Il Milan è stato padrone incontrastato per tutti i primi 25 minuti, poi ha sofferto e ha sofferto da squadra, da grande squadra, ma concesso qual cosina di troppo al Napoli, grande Donnarumma che è stato bravo e a tenuto in partita i rossoneri, che sono arrivati al raddoppio ancora con Ibra e poi per un errore in uscita di Kessie, che ha propiziato il gol di Mertens, il Napoli ci ha messo paura fino a quando è arrivato gol di Hauge.
Il Milan ha sofferto e ha saputo
controllare la partita da squadra, da grande squadra grazie ad un
intramontabile campione di nome Zlatan Ibrahimovic, a 39 anni è ancora più
forte di prima e secondo me il più forte di tutti e quando è uscito per
infortunio, ci ha creato un’ansia indicibile.
Ansia per il risultato e anche per il
futuro di una squadra, che con lui ha grande qualità e gli permette di
affrontare qualsiasi tipo di avversario da squadra, giocando sempre per vincere
e amministrando con saggezza i momenti difficili della gara, dimostrato di
saper superare le innumerevoli difficoltà, in questa stagione.
20 risultati utili consecutivi non si
fanno per caso, ma ora il Milan è ad un momento cruciale del suo percorso, deve
capire quanto siano cresciuti i ragazzi e quanto non siano più Ibrahimovic
dipendenti, la lesione al flessore della coscia sinistra, terrà Zlatan fuori
per circa tre settimane e in questo periodo il Milan giocherà tre partite di
campionato e tre di coppa, dando per forza di cose, un orientamento ben preciso
al suo campionato.
Oltre a lui, mancherà anche Saelemaekers che
si è fatto male alla caviglia sinistra e già giovedì c’è la partita importante
con il Lille, per il passaggio del girone di Europa League e poi la Fiorentina
in campionato, per continuare la corsa da un posto Champions, perché
l’obbiettivo dichiarato è e resta quello, senza comunque fare lo stesso un pensierino
alla possibilità di scudetto.
Se la Juve ingrana o continua a
tallonarci e poi a gennaio fa i cambi che deve fare, insieme all’Inter hanno
l’organico più forte e più completo, ma se dovessimo continuare ad essere
squadra anche senza Ibra e riuscissimo a completare anche noi l’organico,
allora il pensierino allo scudetto sarebbe più lecito e più che concreto.
Quali possono essere le possibili
soluzioni, senza dimenticare che anche Leao è ancora indisponibile, il Milan le
soluzioni ce li ha, bisogna vedere quanto sono cresciute e quanto possono
giocare senza Ibra, ovvero siano capaci di mutare il loro modo di giocare, il
loro modo di approcciarsi alla partita, con compiti più da leader e meno da
gregari.
Una cosa è certa e inevitabile, lo
slittamento di Rebic come prima punta, Colombo anche se è entrato bene, se è senza
paura, è ancora giovane e poi un attaccante di riserva in panchina dobbiamo
tenerlo, è nel trio dei trequartisti che bisogna intervenire, confermato
Calhanoglu, Hauge e Brahim Diaz dovrebbero essere
gli esterni, tranne se non sarà riproposto Castillejo
a destra (pur non essendo nelle migliori condizioni), con Diaz e Hauge (a
Milanello sta impressionando tantissimo), che si giocano una maglia come
esterno sinistro.
Come ho già detto, Castillejo lo vedo
lontano dal progetto Milan, certo, capisco che si proverà comunque a
valorizzarlo, ma Hauge, per quelle poche volte che è entrato, ha lottato come
un leone e ha quasi sempre segnato, ad oggi per me lui è la migliore soluzione
sulla fascia sinistra.
Il tour de force è già iniziato e le
difficoltà causate dall’organico incompleto sono tornare ad emergere, da questo
tour de force si potrà capire dove può arrivare questo Milan, il campionato è ancora
lungo e in pratica è appena cominciato, le situazioni possono ancora cambiare
radicalmente, specialmente se il Milan non farà qualcosa sul prossimo mercato,
per consolidarsi a certi livelli come abbiamo sempre detto.
Ha bisogno di prendere un difensore
centrale e un altro centrocampista del tipo Kessie, il Celtic è molto soddisfatto di Laxalt e sta già prendendo in considerazione
di acquistare nel mercato di gennaio e siccome al Milan piace Ajer, si potrebbe
riprendere l’operazione, con l’inserimento di Laxalt, per il centrocampo serve
un infaticabile lottatore, Tonali può sostituire Bennacer e poi va fatto
crescere con calma, comunque va aspettato.
La scorsa settimana, si è scatenato il
dibattito su Locatelli e su quanto fosse un rimpianto per il Milan, oggi
sicuramente sì, ma quando è stato ceduto nel 2018 no, il ragazzo ha voluto lui
andare a giocare e in quel momento non era ancora ancora pronto per farlo nel
Milan, ma l‘errore è stato di Leonardo e dello stesso Gattuso, che lo hanno
mandato via senza mantenerne il controllo, come fatto per Pobega.
Chiaramente la vicenda ci insegna, che con i giovani bisogna avere pazienza e saperli aspettare, devono inserirsi e abituarsi a indossare maglia prestigiose e in contesto diversi dai quali si proviene, come lo scorso anno di questi tempi era successo a Bennacer, Colombo come sta succedendo per Pobega, ha bisogno di una occasione per andare a giocare, quindi al di là della necessità di avere un vice Ibra, i giovani devono giocare e quindi sarebbe meglio se Colombo andasse a giocare.
Quindi c’è da capire se le varie
combinazioni d’attacco, possono essere sufficienti nel caso sempre più
probabile, che manchi Ibra, il gruppo è compatto, l’impianto di gioco funziona,
ma deve continuare a funzionare anche senza il supportato dello svedese, solo
allora potremo parlare di scudetto e solo allora
capiremo quale è il futuro del Milan.
Tra i giocatori indiziati
per rinforzare l’attacco, c’è l'esterno francese campione del mondo Thauvin, il
27enne in scadenza con il Marsiglia, non è intenzionato a rinnovare, il Milan
ha già fatto un’offerta al Marsiglia e una al giocatore, si tratta di un
quadriennale a 3 milioni a stagione, ma non è l’unica offerta che il francese dovrà
valutare, il giocatore dice di avere dato la precedenza a Maldini, se così
fosse, accrescerebbe notevolmente la qualità in attacco, ma non sarebbe il
sostituto di Ibra.
Il possibile sostituto di Ibra nel mercato di gennaio, è un’ipotesi che non può e non deve
essere scartata, il candidato potrebbe essere
uno tra: Mandzukic che è un parametro zero, ma si tratterebbe di un
calciatore praticamente fermo o comunque non proprio pronto, oppure sempre
d’esperienza ma non a zero, Giroud del Chelsea (il mio preferito), De Jong del Siviglia, Llorente
del Napoli e Pellè dello Shandong Luneng.
Oppure da ricercare in un giovane di
talento che abbia un prezzo accessibile, uno di questi potrebbe essere il
21enne attaccante olandese Malen, di proprietà del PSV Eindhoven e della
scuderia di Raiola, praticamente due botteghe care, per cui diventa difficile
che si possa concretizzare a gennaio, così come è complicata anche la pista
Jovic, tranne se non dovesse arrivare in prestito e non sarebbe una soluzione
da scartare.
Molto
difficile invece, sarebbe arrivare a giovani bomber come Scamacca del Genoa o
Pinamonti dell’Inter e per gennaio non si muove neanche Milik, torna a farsi nuovamente
il nome di Mariano Diaz del Real Madrid, che non sta trovando spazio e che
il Milan segue fin dalla scorsa estate.
Un infortunio muscolare
è molto difficile da smaltire, sicuramente e lo speriamo tutti, Ibra tornerà in
forma e sarà ancora decisivo, ma il centravanti di scorta serve, perché Leao e
Rebic anche se possono giocare al centro dell’attacco, sono sempre delle soluzioni
di ripiego, senza contare che vanno a sguarnire il loro reparto.
Per finire il capitolo Calhanoglu, all'inizio l'idea di perderlo spaventava tutti, dopo che il suo agente ha continuato ad impuntarsi su cifre fuori mercato, adesso si riflette su come sostituirlo, anche se si tratta di una separazione dolorosa, la dirigenza di contro sta aumentando il pressing su Szoboszlai del Salisburgo, in estate era stato ritenuto ancora acerbo e per questo non era stato fatto l'investimento, adesso invece, per quanto fatto vedere con il Salisburgo e la Nazionale, è diventato appetibile a molti, c’è molta concorrenza, ma potrebbe scegliere il Milan come destinazione giusta.
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