martedì 21 marzo 2023

Non vedeva l’ora di tornare al 4-2-3-1.

Pioli non vedeva l’ora che le cose andassero di nuovo male, per tornare al 4-2-3-1, aveva detto che ci sarebbe tornato e averlo fatto così presto, è segno che gli è stato imposto, così come gli è stato imposto Thiaw, lo sguardo di Pioli degli ultimi mesi, la sua faccia, hanno sempre lasciato trapelare una certa insoddisfazione, proprio come una persona che fa le cose per forza e appena ha potuto ha voluto dire a chi di dovere: “Hai visto che non è con il cambio di modulo o con l’inserimento di Thiaw che cambiano le cose, io torno al 4-2-3-1”.

Peccato che l’alchimia tra giocatori e società è finita, spero di sbagliarmi e che la sosta se pur molto complicata, ci ridia un Milan rigenerato, che oggi rischia di non andare in Champions League e per questo fallimento non si salva nessuno, dopo la sosta ci sarà la prima delle tre partite contro il Napoli e a questo punto tutto torna in discussione, difesa a 3, gioco, attacco sterile e condizione mentale, è chiaro, che tutto questo nel Milan che ha vinto lo scudetto, è inaccettabile.

Io ho sempre proposto un semplice e classico 4-3-3, modulo con cui giocano i più bravi allenatori italiani, Spalletti, Allegri, Sarri, Italiano, Baroni e Thiago Motta, senza parlare dei mostri sacri: Zeman, Ferguson, Guardiola, Ancelotti, Zidane, Luis Enrique, Heynches, Ten Hag, Klopp, Tuchel e Lopetegui, certo, stiamo parlando di quelli bravi, ma dopo avere fallito con il 4-2-3-1 e con il 3-4-2-1, io un tentativo di giocare normale lo farei.

Poi è vero che tutta questa gente ha avuto i giocatori per poterlo fare e che sono allenatori di un altro pianeta, sanno toccare mentalmente le corde giuste e comunque con la squadra ridotta in queste condizioni non è facile, contro l'Udinese, Leao è tornato a giocare in una posizione più larga a sinistra e meno accentrata, ma ha continuato a litigare con sé stesso, non dribbla più nessuno e come tanti di questo Milan smarrito, è un problema, uno dei tanti.

Ibrahimovic è il marcatore più anziano della storia della Serie A, ha conquistato il record di marcatore a 41 anni e 166 giorni, con un calcio di rigore ripetuto due volte, il Milan continua a sondare il mercato alla ricerca di opportunità, ma tra queste non si parla di punte, si parla di tenere Brahim Diaz, segno che si vuole continuare con “flipper” o per lo meno con il trequartista, cercando di ottenere un prezzo più basso dal Real Madrid, rispetto al diritto di riscatto fissato.

Come sapete non sono d’accordo, né per Diaz e né per il trequartista, i rossoneri seguono anche la pista Aouar, il centrocampista classe ‘98 è in scadenza con il Lione e non rinnoverà, il Milan resta alla finestra e ci resterà in eterno, perché la concorrenza è forte e non lo prenderà, come è successo per Botman e Renato Sanches, a parte il fatto, che se deve continuare a giocare con due centrocampisti, a cosa lo prende a fare.

Guardando a Origi e De Keteleare, effettivamente non si può non affermare, che le scelte di mercato di Maldini non hanno funzionato, ma allo stesso tempo non si può non dire, che Pioli non è riuscito a essere un valore aggiunto e in tutto questo c’è ancora da rinnovare Leao, Maldini ha imposto a Pioli il cambio di modulo (sicuro), ma Pioli lo ha fatto a modo suo e adesso si profila un ritorno al vecchio 4-2-3-1.

Io lo sostenevo prima e lo ribadisco adesso, in questo momento e in prospettiva delle partite che aspettano il Milan, la soluzione resta quella di un centrocampista in più al posto del trequartista, anche se tutto questo è valido, solo quando riesci ad imporre il tuo gioco, diversamente bisognerà schierare la squadra, adattandosi agli avversari che incontri.

Milan, Napoli e Inter, hanno chiesto alla Lega Serie A di anticipare a venerdì 7 aprile: Lecce-Napoli alle ore 17,00; Salernitana-Inter alle 19,00 e Milan-Empoli alle 21,00, in vista dei quarti di finale di Champions League: l’11 aprile Benfica-Inter e Manchester City-Bayern Monaco, il 12 aprile Real Madrid-Chelsea e Milan-Napoli, tutte alle 21:00, le partite di ritorno saranno così articolate: il 18 aprile Chelsea-Real Madrid e Napoli-Milan, il 19 aprile Inter-Benfica e Bayern Monaco-Manchester City, sempre tutte alle 21:00.

Comincia l’avventura degli Azzurri verso gli Europei 2024, Mancini ha convocato 30 giocatori:

portieri: Donnarumma (PSG), Falcone (Lecce), Meret (Napoli), Carnesecchi (Cremonese).

Difensori: Acerbi (Inter), Bonucci (Juventus), Buongiorno (Torino), Darmian (Inter), Di Lorenzo (Napoli),

                  Emerson Palmieri (West Ham), Romagnoli (Lazio), Scalvini (Atalanta), Spinazzola (Roma),

                  Toloi (Atalanta).

Centrocampisti: Barella (Inter), Cristante (Roma), Frattesi (Sassuolo), Jorginho (Arsenal), Pellegrini (Roma),

                  Pessina (Monza), Tonali (Milan), Verratti (PSG).

Attaccanti: Berardi (Sassuolo), Chiesa (Juventus), Gnonto (Leeds United), Grifo (Friburgo),

                    Pafundi (Udinese), Politano (Napoli), Retegui (Club Atletico Tigre), Scamacca (West Ham United).

Certo con le convocazioni di Acerbi, Bonucci e Jorginho, si capisce quanto Mancini sia in difficoltà. 

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