mercoledì 29 marzo 2023

Un ingaggio da fare, indipendentemente dalla Champions

Clamorosamente, il Bayern Monaco ha
esonerato Nagelsmann, il 35enne enfant 
prodige degli allenatori, che tanto bene 
aveva fatto con il Lipsia, a quanto pare 
oltre ai risultati scadenti ottenuti con la 
squadra di Monaco e un gioco che non 
riesce a decollare, il motivo che più di tutti 
ha indotto la società bavarese a prendere 
questa decisone, nonostante sia in corsa 
su tutti e tre i fronti, pare sia stato il 
pessimo carattere.
Non penso che a Monaco siano autolesionisti, specialmente con la squadra al secondo posto in classifica a un 
punto dal Borussia Dortmund e i quarti di finale di Champions raggiunti dopo aver eliminato il PSG, al suo posto 
arriva Tuchel, un altro ottimo allenatore, che però negli ultimi due anni è stato esonerato da PSG e Chelsea, 
quello che colpisce di Nagelsmann, è che nei suoi anni con il Lipsia, oltre ad avere fatto grandi cose, non si era 
mai sentito che avesse questo carattere impossibile.
Io resto dall’idea che se un matrimonio non va bene, non è sempre colpa di uno, le colpe sono sempre da 
dividere, ora, io uno come Nagelsmann lo prenderei subito, senza guardare al pelo, male che vada, c’è sempre 
Ibra che gli dà una sistemata, anche se all’ex Lipsia io preferirei Luis Eneique.

A parte il rinnovo di Leao, per me oramai saltato (un errore imperdonabile non averlo venduto a gennaio), ora c’è da riscattare Brahim Diaz, pare che il Milan lo voglia riscattare (io non lo farei), il Real (per fare crescere il prezzo), dice di volerlo contro riscattare e poi c’è l'inserimento dell'Arsenal, che Arteta conosce bene, il Milan per il riscatto dovrà pagare 22 milioni e nello stesso ruolo ne ha già spesi 35 per De Kateleare, il controriscatto al Real costa 4 milioni e poi può rivenderlo all’Arsenal quanto vuole.

In tutto questo bisogna capire cosa ne sarà del belga, vorranno tenerlo ancora come hanno fatto dopo il primo anno con Leao? Oppure lo daranno in presto da qualche parte? (in prestito 35 milioni?), venderlo farebbero una minusvalenza, giocheremo ancora con il 4-2-3-1 o comunque con il trequartista? a proposito, sembra che il Milan sia interessato al trequartista del futuro, Tommaso Baldanzi classe 2003, quindi l’idea di continuare con il trequartista è ancora viva.

Scusate la cocciutaggine, ma io il Milan con il trequartista non ce lo vedo, preferisco la davanti un bel tridente, ma vuol dire che anche per il prossimo anno resterà Pioli e ci rifaremo il sangue amaro, la richiesta dell’Empoli si aggira sui 15-20 milioni e il Milan sarebbe disposto ad inserire nella trattativa il classe 2005 Maikol Cifuentes, in scadenza nel 2024 e che piace all'Empoli, considerato uno dei migliori giocatori del vivaio rossonero (e poi andiamo a comprarli all’estero) e che potrebbe crescere in una delle società che valorizza i giovani, perché non lo facciamo noi?

Convocazione azzurre, fin qui ho condiviso tutto con Mancini, ma se continua a convocarmi: Bonucci, Acerbi e Jorginho così giusto per dirne tre e mi lascia a casa Locatelli, Zaccagni e Fagioli, giusto per dirne altri tre, dopo il primo tempo con l’Inghilterra non lo giustifico più, per quanto riguarda Mateo Retegui, pensare di potere giudicare un calciatore da una partita, dove la squadra ha giocato male, non penso che sia corretto, ma è un bel messaggio che lancia Mancini, contro chi non ha il coraggio di lanciare i giovani e di farli giocare.

Per quanto riguarda la Nazionale, la qualificazione verso Euro 2024 parte male, il primo tempo è di chiara marca inglese, Grealish si divora al 46esimo il 3 a 0, che forse avrebbe chiuso la partita e non avremmo visto la veemente reazione degli azzurri nel secondo tempo, che è stata tutta un'altra Italia e ha segnato con Retegui.

L’italo-argentino intanto ha segnato subito il gol al debutto e lo mette a suo agio per la prossima partita con Malta, si è sbattuto avanti e indietro per tutti i due tempi, ha toccato due palloni e uno lo ha messo dentro, con una buona esecuzione, possiamo dire che tutto sommato il suo esordio non è stato malvagio e che potrebbe essere l’alternativa a Immobile.

Primo tempo inguardabile da parte degli azzurri e poi nel secondo tempo mettono sotto l'Inghilterra, ora però già contro Malta non si può più sbagliare, chiaro che bisogna ripartire dal secondo tempo, ma io qualche equivoco tecnico-tattico lo correggerei, bene il 4-3-3, cose semplici ed efficaci in questo momento di vacche magre, mi affiderei più a Scalvini che ad Acerbi e in attesa di Bastoni mi può andare bene anche Toloi, come centrale di difesa.

In attacco Retegui, con ai lati Berardi, ma Pellegrini io lo metterei a centrocampo, dove secondo me, non possiamo prescindere da Barella e Tonali, come sulle fasce non si può prescindere da Spinazzola e Di Lorenzo.

A proposito di Italia e di calciatori italiani, la riforma che sta studiando la FIGC, per aumentare il numero di calciatori italiani presenti nelle liste dei 25 calciatori è quella di passare dal 4+4 (4 giocatori cresciuti nel vivaio del club per almeno 36 mesi dai 15 ai 21 anni, 4 italiani cresciuti in altre squadre), al 5+5 con le stesse modalità. Rivoluzione in arrivo anche per il Campionato Primavera: anche in quel caso, allo studio una formula simile a quella del 4+4 con l’età di formazione nel vivaio del club, come ipotesi, dai 14 ai 17 anni. 

giovedì 23 marzo 2023

Cardinale torna in Italia.

 

Dopo circa venti giorni dall'ultima volta, Gerry Cardinale torna a Milano, per dare un'accelerata alla questione del nuovo stadio, c'è da scegliere l'area su cui costruire il nuovo impianto entro le prossime settimane, le aree sotto esame sono: La Maura (la preferita), le ex acciaierie Falck di Sesto San Giovanni (la più praticabile), l’area San Francesco di San Donato e anche l’area tra Assago e Rozzano (quella in cui l’Inter sta valutando di costruire il proprio impianto e per cui hanno già creato problemi di viabilità al Milan)).

Ma non si parlerà solo dello stadio, anche se non lo dicono, Cardinale incontrerà anche i vertici del club, per analizzare il momento della squadra, fare una prima valutazione sui ruoli e gerarchie, per cacciare Maldini ( il direttore Ravezzani e tutti i non milanisti è questo che vogliono), anche se le ufficialità saranno rinviate al termine della stagione.

La qualificazione ai quarti di Champions dopo 11 anni, è stato l'unico lampo della squadra e di Pioli, pesano però l’eliminazione agli ottavi di Coppa Italia, la brutta sconfitta in Supercoppa e la posizione in classifica in campionato, che mette a rischio il prossimo piazzamento alla Champions, sarà analizzato cosa è rimasto dello Scudetto e nell’immediato, se ha senso lasciare fuori CDK e Adli, nel momento che si fa così fatica a far gol.

Quale migliore occasione, se non quello della sosta, per provare a schiarirsi le idee sul momento che sta vivendo il Milan, nessuna decisione verrà presa al momento, ma a grandi linee Cardinale sa cosa vuol fare, lui le decisioni le ha già prese, ma bisognerà aspettare la fine della stagione come è normale che sia, a fare la differenza, sarà un piazzamento Champions o una miracolosa vittoria della stessa.

Al contrario di come la pensa Suma, che fa i conti della serva, Cardinale non fa la serva e per lui, fare la Champions (che è la casa del Milan) o no, la differenza è abissale, verranno al pettine alcuni nodi che già c’erano quest’estate, evidenziate dal tira e molla con Maldini e Massara per il rinnovo, che hanno l’ultimo anno di contratto e per l’errata valutazione della sostituzione di Kessie, potrebbero pagare con l’allentamento e Massara potrebbe così andare alla Juventus.

Si è puntato su Adli e De Ketelaere, 45 milioni in due e pur considerando: l'adattamento ad una nuova realtà, cultura, campionato, paese, compagni e tutto il resto, è impossibile che questi non riescano a giocare e poi soprattutto in un momento di difficoltà offensivo come questo, Maldini, Massara e Moncada, hanno sicuramente delle colpe, ma poi tocca all’allenatore farli rendere al meglio, anche perché, alla loro mancata crescita fa da contracanto, anche le regressione di tanti altri elementi della rosa.

Tutta gente che non è stata comprata quest’estate, che non doveva ambientarsi, che comunque ha vinto uno scudetto, dopo un secondo posto, Diaz è uno che va avanti palla al piede, le punte Leao compreso, devono essere servite, ecco il senso del cambio del modulo, uno schermo più robusto davanti alla difesa e un talento che innesca le punte, Adli più di De Ketelaere, andava inserito gradualmente, ma in questo momento è tutto complicato, due talenti del genere comunque secondo me vanno tutelati, tenuti e rivalutati.

Il cambio di modulo, senza il terzo centrocampista e/o il “rifinitore”, non ha risolto i problemi della fase difensiva e sono rimasti gli stessi errori di concetto, gli stessi errori individuali e gli stessi errori di reparto, non ha senso questa continua uscita in pressione di uno dei centrali, quando gli avversari si trovano ad attaccare a campo aperto, per la mancanza di un altro centrocampista.

I difensori e i centrocampisti sono sempre costretti a rincorrere all'indietro, quindi cambiare modulo e uomini, non significa rinnegare il proprio gioco, ma rinnovarsi e non continuare a sbagliare, anche perché rinnegare cosa? la squadra non è più brillante, umile, aggressiva, affamata, sempre concentrata e tecnicamente sorprendente, non fa più azioni manovrate in velocità e il recupero alto della palla.

Non è più un Milan che occupava tutti gli spazi alla perfezione, quest'anno si è visto poco e male di quel Milan, è cambiato essenzialmente l’atteggiamento e non c’è niente da dire, contano i fatti, così come con una rosa così ampia, non ha senso spremere sempre i soliti 14-15 giocatori, Pobega e Vranck, saranno pure giovani, ma sono giocatori interessanti.

Quindi non si capisce perché negli ultimi mesi sono stati abbandonati, rispolverando addirittura Bakayoko, non so che senso logico c'è in queste scelte e non sono scelte fatte da Maldini e Massara, per non parlare di Ibrahimovic, dice Pioli: “con Zlatan e senza Zlatan c’è differenza”, ma il Milan non può attaccarsi a Ibra per tutta la vita, Pioli è capace di allenare una squadra senza ricorrere a Ibra? Dobbiamo tenerci Ibra anche quando avrà 50 anni?

Tra i “chi l’ha visto” c’è anche Serginho Dest, per me anche lui è stato valutato male, comunque con Florenzi e Calabria il Milan è a posto e non pagherà i 20 milioni per il riscatto, Vranckx invece per me ha fatto sempre bene nei 153 minuti giocati e ci torna utile, il suo futuro chiaramente è in bilico, penso che non lo riscatteranno e dirotteranno quella somma per qualche altro, emblematica è invece la posizione di Adli, perché è interamente di proprietà del Milan, ma Pioli non lo vede quindi l’ipotesi è che il giocatore verrà ceduto in estate (sempre che nel frattempo non vada via Pioli) è concreta e suppongo insieme a Pobega.

martedì 21 marzo 2023

Non vedeva l’ora di tornare al 4-2-3-1.

Pioli non vedeva l’ora che le cose andassero di nuovo male, per tornare al 4-2-3-1, aveva detto che ci sarebbe tornato e averlo fatto così presto, è segno che gli è stato imposto, così come gli è stato imposto Thiaw, lo sguardo di Pioli degli ultimi mesi, la sua faccia, hanno sempre lasciato trapelare una certa insoddisfazione, proprio come una persona che fa le cose per forza e appena ha potuto ha voluto dire a chi di dovere: “Hai visto che non è con il cambio di modulo o con l’inserimento di Thiaw che cambiano le cose, io torno al 4-2-3-1”.

Peccato che l’alchimia tra giocatori e società è finita, spero di sbagliarmi e che la sosta se pur molto complicata, ci ridia un Milan rigenerato, che oggi rischia di non andare in Champions League e per questo fallimento non si salva nessuno, dopo la sosta ci sarà la prima delle tre partite contro il Napoli e a questo punto tutto torna in discussione, difesa a 3, gioco, attacco sterile e condizione mentale, è chiaro, che tutto questo nel Milan che ha vinto lo scudetto, è inaccettabile.

Io ho sempre proposto un semplice e classico 4-3-3, modulo con cui giocano i più bravi allenatori italiani, Spalletti, Allegri, Sarri, Italiano, Baroni e Thiago Motta, senza parlare dei mostri sacri: Zeman, Ferguson, Guardiola, Ancelotti, Zidane, Luis Enrique, Heynches, Ten Hag, Klopp, Tuchel e Lopetegui, certo, stiamo parlando di quelli bravi, ma dopo avere fallito con il 4-2-3-1 e con il 3-4-2-1, io un tentativo di giocare normale lo farei.

Poi è vero che tutta questa gente ha avuto i giocatori per poterlo fare e che sono allenatori di un altro pianeta, sanno toccare mentalmente le corde giuste e comunque con la squadra ridotta in queste condizioni non è facile, contro l'Udinese, Leao è tornato a giocare in una posizione più larga a sinistra e meno accentrata, ma ha continuato a litigare con sé stesso, non dribbla più nessuno e come tanti di questo Milan smarrito, è un problema, uno dei tanti.

Ibrahimovic è il marcatore più anziano della storia della Serie A, ha conquistato il record di marcatore a 41 anni e 166 giorni, con un calcio di rigore ripetuto due volte, il Milan continua a sondare il mercato alla ricerca di opportunità, ma tra queste non si parla di punte, si parla di tenere Brahim Diaz, segno che si vuole continuare con “flipper” o per lo meno con il trequartista, cercando di ottenere un prezzo più basso dal Real Madrid, rispetto al diritto di riscatto fissato.

Come sapete non sono d’accordo, né per Diaz e né per il trequartista, i rossoneri seguono anche la pista Aouar, il centrocampista classe ‘98 è in scadenza con il Lione e non rinnoverà, il Milan resta alla finestra e ci resterà in eterno, perché la concorrenza è forte e non lo prenderà, come è successo per Botman e Renato Sanches, a parte il fatto, che se deve continuare a giocare con due centrocampisti, a cosa lo prende a fare.

Guardando a Origi e De Keteleare, effettivamente non si può non affermare, che le scelte di mercato di Maldini non hanno funzionato, ma allo stesso tempo non si può non dire, che Pioli non è riuscito a essere un valore aggiunto e in tutto questo c’è ancora da rinnovare Leao, Maldini ha imposto a Pioli il cambio di modulo (sicuro), ma Pioli lo ha fatto a modo suo e adesso si profila un ritorno al vecchio 4-2-3-1.

Io lo sostenevo prima e lo ribadisco adesso, in questo momento e in prospettiva delle partite che aspettano il Milan, la soluzione resta quella di un centrocampista in più al posto del trequartista, anche se tutto questo è valido, solo quando riesci ad imporre il tuo gioco, diversamente bisognerà schierare la squadra, adattandosi agli avversari che incontri.

Milan, Napoli e Inter, hanno chiesto alla Lega Serie A di anticipare a venerdì 7 aprile: Lecce-Napoli alle ore 17,00; Salernitana-Inter alle 19,00 e Milan-Empoli alle 21,00, in vista dei quarti di finale di Champions League: l’11 aprile Benfica-Inter e Manchester City-Bayern Monaco, il 12 aprile Real Madrid-Chelsea e Milan-Napoli, tutte alle 21:00, le partite di ritorno saranno così articolate: il 18 aprile Chelsea-Real Madrid e Napoli-Milan, il 19 aprile Inter-Benfica e Bayern Monaco-Manchester City, sempre tutte alle 21:00.

Comincia l’avventura degli Azzurri verso gli Europei 2024, Mancini ha convocato 30 giocatori:

portieri: Donnarumma (PSG), Falcone (Lecce), Meret (Napoli), Carnesecchi (Cremonese).

Difensori: Acerbi (Inter), Bonucci (Juventus), Buongiorno (Torino), Darmian (Inter), Di Lorenzo (Napoli),

                  Emerson Palmieri (West Ham), Romagnoli (Lazio), Scalvini (Atalanta), Spinazzola (Roma),

                  Toloi (Atalanta).

Centrocampisti: Barella (Inter), Cristante (Roma), Frattesi (Sassuolo), Jorginho (Arsenal), Pellegrini (Roma),

                  Pessina (Monza), Tonali (Milan), Verratti (PSG).

Attaccanti: Berardi (Sassuolo), Chiesa (Juventus), Gnonto (Leeds United), Grifo (Friburgo),

                    Pafundi (Udinese), Politano (Napoli), Retegui (Club Atletico Tigre), Scamacca (West Ham United).

Certo con le convocazioni di Acerbi, Bonucci e Jorginho, si capisce quanto Mancini sia in difficoltà. 

domenica 19 marzo 2023

Mi associo al pensiero della Curva Sud.

 

Disastro Milan, nella serata del gol record di Ibra e la crisi si fa risentire in maniera prepotente, i rossoneri chiudono il mese di marzo, senza avere vinto una partita, nonostante la qualificazione ai quarti di Champions League, Champions che è a rischio, dopo avere preso un punto nelle ultime tre partite (Fiorentina, Salernitana, Udinese), un 2023 da incubo per i rossoneri, con solo 4 vittorie su 12 partite, che complicano il cammino per raggiungere il quarto posto.

Il Milan stecca per l'ennesima volta, a Udine è debacle tecnico e tattica, la Curva sud del Milan attraverso Instagram, ha pubblicato un messaggio chiaro alla squadra dopo la sconfitta di Udine, un messaggio al quale mi associo e che condivido con loro: "Forse non è chiaro che la qualificazione Champions non è un opzione, ora ci sono due settimane di stop per ritrovarsi definitivamente, siamo stufi di assistere a certe prestazioni… il Milan deve essere il Milan sempre, come la curva è sempre la curva, che si giochi con la prima o con l’ultima della classe! Basta distrazioni basta sprechi!”

Io aggiungo, sicuro di interpretare il pensiero di tutti i tifosi milanisti, che da adesso il Milan deve tornare a fare le partite che tutti ci aspettiamo che faccia, deve tornare a fare risultato, perché la Champions è importante e non sto qui a spiegare tutta la serie di motivi per cui è importante, basta con altre prove così imbarazzanti, basta per la poca voglia, con il poco spirito e con la totale assenza di personalità, basta con l’approccio diverso tra le due competizioni, che rivela una incredibile mentalità da provinciale, basta con le palesi difficoltà di Pioli.

Solo un punto conquistato nelle ultime 3 partite, una media inferiore a quella di Sampdoria e Cremonese, che lottano per altri obiettivi e che hanno altri organici, abbiamo lasciato troppi punti preziosi per strada, questo era il momento di approfittare del calendario più complicato delle rivali, per fare uno scatto verso il secondo posto, è una cosa che non va per niente bene e mi dispiace, ma Pioli è il responsabile principale.

Il Milan è tornato a essere di bassa leva, a livello di gioco e di idee di gioco, per molti c’è la sensazione che i rossoneri abbiano intrapreso una brutta strada, per me non si tratta più di crisi, io veramente non l’ho mai creduto, per me si tratta della fine di un ciclo e per ciclo non si deve intendere che sono passati 5/6 anni di grandi successi e adesso è finito il ciclo e nemmeno, che questa è una squadra vecchia e ha finito il suo ciclo.

Per me si tratta della fine dell’alchimia tra giocatori e tecnico, io ho le mie teorie sul cambio di modulo, sull’impiego di Thiaw e sulla faccia di Pioli in questi ultimi mesi, ma è lo stesso allenatore che nell’intervista post partita di Udine, ammette la fine della “magia”, intanto facendo mea culpa per come la sua squadra ha approcciato la partita, ma è lo stesso approccio di quasi tutto un campionato e comunque dice:

"Se viene meno l’attenzione, vuol dire che nei giorni scorsi ho lavorato male, non sono riuscito a far capire l'importanza di questa gara, l’importanza di giocare la Champions il prossimo anno, che è importantissimo per noi. Sono troppe le cose che stasera non hanno funzionato, vuol dire che non mi sono spiegato bene, dobbiamo lavorare meglio".

È chiaro che questa situazione è colpa dell’allenatore, lo dice lui stesso, “non sono riuscito” e poi “sono troppe le cose che non funzionano”, ci possiamo appellare quanto vogliamo al mercato “fallimentare” di Maldini e Massara, a parte che Vrankx, Pobega e Adli, non li abbiamo quasi mai visti giocare e per quel poco che abbiamo visto non sono stati fallimentari.

Resta il fatto, che è l’allenatore che li deve fare crescere e quindi sarebbe colpa sua, la squadra è la stessa che ha vinto lo scudetto, confermarsi anche quest’anno magari no, ma fare così male nemmeno, è chiara la colpa dell’allenatore, caso mai bisogna individuare le cause di questo bilancio impietoso.

Poi ha aggiunto: "In chiave Champions League chiaro che c'è da cambiare passo perché in campionato non stiamo facendo bene, abbiamo sbagliato approccio e interpretazione, è stata una gara difficile e complicata, abbiamo sbagliato tutti, la nostra prestazione è stata insufficiente per qualità ed energia. Non siamo stati così squadra per ottenere un risultato diverso. Dobbiamo e devo fare meglio", certo che hanno sbagliato tutti, il fatto che Pioli ammetta le sue colpe, non esclude dalle colpe i calciatori.

Prosegue poi dicendo: "Sono deluso del mio lavoro, ero sicuro di aver preparato bene la partita e motivato bene i giocatori. Abbiamo giocato un calcio sporco, poco intenso e vai incontro a delle difficoltà. A livello tecnico giocato una partita non di livello. Non è colpa del sistema di gioco. Il nostro atteggiamento è quello di sempre, ma non siamo partiti con la giusta intensità. Abbiamo fatto fatica per tutta la partita”.

“L'Udinese non ha palleggiato così tanto per abbassarci. Con la palla abbiamo sbagliato tanto. Non eravamo compatti e quando allunghi le distanze sei meno aggressivo, meno intenso e hai meno possibilità di recuperare i palloni. Dobbiamo fare meglio e rendercene conto. Non dobbiamo puntare solo alla Champions, bisogna cambiare ancora qualcosa. Sto pensando a tante cose in questo momento. Valuterò".

Ma non si tratta solo di una partita, dove volendo ci può stare, è da settembre che il Milan è tecnicamente e tatticamente insufficiente, è preoccupante la mancanza di reazione della squadra, questo Milan non ha abbastanza forza mentale, per riuscire a reggere il doppio impegno Serie A - Champions e questo più che una colpa è un limite dell’allenatore, siamo il Milan, siamo Campioni d'Italia e dobbiamo arrivare nei primi quattro posti, che non raggiungeremo se si continua con questo score.

martedì 14 marzo 2023

Solo tre fuoriclasse: Maignan, Theo e Giroud.

Maignan-Theo-Giroud e poco altro, se Leao è questo ed è questo, non vale i soldi che chiede e nemmeno di costruire il futuro del Milan su di lui, amarezza e delusione, un nervosismo tremendo, non per il risultato (pure) ma per come li vedo giocare, un giramento di palle, un’incazzatura che mi ha bloccato la digestione, per tutta la notte ho avuto le smanie.

Non avevo torto a non salire sul carro del vincitore, come hanno fatto tanti altri dopo il Tottenham, perché il calcio bisogna capirlo, non serve solo vederlo, pensare che Leao per vedersi la partita dal campo, vuole pure un sacco di soldi e mentre lui sbaglia qualsiasi cosa, tira da distanze siderali senza mai arrivare in porta, non aiuta in fase difensiva, il Milan perde l’ennesima grande occasione, di staccarsi dalla grande mediocrità che lo insegue.

Pioli (perché è lui l’allenatore di queste pessime prestazioni), non riesce a trovare la giusta continuità per questa squadra, ancora una prestazione deludente (e non può essere un caso), Pioli dice che è mancata la gestione del vantaggio, io invece dico che è mancata la chiusura della partita, è qua dove la pensiamo in maniera diametralmente diversa, le partite non si gestiscono, le partite si chiudono, quindi se gli mettiamo in testa concetti sbagliati ai giocatori, di cosa stiamo parlando? E menomale che c’è Maignan.

Un vero fuoriclasse, non faccio altro che ringraziare la madonna di Parigi, per avere convinto Donnarumma ad andare via e a illuminare Maldini e Massara sul sentiero che portava a Maignan, Mike non è un portiere è di più, è un regista difensivo che può pure parare, bravo con i piedi e con le mani, intelligente, deciso e decisivo, ho detto quando è arrivato, che per me era uno dei migliori portieri d’Europa, ora posso affermare senza dubbi di smentita, che è di gran lunga più forte di Gigio e tra i migliori portieri al mondo.

La parata su Kane, quella sull’attaccante della Salernitana, il tackle su Dia, “Magic Mike” è uno spettacolo, è lui che dobbiamo blindare a vita e a lui che si possono dare 7 milioni e non a Leao, che va bene tutto, ma per pretendere certe cifre, deve dimostrare continuità e positiva, credetemi, non lo dimostrerà mai, se non lo ha fatto fino ad adesso..., tranne se non incontra un grande allenatore e allora possiamo venderlo, perché noi un grande allenatore non ce l’abbiamo.  

Abbiamo un allenatore mediocre, come il calcio italiano e per il calcio italiano, dopo la crisi, la sconfitta di Firenze, ora arriva anche un pareggio con la Salernitana e non è ancora finita, hai voglia a fare ammonire Giroud per averlo contro il Napoli, ma se continui a giocare così, a che ti serve? Dopo tutto quello che è successo, non è accettabile un pareggio in casa contro la Salernitana, è da settembre che Giroud è il solo attaccante veramente pericoloso, Leao fa come gli dice la testa e gli altri non sono mai pervenuti.

Ora vado a farmi un caffè, perché più scrivo di questo Milan e più divento nervoso, venerdì ci sarà il sorteggio a Nyon, posso ammettere che non vedremo questo Milan, ma uno un po' più tosto, ma anche l’avversario sarà uno un po' più tosto, mica il Tottenham, sarà indubbiamente un’altra attraente doppia sfida, sarà pure vero che i rossoneri superando gli ottavi sono andati ben oltre le aspettative e che le opportunità quando capitano vanno colte al volo.

Ma! Anche se il sorteggio non dovesse essere proibitivo (tutto può succedere) e si aumenterebbero bonus, premi, market pool e incassi da botteghino, importantissimi per raggiungere prima possibile il pareggio di bilancio (con questo cazzo di pareggio di bilancio) e avere più disponibilità economica in futuro per il mercato, ma se poi non entri tra le prime quattro, della squadra migliorata nella prossima sessione estiva, con 2-3 innesti per alzare il livello della rosa, che te ne fai, se poi c’è sempre con lo stesso allenatore? uno che invece di fare crescere Leao, ha fatto regredire tutti gli altri e poi migliorarla senza Champions, a che serve, come fai?

Cardinale si è ancora una volta concentrato sul brand rossonero, dicendo che è poco sfruttato ma dalle grandi potenzialità, sicuramente è uno dei brand più grandi del calcio europeo e sicuramente è un asset non sfruttato abbastanza, vero anche che il Milan deve avere un posto di rilievo nel calcio europeo, ma come fai a portarlo lì? Se quando c’era da spendere due soldi per Zaniolo non lo abbiamo fatto? Senza parlare di prendere un attaccante vero.

Diventeremo grandi con lo stadio nuovo? Diventeremo grandi quindi nel 2024 o meglio nel 2026/27 e nel frattempo che facciamo, continuiamo a pareggiare con la Salernitana? basta, non se ne può più, non posso proprio pensare che Pobega, Wrankx e Adli, giochino peggio ancora di questi, perché peggio di così non è possibile.

Giudicherò fallimentare il mercato di Maldini e Massara, solo avrò visto giocare questi ragazzi e se sono veramente così scarsi, facciamo giocare la primavera, come ha fatto la Juventus con Fagioli, Miretti e altri 3 o 4 e poi che allenatore è, quello che fa i cambi ruolo con ruolo, è mai possibile che non si inventa mai nulla, anche perché quelle pochissime volte che lo fa, trova sempre il coniglio nel cilindro.

Ora finiamola di dire che Inter, Milan e Juventus sono state costruite male per salvare gli allenatori e poi diciamo che il calcio italiano è sottovalutato, perché è fortissimo e vituperato, ma in questa giornata di campionato, le squadre italiane hanno fatto vedere questo? No! allora troviamo un punto d’incontro, facciamo una sintesi, Inzaghi, Allegri e Pioli sono dei mediocri, basta. 

lunedì 13 marzo 2023

In attacco il Milan deve fare il salto di qualità, sia in Italia che in Europa.

 

Dopo la bellissima parentesi europea, ora il Milan deve rituffarsi con lo stesso atteggiamento anche in campionato, raggiunto l’attuale obiettivo dei quarti di Champions League, che con il 20esimo scudetto, erano due degli obiettivi da centrare in campionato, ora, bisogna riuscire a confermarsi in Champions per il terzo anno consecutivo.

È uno degli obiettivi rimasti, oltre al tentativo di passare pure i quarti e approdare alle semifinali in Champions, perché è di vitale importanza, riuscire a piazzarsi nei primi 4 posti e poter disputare anche la prossima Champions League, con tutto quello che ne deriva.

Dal secondo posto in poi è bagarre e nessuno (Inter, Milan, Roma, Lazio e Atalanta) si può sentire al sicuro, a maggior ragione se dovessero restituire i 15 punti alla Juventus, che tornerebbe in piena corsa Champions, bisogna migliorare la classifica e sfruttare il calendario sulla carta più agevole rispetto alle rivali nei prossimi due turni (poi ci sarà l'Udinese), prima della super sfida contro il Napoli.

Alla vigilia della partita contro la Salernitana, Pioli scandisce bene l'obiettivo, che è quello di arrivare tra le prime quattro in campionato, non lo considera un obiettivo secondario rispetto alla semifinale di Champions e fa bene, però non capisco la frenata tecnica e mentale contro la Fiorentina, bisogna rituffarsi in campionato con grande determinazione, perché dobbiamo arrivare tra i primi quattro posti, dobbiamo tornare a vincere e dare continuità ai risultati.

Approfittando del fattore positivo, di avere ritrovato la solidità difensiva (5 clean sheet nelle ultime 6 gare), grazie al rientro di Maignan e all'inserimento di Thiaw, possiamo ben sperare per il presente e anche per il futuro, ma in estate dal mercato serviranno aggiustamenti e alternative in tutti i reparti, a cominciare da una più prolifica vena realizzativa là davanti, si segna poco e troppe partite potevano essere chiuse e invece sono state in bilico fino alla fine.

La crisi realizzativa è figlia del momento no di Leao, sul quale incide soprattutto la pratica del rinnovo, che lo condiziona a livello psicologico, non credo che Pioli riesca a recuperarlo a pieno, perché sono convinto di due cose, una che il giocatore è questo, con le sue pause e le sue strafottenze e due, che il Milan non cederà mai alle condizioni capestro del suo agente, quindi è una missione che Pioli difficilmente porterà a termine.

Resto fermamente convinto, che in estate Leao andrà via e il Milan utilizzerà quei pochi soldi raccattati, per acquistare un altro attaccante di prospettiva e che faccia gol a raffica, considerato che il Milan non arriverà mai a Mbappè, a Haaland o a Kane, l’attaccante del futuro dovrà venire fuori dal lavoro di scouting di Moncadà (verso il rinnovo), che ha già individuato Retegui, attaccante argentino del Tigre, sul quale gli scout milanisti sono arrivati prima degli altri.

Il ruolo non è quello di Leao, ma è quello vacante del centravanti, Retequi ha le caratteristiche ideali per il calcio moderno e per quello rossonero, la trattativa sembra essere molto avanzata, al Tigre e al Boca Juniors già sanno del Milan, ma il cartellino di Retegui è una torta di percentuali tra Tigre, Boca Juniors e un terzo club, a fine stagione il club con cui il Milan dovrà trattare sarà il Tigre, Retequi sa del Milan e che in estate lascerà sicuramente l’Argentina, speriamo che il Milan non faccia l’errore fatto con Enzo Fernandez.

L’infortunio di Messias riapre il discorso relativo alla titolarità della fascia destra nel nuovo modulo, Saelemaekers è il primo cambio in quella porzione, ma non è detto che non possa giocarci Calabria e non dimentichiamo, che Florenzi è tornato dall’infortunio e sta crescendo in condizione, quello è per definizione e qualità il suo ruolo, il più adatto in quella posizione per mettere i cross in area di rigore.  

Sembrerebbe ancora molto presto, ma il Milan sta pensando già al prossimo mercato, piace il classe 2002 Samarzdic dell’Udinese per il centrocampo, per chiudere in fretta l'operazione però, serviranno circa 15 milioni e per abbassare le richieste dell'Udinese, il Milan avrebbe in mente di inserire nella trattiva anche alcune contropartite, tra queste anche Daniel Maldini, al momento in prestito allo Spezia.

In particolare nei giorni scorsi, uno scout milanista è stato a Torino per assistere a Juventus-Friburgo, gli osservati speciali era due giocatori della squadra tedesca, Sildillia e Doan, Sildillia è un difensore classe 2002, che ha caratteristiche simili a Pierre Kalulu: può giocare infatti sia da terzino destro che da centrale in una difesa a tre, il giovane francese ha un contratto fino al 2024.

Doan è invece un'ala destra di piede mancino, che si è messo in mostra nell'ultimo Mondiale con il Giappone, segnando anche due reti, una alla Germania e una alla Spagna, è un classe 1998 ed è stato acquistato la scorsa estate dal Friburgo per 8,5 milioni di euro dal PSV Eindhoven.

sabato 11 marzo 2023

Ora il campionato è più importante della Champions.

Il passaggio del Milan ai quarti di finale di Champions, non significa solamente prestigio e ritorno a misurarsi con le grandi d'Europa, con l'approdo ai quarti, si stima che l'incasso complessivo che si raggiungerà, da questa edizione di Champions League, sia pari a circa 71,5 milioni di euro, cifra che visti i conti in ordine, potrebbe essere in gran parte reinvestita sul marcato.

I rossoneri sono ai quarti di Champions e in lotta per un posto in Champions, Maldini è il garante del progetto, di avere un organico sempre più forte e che vada sempre più avanti, senza doversi più ritrovare con il culo per terra, forse siamo andati più avanti dei tempi previsti e quindi sono cresciute le aspettative e con loro le ambizioni, ma ora a questo punto, l'obiettivo più importante è il campionato, ma passi falsi come quelli di Firenze non devono più accadere, perché solo il campionato ci permette di tornare in Champions anche il prossimo anno.

Leao dopo il mondiale, si è smarrito nella sua cronica mancanza di continuità, ma in compenso abbiamo ritrovato i nostri due fuoriclasse, Maignan e Theo Hernandez, non sono per niente convinto, che con un piccolo sforzo può arrivare il rinnovo di Leao, anche perché credo che adesso il Milan ha bisogna ancora di più di certezze e non bastano un paio di palloni decisivi inventati da lui, San Siro è esigente con chiunque indossi questa maglia, troppi gli alti e bassi di Leao, per costruire il futuro su di lui.

Anche Sacchi ha parlato della prestazione di Leao: "Ha fatto qualcosina, ma soltanto alla fine. Dovrebbe avere un temperamento diverso, lottare di più, aiutare maggiormente la squadra. Nel primo tempo pochi rientri e pochi scatti in profondità per dettare il passaggio", questo è Leao e io tutti questi soldi per un calciatore che gioca un poco in 90 minuti non li darei, per me è un’ottima riserva o un buon partener per un grande attaccante.

Mi associo a Costacurta, anche perché è il mio pensiero: "Peggiore in campo, l'uomo in meno fino all'ottantaduesimo. È stata la grande delusione della serata” e io aggiungo, ma quando diventerà definitivamente determinante? In questa sera di Londra, ha dimostrato di non essere un campione, non capisco perché si fa passare per campione Leao e poi non si dà fiducia a Wrankx o a Adli, guardate Thiaw, messo in campo per me a furore di dirigenza.

Fosse stato per Pioli, lui non lo avrebbe fatto giocare mai, è stato autore di una prestazione maiuscola in difesa, su uno come Harry Kane, il difensore è un giocatore vero, insuperabile e anche qua, riporto il pensiero di Costacurta su Thiaw: "Abbiamo scoperto che poteva ricoprire diversi ruoli. Si posiziona bene e ha reattività. Ha queste gambe che riesce a mettere un po' ovunque, riesce a posizionarsi davanti e usa il corpo da giocatore navigato. Gli interventi sono positivi e puliti e riesce comunque a portare via palla anche in velocità".

Comunque su una cosa siamo tutti d’accordo, il prossimo anno deve arrivare un attaccante, o di riffa o di raffa (non so se si dice pure così in italiano), ma deve arrivare, così mentre a Milanello si continua a lavorare per preparare i quarti di Champions e per arrivare nei primi quattro in campionato, meglio secondo, tra un brindisi e l’altro, per il tonfo dell’Inter contro lo Spezia, Massara e Maldini cominciano a lavorare al prossimo mercato estivo e in particolare stanno pensando all’attacco.

Diversi sono i profili presi in esame, Giroud è in procinto di firmare e per il centravanti di riserva siamo a posto, ma serve il titolare del futuro e un terzo vecchietto a parametro zero, tranne se non ci si tenga Origi, per me il più indiziato è Okafor, attaccante del Salisburgo di 23 anni nazionale Svizzero, al Salisburgo dal 2020, conta 99 presenze e 33 reti, di cui 22 presenze e 6 reti nelle coppe europee, mentre gli altri sono nomi nuovi, il più nuovo di tutti è quello di Joao Pedro.

Attaccante brasiliano di 22 anni, milita nella Championship (Serie B) inglese, con il Watford ha disputato 88 partite segnando 20 gol, si tratta di un giocatore duttile, che può ricoprire diversi ruoli in attacco, il Watford è una bottega cara, non è la prima punta che cerchiamo, per esperienza (serie b) e numero di gol, forse potrebbe essere il vice di Leao al posto di Rebic, un altro profilo che si sta facendo molto interessante, è Mateo Retegui

Centravanti 24enne del Tigre, argentino naturalizzato italiano, di cui si parla molto adesso in Italia, in quanto è stato convocato in nazionale da Mancini, di proprietà del Boca Juniors è in prestito al Tigre e in 33 presenze ha realizzato 25 gol, calciatore più esperto e più prolifico di Joao Pedro e infine Folarin Balogun, 22enne inglese di cittadinanza statunitense, di proprietà dell’Arsenal e in prestito al Reims, sta facendo grandi cose, 25 le sue presenze e 15 le reti realizzate.

Sempre a proposito di mercato, gira voce che Vranckx ha una seria chance per essere riscattato quest’estate, nonostante Pioli non lo consideri da Milan e Criscitiello e compagnia considerano fallimentare il mercato estivo 2022 di Maldini e Massara, il ragazzo in allenamento è salito di livello, è intenso, si fa sentire ed è migliorato molto rispetto a inizio stagione, come diceva Pioli, Adli e Wrankx sono pronti per giocare, ma non si sa quando aggiungo io, pare quindi che il Milan sia interessato ad acquistarlo (e fa bene) a titolo definitivo dal Wolfsburg, a quanto pare non ha giocato, per non riscattarlo ai 12 milioni di euro stabiliti in estate con i tedeschi, ma proveranno a riscattarlo, con un nuovo prezzo da trattare (come Tonali).

Il Milan poi come dicono, continua a lavorare per portare in rossonero il centrocampista classe '98 Aouar, (che mi piace) in scadenza di contratto con il Lione e ci sarebbero stati pure di recente, dei contatti con l'entourage del giocatore, che, però, al momento, sembra non abbia ancora scelto ufficialmente la prossima destinazione. 

giovedì 9 marzo 2023

È stata anche la notte di Mike.

Grande traguardo per Stefano Pioli, dopo lo scudetto dello scorso anno, quest’anno ha vinto la panchina d’oro, raggiunto il traguardo delle 800 panchine in carriera tra i professionisti, ottenuto prima gli ottavi ed ora i quarti di Champions, che non aveva mai avuto il piacere di raggiungere e lo ha fatto con la squadra, con cui conta più presenze in panchina e pensare che stava per andare alla Sampdoria e che al Milan doveva essere solo il traghettatore per Rangnick.

Il Milan non raggiungeva i quarti di Champions League, dalla stagione 2011-2012 con Allegri in panchina, il passaggio del turno porterà 10,6 milioni di euro come premio e oltre 9 milioni di euro di incassi da botteghino, una cifra importante in vista del prossimo mercato estivo, la partecipazione ai quarti, oltre che alla soddisfazione dal lato sportivo, potrebbe convincere meglio Leao al rinnovo.

Ma non salgo comunque sul carro del vincitore, mi limiterò come al solito a fare le mie costatazioni o se volete riflessioni, che non cambiano per una partita azzeccata o per una fatta male, per me il risultato è fine a sé stesso, la valutazione è complessiva, si basa sul gioco e sulle scelte tecniche, perché se continui a sbagliare giocatori da mandare in campo e giochi così così, anche se passi un turno di Champions, per me non sei all’altezza del Milan.

Premesso questo, i complimenti, le felicitazioni, i risultati, non mi faranno cambiare facilmente opinione o giudizio, proprio perché io non dimentico da dove siamo partiti, mi accorgo che continuiamo ad arrancare, non abbiamo una delle migliori squadre delle prime otto in Europa, anche perché se no Cardinale ci riduce pure il budget e non abbiamo il migliore tra i primi otto allenatori d’Europa, proprio perché siamo il Milan, non ci dobbiamo accontentare e il campionato, con la sua classifica ce lo ricorda ogni giorno.

Quindi sarò critico, giustamente e profondamente critico, ma sarò anche tifoso, non c’è dubbio che la qualificazione ai quarti, oltre ai soldi, sarà preziosa per il morale e anche per i programmi futuri, ma non possiamo dimenticare, che la squadra campione d’Italia è a 18 punti di distanza, da un Napoli si stratosferico, ma sempre 18 punti di distanza sono e il campionato non è ancora ancora finito, non ci dobbiamo dimenticare, che oggi se il campionato finisse qui, bene che ci va faremmo la Conference League.

Questo passaggio ai quarti, non ci deve fare dimenticare, che abbiamo dovuto ricorrere al quasi 42enne Ibrahimovic per uscire (forse) dalla crisi, perché l’allenatore che continua a parlare di 4-2-3-1, da solo non ce la faceva, questo passaggio ci deve fare ricordare, che in attacco abbiamo Ibra, Giroud (cominciano ad affacciare le prime crepe), Origi, Rebic, Leao e Messias, senza parlare di Diaz e De Keteleare, non abbiamo cioè, calciatori di livello per stare nei quarti di Champions.

Questo passaggio ci dice che abbiamo dei giovani di grande personalità, ma che ci manca personalità a centrocampo e nella squadra, insomma io non mi accontento di passare il turno contro un derelitto Tottenham, di giocare i quarti con Saelemeakers e di subire l’arrembaggio finale degli avversari in dieci, che se non fosse stato per Maignan (meno male che l’abbiamo noi), stamattina forse, staremo lì a rimpiangere qualche contropiede sbagliato o la mancanza di un regista.

Perché come diceva mio padre: “carti passanu e jucaturi sa vanta”, il fatto che abbiamo passato il turno, non vuol dire che siamo stati tutti belli e bravi, usciamo fuori dalla retorica ed entriamo nel mondo reale, senza fare l’errore fatto nel 2007, che abbiamo vinto la Champions con una squadra senza futuro o nel 2011, quando abbiamo vinto lo scudetto e abbiamo cominciato a prendere i parametri zero e ad accumulare debiti, che ancora oggi paghiamo.

Non mi piace vivere di facili entusiasmi, sento dire che: “abbiamo aspettato Leao e bisogna dire che nella seconda parte della sfida è uscito dal guscio nel quale si era ritrovato anche se nel tiro non è stato preciso”, lo abbiamo aspettato? Perché è arrivato? Perché che cosa ha fatto? Un tiro alle stelle? Leao nel Milan è come Polifemo nella valle dei ciechi, gioca titolare al Milan perché non abbiamo altro, in una delle migliori otto squadre europee, farebbe panchina.

Lo abbiamo aspettato e quando si è consacrato? Dopo quasi quattro anni è migliorato, ma è sempre un mezzo giocatore e per tre anni lo ha avuto Pioli che non è riuscito a farlo diventare un campione, lo so che sono un rompicoglioni e che non riesco a divertirmi neanche nei momenti di festa, ma credo che non bisogna illudersi, perché la realtà è diversa e l’amarezza potrebbe essere più profonda.

Qual è il vero Milan? Quello a cui Pioli ha chiesto di giocare con personalità e perché non gli e la chiesto pure a Firenze o quello che si è mosso con i tempi sbagliati e non pensava al Tottenham? Il Milan senza dubbi ha meritato la qualificazione ai quarti, un risultato straordinario, proprio perché il Milan non è straordinario, anche se ha rischiato poco e sprecato molto, godiamo della vittoria e del fatto che in due partite il Tottenham ha fatto tre tiri in porta, ma ricordiamoci anche che il Sassuolo in una partita ha fatto cinque gol.

Abbiamo l’obbligo di capire, se abbiamo vinto noi o se ha perso il Tottenham, perché conoscere il passato, ci aiuta a capire il futuro, a Londra non tutti hanno fatto il suo, qualcuno è stato sottotono ed è bastato, sarà così pure in futuro? Il passaggio ai quarti è un'impresa che il Milan meritava, ha avuto rispetto dell’avversario, cosa che non ha avuto con la Fiorentina, non è stata una gara spettacolare e non lo poteva essere per motivi diversi, le due squadre non sono tra le migliori in Europa, anche se il Milan ha ritrovato concertazione e autostima, gli manca ancora la continuità.