Così, come dopo la sconfitta con l’Inter
per 3 a 0, dopo la sconfitta con la Lazio per 4 a 0 e dopo la sconfitta con il
Sassuolo per 5 a 2, dopo che siamo fuori dallo scudetto e forse anche dalla
Champions, fuori dalla coppa Italia e dalla supercoppa, con il rischio di un
mancato passaggio ai quarti di Champions, dopo che vedi che la risposta è
niente Zaniolo e Krunic in campo, non è normale che ti cadano le palle per
terra, non è più che comprensibile lo scoramento dei tifosi, che ti sono sempre
stati vicini in massa?
Forse stiamo dimenticando che si sta parlando
del Milan campione d’Italia e non di una squadra che ha problemi di classifica
e di altro, per cui dopo il pareggio con la Roma, la reazione d’orgoglio te la
devi aspettare già contro il Torino e invece il Milan va colando a picco sempre
di più e nessuno vi pone rimedio, la proprietà non se ne frega nulla, Pioli non
sa da dove deve cominciare (un film già visto quand’era alla Lazio, all’Inter e
alla Fiorentina) e Maldini è troppo signore per esonerarlo, perché siamo con il
culo per terra e lui che fa? Fa giocare Krunic e Rebic.
Siamo stati capaci (come spesso in
passato) di far resuscitare una squadra in piena crisi, che nelle otto giornate
precedenti aveva fatto appena due punti, le fratture interne al Milan sono molte
e sono ampie, non sono solo voci, i dissidi interni allo spogliatoio e gli
atteggiamenti non in linea con quelli dello scorso anno, l’allarme di Tonali a
inizio campionato, era un segnale che nessuno ha voluto raccogliere.
Pare che Brahim
Diaz abbia chiesto l’esonero di Pioli, che ci sia di nuovo tensione tra Maldini e la proprietà, si
ha l’impressione che tutti siano a rischio e che rischi anche Pioli, il Milan
rischia il tracollo nel derby di domenica,
come mai e perché nessuno se ne accorge, tanto da non riuscire a porvi rimedio?
Riporto le parole di qualcuno che al momento mi sfugge e che diceva: “La
cosa sbagliata in assoluto è pensare di cambiare le cose continuando a fare
sempre le stesse cose”.
Pioli è così, non è capace di deviare di
un millimetro in quello che sa fare, se le cose vanno bene, bene, se no da lì
non si sposta, non è capace di gestire una crisi e lo ha già dimostrato, non
riesce a vedere quello che da luglio hanno visto tutti e lo hanno evidenziato,
finalmente adesso e per la prima volta davanti a una lampante evidenza, ha ammesso
i suoi errori, ha cominciato il ritiro dicendo che quest’anno ci sarebbero
state delle novità tattiche e poi ha sempre fatto il 4-2-3-1.
Con questo modulo abbiamo vinto solo
perché c’era Kessie, che se pur non giocando bene, ci garantiva le due fasi,
con Diaz, Krunic e tanto meno con De Keteleare, il centrocampo a due non è
sostenibile, ma questo lo dico da 6 mesi, non è vero che Pobega,
Vranckx e Adli sono come dice qualcuno: verità costruite nel cervello
dei tifosi che vedono in chi non gioca la panacea a tutti i mali”, è vero
invece che se quelli che giocano non funzionano, proviamo almeno quelli che non
gioca, hai visto mai e poi, ma li vogliamo fare giocare, che così vediamo chi
ha ragione?.
È evidente invece, che lui ha le sue fisime, Krunic e Diaz in primis e mi sbalordisco che Diaz abbia chiesto il suo esonero, sempre che sia vero, poi, dopo di loro non vede più niente e nessuno, parliamo di Pobega, Vranckx e Adli, di gente che comunque giocava titolare in Francia, in Italia e in Germania, come mai non possono fare qualche partita ogni tanto contro le ultime della classe, il fatto vero è che Pioli ha perso la squadra, non la tiene più come è successo a Roma, a Firenze e con l’Inter.
Dopo la
sconfitta con il Sassuolo, pare ci sia stato un lungo confronto fra Maldini,
Massara e Furlani, per analizzare una situazione abbastanza critica e che si
tramanda da tempo, acquisendo adesso la forma di crisi, non posso pensare come
dicono, che l’unica un’urgenza da tappare immediatamente sul mercato è
quella del portiere, vero è che Tatarusanu non è più presentabile, ma di questo
bisognava accorgersi il 2 gennaio e poi se si è preso Vasquez,
perché non farlo giocare, deve fare la fine di Adli e compagni?, tanto come
diciamo noi a Palermo: “chiù scuru i menzannotti un po' fari”.
Davanti
all’evidenza dei fatti, che ogni tiro in porta è gol, se c’è Tatarusanu tra i
pali o Vasquez cosa cambia, adesso è arrivato il momento in cui bisogna superare
la qualificazione in Champions, nel caso contrario, potrebbe avere delle
ripercussioni inimmaginabili a tutti i livelli, il
Milan non può più sostenere Tatarusanu e il trequartista, con il centrocampo a
due non riesce a proteggere la difesa, bisogna fare almeno un centrocampo a
tre.
… e comunque non ho finito.