venerdì 12 gennaio 2024

Dopo la Champions, il Milan esce anche dalla Coppa Italia.

 

Il Milan perde contro l'Atalanta ed è fuori anche dal secondo obiettivo stagionale, ma possiamo metterci anche lo scudetto e in questo caso sono tre, ad essere realisti è rimasta solo l'Europa League, come obiettivo concreto in stagione, io continuo a non capire, come fanno tanti buonisti a non vedere, che all'undici di gennaio la stagione del Milan non ha molto altro da dire e se si escludono le due stagioni, quella dello scudetto e quella del secondo posto, sono tutte così da 15 anni.

Una volta per i debiti di Berlusconi, un’altra volta per il cinese, poi per Inzaghi, per Brocchi, per Gattuso e per Giampaolo, adesso per Pioli, anche se come la metti la metti, Pioli cade sempre in piedi, io continuo ad avere dubbi, molti dubbi sulle scelte di Pioli, sia nella partita contro l’Atalanta, che in altre, il mercato e il gioco di Pioli non hanno portato grandi risultati e spesso la posizione di un singolo giocatore ha creato troppi problemi.

Non hanno pagato le scelte di Musa e Jovic e il Milan ne esce con le ossa rotte, ricorrere agli errori del Var, per nasconde la polvere sotto il tappeto, non mi pare una pratica intelligente, se perdiamo con le grandi e allora ci può stare, se perdiamo con le piccole (Atalanta esclusa) e allora si ricorre agli infortuni, al mercato di Maldini, al Var, ma non si vede mai che Pioli ha snaturato tatticamente la squadra, creando un bel po’ di confusione, non si vede mai che il Milan non gira.

Vinciamo una partita sporca e allora siamo fuori dalla crisi, grande Pioli, adesso puntiamo a vincere questa coppa o quell’altra coppa e alla fine siamo stati eliminati ancora una volta dalla Coppa Italia, ora, perché non si riesce a dire che il Milan ha fallito, perché non si riesce a dire che Pioli ha fatto molte scelte discutibili, anche contro l’Empoli, solo che è finita 3 a 0? fanno bene i tifosi a sommergerli di fischi.

Siamo delusi, solo un grande percorso in Europa League e la qualificazione alla prossima Champions, potrebbero salvare la stagione della squadra e la panchina di Pioli, se no è un altro flop e pensare che eravamo passati anche in vantaggio con Leao, ma poi è arrivata la solita rimonta, non riusciamo a tenere un vantaggio e finché vinciamo e tutta bravura di Pioli con le sue “Piolate”, quando ci facciamo rimontare, le minchiate di Pioli, diventano gli errori degli altri.

Non è così, la differenza tra le due squadre è stata sostanziale, l'Atalanta dopo una prima mezzora nella quale non è riuscita ad esprimere gioco, senza però subire niente di pericoloso dal Milan, ha poi mostrato nella restante ora gi gioco, tutta la sua identità agonistica e l’efficace organizzazione di gioco, al contrario di quelli del Milan, tutti i giocatori sapevano cosa fare e come farlo.

Il Milan in questa prima mezzora di Atalanta impacciata, ha fatto vedere delle buone premesse, ma di occasioni poche, come ogni partita si affloscia dopo il vantaggio e si spegne dopo il primo gol degli avversari, è incapace di riprendersi la partita o di creare pericoli dalle parti del portiere avversario e la colpa non deve andare al valore dei calciatori, che erano mediocri anche quando il Milan era in testa alla classifica nelle prime giornate o ai tanti infortuni o a chissà quale operatore di mercato.

La colpa è nella grande confusione che ha Pioli, confusione che trasferisce poi alla squadra e ai giocatori, lo ammette anche lui nella conferenza stampa post partita, dicendo che è mancata lucidità, compattezza, ordine, ha adottato un modulo diverso da quello sempre utilizzato, con cui ha più certezze, la “Piolata” di Calabria braccetto di destra, Theo braccetto di sinistra, Musah esterno altro, Reijnders mediano e Loftus-Cheek bo? Non ha pagato.

Al 70esimo poi la rivoluzione copernicana, Terracciano all'esordio esterno sinistro, Theo dietro di lui, Simic largo dall'altra parte, con Musah mediano, Jovic e Giroud davanti, in sostanza ha snaturato molti giocatori e le loro caratteristiche, facendo un possesso palla sterile, così come nella maggior parte delle sue partite, non si può non capire, che ancora una volta il Milan ha fatto male.

Come dice la rivista Forbes: "Guardare i rossoneri è frustrante, Pioli non sembra trovare risposte", la serie di risultati positivi per molti, è sembrata che avesse scacciato “la crisi”, invece come sostenevo io, era una parte del periodo d'incertezza, che vive la squadra e il suo allenatore, Pioli ha dimostrato anche lo scorso anno, di non essere in grado di trovare risposte ai problemi del Milan, le sue idee spesso falliscono e lui non ha mai un piano B.

Dicono che è l’effetto “esonero sulla testa”, che non permette al tecnico di essere “libero” di esprimersi, ma un tecnico bravo o no, ma con la sua esperienza, dovrebbe vivere in maniera diversa la pressione dell’eventuale esonero, per me è sempre un modo molto buonista, per trovare a tutti a costi le giustificazioni al tecnico.

Il ciclo di Pioli è finito, lo sa il tecnico che spera in un altro miracolo (stavolta Maldini a pagare per lui non c’è), lo sa la società che ha già avuto contatti con Conte e Motta, lo sanno i tifosi che hanno però paura di un’altra riconferma dell’allenatore, oggi non è il caso di fare la fine del Napoli, ma a fine stagione le strade del Milan e quella di Pioli si separeranno.

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