giovedì 12 novembre 2020

Nella concitazione finale, manca un rigore al Milan.

 

Negli ultimi concitati minuti per arrivare la pareggio, in area veronese c'è stato un episodio che è sfuggito all’arbitro e non capisco perché il VAR non è intervenuto, visto che lo aveva già fatto annullando due gol al Milan e dopo le polemiche arbitrali sul VAR, che non manda l’arbitro a rivedere l’azione e per il quale c’era stato l’intervento di Rizzoli, che aveva detto: “Ci sta l’errore, ma doveva intervenire il VAR”, perché in questo episodio non lo ha fatto?

Angolo per il Milan, Ibra prende l'incrocio dei pali di testa, il pallone arriva a Leao che tira, Tameze gli colpisce il piede mentre sta calciando, è rigore perché c’è il contatto e si tratta di un intervento scomposto, il VAR non è intervenuto, ma perché se Rizzoli aveva già squalificato Nasca, al VAR di Milan-Roma per non essere intervenuto? Eppure, era un caso di facile lettura, io da casa l’ho visto subito, ma poi non hanno fatto nemmeno un replay e ho pensato di essermi sbagliato, ma io la VAR non ce l’ho.

Ma allora, a che cosa è servito l’intervenuto a Sky di Rizzoli sull’uso del VAR, dopo le polemiche su Milan-Roma e Inter-Parma, dice che non c’è presunzione nell’operato dell’arbitro e del VAR, parla delle proteste che bloccano il canale comunicativo con il “varista”, ma in questo episodio non ha protestato nessuno per “bloccare la comunicazione”, eppure, quando è il Milan ha commettere un fallo lo vedono tutti, quand’è al contrario c’è sempre qualcosa che mi sfugge.

Sulla possibilità di avere una coppia fissa arbitro-VAR come fanno in Europa, Rizzoli ha tirato fuori la storia di dare più possibilità ai giovani, ma i giovani devono arbitrare aiutati da quelli più esperti, non devono fare il VAR agli arbitri più vecchi, se no si crea una situazione di sudditanza da una parte e di presunzione dall’altra, io continuo a restare dell’idea che gli arbitri “dismessi”, quelli che finiscono di arbitrare insomma, devono passare dal campo al VAR, fare squadra con l’arbitro almeno per una stagione intera e dare l’ultima decisone proprio al VAR per manifesta competenza, cambierà poco perché la presunzione e l’arroganza è il loro mestiere, ma proviamo a trovare oltre alle scuse anche qualche soluzione.

Mi soffermo sulle ultime parole di Rizzoli: “si preferisce la verità del campo. Non vogliamo errori chiari ed eclatanti che non vengano corretti, bisogna cercare di evitare disattenzioni clamorose (e questa lo è)”. “L'infallibilità non c'è, ma andare a rivedere tutti gli episodi renderebbe le partite interminabili”, ecco perché non l’hanno rivista, perché ne avevano già viste tante e anche questa avrebbe allungato (interminabile) di più la patita, era già tardi ed erano impazienti di andare a cena.

Ma torniamo alla reazione che ha avuto il Milan nel secondo tempo e sotto di due gol, una reazione da squadra collaudata e questo ci fa ben sperare per il prosieguo del campionato, per lo scudetto o per la Champions il Milan è competitivo, non è il Milan dei due anni di Ibra, ma forse è il migliore da allora, più o meno come quello di Seedorf, ma per giocarsela fino in fondo deve dimostrare di avere fatto il salto di “maturità” e poi perfezionare la squadra, facendo un ulteriore salto di qualità.

L’organico va completato e rinforzato, credo che alcuni innesti siano già previsti per il mercato di gennaio e molto dipenderà dai rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu, al momento quello del portiere sembra meno complicato rispetto a quello del trequartista, tra le tante cose da fare, Maldini sta provando a prolungare anche il contratto di Kessie fino al 2024, visto che c’è l’idea comune di continuare insieme e poi lavorerà sui possibili nomi per il mercato di gennaio.

Questa settimana dovrebbe essere decisiva per i rinnovi famosi, perché poi non ci saranno più margini per le trattative, i due dal primo gennaio hanno la possibilità di intavolare una trattativa di contratto con chiunque, firmare il primo di febbraio e trasferirsi nella nuova squadra il primo luglio a zero, dalle parole di Maldini, si capisce che non verrà confermato Antonio Donnarumma e che il suo milione (più bonus e più acceso alla Champions) costituiranno l’aumento di contratto per arrivare a 8, che è esattamente a metà strada tra i 6 attuali e 10 chiesti.

Per Calhanoglu il Milan non vuole arrivare ai 6 milioni richiesti, ma al massimo a 4, qui la distanza è tanta e poi ci sono Napoli e Inter grandi interessate, perché arrivando da svincolato, Calha quei 6 milioni li prenderebbe ovunque e poi c’è l'Atletico Madrid pronto a fare un'offerta al Milan per il giocatore, credo che si possa chiudere a 5, ma non so se la proprietà resterà ferma sui 4, la mia impressione è che si arrivi al divorzio.

A gennaio l’investimento sarà in difesa, poi tutto dipenderà da che posizione occuperà il Milan in classifica e se si troverà veramente nelle condizioni di lottare per lo scudetto, a quel punto gli investimenti se ce ne sarà l’occasione, potrebbero essere fatti anche in altri ruoli, Duarte e Musacchio sono destinati a lasciare il Milan, pertanto è necessario un innesto e sarà molto probabilmente Lovato, visto che a quanto si dice, il dialogo con il Verona è abbastanza avviato.

L’alternativa potrebbe essere Kabak, ma è ancora tutto da vedere, se invece il Milan andasse avanti in Europa, servirebbe anche un innesto a centrocampo, con i soli Bennacer, Kessie e Tonali in questo reparto, il Milan sarebbe un po’ scoperto, come lo è sul vice Ibra, la dirigenza se il Milan dovesse trovarsi a lottare per il primo posto, allora potrebbe acquistare un vice Zlatan, purché sia giovane, di prospettiva e che allo stesso tempo sia un’operazione economicamente vantaggiosa e ragionevole.

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