Riporto di seguito le parole di Pioli: "Credo
che le abilità di un allenatore, siano quelle di capire la propria squadra,
qualche anno fa ero un tormento per loro, tra video e tattica (aggiungo io e le
cose andavano bene), ora li lascio molto liberi perché mi fido di loro, del
senso di responsabilità e appartenenza, del rispetto verso il club e
l'allenatore (aggiungo io e le cose vanno male), non dico che non faccio più
nulla, ma che mi defilo un po' lasciando gestire a loro certi momenti (aggiungo
io: allora a che serve avere l’allenatore? Ne possiamo fare a meno, come
abbiamo fatto a meno di Maldini)".
Qualcuno può pensare che Pioli non ci sta più con la testa,
no! È lucidissimo nella sua “paraculite”, ti gira sempre le carte in tavola per
scaricare la colpa agli altri, credetemi, non riesco a trovare un nesso logico
a queste parole, nel momento che sta vivendo il Milan da due anni, per me non
ci sono “parole” per giustificare una squadra che viaggia a poco più di un punto e mezzo a
partita.
Esattamente si tratta di 1,61 punti a partita e
non 2 punti a partita come sostiene qualche leccaculo, nelle ultime 55 partite giocate ne ha vinto meno della metà (25), una squadra con più bassi che alti, un quinto posto nell’anno dopo lo
scudetto, una insufficienza piena, una prima parte di stagione non all'altezza
e con il Milan in forte ritardo, questo è il Milan adesso.
Finalmente contro
il Cagliari in coppa Italia, il Milan ha fatto le cose per bene e si è presentato
con quattro teenager dal primo minuto, ha battuto il Cagliari con un rotondo 4 a 1, alla faccia di chi non
ha mai voluto utilizzare i giovani del vivaio, andando possibilmente a spendere
un sacco di soldi con la scusa del decreto crescita, per un pari età di un’altra
primavera, di un altro calcio, quando invece bisognerebbe avere un po' di
programmazione.
Jimenez è stato il migliore o quasi
dei 22 in campo, Pioli lo ha fatto esordire come terzino sinistro e lui ci
ha messo qualità e tanta personalità, dimostrandosi tra i più positivi
all’esordio a San Siro, è stato anche protagonista di una grande giocata in
occasione del 3 a 0 e non capisco come mai stia spuntando adesso, in un minuto
di disperazione e non prima, a questo punto mi chiedo: perché cerchiamo
Terracciano, che ha la stessa età e costa più o meno lo stesso.
Simic, Chaka
Traoré, ma la sorpresa vera è Jimenez, tutti e tre hanno dato risposte
assolutamente positive, Simic è alla sua terza presenze in Serie A, la prima da
titolare è ha dimostrato grande attenzione e sicurezza, Jimenez, spagnolo
classe 2005, è arrivato in prestito in estate dal Real Madrid e sta facendo
vedere ottime cose, il Milan
però, con la Fiorentina e la Juventus, sono in corsa per accaparrarsi
Filippo Terracciano, terzino classe 2003 dell’Hellas Verona.
Al
momento le richieste degli scaligeri sono considerate alte, si parla di 5
milioni di euro contro i 4 fissati tra Milan e Real per il riscatto di Jimenez, il mercato, tra
quello estivo e questo invernale, dovrebbe portare comunque la riserva di Theo
Hernandez, che ancora una volta ha fatto una prestazione da
urlo, dominante in difesa e incredibilmente incisivo in avanti, il candidato sembrava
essere Miranda, ma con l’esplosione di Jimenez, non so.
Chi viene acquistato a gennaio ha bisogno di parecchio tempo per mettersi in forma e in sintonia con tutto il gruppo, credo che il Milan abbia già in casa le soluzioni per migliorarsi, compreso lo stesso Jovic (a me non piace), che prosegue il suo momento d’oro in questa prima parte di stagione, dando al Milan la possibilità di recuperare qualche infortunato e poi comunque deve aumentare lo spirito di squadra, le motivazioni e migliorare il gioco.
Il Fenerbahce insiste per Krunic e il Milan aspetta l'offerta giusta,
perché adesso il bosniaco da titolare inamovibile e diventato un separato in
casa, una cosa che non era mai successa nei suoi
precedenti anni al Milan, il club turco non ha ancora mollato l’obiettivo
e spingerà per avere il centrocampista già in questo mercato di gennaio.
Il Fenerbahce sta
cercando di approfittare, di questo momento particolare tra il Milan e il giocatore,
per giocare al ribasso, i rossoneri invece vogliono un'offerta importante per
il cartellino, mentre intanto torna dal prestito al Villareal Gabbia, risolvendo almeno in parte, insieme
con Simic, la grande emergenza del pacchetto difensivo.
Simic, Pellegrino, Gabbia e Kjaer,
attualmente sono i difensori centrali a disposizione di Pioli, in estate i
rossoneri prenderanno un altro difensore centrale, ma non è escluso che se ci
saranno delle occasioni sul mercato di gennaio, Furlani e Moncadà non
anticipino il colpo dell’estate, tra i nomi che girano, adesso si è aggiunto anche
Nehuen Perez, centrale argentino dell’Udinese e seguito anche dalla Fiorentina.
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