giovedì 2 marzo 2023

Il ritorno di Mike e Zalatan, mica cose da poco.

 

Era da ottobre che non si vedeva un Milan così, che ha ritrovando anche la condizione fisica ed è tornato a dominare gli avversari, è innegabile che la svolta è arrivata, il Milan è tornato a produrre gioco, risultati e a non subire gol, la squadra ha ritrovato fiducia e solidità, penso e spero, tranne se non si vanno a fare altre cazzate, che il periodo di crisi è finito, il Milan deve ritrovare forse un gioco più brillante, vedremo con il ritorno di Bennacer e con un Leao in forma cosa succede, intanto il Milan è tornato ad essere concreto e compatto, per lo spettacolo c’è tempo.

Il passaggio alla difesa a tre e un atteggiamento più prudente, oltre a quello mentale, ha inaridito la crisi e non è una coincidenza che sia successo con l’inserimento di Thiaw e il ritorno nello spogliatoio di Ibrahimovic, naturalmente non tutto il merito è loro, la squadra è più attenta, più concentrata, però i due hanno dato un contributo determinante, si è rivisto il Milan feroce mentalmente e fisicamente alla Ibra, preciso nelle scelte come Thiaw, ma anche il rientro di Maignan, la sua presenza è un fattore importante, c’è poco da fare.

Il Milan è tornato a giocare guardando avanti e a correre forte in avanti, una prova positiva nei singoli e nel collettivo, il Napoli è oramai andato, ha 18 punti di vantaggio e noi gli e ne possiamo recuperare al massimo 5/6, andrà a vincere lo scudetto meritatissimamente, ma ora il Milan deve mettere nel mirino il secondo posto, non deve bastarci un posto Champions, è chiaro che il Milan riapre ora un altro ciclo e questo nuovo corso deve partire dal secondo posto.

Così come dicono a Napoli Scurdámmoce 'o ppassato” e ricostruiamo il nuovo ciclo, per arrivare alla seconda stella e puntare ai quarti di Champions, dobbiamo analizzare gli errori fatti, le necessità tecniche alle quali non abbiamo provveduto, partendo dalle sicurezze, che oggi sono il 3-4-3 e non il 3-4-1-2, perché in quei due là davanti Leao e Giroud, per motivi diametralmente opposti, non ci danno certezza di futuro, come non c’è certezza su Rebic, su Origi e su Ibrahimovic, per non parlare di De Ketelaere, Diaz e Krunic.

Ma queste non sarebbero certezze neanche con il 4-2-3-1, le certezze da cui partire sono: Maignan, Kalulu, Thiaw, Tomori, Hernandez, Bennacer e Tonali, li metti al loro posto e vedi cosa ti manca, un quinto a destra se non va bene Calabria e poi tre attaccanti di cui due esterni, De Ketelaere lo teniamo come esterno d’attacco o lo vendiamo? Non vorrei che si facesse l’errore di impostare la squadra ancora su di lui sotto punta e che si ritornasse all’equivoco tattico del 4-2-3-1, tanto rimpianto da Pioli.

Qualcuno dice che con il ritorno di Maignan, si potrebbe tornare alla difesa a 4, con Kalulu che potrebbe allargarsi sulla destra, Thiaw e Tomori centrali e Theo largo a sinistra, io Kalulu lo preferisco centrale o braccetto come in questo momento e poi così come dico da sempre, Theo mi piace quinto, perché viene meglio dentro il campo e ha meno compiti difensivi.

Con i rientri fondamentali di due leader come Maignan e Ibrahimovic, più quello di Bennacer, il Milan dovrebbe puntare ad un finale di stagione all’altezza delle aspettative, la condizione fisica e mentale è tornata quella di sempre e soprattutto sono tornati a giocare un bel calcio e a questo punto, mettiamo per un attimo a confronto le classifiche di quest’anno e dello scorso anno, dopo 24 giornate di Serie A, ma non chiaramente per parlare di scudetto.

Il Napoli che sta facendo un campionato a sé e straordinario (complimenti a tutti), rispetto alla scorsa stagione ha 13 punti in più, il Milan attualmente seconda, nonostante la crisi ha solo 5 punti in meno dello scorso anno, è fuori di dubbio che i rossoneri dovevano confermarsi e migliorarsi, però adesso, penso che questi 5 punti si possono recuperare e se il Milan finisse con gli stessi punti dello scorso anno, sarebbe comunque una stagione positiva.

Positivo come si prospetta il bilancio 2022-2023, con un rosso in calo a meno 25 milioni di euro, una cifra più che dimezzata rispetto all'esercizio precedente (-66,5 milioni nel bilancio 2021-2022) e tendente a zero, ma dopo aver invertito il trend con il lavoro degli ultimi anni, il Milan sarà infatti in grado anche di generare cassa, un’altra notizia positiva, è quella del rinnovo sempre più vicino di Geoffrey Moncada, anche se l'accordo è per prolungare per almeno un'altra stagione e non per sempre.

I progetti del Milan circa lo stadio, con la visita di Gerry Cardinale, prima al sindaco Sala e poi al presidente della regione Lombardia Fontana, dovrebbero essere state chiarificatrici, sul fatto di volere andare da soli senza l’Inter e per acquisire notizie sulla zona de “La Maura”, che sarebbe al momento preferita a Sesto e San Donato.

Nella zona bisognerà rispettare la permanenza di un'area per l'allenamento dei cavalli e un'altra per la collettività, nel corso del mese di marzo, saranno fatte ulteriori valutazioni e ci si aspetta una decisione entro il mese di aprile.

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