Era da ottobre che non si
vedeva un Milan così, che ha ritrovando anche la condizione fisica ed è tornato
a dominare gli avversari, è innegabile che la svolta è arrivata, il Milan è
tornato a produrre gioco, risultati e a non subire gol, la squadra ha ritrovato
fiducia e solidità, penso e spero, tranne se non si vanno a fare altre cazzate,
che il periodo di crisi è finito, il Milan deve ritrovare forse un gioco più
brillante, vedremo con il ritorno di Bennacer e con un Leao in forma cosa
succede, intanto il Milan è tornato ad essere concreto e compatto, per lo
spettacolo c’è tempo.
Il passaggio alla difesa a
tre e un atteggiamento più prudente, oltre a quello mentale, ha inaridito la
crisi e non è una coincidenza che sia successo con l’inserimento di Thiaw e il
ritorno nello spogliatoio di Ibrahimovic, naturalmente non tutto il merito è loro,
la squadra è più attenta, più concentrata, però i due hanno dato un contributo determinante,
si è rivisto il Milan feroce mentalmente e fisicamente alla Ibra, preciso nelle
scelte come Thiaw, ma anche il rientro di Maignan, la sua presenza è un fattore
importante, c’è poco da fare.
Il Milan è tornato a giocare
guardando avanti e a correre forte in avanti, una prova positiva nei singoli e
nel collettivo, il Napoli è oramai andato, ha 18 punti di vantaggio e noi gli e
ne possiamo recuperare al massimo 5/6, andrà a vincere lo scudetto meritatissimamente,
ma ora il Milan deve mettere nel mirino il secondo posto, non deve bastarci un
posto Champions, è chiaro che il Milan riapre ora un altro ciclo e questo nuovo
corso deve partire dal secondo posto.
Così come dicono a Napoli “Scurdámmoce 'o ppassato” e ricostruiamo il nuovo ciclo, per arrivare alla
seconda stella e puntare ai quarti di Champions, dobbiamo analizzare gli errori
fatti, le necessità tecniche alle quali non abbiamo provveduto, partendo dalle
sicurezze, che oggi sono il 3-4-3 e non il 3-4-1-2, perché in quei due là
davanti Leao e Giroud, per motivi diametralmente opposti, non ci danno certezza
di futuro, come non c’è certezza su Rebic, su Origi e su Ibrahimovic, per non
parlare di De Ketelaere, Diaz e Krunic.
Ma queste non sarebbero
certezze neanche con il 4-2-3-1, le certezze da cui partire sono: Maignan,
Kalulu, Thiaw, Tomori, Hernandez, Bennacer e Tonali, li metti al loro posto e
vedi cosa ti manca, un quinto a destra se non va bene Calabria e poi tre
attaccanti di cui due esterni, De Ketelaere lo teniamo come esterno d’attacco o
lo vendiamo? Non vorrei che si facesse l’errore di impostare la squadra ancora
su di lui sotto punta e che si ritornasse all’equivoco tattico del 4-2-3-1,
tanto rimpianto da Pioli.
Qualcuno dice che con il
ritorno di Maignan, si potrebbe tornare alla difesa a 4, con Kalulu che
potrebbe allargarsi sulla destra, Thiaw e Tomori centrali e Theo largo a
sinistra, io Kalulu lo preferisco centrale o braccetto come in questo momento e
poi così come dico da sempre, Theo mi piace quinto, perché viene meglio dentro
il campo e ha meno compiti difensivi.
Con i rientri fondamentali di
due leader come Maignan e Ibrahimovic, più quello di Bennacer, il Milan dovrebbe
puntare ad un finale di stagione all’altezza delle aspettative, la condizione
fisica e mentale è tornata quella di sempre e soprattutto sono tornati a
giocare un bel calcio e a questo punto, mettiamo per un attimo a confronto le classifiche
di quest’anno e dello scorso anno, dopo 24 giornate di Serie A, ma non
chiaramente per parlare di scudetto.
Il Napoli che sta facendo un campionato a sé e straordinario (complimenti a tutti), rispetto alla scorsa stagione ha 13 punti in più, il Milan attualmente seconda, nonostante la crisi ha solo 5 punti in meno dello scorso anno, è fuori di dubbio che i rossoneri dovevano confermarsi e migliorarsi, però adesso, penso che questi 5 punti si possono recuperare e se il Milan finisse con gli stessi punti dello scorso anno, sarebbe comunque una stagione positiva.
Positivo come si
prospetta il bilancio 2022-2023, con un rosso in calo a meno 25 milioni di
euro, una cifra più che dimezzata rispetto all'esercizio precedente (-66,5
milioni nel bilancio 2021-2022) e tendente a zero, ma dopo aver invertito il
trend con il lavoro degli ultimi anni, il Milan sarà infatti in grado anche di
generare cassa, un’altra notizia positiva, è quella del rinnovo sempre più vicino di Geoffrey Moncada, anche
se l'accordo è per prolungare per almeno un'altra stagione e non per sempre.
I
progetti del Milan circa lo stadio, con la visita di Gerry Cardinale, prima al
sindaco Sala e poi al presidente della regione Lombardia Fontana, dovrebbero
essere state chiarificatrici, sul fatto di volere andare da soli senza l’Inter
e per acquisire notizie sulla zona de “La Maura”, che sarebbe al momento preferita
a Sesto e San Donato.
Nella
zona bisognerà rispettare la permanenza di un'area per l'allenamento dei
cavalli e un'altra per la collettività, nel corso del mese di marzo, saranno
fatte ulteriori valutazioni e ci si aspetta una decisione entro il mese di
aprile.
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