Capisco i tifosi, a cui chiaramente
non fa piacere, ma se questo gli ha permesso di vincere rispetto ad altri, se ne devono fare una ragione e non
capisco chi vorrebbero ritirare la squadra (non so chi penalizzerebbero se non
loro) e magari farsi finalmente la superlega o chi vorrebbe disdire
l’abbonamento a DAZN, come se il calcio intero vivesse dei soldi degli abbonati
Juventini, capisco i dirigenti che devono per forza di cose fare ricorso, ma
non capisco invece quelli che dicono: “se la prendono sempre e solo con la
Juventus”.
Premesso che a me l’arroganza
della Juventus, che ha avuto la massima espressione in Andrea Agnelli non
piace, però tutto questo mi dispiace, intanto perché è una squadra italiana e perché
la Juventus è quotata in borsa, pubblicare la notizia (falsa) degli stipendi,
che “scivolano” nel bilancio successivo e che a quanto pare non è vero, ma
vengono pagati in nero, non si può fare, perché alterano il mercato azionario.
Non si può fare nemmeno,
firmare “pizzini” con Ronaldo, che poi non figurano in bilancio, non si può fare
sostenere esami fasulli a Suarez, non si può fare la superlega, non si possono
ostentare gli scudetti revocati, non si possono fare chili di plusvalenze fasulle
e poi vantarsene pure per telefono, quindi non è che ce l’hanno solo e sempre
con la Juventus, caso mai è sempre e solo la Juventus che ne combina di ogni.
Comunque, questi sono
discorsi che lasciano il tempo che trovano, la Juventus è sempre stata
“tutelata”, tutte le “marachelle” sono state sempre coperte, poi quando ci si
mette qualcuno di traverso, i nodi vengono al pettine tutti insieme e come
dicono a Roma, poi so cazzi, il qualcuno che si è messo di traverso in questo
caso è stata la guardia di finanza e a questo punto la procura federale non ha
potuto più “coprirla”, non ha potuto più trovare scuse e ha dovuto riaprire il
filone plusvalenze.
Più seriamente invece, adesso
si sono aperte tante piccole porte, che fino ad oggi erano state tenute accostate,
l’UEFA tra le tante cose, sta vagliando anche le plusvalenze sulle operazioni
con Barcellona e Manchester City e comunque la stangata della Corte federale
alla Juventus, i -15 punti non sono per le plusvalenze, ma per il sistema che
ha messo in piedi, per sistemare i bilanci ed avere una maggiore possibilità di
spesa, al fine di risultare sempre la più forte e la più vincente di tutti.
Certo che se il Procuratore
federale ha chiesto 9 punti di penalizzazione e poi sono diventati 15, un
motivo di certo ci sarà e mi piace ricordare, che fra l’altro 15 punti sono il
massimo della penalizzazione prevista, prima di passare a retrocessioni o/e a radiazioni,
io intanto dividerei l'inchiesta Prisma e il caso plusvalenze, poi, credo
che questo sia la punta dell’iceberg, di un calcio italiano malato e che si
promette sempre di riformarsi e poi non si riforma mai.
Dobbiamo,
devono capire che il calcio italiano non può sostenere il confronto con quello
inglese e che si può fare calcio anche in maniera diversa, come sta facendo il
Milan, come sta facendo il Napoli, che lascia andare via Donnarumma o Insigne senza
accettare compromessi, per fare le cose con i conti in regola e con i bilanci
sani.
Cambiando discorso, come
Pioli, che non riesce ad accettare il fatto, che questo suo modulo scoperto per
caso, non è il modulo perfetto per eccellenza e che ce ne sono altri che si
possono utilizzare, ognuno diverso in funzione dei calciatori che si hanno a
disposizione, dice sempre che sta valutando la possibilità di cambiare modulo,
di passare dal 4-2-3-1 al 4-3-3 e poi alla fine siccome più di questo non sa
fare, non cambia mai, anche se forse il solo cambio di modulo non può bastare
per uscire dal momento difficile.
Al Milan serve
recuperare serenità, certezze e autostima, come dice uno degli allenatori più
grandi al mondo (Sacchi), Pioli non deve avere paura, si deve rinnovare e si
deve sperimentare, specialmente adesso che deve tirare fuori il Milan dalle
difficoltà, chi non è in condizione psico-fisiche accettabili, deve restare
fuori per “ritrovarsi”, Pioli deve avere in coraggio di far giocare i nuovi e
questi giorni sono stati molto
intensi per tutti, per fare l’analisi del momento rossonero.
Tutti sono chiamati a fare autocritica e assumersi le proprie responsabilità, la proprietà che potrebbe aprire un po' il portafogli, la dirigenza sportiva che potrebbe rimediare in qualche modo agli errori di mercato commessi, Pioli che non ha saputo gestire il post scudetto, lo staff fisico-atletico che ha troppi infortunati e naturalmente i giocatori, a mio avviso appagati e nessuno che ha reso al massimo, come era successo invece lo scorso campionato.
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