Pioli non vedeva l’ora che le cose andassero di nuovo male, per tornare al 4-2-3-1, aveva detto che ci sarebbe tornato e averlo fatto così presto, è segno che gli è stato imposto, così come gli è stato imposto Thiaw, lo sguardo di Pioli degli ultimi mesi, la sua faccia, hanno sempre lasciato trapelare una certa insoddisfazione, proprio come una persona che fa le cose per forza e appena ha potuto ha voluto dire a chi di dovere: “Hai visto che non è con il cambio di modulo o con l’inserimento di Thiaw che cambiano le cose, io torno al 4-2-3-1”.
Peccato che
l’alchimia tra giocatori e società è finita, spero di sbagliarmi e che la sosta
se pur molto complicata, ci ridia un Milan rigenerato, che oggi rischia di non
andare in Champions League e per questo fallimento non si salva
nessuno, dopo la sosta ci sarà la prima delle tre
partite contro il Napoli e a questo punto tutto torna in discussione, difesa a
3, gioco, attacco sterile e condizione mentale, è chiaro, che tutto questo nel
Milan che ha vinto lo scudetto, è inaccettabile.
Io ho sempre proposto un
semplice e classico 4-3-3, modulo con cui giocano i più bravi allenatori
italiani, Spalletti, Allegri, Sarri, Italiano, Baroni e Thiago Motta, senza
parlare dei mostri sacri: Zeman, Ferguson, Guardiola, Ancelotti, Zidane, Luis
Enrique, Heynches, Ten Hag, Klopp, Tuchel e Lopetegui, certo, stiamo parlando
di quelli bravi, ma dopo avere fallito con il 4-2-3-1 e con il 3-4-2-1, io un
tentativo di giocare normale lo farei.
Poi è vero che tutta questa
gente ha avuto i giocatori per poterlo fare e che sono allenatori di un altro
pianeta, sanno toccare mentalmente le corde giuste e comunque con la squadra
ridotta in queste condizioni non è facile, contro
l'Udinese, Leao è tornato a giocare in una posizione più larga a sinistra
e meno accentrata, ma ha continuato a litigare con sé stesso, non dribbla più
nessuno e come tanti di questo Milan smarrito, è un problema, uno dei tanti.
Ibrahimovic è il marcatore
più anziano della storia della Serie A, ha conquistato il record di marcatore
a 41 anni e 166 giorni, con un calcio di rigore ripetuto due volte, il Milan continua a sondare il mercato alla ricerca di
opportunità, ma tra queste non si parla di punte, si parla di tenere Brahim
Diaz, segno che si vuole continuare con “flipper” o per lo meno con il
trequartista, cercando di ottenere un prezzo più basso dal Real Madrid,
rispetto al diritto di riscatto fissato.
Come sapete
non sono d’accordo, né per Diaz e né per il trequartista, i rossoneri seguono
anche la pista Aouar, il centrocampista classe ‘98 è in scadenza con il Lione e
non rinnoverà, il Milan resta alla finestra e ci resterà in eterno, perché la
concorrenza è forte e non lo prenderà, come è successo per Botman e Renato
Sanches, a parte il fatto, che se deve continuare a giocare con due
centrocampisti, a cosa lo prende a fare.
Guardando
a Origi e De Keteleare, effettivamente non si può non affermare, che le scelte
di mercato di Maldini non hanno funzionato, ma allo stesso tempo non si può non
dire, che Pioli non è riuscito a essere un valore aggiunto e in tutto questo c’è
ancora da rinnovare Leao, Maldini ha imposto a Pioli il cambio di modulo
(sicuro), ma Pioli lo ha fatto a modo suo e adesso si profila un ritorno al
vecchio 4-2-3-1.
Io
lo sostenevo prima e lo ribadisco adesso, in questo momento e in prospettiva
delle partite che aspettano il Milan, la soluzione resta quella di un
centrocampista in più al posto del trequartista, anche se tutto questo è
valido, solo quando riesci ad imporre il tuo gioco, diversamente bisognerà
schierare la squadra, adattandosi agli avversari che incontri.
Milan, Napoli e Inter, hanno chiesto alla Lega Serie A di anticipare a venerdì 7 aprile: Lecce-Napoli alle ore 17,00; Salernitana-Inter alle 19,00 e Milan-Empoli alle 21,00, in vista dei quarti di finale di Champions League: l’11 aprile Benfica-Inter e Manchester City-Bayern Monaco, il 12 aprile Real Madrid-Chelsea e Milan-Napoli, tutte alle 21:00, le partite di ritorno saranno così articolate: il 18 aprile Chelsea-Real Madrid e Napoli-Milan, il 19 aprile Inter-Benfica e Bayern Monaco-Manchester City, sempre tutte alle 21:00.
Comincia l’avventura degli
Azzurri verso gli Europei 2024, Mancini ha convocato 30 giocatori:
portieri: Donnarumma (PSG),
Falcone (Lecce), Meret (Napoli), Carnesecchi (Cremonese).
Difensori: Acerbi (Inter),
Bonucci (Juventus), Buongiorno (Torino), Darmian (Inter), Di Lorenzo (Napoli),
Emerson Palmieri (West Ham), Romagnoli
(Lazio), Scalvini (Atalanta), Spinazzola (Roma),
Toloi (Atalanta).
Centrocampisti: Barella
(Inter), Cristante (Roma), Frattesi (Sassuolo), Jorginho (Arsenal), Pellegrini
(Roma),
Pessina (Monza), Tonali (Milan), Verratti
(PSG).
Attaccanti: Berardi
(Sassuolo), Chiesa (Juventus), Gnonto (Leeds United), Grifo (Friburgo),
Pafundi (Udinese), Politano (Napoli), Retegui
(Club Atletico Tigre), Scamacca (West Ham United).
Certo con le convocazioni di Acerbi, Bonucci e Jorginho, si capisce quanto Mancini sia in difficoltà.
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