Dopo circa venti giorni dall'ultima volta, Gerry Cardinale torna a Milano,
per dare un'accelerata alla questione del nuovo stadio, c'è da scegliere l'area su cui costruire il nuovo impianto entro
le prossime settimane, le aree sotto esame sono: La Maura (la preferita), le
ex acciaierie Falck di Sesto San Giovanni (la più praticabile), l’area San
Francesco di San Donato e anche l’area tra Assago e Rozzano (quella in cui
l’Inter sta valutando di costruire il proprio impianto e per cui hanno già
creato problemi di viabilità al Milan)).
Ma non si parlerà solo dello stadio, anche se non lo dicono, Cardinale incontrerà
anche i vertici del club, per analizzare il momento della squadra, fare una
prima valutazione sui ruoli e gerarchie, per cacciare Maldini ( il direttore
Ravezzani e tutti i non milanisti è questo che vogliono), anche se le
ufficialità saranno rinviate al termine della stagione.
La qualificazione ai
quarti di Champions dopo 11 anni, è stato l'unico lampo della squadra e di
Pioli, pesano però l’eliminazione agli ottavi di Coppa Italia, la brutta
sconfitta in Supercoppa e la posizione in classifica in campionato, che mette a
rischio il prossimo piazzamento alla Champions, sarà analizzato cosa è rimasto dello Scudetto e nell’immediato, se ha senso lasciare fuori CDK e
Adli, nel momento che si fa così fatica a far gol.
Quale migliore occasione, se non quello della sosta, per
provare a schiarirsi le idee sul momento che sta vivendo il Milan, nessuna
decisione verrà presa al momento, ma a grandi linee Cardinale sa cosa vuol
fare, lui le decisioni le ha già prese, ma bisognerà aspettare la fine della
stagione come è normale che sia, a fare la differenza, sarà un piazzamento
Champions o una miracolosa vittoria della stessa.
Al contrario di come la pensa Suma, che fa i
conti della serva, Cardinale non fa la serva e per lui, fare la Champions (che
è la casa del Milan) o no, la differenza è abissale, verranno al pettine alcuni
nodi che già c’erano quest’estate, evidenziate dal tira e molla con Maldini e
Massara per il rinnovo, che hanno l’ultimo anno di contratto e per
l’errata valutazione della sostituzione di Kessie, potrebbero pagare con
l’allentamento e Massara potrebbe così andare alla Juventus.
Si è puntato su Adli e De Ketelaere,
45 milioni in due e pur considerando: l'adattamento ad una nuova realtà,
cultura, campionato, paese, compagni e tutto il resto, è impossibile che questi
non riescano a giocare e poi soprattutto in un momento di difficoltà offensivo come
questo, Maldini, Massara e Moncada, hanno sicuramente delle colpe, ma poi tocca
all’allenatore farli rendere al meglio, anche perché, alla loro mancata
crescita fa da contracanto, anche le regressione di tanti altri elementi della
rosa.
Tutta gente che non è stata comprata quest’estate, che non doveva ambientarsi, che comunque ha vinto uno scudetto, dopo un secondo posto, Diaz è uno che va avanti palla al piede, le punte Leao compreso, devono essere servite, ecco il senso del cambio del modulo, uno schermo più robusto davanti alla difesa e un talento che innesca le punte, Adli più di De Ketelaere, andava inserito gradualmente, ma in questo momento è tutto complicato, due talenti del genere comunque secondo me vanno tutelati, tenuti e rivalutati.
Il cambio di modulo, senza il terzo
centrocampista e/o il “rifinitore”, non ha risolto i problemi della fase
difensiva e sono rimasti gli stessi errori di concetto, gli stessi errori
individuali e gli stessi errori di reparto, non ha senso questa continua uscita
in pressione di uno dei centrali, quando gli avversari si trovano ad attaccare
a campo aperto, per la mancanza di un altro centrocampista.
I difensori e i centrocampisti sono sempre
costretti a rincorrere all'indietro, quindi cambiare modulo e uomini, non
significa rinnegare il proprio gioco, ma rinnovarsi e non continuare a sbagliare,
anche perché rinnegare cosa? la squadra non è più brillante, umile, aggressiva,
affamata, sempre concentrata e tecnicamente sorprendente, non fa più azioni
manovrate in velocità e il recupero alto della palla.
Non è più un Milan che occupava tutti gli
spazi alla perfezione, quest'anno si è visto poco e male di quel Milan, è cambiato
essenzialmente l’atteggiamento e non c’è niente da dire, contano i fatti, così come
con una rosa così ampia, non ha senso spremere sempre i soliti 14-15
giocatori, Pobega e Vranck, saranno pure giovani, ma sono giocatori interessanti.
Quindi non si capisce perché
negli ultimi mesi sono stati abbandonati, rispolverando addirittura Bakayoko,
non so che senso logico c'è in queste scelte e non sono scelte fatte da Maldini
e Massara, per non parlare di Ibrahimovic, dice Pioli: “con Zlatan e senza
Zlatan c’è differenza”, ma il Milan non può attaccarsi a Ibra per tutta la
vita, Pioli è capace di allenare una squadra senza ricorrere a Ibra? Dobbiamo
tenerci Ibra anche quando avrà 50 anni?
Tra i “chi l’ha visto” c’è
anche Serginho Dest, per me anche lui è stato valutato male, comunque
con Florenzi e Calabria il Milan è a posto e non
pagherà i 20 milioni per il riscatto, Vranckx invece per me ha fatto
sempre bene nei 153 minuti giocati e ci torna utile, il suo futuro chiaramente
è in bilico, penso che non lo riscatteranno e dirotteranno quella somma per
qualche altro, emblematica è invece la posizione di Adli, perché è interamente
di proprietà del Milan, ma Pioli non lo vede quindi l’ipotesi è che il
giocatore verrà ceduto in estate (sempre che nel frattempo non vada via Pioli)
è concreta e suppongo insieme a Pobega.
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