La partita a San Siro con il Verona, sarà
l'occasione per dimostrare che il Milan ha oramai fatto il salto di qualità,
soprattutto a livello mentale, il Verona è un avversario molto ostico, basti
solo pensare che ha la migliore difesa della serie A, comunque vada dopo il pareggio del Sassuolo a
Udine, il Milan può mantenere la vetta della classifica anche perdendo, ma due
sconfitte in 4 giorni avrebbero il sapore della bocciatura su tutta la linea,
invece, prima della pausa per le nazionali, il Milan deve dimostrare che la
squadra sta diventando grande e che può raggiungere l’obiettivo dichiarato del
quarto posto, quel tanto agognato ritorno in Champions League.
Che cosa abbia voluto dire Ibra quando è
uscito dal campo dopo la sostituzione, ripetendo accompagnandolo con le mani quel
ritornello, si può solo intuire, credo che volesse ricordare a lui, a Pioli e
ai compagni, che contro il Lille nessuno ha mandato a memoria quello che si sta
facendo oramai da mesi, la partita con il Verona dirà anche a lui come è stata
metabolizzata questa sconfitta e che al di là delle proporzioni, mette in
evidenza il fatto, che alla prima volta in svantaggio (in queste 24 gare) la
macchina da gol (almeno due a partita) si è inceppata, è un caso oppure è
ancora un limite?
Dopo la sconfitta con il Lille nessuno ha
fatto drammi, tutti sono stati concordi con l’ammettere che alcune volte le
sconfitte servono a fare crescere il gruppo, domenica sapremo se è così e
quanto è cresciuto veramente questo Milan dei giovani, quanto sarà pronto a ripartire e se avrà ancora la consapevolezza delle proprie
qualità, poi ci sarà la sosta per recuperare un po’ di energie fisiche e
mentali, senza isteria e con le certezze acquisite in questi mesi, ci sono tutti
i presupposti per riprendere a marciare.
Il Milan non mi è sembrato appagato, ma
piuttosto stanco (fisicamente e mentalmente), contro il Verona deve ritrovare
la stessa attenzione e la stessa concentrazione messe in campo nelle ultime 24
partite, da una squadra “giovane ma matura” ed è proprio quello che il Milan
deve dimostrare, perché una squadra matura sa e deve reagire subito alle
difficoltà e Lille è stata la prima difficoltà e non sarà l’ultima.
A livello psicologico sarebbe
stato importante solo mantenere la vetta della classifica, ma siccome il Milan
gioca per ultimo e dopo il pareggio tra Udinese e Sassuolo non può essere
raggiunto da nessuno, per evitare “il rischio di un contraccolpo” c'è bisogno
di tornare a vincere ed allungare in classifica, serve ritrovare subito l’abitudine
a vincere, da come il Milan uscirà da questa partita, sarà un segnale
importante per tutta la stagione, il Milan non è un contendente per lo scudetto,
ma potrebbe diventarlo, sicuramente però è una squadra che può fare grandi cose.
Maldini è già al lavoro, a Udine l’avvicendamento tra Calhanoglu e
Brahim Diaz, è suonato come un avvertimento per il turco, ma anche una prova
tecnica per il futuro, il Milan vuole fare comunque questo investimento
importante, a maggior ragione se dovesse andar via Calhanoglu, per il quale non si registrano passi in avanti sul rinnovo, il suo
agente è fermo a 6,5 milioni, mentre il Milan non intende andare oltre ai 5
milioni bonus compresi.
Adesso oltre al
Manchester United e all’Inter si è inserito anche il Napoli (su indicazione di
Gattuso), il Napoli propone uno scambio a gennaio con il 29enne difensore
centrale Maksimović, anche lui in scadenza a giugno 2021, non è il tipo di
giocatore che serve e che interessa al Milan e poi credo che De Laurentis non
faccia ingaggi di 6 o 7 milioni, ricordo comunque che la volontà di Calhanoglu
resta quella di rimanere al Milan.
Maldini oltre ai rinnovi di Donnarumma, Calhanoglu
e ora anche di Ibrahimovic, è già al lavoro per il mercato di gennaio, nonostante non ci siano
grandi ricavi, il Milan vuole investire per proseguire il percorso di crescita
e la trattativa che più preme oltre al difensore
centrale, è quella di Brahim Diaz e di
Diogo Dalot, per questo Massara e Maldini sono in continuo contatto con gli agenti
dei due giocatori, perché vogliono provare a trattenerli entrambi.
La situazione “scadenze contrattuali” con
la possibilità di svincolarsi ed andare a giocare da un’altra parte a costo
zero, è un problema per i rossoneri, ma può essere anche un'opportunità per gli
acquisti in entrata e tra questi c’è Thauvin, un’ottima idea per la prossima
stagione a costo zero e seguitissima dal Milan.
Abbandonate le piste
Bakajoko ed altre, il nome nuovo della mezzala è quello di Susic, calciatore classe
2000 del Salisburgo molto spesso paragonato a Milikovic-Savic, il Milan già attivo sul mercato per uno dei
centrocampisti più promettenti del calcio internazionale e secondo quanto si
apprende, il Milan avrebbe l’intenzione di acquistarlo entro il prossimo
mercato di gennaio, lasciando in prestito al Salisburgo fino a giugno, per anticipare
la concorrenza.
Susic come Szoboszlai
è un elemento di grande prospettiva, Szoboszlai sta attirando l’attenzione
delle big europee e in Italia quelle di Juventus, Napoli e Lazio, l’improvvisa
interruzione dei rapporti con Rangnick, ha poi frenato l’operazione per il
Milan, che non sembra invece avere frenato per
Kabak.
Il direttore sportivo dello
Schalke 04, ha detto che non avrebbe potuto vendere il giocatore alla fine del
mercato scorso e che una cessione in quel momento sarebbe stata fuori
discussione, mentre per una cessione a gennaio (essendo ancora in tempi
economicamente difficili) non si piò escludere nulla, il Milan comunque è molto
interessato anche al difensore centrale classe '99 dell'Ajax Schuurs.
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