giovedì 23 marzo 2023

Cardinale torna in Italia.

 

Dopo circa venti giorni dall'ultima volta, Gerry Cardinale torna a Milano, per dare un'accelerata alla questione del nuovo stadio, c'è da scegliere l'area su cui costruire il nuovo impianto entro le prossime settimane, le aree sotto esame sono: La Maura (la preferita), le ex acciaierie Falck di Sesto San Giovanni (la più praticabile), l’area San Francesco di San Donato e anche l’area tra Assago e Rozzano (quella in cui l’Inter sta valutando di costruire il proprio impianto e per cui hanno già creato problemi di viabilità al Milan)).

Ma non si parlerà solo dello stadio, anche se non lo dicono, Cardinale incontrerà anche i vertici del club, per analizzare il momento della squadra, fare una prima valutazione sui ruoli e gerarchie, per cacciare Maldini ( il direttore Ravezzani e tutti i non milanisti è questo che vogliono), anche se le ufficialità saranno rinviate al termine della stagione.

La qualificazione ai quarti di Champions dopo 11 anni, è stato l'unico lampo della squadra e di Pioli, pesano però l’eliminazione agli ottavi di Coppa Italia, la brutta sconfitta in Supercoppa e la posizione in classifica in campionato, che mette a rischio il prossimo piazzamento alla Champions, sarà analizzato cosa è rimasto dello Scudetto e nell’immediato, se ha senso lasciare fuori CDK e Adli, nel momento che si fa così fatica a far gol.

Quale migliore occasione, se non quello della sosta, per provare a schiarirsi le idee sul momento che sta vivendo il Milan, nessuna decisione verrà presa al momento, ma a grandi linee Cardinale sa cosa vuol fare, lui le decisioni le ha già prese, ma bisognerà aspettare la fine della stagione come è normale che sia, a fare la differenza, sarà un piazzamento Champions o una miracolosa vittoria della stessa.

Al contrario di come la pensa Suma, che fa i conti della serva, Cardinale non fa la serva e per lui, fare la Champions (che è la casa del Milan) o no, la differenza è abissale, verranno al pettine alcuni nodi che già c’erano quest’estate, evidenziate dal tira e molla con Maldini e Massara per il rinnovo, che hanno l’ultimo anno di contratto e per l’errata valutazione della sostituzione di Kessie, potrebbero pagare con l’allentamento e Massara potrebbe così andare alla Juventus.

Si è puntato su Adli e De Ketelaere, 45 milioni in due e pur considerando: l'adattamento ad una nuova realtà, cultura, campionato, paese, compagni e tutto il resto, è impossibile che questi non riescano a giocare e poi soprattutto in un momento di difficoltà offensivo come questo, Maldini, Massara e Moncada, hanno sicuramente delle colpe, ma poi tocca all’allenatore farli rendere al meglio, anche perché, alla loro mancata crescita fa da contracanto, anche le regressione di tanti altri elementi della rosa.

Tutta gente che non è stata comprata quest’estate, che non doveva ambientarsi, che comunque ha vinto uno scudetto, dopo un secondo posto, Diaz è uno che va avanti palla al piede, le punte Leao compreso, devono essere servite, ecco il senso del cambio del modulo, uno schermo più robusto davanti alla difesa e un talento che innesca le punte, Adli più di De Ketelaere, andava inserito gradualmente, ma in questo momento è tutto complicato, due talenti del genere comunque secondo me vanno tutelati, tenuti e rivalutati.

Il cambio di modulo, senza il terzo centrocampista e/o il “rifinitore”, non ha risolto i problemi della fase difensiva e sono rimasti gli stessi errori di concetto, gli stessi errori individuali e gli stessi errori di reparto, non ha senso questa continua uscita in pressione di uno dei centrali, quando gli avversari si trovano ad attaccare a campo aperto, per la mancanza di un altro centrocampista.

I difensori e i centrocampisti sono sempre costretti a rincorrere all'indietro, quindi cambiare modulo e uomini, non significa rinnegare il proprio gioco, ma rinnovarsi e non continuare a sbagliare, anche perché rinnegare cosa? la squadra non è più brillante, umile, aggressiva, affamata, sempre concentrata e tecnicamente sorprendente, non fa più azioni manovrate in velocità e il recupero alto della palla.

Non è più un Milan che occupava tutti gli spazi alla perfezione, quest'anno si è visto poco e male di quel Milan, è cambiato essenzialmente l’atteggiamento e non c’è niente da dire, contano i fatti, così come con una rosa così ampia, non ha senso spremere sempre i soliti 14-15 giocatori, Pobega e Vranck, saranno pure giovani, ma sono giocatori interessanti.

Quindi non si capisce perché negli ultimi mesi sono stati abbandonati, rispolverando addirittura Bakayoko, non so che senso logico c'è in queste scelte e non sono scelte fatte da Maldini e Massara, per non parlare di Ibrahimovic, dice Pioli: “con Zlatan e senza Zlatan c’è differenza”, ma il Milan non può attaccarsi a Ibra per tutta la vita, Pioli è capace di allenare una squadra senza ricorrere a Ibra? Dobbiamo tenerci Ibra anche quando avrà 50 anni?

Tra i “chi l’ha visto” c’è anche Serginho Dest, per me anche lui è stato valutato male, comunque con Florenzi e Calabria il Milan è a posto e non pagherà i 20 milioni per il riscatto, Vranckx invece per me ha fatto sempre bene nei 153 minuti giocati e ci torna utile, il suo futuro chiaramente è in bilico, penso che non lo riscatteranno e dirotteranno quella somma per qualche altro, emblematica è invece la posizione di Adli, perché è interamente di proprietà del Milan, ma Pioli non lo vede quindi l’ipotesi è che il giocatore verrà ceduto in estate (sempre che nel frattempo non vada via Pioli) è concreta e suppongo insieme a Pobega.

Nessun commento:

Posta un commento