martedì 9 febbraio 2016

Il Milan non c'è la fa ancora.

Il grido di paura emesso nell'ultimo post, non è servito e la paura era concreta, altri due punti persi, buttando al vento la possibilità di migliorarsi in classifica e approfittare fra l'altro dei passi falsi di Inter e Fiorentina, il Milan bene o male ha giocato e ha pure avuto la voglia di vincere la partita, specialmente nella ripresa e nel finale.
Il Milan è andato molto vicino alla vittoria, prima con Bacca da distanza ravvicinata e poi con la traversa di Bertolacci, ma è un Milan poco presente in area, specie se gli avversari vanno in vantaggio e si chiudono, in un certo modo i cross sono arrivati, ma la torre in area non c'era e i difensori udinesi hanno avuto sempre la meglio.
L'amarezza per un'occasionissima sprecata, a maggior ragione per il fatto che comunque il Milan meritava di vincere è palese, la prestazione c'è stata, i segnali di miglioramento pure, ma questi due punti come altri del resto, alla lunga potrebbero pesare tanto nella rincorsa al terzo posto e spero non per l'Europa League.
Giocando così il Milan sicuramente vincerà tante altre partite, ma forse non serviranno per il terzo posto, la squadra è ancora incapace di dare continuità a prestazioni e risultati e fatica comunque a produrre gioco, l'impegno, la generosità e il cuore, non possono sempre sopperire alle carenze strutturali.
Come quella sulla fascia, l'assenza di Bonaventura, la partenza di Suso e Cerci, il mancato arrivo di El Ghazy o un'altro esterno, costringe lo spostamento con conseguente adattamento di Kucka sulla fascia, con risultati indubbiamente scarsi, rispetto al rendimento importante avuto in mediana, l'unica cosa buona è il ritorno di Bertolacci, che deve essere recuperato più di altri.
Resta un Milan che fatica a produrre gioco e occasioni e anche il Milan diverso del secondo tempo, almeno nello spirito, è tenuto a galla da Gigio, che ha compiuto l'ennesimo miracolo, riesce a pareggiare i conti, sul ribaltamento di fronte con Bacca, che serve un pallone a Niang, solo da mette dentro.
Solo il gol del pareggio, riesce a cambiare l'inerzia della partita, l'Udinese arretra e il Milan si esalta, trovando coraggio e determinazione e il secondo tempo diventa un assalto alla ricerca del gol e della vittoria, ma con poche idee e senza un giocatore adatto alla situazione, che non può essere il solito abulico Balotelli.
Il Milan non ha gioco e neanche le soluzioni su calcio piazzato sortiscono grandi effetti, il Milan ci prova fino alla fine, ma con sempre meno lucidità, il salto di qualità si fa solo vincendo partite come questa, anche se il terzo posto rimane lontano sempre sei punti e con una partita in meno, ma è la distanza invariata che alimenta le speranze.
Foto tratte dal web

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