domenica 5 marzo 2023

Tiene banco ancora e sempre più, il nuovo stadio del Milan.

 

Il Milan è arrivato alla stretta finale, per la proprietà americana niente più tentennamenti, è scoccata l’ora dello stadio e stadio sarà, siamo stati rispettosi dell’Inter (che non sa dove trovare i soldi), del sindaco Sala che si giocava le elezioni, della politica, dei comitati e persino dei vincoli, ma adesso non è più tempo per giocare, Cardinale si è rotto i “balls” e ora corre da solo, con tutti che gli corrono dietro, per recuperare una grande occasione, che dopo avere provato a prenderci in giro per 4 anni, adesso è perduta.

In casa Milan il tema del giorno, di tutti i giorni di cui si discute, è quello che riguarda il nuovo stadio, che il Milan vuole costruire da solo (e fa bene) nell'area dell'Ippodromo “La Maura”, la decisione definitiva verrà presa entro fine marzo, ma probabilmente già tra due settimane, per un investimento di circa 600/700 milioni di euro e lo stadio avrà una capienza di circa 70mila posti, che vista la richiesta attuale, sono pure pochini.

A metà marzo quindi, il Milan incontrerà i vertici del comune di Milano, per avere la possibilità di avviare il nuovo progetto in questa nuova area, di 750 mila metri quadrati, vero è che i proprietari (Snaitech) si erano già impegnati a vendere l’area all’imprenditore Consolandi, che voleva realizzare un investimento immobiliare, ma quest’ultimo sarebbe disposto a cederlo al Milan.

La facilitazione rispetto a tante altre aree, deriva dal fatto che il terreno ha già una finalità sportiva (l’ippodromo) e non bisogna fare assolutamente nessuna variante sul piano urbanistico del Comune, ma un accordo di programma tra Regione, Comune e Milan, che dovrà passare dal voto del consiglio comunale, come un piano urbanistico attuativo deve esserci e questo dovrebbe evitare tempi eccessivamente lunghi, al “la Maura”, si prevedrebbe anche lo spostamento del settore giovanile, del calcio femminile e la sede degli uffici (casa Milan) già venduta.

Cardinale come me è un grande sostenitore dell’essere indipendenti, Inter e Milan hanno presente e futuro diversi, quindi il Milan deve pensare a quale può essere la migliore soluzione per lui, il campanilismo non c'entra, è una questione di interessi e opportunità, il Milan non ha necessità di vendere i pezzi migliori per vivere, Cardinale ha i soldi per fare quello che è meglio per il Milan e basta.

Intanto brutta sconfitta del Milan con la Fiorentina, non ci sono alibi per nessuno, dopo quel lungo periodo di crisi, al Milan non può succedere che la testa sia già rivolta alla Champions, la verità è che i rossoneri hanno deluso e qualcuno più di altri, brutto Milan senza mezzi termini, magari è vero che il Milan fa troppa fatica a gestire il doppio impegno e il più delle volte non ci riesce, però se vogliamo tornare ad essere una grande squadra questo è un limite, quindi è un limite dell’allenatore o dei giocatori? Bisogna individuare e provvedere.

La situazione del Milan in Europa e in campionato è tale, da non permette di fare calcoli, di sbagliare ancora partite o di prendersi delle pause, quest’altri 3 punti persi li pagheremo carissimi, non capisco cosa significa la testa altrove, una partita pre-ottavo di Champions, con il passaggio in ballo, non può e non deve essere una distrazione, ma un modo per caricarsi, per arrivare alla concentrazione massima, in vista della grande partita e non un modo per scaricarsi.

Solitamente avviene il contrario, si pensa tanto allo scontro importante, che si va in “iperconcentrazione”, Tomori non può essere così ingenuo in occasione del rigore, se no cosa andiamo a fare a Londra e meno male che è tornato Maignan, se non ci fosse stato lui, avremmo avuto un passivo peggiore, sicuramente non un bel viatico per passare l’ottavo di Champions.

Ancora una volta i più deludenti, sono stati i giocatori che invece dovevano avere più motivazioni, per mettersi in mostra e quelli su cui punti (devi puntare per forza) ciecamente, Rebic è stato irriconoscibile, credo senza ombra di dubbio, che la sua avventura al Milan sia finita e pure da un po', Origi è stato ancora una volta impalpabile e lui non è un ragazzino da aspettare, è chiaro che in estate bisognerà fare scelte importanti, qualitativamente ed economicamente, magari con calciatori presi a rate annuali.

Non possiamo restare legati al solo Leao, a parte che per me il prossimo anno non c’è e poi quando gli viene la febbre o è squalificato? E nemmeno possiamo puntare ancora su Ibra e Giroud, la proposta di gioco deve migliorare e non è passando di nuovo al 4-2-3-1 che risolviamo i problemi: Leao, Rebic e Origi, per migliorare la proposta di gioco, bisogna mettere un altro centrocampista in più e possibilmente con fosforo.

Se come dice Pioli: "Adli e Vranckx stanno lavorando bene, sono pronti per giocare. Poi farò io le scelte”, perché mette poi in campo Bakajoko e non fa le queste scelte, il Milan del 4-2-3-1 è morto e sepolto e con lui il Milan dello scudetto, serve gente nuova come Thiaw, idee nuove senza tornare indietro, come fa Gasperini, che si ricicla ogni anno e magari più volte nello stesso anno, a secondo dei giocatori che ha a disposizione, ora non so, se con il Tottenham torneremo tonici e brillanti in un battibaleno, questa sconfitta potrebbe avere lasciato inevitabilmente delle scorie  e non è detto che per forza di cose, l'atteggiamento a Londra sarà quello giusto o migliore.

Nessun commento:

Posta un commento