mercoledì 25 novembre 2020

Questa non ci voleva.

Il Milan è stato padrone incontrastato per tutti i primi 25 minuti,  poi ha sofferto e ha sofferto da squadra, da grande squadra, ma concesso qual cosina di troppo al Napoli, grande Donnarumma che è stato bravo e a tenuto in partita i rossoneri, che sono arrivati al raddoppio ancora con Ibra e poi per un errore in uscita di Kessie, che ha propiziato il gol di Mertens, il Napoli ci ha messo paura fino a quando è arrivato gol di Hauge.

Il Milan ha sofferto e ha saputo controllare la partita da squadra, da grande squadra grazie ad un intramontabile campione di nome Zlatan Ibrahimovic, a 39 anni è ancora più forte di prima e secondo me il più forte di tutti e quando è uscito per infortunio, ci ha creato un’ansia indicibile.

Ansia per il risultato e anche per il futuro di una squadra, che con lui ha grande qualità e gli permette di affrontare qualsiasi tipo di avversario da squadra, giocando sempre per vincere e amministrando con saggezza i momenti difficili della gara, dimostrato di saper superare le innumerevoli difficoltà, in questa stagione.

20 risultati utili consecutivi non si fanno per caso, ma ora il Milan è ad un momento cruciale del suo percorso, deve capire quanto siano cresciuti i ragazzi e quanto non siano più Ibrahimovic dipendenti, la lesione al flessore della coscia sinistra, terrà Zlatan fuori per circa tre settimane e in questo periodo il Milan giocherà tre partite di campionato e tre di coppa, dando per forza di cose, un orientamento ben preciso al suo campionato.

Oltre a lui, mancherà anche Saelemaekers che si è fatto male alla caviglia sinistra e già giovedì c’è la partita importante con il Lille, per il passaggio del girone di Europa League e poi la Fiorentina in campionato, per continuare la corsa da un posto Champions, perché l’obbiettivo dichiarato è e resta quello, senza comunque fare lo stesso un pensierino alla possibilità di scudetto.

Se la Juve ingrana o continua a tallonarci e poi a gennaio fa i cambi che deve fare, insieme all’Inter hanno l’organico più forte e più completo, ma se dovessimo continuare ad essere squadra anche senza Ibra e riuscissimo a completare anche noi l’organico, allora il pensierino allo scudetto sarebbe più lecito e più che concreto.

Quali possono essere le possibili soluzioni, senza dimenticare che anche Leao è ancora indisponibile, il Milan le soluzioni ce li ha, bisogna vedere quanto sono cresciute e quanto possono giocare senza Ibra, ovvero siano capaci di mutare il loro modo di giocare, il loro modo di approcciarsi alla partita, con compiti più da leader e meno da gregari.

Una cosa è certa e inevitabile, lo slittamento di Rebic come prima punta, Colombo anche se è entrato bene, se è senza paura, è ancora giovane e poi un attaccante di riserva in panchina dobbiamo tenerlo, è nel trio dei trequartisti che bisogna intervenire, confermato Calhanoglu, Hauge e Brahim Diaz dovrebbero essere gli esterni, tranne se non sarà riproposto Castillejo a destra (pur non essendo nelle migliori condizioni), con Diaz e Hauge (a Milanello sta impressionando tantissimo), che si giocano una maglia come esterno sinistro.

Come ho già detto, Castillejo lo vedo lontano dal progetto Milan, certo, capisco che si proverà comunque a valorizzarlo, ma Hauge, per quelle poche volte che è entrato, ha lottato come un leone e ha quasi sempre segnato, ad oggi per me lui è la migliore soluzione sulla fascia sinistra.

Il tour de force è già iniziato e le difficoltà causate dall’organico incompleto sono tornare ad emergere, da questo tour de force si potrà capire dove può arrivare questo Milan, il campionato è ancora lungo e in pratica è appena cominciato, le situazioni possono ancora cambiare radicalmente, specialmente se il Milan non farà qualcosa sul prossimo mercato, per consolidarsi a certi livelli come abbiamo sempre detto.

Ha bisogno di prendere un difensore centrale e un altro centrocampista del tipo Kessie, il Celtic è molto soddisfatto di Laxalt e sta già prendendo in considerazione di acquistare nel mercato di gennaio e siccome al Milan piace Ajer, si potrebbe riprendere l’operazione, con l’inserimento di Laxalt, per il centrocampo serve un infaticabile lottatore, Tonali può sostituire Bennacer e poi va fatto crescere con calma, comunque va aspettato.

La scorsa settimana, si è scatenato il dibattito su Locatelli e su quanto fosse un rimpianto per il Milan, oggi sicuramente sì, ma quando è stato ceduto nel 2018 no, il ragazzo ha voluto lui andare a giocare e in quel momento non era ancora ancora pronto per farlo nel Milan, ma l‘errore è stato di Leonardo e dello stesso Gattuso, che lo hanno mandato via senza mantenerne il controllo, come fatto per Pobega.

Chiaramente la vicenda ci insegna, che con i giovani bisogna avere pazienza e saperli aspettare, devono inserirsi e abituarsi a indossare maglia prestigiose e in contesto diversi dai quali si proviene, come lo scorso anno di questi tempi era successo a Bennacer, Colombo come sta succedendo per Pobega, ha bisogno di una occasione per andare a giocare, quindi al di là della necessità di avere un vice Ibra, i giovani devono giocare e quindi sarebbe meglio se Colombo andasse a giocare.

Quindi c’è da capire se le varie combinazioni d’attacco, possono essere sufficienti nel caso sempre più probabile, che manchi Ibra, il gruppo è compatto, l’impianto di gioco funziona, ma deve continuare a funzionare anche senza il supportato dello svedese, solo allora potremo parlare di scudetto e solo allora capiremo quale è il futuro del Milan.

Tra i giocatori indiziati per rinforzare l’attacco, c’è l'esterno francese campione del mondo Thauvin, il 27enne in scadenza con il Marsiglia, non è intenzionato a rinnovare, il Milan ha già fatto un’offerta al Marsiglia e una al giocatore, si tratta di un quadriennale a 3 milioni a stagione, ma non è l’unica offerta che il francese dovrà valutare, il giocatore dice di avere dato la precedenza a Maldini, se così fosse, accrescerebbe notevolmente la qualità in attacco, ma non sarebbe il sostituto di Ibra.

Il possibile sostituto di Ibra nel mercato di gennaio, è un’ipotesi che non può e non deve essere scartata, il candidato potrebbe essere uno tra: Mandzukic che è un parametro zero, ma si tratterebbe di un calciatore praticamente fermo o comunque non proprio pronto, oppure sempre d’esperienza ma non a zero, Giroud del Chelsea (il mio preferito), De Jong del Siviglia, Llorente del Napoli e Pellè dello Shandong Luneng.

Oppure da ricercare in un giovane di talento che abbia un prezzo accessibile, uno di questi potrebbe essere il 21enne attaccante olandese Malen, di proprietà del PSV Eindhoven e della scuderia di Raiola, praticamente due botteghe care, per cui diventa difficile che si possa concretizzare a gennaio, così come è complicata anche la pista Jovic, tranne se non dovesse arrivare in prestito e non sarebbe una soluzione da scartare.

Molto difficile invece, sarebbe arrivare a giovani bomber come Scamacca del Genoa o Pinamonti dell’Inter e per gennaio non si muove neanche Milik, torna a farsi nuovamente il nome di Mariano Diaz del Real Madrid, che non sta trovando spazio e che il Milan segue fin dalla scorsa estate.

Un infortunio muscolare è molto difficile da smaltire, sicuramente e lo speriamo tutti, Ibra tornerà in forma e sarà ancora decisivo, ma il centravanti di scorta serve, perché Leao e Rebic anche se possono giocare al centro dell’attacco, sono sempre delle soluzioni di ripiego, senza contare che vanno a sguarnire il loro reparto.

Per finire il capitolo Calhanoglu, all'inizio l'idea di perderlo spaventava tutti, dopo che il suo agente ha continuato ad impuntarsi su cifre fuori mercato, adesso si riflette su come sostituirlo, anche se si tratta di una separazione dolorosa, la dirigenza di contro sta aumentando il pressing su Szoboszlai del Salisburgo, in estate era stato ritenuto ancora acerbo e per questo non era stato fatto l'investimento, adesso invece, per quanto fatto vedere con il Salisburgo e la Nazionale, è diventato appetibile a molti, c’è molta concorrenza, ma potrebbe scegliere il Milan come destinazione giusta. 

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