lunedì 30 gennaio 2023

La rivoluzione di Pioli: Rebic, Krunic e De Keteleare.

I tifosi hanno lasciato anticipatamente lo stadio durante la partita, era da un secolo che non succedeva un gesto così eclatante, sono concorde con chi l’ha fatto e non sono d’accordo con chi è d’accordo, è vero che si vince e si perde tutti insieme, ma è pure vero, che se c’è un “padrone” che da lontano non capisce che questa squadra ha bisogno di gente nuova, non capisce che l’idillio fra giocatori e allenatore è finito, se Pioli non capisce che deve cambiare modulo e non ci deve presentare la minestra riscaldata di Krunic e Rebic, qualcuno gli e lo dovrà pur fare capire, o no?

Così, come dopo la sconfitta con l’Inter per 3 a 0, dopo la sconfitta con la Lazio per 4 a 0 e dopo la sconfitta con il Sassuolo per 5 a 2, dopo che siamo fuori dallo scudetto e forse anche dalla Champions, fuori dalla coppa Italia e dalla supercoppa, con il rischio di un mancato passaggio ai quarti di Champions, dopo che vedi che la risposta è niente Zaniolo e Krunic in campo, non è normale che ti cadano le palle per terra, non è più che comprensibile lo scoramento dei tifosi, che ti sono sempre stati vicini in massa?

Forse stiamo dimenticando che si sta parlando del Milan campione d’Italia e non di una squadra che ha problemi di classifica e di altro, per cui dopo il pareggio con la Roma, la reazione d’orgoglio te la devi aspettare già contro il Torino e invece il Milan va colando a picco sempre di più e nessuno vi pone rimedio, la proprietà non se ne frega nulla, Pioli non sa da dove deve cominciare (un film già visto quand’era alla Lazio, all’Inter e alla Fiorentina) e Maldini è troppo signore per esonerarlo, perché siamo con il culo per terra e lui che fa? Fa giocare Krunic e Rebic.

Siamo stati capaci (come spesso in passato) di far resuscitare una squadra in piena crisi, che nelle otto giornate precedenti aveva fatto appena due punti, le fratture interne al Milan sono molte e sono ampie, non sono solo voci, i dissidi interni allo spogliatoio e gli atteggiamenti non in linea con quelli dello scorso anno, l’allarme di Tonali a inizio campionato, era un segnale che nessuno ha voluto raccogliere.

Pare che Brahim Diaz abbia chiesto l’esonero di Pioli, che ci sia di nuovo tensione tra Maldini e la proprietà, si ha l’impressione che tutti siano a rischio e che rischi anche Pioli, il Milan rischia il tracollo nel derby di domenica, come mai e perché nessuno se ne accorge, tanto da non riuscire a porvi rimedio? Riporto le parole di qualcuno che al momento mi sfugge e che diceva: “La cosa sbagliata in assoluto è pensare di cambiare le cose continuando a fare sempre le stesse cose”.

Pioli è così, non è capace di deviare di un millimetro in quello che sa fare, se le cose vanno bene, bene, se no da lì non si sposta, non è capace di gestire una crisi e lo ha già dimostrato, non riesce a vedere quello che da luglio hanno visto tutti e lo hanno evidenziato, finalmente adesso e per la prima volta davanti a una lampante evidenza, ha ammesso i suoi errori, ha cominciato il ritiro dicendo che quest’anno ci sarebbero state delle novità tattiche e poi ha sempre fatto il 4-2-3-1.

Con questo modulo abbiamo vinto solo perché c’era Kessie, che se pur non giocando bene, ci garantiva le due fasi, con Diaz, Krunic e tanto meno con De Keteleare, il centrocampo a due non è sostenibile, ma questo lo dico da 6 mesi, non è vero che Pobega, Vranckx e Adli sono come dice qualcuno: verità costruite nel cervello dei tifosi che vedono in chi non gioca la panacea a tutti i mali”, è vero invece che se quelli che giocano non funzionano, proviamo almeno quelli che non gioca, hai visto mai e poi, ma li vogliamo fare giocare, che così vediamo chi ha ragione?.

È evidente invece, che lui ha le sue fisime, Krunic e Diaz in primis e mi sbalordisco che Diaz abbia chiesto il suo esonero, sempre che sia vero, poi, dopo di loro non vede più niente e nessuno, parliamo di Pobega, Vranckx e Adli, di gente che comunque giocava titolare in Francia, in Italia e in Germania, come mai non possono fare qualche partita ogni tanto contro le ultime della classe, il fatto vero è che Pioli ha perso la squadra, non la tiene più come è successo a Roma, a Firenze e con l’Inter.

Dopo la sconfitta con il Sassuolo, pare ci sia stato un lungo confronto fra Maldini, Massara e Furlani, per analizzare una situazione abbastanza critica e che si tramanda da tempo, acquisendo adesso la forma di crisi, non posso pensare come dicono, che l’unica un’urgenza da tappare immediatamente sul mercato è quella del portiere, vero è che Tatarusanu non è più presentabile, ma di questo bisognava accorgersi il 2 gennaio e poi se si è preso Vasquez, perché non farlo giocare, deve fare la fine di Adli e compagni?, tanto come diciamo noi a Palermo: “chiù scuru i menzannotti un po' fari”.

Davanti all’evidenza dei fatti, che ogni tiro in porta è gol, se c’è Tatarusanu tra i pali o Vasquez cosa cambia, adesso è arrivato il momento in cui bisogna superare la qualificazione in Champions, nel caso contrario, potrebbe avere delle ripercussioni inimmaginabili a tutti i livelli, il Milan non può più sostenere Tatarusanu e il trequartista, con il centrocampo a due non riesce a proteggere la difesa, bisogna fare almeno un centrocampo a tre.

… e comunque non ho finito.
 

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