venerdì 6 novembre 2020

Impareremo anche da questa prestazione.

 

La partita a San Siro con il Verona, sarà l'occasione per dimostrare che il Milan ha oramai fatto il salto di qualità, soprattutto a livello mentale, il Verona è un avversario molto ostico, basti solo pensare che ha la migliore difesa della serie A,  comunque vada dopo il pareggio del Sassuolo a Udine, il Milan può mantenere la vetta della classifica anche perdendo, ma due sconfitte in 4 giorni avrebbero il sapore della bocciatura su tutta la linea, invece, prima della pausa per le nazionali, il Milan deve dimostrare che la squadra sta diventando grande e che può raggiungere l’obiettivo dichiarato del quarto posto, quel tanto agognato ritorno in Champions League.

Che cosa abbia voluto dire Ibra quando è uscito dal campo dopo la sostituzione, ripetendo accompagnandolo con le mani quel ritornello, si può solo intuire, credo che volesse ricordare a lui, a Pioli e ai compagni, che contro il Lille nessuno ha mandato a memoria quello che si sta facendo oramai da mesi, la partita con il Verona dirà anche a lui come è stata metabolizzata questa sconfitta e che al di là delle proporzioni, mette in evidenza il fatto, che alla prima volta in svantaggio (in queste 24 gare) la macchina da gol (almeno due a partita) si è inceppata, è un caso oppure è ancora un limite?

Dopo la sconfitta con il Lille nessuno ha fatto drammi, tutti sono stati concordi con l’ammettere che alcune volte le sconfitte servono a fare crescere il gruppo, domenica sapremo se è così e quanto è cresciuto veramente questo Milan dei giovani, quanto sarà pronto a ripartire e se avrà ancora la consapevolezza delle proprie qualità, poi ci sarà la sosta per recuperare un po’ di energie fisiche e mentali, senza isteria e con le certezze acquisite in questi mesi, ci sono tutti i presupposti per riprendere a marciare.

Il Milan non mi è sembrato appagato, ma piuttosto stanco (fisicamente e mentalmente), contro il Verona deve ritrovare la stessa attenzione e la stessa concentrazione messe in campo nelle ultime 24 partite, da una squadra “giovane ma matura” ed è proprio quello che il Milan deve dimostrare, perché una squadra matura sa e deve reagire subito alle difficoltà e Lille è stata la prima difficoltà e non sarà l’ultima.

A livello psicologico sarebbe stato importante solo mantenere la vetta della classifica, ma siccome il Milan gioca per ultimo e dopo il pareggio tra Udinese e Sassuolo non può essere raggiunto da nessuno, per evitare “il rischio di un contraccolpo” c'è bisogno di tornare a vincere ed allungare in classifica, serve ritrovare subito l’abitudine a vincere, da come il Milan uscirà da questa partita, sarà un segnale importante per tutta la stagione, il Milan non è un contendente per lo scudetto, ma potrebbe diventarlo, sicuramente però è una squadra che può fare grandi cose.

Maldini è già al lavoro, a Udine l’avvicendamento tra Calhanoglu e Brahim Diaz, è suonato come un avvertimento per il turco, ma anche una prova tecnica per il futuro, il Milan vuole fare comunque questo investimento importante, a maggior ragione se dovesse andar via Calhanoglu, per il quale non si registrano passi in avanti sul rinnovo, il suo agente è fermo a 6,5 milioni, mentre il Milan non intende andare oltre ai 5 milioni bonus compresi.

Adesso oltre al Manchester United e all’Inter si è inserito anche il Napoli (su indicazione di Gattuso), il Napoli propone uno scambio a gennaio con il 29enne difensore centrale Maksimović, anche lui in scadenza a giugno 2021, non è il tipo di giocatore che serve e che interessa al Milan e poi credo che De Laurentis non faccia ingaggi di 6 o 7 milioni, ricordo comunque che la volontà di Calhanoglu resta quella di rimanere al Milan.

Maldini oltre ai rinnovi di Donnarumma, Calhanoglu e ora anche di Ibrahimovic, è già al lavoro per il mercato di gennaio, nonostante non ci siano grandi ricavi, il Milan vuole investire per proseguire il percorso di crescita e la trattativa che più preme oltre al difensore centrale, è quella di Brahim Diaz e di Diogo Dalot, per questo Massara e Maldini sono in continuo contatto con gli agenti dei due giocatori, perché vogliono provare a trattenerli entrambi.

La situazione “scadenze contrattuali” con la possibilità di svincolarsi ed andare a giocare da un’altra parte a costo zero, è un problema per i rossoneri, ma può essere anche un'opportunità per gli acquisti in entrata e tra questi c’è Thauvin, un’ottima idea per la prossima stagione a costo zero e seguitissima dal Milan.

Abbandonate le piste Bakajoko ed altre, il nome nuovo della mezzala è quello di Susic, calciatore classe 2000 del Salisburgo molto spesso paragonato a Milikovic-Savic, il Milan già attivo sul mercato per uno dei centrocampisti più promettenti del calcio internazionale e secondo quanto si apprende, il Milan avrebbe l’intenzione di acquistarlo entro il prossimo mercato di gennaio, lasciando in prestito al Salisburgo fino a giugno, per anticipare la concorrenza.

Susic come Szoboszlai è un elemento di grande prospettiva, Szoboszlai sta attirando l’attenzione delle big europee e in Italia quelle di Juventus, Napoli e Lazio, l’improvvisa interruzione dei rapporti con Rangnick, ha poi frenato l’operazione per il Milan, che non sembra invece avere frenato per Kabak.

Il direttore sportivo dello Schalke 04, ha detto che non avrebbe potuto vendere il giocatore alla fine del mercato scorso e che una cessione in quel momento sarebbe stata fuori discussione, mentre per una cessione a gennaio (essendo ancora in tempi economicamente difficili) non si piò escludere nulla, il Milan comunque è molto interessato anche al difensore centrale classe '99 dell'Ajax Schuurs.

Nessun commento:

Posta un commento