domenica 19 marzo 2023

Mi associo al pensiero della Curva Sud.

 

Disastro Milan, nella serata del gol record di Ibra e la crisi si fa risentire in maniera prepotente, i rossoneri chiudono il mese di marzo, senza avere vinto una partita, nonostante la qualificazione ai quarti di Champions League, Champions che è a rischio, dopo avere preso un punto nelle ultime tre partite (Fiorentina, Salernitana, Udinese), un 2023 da incubo per i rossoneri, con solo 4 vittorie su 12 partite, che complicano il cammino per raggiungere il quarto posto.

Il Milan stecca per l'ennesima volta, a Udine è debacle tecnico e tattica, la Curva sud del Milan attraverso Instagram, ha pubblicato un messaggio chiaro alla squadra dopo la sconfitta di Udine, un messaggio al quale mi associo e che condivido con loro: "Forse non è chiaro che la qualificazione Champions non è un opzione, ora ci sono due settimane di stop per ritrovarsi definitivamente, siamo stufi di assistere a certe prestazioni… il Milan deve essere il Milan sempre, come la curva è sempre la curva, che si giochi con la prima o con l’ultima della classe! Basta distrazioni basta sprechi!”

Io aggiungo, sicuro di interpretare il pensiero di tutti i tifosi milanisti, che da adesso il Milan deve tornare a fare le partite che tutti ci aspettiamo che faccia, deve tornare a fare risultato, perché la Champions è importante e non sto qui a spiegare tutta la serie di motivi per cui è importante, basta con altre prove così imbarazzanti, basta per la poca voglia, con il poco spirito e con la totale assenza di personalità, basta con l’approccio diverso tra le due competizioni, che rivela una incredibile mentalità da provinciale, basta con le palesi difficoltà di Pioli.

Solo un punto conquistato nelle ultime 3 partite, una media inferiore a quella di Sampdoria e Cremonese, che lottano per altri obiettivi e che hanno altri organici, abbiamo lasciato troppi punti preziosi per strada, questo era il momento di approfittare del calendario più complicato delle rivali, per fare uno scatto verso il secondo posto, è una cosa che non va per niente bene e mi dispiace, ma Pioli è il responsabile principale.

Il Milan è tornato a essere di bassa leva, a livello di gioco e di idee di gioco, per molti c’è la sensazione che i rossoneri abbiano intrapreso una brutta strada, per me non si tratta più di crisi, io veramente non l’ho mai creduto, per me si tratta della fine di un ciclo e per ciclo non si deve intendere che sono passati 5/6 anni di grandi successi e adesso è finito il ciclo e nemmeno, che questa è una squadra vecchia e ha finito il suo ciclo.

Per me si tratta della fine dell’alchimia tra giocatori e tecnico, io ho le mie teorie sul cambio di modulo, sull’impiego di Thiaw e sulla faccia di Pioli in questi ultimi mesi, ma è lo stesso allenatore che nell’intervista post partita di Udine, ammette la fine della “magia”, intanto facendo mea culpa per come la sua squadra ha approcciato la partita, ma è lo stesso approccio di quasi tutto un campionato e comunque dice:

"Se viene meno l’attenzione, vuol dire che nei giorni scorsi ho lavorato male, non sono riuscito a far capire l'importanza di questa gara, l’importanza di giocare la Champions il prossimo anno, che è importantissimo per noi. Sono troppe le cose che stasera non hanno funzionato, vuol dire che non mi sono spiegato bene, dobbiamo lavorare meglio".

È chiaro che questa situazione è colpa dell’allenatore, lo dice lui stesso, “non sono riuscito” e poi “sono troppe le cose che non funzionano”, ci possiamo appellare quanto vogliamo al mercato “fallimentare” di Maldini e Massara, a parte che Vrankx, Pobega e Adli, non li abbiamo quasi mai visti giocare e per quel poco che abbiamo visto non sono stati fallimentari.

Resta il fatto, che è l’allenatore che li deve fare crescere e quindi sarebbe colpa sua, la squadra è la stessa che ha vinto lo scudetto, confermarsi anche quest’anno magari no, ma fare così male nemmeno, è chiara la colpa dell’allenatore, caso mai bisogna individuare le cause di questo bilancio impietoso.

Poi ha aggiunto: "In chiave Champions League chiaro che c'è da cambiare passo perché in campionato non stiamo facendo bene, abbiamo sbagliato approccio e interpretazione, è stata una gara difficile e complicata, abbiamo sbagliato tutti, la nostra prestazione è stata insufficiente per qualità ed energia. Non siamo stati così squadra per ottenere un risultato diverso. Dobbiamo e devo fare meglio", certo che hanno sbagliato tutti, il fatto che Pioli ammetta le sue colpe, non esclude dalle colpe i calciatori.

Prosegue poi dicendo: "Sono deluso del mio lavoro, ero sicuro di aver preparato bene la partita e motivato bene i giocatori. Abbiamo giocato un calcio sporco, poco intenso e vai incontro a delle difficoltà. A livello tecnico giocato una partita non di livello. Non è colpa del sistema di gioco. Il nostro atteggiamento è quello di sempre, ma non siamo partiti con la giusta intensità. Abbiamo fatto fatica per tutta la partita”.

“L'Udinese non ha palleggiato così tanto per abbassarci. Con la palla abbiamo sbagliato tanto. Non eravamo compatti e quando allunghi le distanze sei meno aggressivo, meno intenso e hai meno possibilità di recuperare i palloni. Dobbiamo fare meglio e rendercene conto. Non dobbiamo puntare solo alla Champions, bisogna cambiare ancora qualcosa. Sto pensando a tante cose in questo momento. Valuterò".

Ma non si tratta solo di una partita, dove volendo ci può stare, è da settembre che il Milan è tecnicamente e tatticamente insufficiente, è preoccupante la mancanza di reazione della squadra, questo Milan non ha abbastanza forza mentale, per riuscire a reggere il doppio impegno Serie A - Champions e questo più che una colpa è un limite dell’allenatore, siamo il Milan, siamo Campioni d'Italia e dobbiamo arrivare nei primi quattro posti, che non raggiungeremo se si continua con questo score.

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