Disastro Milan, nella serata del gol record di Ibra e la crisi si fa
risentire in maniera prepotente, i rossoneri chiudono il mese di marzo, senza
avere vinto una partita, nonostante la qualificazione ai quarti di Champions
League, Champions
che è a rischio, dopo avere
preso un punto nelle ultime tre partite (Fiorentina, Salernitana, Udinese), un 2023 da incubo per i rossoneri,
con solo 4 vittorie su 12 partite, che complicano il cammino per raggiungere il quarto posto.
Il Milan stecca per l'ennesima volta, a Udine è debacle tecnico e tattica, la Curva sud del Milan
attraverso Instagram, ha pubblicato un messaggio chiaro alla squadra dopo la
sconfitta di Udine, un messaggio al quale mi associo e che condivido con loro: "Forse
non è chiaro che la qualificazione Champions non è un opzione, ora ci sono due
settimane di stop per ritrovarsi definitivamente, siamo stufi di
assistere a certe prestazioni… il Milan deve essere il Milan sempre, come la
curva è sempre la curva, che si giochi con la prima o con l’ultima della
classe! Basta distrazioni basta sprechi!”
Io aggiungo,
sicuro di interpretare il pensiero di tutti i tifosi milanisti, che da adesso il
Milan deve tornare a fare le partite che tutti ci aspettiamo che faccia, deve tornare
a fare risultato, perché la Champions è importante e non sto qui a spiegare
tutta la serie di motivi per cui è importante, basta con altre prove così imbarazzanti, basta per la
poca voglia, con il poco spirito e con la totale assenza di personalità, basta
con l’approccio diverso tra le due competizioni, che rivela una incredibile
mentalità da provinciale, basta con le palesi difficoltà di Pioli.
Solo un punto conquistato
nelle ultime 3 partite, una media inferiore a quella di Sampdoria e Cremonese, che
lottano per altri obiettivi e che hanno altri organici, abbiamo lasciato troppi
punti preziosi per strada, questo era il momento di approfittare del calendario
più complicato delle rivali, per fare uno scatto verso il secondo posto, è una
cosa che non va per niente bene e mi dispiace, ma Pioli è il responsabile principale.
Il Milan è tornato a
essere di bassa leva, a livello di gioco e di idee di gioco, per molti c’è la sensazione
che i rossoneri abbiano intrapreso una brutta strada, per me non si tratta più
di crisi, io veramente non l’ho mai creduto, per me si tratta della fine di un
ciclo e per ciclo non si deve intendere che sono passati 5/6 anni di grandi
successi e adesso è finito il ciclo e nemmeno, che questa è una squadra vecchia
e ha finito il suo ciclo.
Per me si
tratta della fine dell’alchimia tra giocatori e tecnico, io ho le mie teorie
sul cambio di modulo, sull’impiego di Thiaw e sulla faccia di Pioli in questi
ultimi mesi, ma è lo stesso allenatore che nell’intervista post partita di
Udine, ammette la fine della “magia”, intanto facendo mea culpa per come la sua
squadra ha approcciato la partita, ma è lo stesso approccio di quasi tutto un
campionato e comunque dice:
"Se
viene meno l’attenzione, vuol dire che nei giorni scorsi ho lavorato male, non
sono riuscito a far capire l'importanza di questa gara, l’importanza di giocare
la Champions il prossimo anno, che è importantissimo per noi. Sono troppe le
cose che stasera non hanno funzionato, vuol dire che non mi sono spiegato bene,
dobbiamo lavorare meglio".
È chiaro che questa situazione è colpa dell’allenatore, lo dice lui stesso, “non sono riuscito” e poi “sono troppe le cose che non funzionano”, ci possiamo appellare quanto vogliamo al mercato “fallimentare” di Maldini e Massara, a parte che Vrankx, Pobega e Adli, non li abbiamo quasi mai visti giocare e per quel poco che abbiamo visto non sono stati fallimentari.
Resta il
fatto, che è l’allenatore che li deve fare crescere e quindi sarebbe colpa sua,
la squadra è la stessa che ha vinto lo scudetto, confermarsi anche quest’anno magari
no, ma fare così male nemmeno, è chiara la colpa dell’allenatore, caso mai
bisogna individuare le cause di questo
bilancio impietoso.
Poi ha
aggiunto: "In chiave Champions League chiaro che c'è da cambiare
passo perché in campionato non stiamo facendo bene, abbiamo sbagliato approccio
e interpretazione, è stata una gara difficile e complicata, abbiamo sbagliato
tutti, la nostra prestazione è stata insufficiente
per qualità ed energia. Non siamo stati così squadra per ottenere un risultato
diverso. Dobbiamo e devo fare meglio", certo che hanno sbagliato tutti, il
fatto che Pioli ammetta le sue colpe, non esclude dalle colpe i calciatori.
Prosegue poi
dicendo: "Sono deluso del
mio lavoro, ero sicuro di aver preparato bene la partita e motivato bene i
giocatori. Abbiamo giocato un calcio sporco, poco intenso e vai incontro a
delle difficoltà. A livello tecnico giocato una partita non di livello. Non è colpa
del sistema di gioco. Il nostro atteggiamento è quello di sempre, ma non siamo
partiti con la giusta intensità. Abbiamo fatto fatica per tutta la partita”.
“L'Udinese non ha palleggiato
così tanto per abbassarci. Con la palla abbiamo sbagliato tanto. Non eravamo
compatti e quando allunghi le distanze sei meno aggressivo, meno intenso e hai
meno possibilità di recuperare i palloni. Dobbiamo fare meglio e
rendercene conto. Non dobbiamo puntare solo alla Champions, bisogna cambiare
ancora qualcosa. Sto pensando a tante cose in questo momento. Valuterò".
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