente, si schianta e il Milan infierisce, nel giro di pochi minuti arriva il secondo e il terzo gol, l'entusiasmo è alle stelle, i tifosi che hanno ingoiato amaro fino ad oggi, si lasciano andare ad irriverenti ed esaltanti olè, che sottolineano tutti i passaggi dei rossoneri, un trionfo del Milan che mancava dal maggio 2014 e che dovrebbe sancisce la pace con i propri tifosi.
Il Milan così si rilancia in classifica, vince e convincente, ma non convince Silvio Berlusconi a regalare qualche alternativa di prestigio in difesa e a centrocampo, il mercato si chiude con l'addio di De Jong e forse di Nocerino, lasciando intendere che la prossima stagione, al Milan, potrebbe non esserci Mihajlovic e forse neanche il presidente Berlusconi.
Ora mi permetto qualche considerazione, come dice Barbara oramai con Bee o con l'altra cordata, il Milan passerà di mano, subito o piano piano, Conte andrà al Chelsea e Mihajlovic pagherà per l'assenza di passato rossonero e a proposito, sulla panchina milanista potrebbe sedere Donadoni, io un nome però lo voglio segnalare, Massimo Oddo, ex rossonero che sta facendo benissimo con il Pescara.
Foto tratte dal web.
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