martedì 3 novembre 2020

Piedi per terra

 I numeri sicuramente sono da scudetto, questo obiettivo non è stato programmato e sono tante le “falle” ancora presenti, che parlare di scudetto sarebbe da sbruffoni, è vero che questo è un anno anomalo e che quasi sempre in stagioni così, poi lo scudetto lo vince una sorpresa, ma anche come sorpresa, l’Atalanta, il Napoli e perché il Sassuolo, potrebbero essere più sorpresa di noi, che non dobbiamo dimenticare da dove veniamo.

Credo che un discorso del genere, possa essere affrontato a febbraio, quando e se il Milan sarà ancora sul podio e se a gennaio verrà completato con quei 3 o 4 giocatori che mancano, e poi c’è la pandemia che potrebbe colpirci duramente, certo non per questo bisogna spegnere il fuoco dell’entusiasmo, che spesso è il motivo delle “imprese”, il Milan ha tutto il diritto di sognare, ma restando coi piedi per terra.

Siamo ancora all’inizio della stagione e ne dovrà passare di acqua sotto i ponti, senz’altro "Mai dire mai" come diceva 007, anzi, approfitto di questo post, per salutare Sean Connery nel suo ultimo viaggio, una leggenda del cinema mondiale che si è spento all'età di 90 anni.

Ammetto che il calcio è imprevedibile, che non è una scienza esatta, come dico io è l’unica materia dove 2 più 2 non fa mai 4 e sì che può succedere di tutto, il Milan indubbiamente ha l’obbligo di provarci, la stampa ha ripreso a parlare della possibilità di scudetto e so che questa storia ce la porteremo avanti fino a quando usciremo fuori dai giochi (spero mai), per potere criticare finalmente ancora Maldini, Gazidis, Pioli e compagnia cantando.

Il Milan è forte e comunque in quanto Milan deve pensarci a vincere lo scudetto, poi se accade con qualche anno d’anticipo è meglio, al momento ha solo qualche punto di vantaggio e un organico giovane, nonché inferiore a Juventus, Inter e Napoli, deve continuare a fare i fatti, senza farsi coinvolgere nella dialettica delle parole, deve continuare con questo entusiasmo, deve vincere continuando a divertirsi e a divertirci, a fare un calcio piacevole e d’avanguardia (detto dal professore Sacchi).

A Udine non è stato un grande Milan, ha vinto e lo ha fatto da grande squadra, non ha giocato come le altre volte, ma sono riusciti a vincere lo stesso, denotando maturità e crescita mentale, anche se credo che la prova più importante sarà quella di domenica contro un Verona ostico, quindi pensiamo alla prossima partita, perché il Sassuolo ci segue in maniera inesorabile e la stagione è ancora lunga.

Le difficoltà devono ancora arrivare, qualcuna ha definito il Milan “cul” e potrebbe anche avere ragione, poi detto da lei va bene tutto, ma intanto un altro esame ci attende ed è quello con il Lille di Europa League, siamo il Milan e dobbiamo avere ambizioni anche in Europa, i recuperi di Hauge, Donnarumma e Rebic (fra l’altro gli ultimi due già utilizzati a Udine) danno ulteriore possibilità alla squadra, che fino a questo punto si è comportata da vera squadra, con un grande collettivo e delle belle individualità.

L’evoluzione di Kessie e Bennacer è clamorosa e pensare che ci ridevano dietro per avere acquistato l'algerino dall’Empoli, cresce anche Tonali che quanto prima diventerà uno dei titolari, bene anche Dalot e Brahim Diaz, che bisognerà provare a riscattare prima che diventi troppo tardi, cresce se pure lentamente o meglio ad intermittenza anche Leao, che con un Ibrahimovic così in forma, può permettersi di prendersela comoda e a proposito.

Ibrahimovic scherza quando dice, che “se Maldini non gli rinnova il contratto per il prossimo anno, smette di giocare”, è però un chiaro avvertimento alla società per dire di non fermarsi adesso e di continuare a fare quello che c’è da fare, bisogna rinnovare i Donnarumma, Calhanoglu, Romagnoli (senza aspettare la scadenza), alzare la clausola a Bennacer, riscattare Diaz e Dalot e infine prendere un secondo portiere da coppa e poi c’è anche il suo rinnovo, scherza naturalmente, ma se il Milan non va in quella direzione lui non si diverte più ed allora sarebbe veramente capace di lasciare tutti in asso e non giocare più.

Tutti noi speriamo nello scudetto, i ragazzi ci proveranno, ma quello che ci crede veramente più di tutti è Zlatan, lo ha detto la scorsa stagione, che se fosse arrivato il primo giorno di ritiro, avrebbe portato il Milan allo scudetto, quest’anno è al Milan dall’inizio e sta mantenendo la parola, ora vuole che la società dopo avere confermato lui e Pioli, non si impaurisca e lo assecondi fino alla fine.

È tornato dagli U.S.A. perché lì non si divertiva e perché sogna di portare il Milan di nuovo allo scudetto, sono sicuro che nei pensieri del Milan, c’è quello di trattare il suo rinnovo non appena avranno sistemato quelli di Donnarumma e Calhanoglu, anche se per quest’ultimo il rinnovo lo vedo difficile, Calhanoglu è un buon giocatore, forse un ottimo giocatore, ma non è il “campione”, non è decisivo come Gigio e Zlatan e soprattutto non è un calciatore da 7 milioni a stagione.

Se dovesse insistere, al Milan converrebbe monetizzare quello che c’è da monetizzare e puntare tutto su Brahim Diaz, modificando magari l’assetto dei trequartisti, però Ibrahimovic in sostanza vuole dire questo: siate veloci nelle decisioni, Diaz è soltanto in prestito e la sua crescita è seguita con attenzione dal Real Madrid, più passa il tempo e più diventa difficile acquistarlo, bisogna decidere e muoversi in fretta, altrimenti il rischio è quello di valorizzare il giocatore per gli altri.

Zlatan scherza sul suo rinnovo, ma non lo fa per caso, sa di avere ancora tanto da dare, specialmente nella crescita definitiva di questi giovanotti, è pronto a fargli da scudo, a prendersi lui tutte le responsabilità e da buon padre di famiglia e disposto a proteggerli negli immancabili momenti negativi, che i giovani proprio perché tali non saprebbero affrontare.

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