Adli dopo un anno
e mezzo passato ad allenarsi e ad aspettare, ha imparato a stare meglio in
campo e a giocare con maggiore convinzione, ma tutto questo poteva avvenire
prima, solo se avesse giocato un po' di più, non vedo come avrebbe potuto
crescere senza mai giocare, gli allenamenti si sono d’accordo, ma poi ci vuole
la prova in partita, perché è difficile migliorare solo con gli allenamenti.
Adli non ha mai
avuto nessuna considerazione da parte di Pioli, anche perché lo aveva
acquistato Maldini, tanto che lo voleva cedere a gennaio scorso e poi
quest’estate, Adli ha avuto davvero poche possibilità per dire la sua, se per
questo ce li ha tutt’ora, perché prima gli veniva preferito Krunic e adesso
Musah, è stato più volte sul punto di partire, ma lui ha rifiutato qualsiasi
proposta pur di rimanere a Milano.
Ha detto sempre di
no, si è messo in gioco, ha lavorato e ha sfruttato l’opportunità, la stessa
cosa non posso dire di Leao, il suo
atteggiamento non mi piace, per conto mio capisco che venga criticato, per
quello che può essere, per quanto guadagna, per la considerazione e le
aspettative che ha la società, dovrebbe avere almeno un altro
atteggiamento in campo, sembra (e forse è così) che della squadra non gli
interessi nulla e pecca di narcisismo, si vanta di non so che cosa, ma non sta
facendo niente di particolare.
In questa
sessione di mercato, al Milan servono
almeno un centrale, un centrocampista e un centravanti, la dirigenza ha evidenziato gravi colpe a tutti i
livelli, spiace dirlo, ma il centrale, il centrocampista e il centravanti
arriveranno? Forse sì, ma andavano presi a dicembre, per utilizzarli fin da
subito a gennaio.
Ho trovato commovente
l’intervento di Cardinale, che è sceso negli spogliatoi a rinfrancare la
squadra, che si, avevano bisogno del sostegno del presidente, ma avrebbero
preferito avere i rinforzi prima, ha abbracciato Pioli, per trasmettergli tutta
la sua vicinanza, ma per la squadra sperimentale messa in campo contro
l’Atalanta, si meritava un comunicato come quello della Roma: "Auguriamo
a Pioli e ai suoi collaboratori il meglio per il futuro".
Per il futuro servivano
certezze e non invenzioni, la partita ha lasciato un senso di confusione
tattica evidente, come la gestione da parte del coach della vicenda Krunic,
tolto dal mercato per renderlo centrale nel suo progetto in estate, fuori rosa dopo
il ritorno dall’infortunio e svenduto dopo 4 mesi, la vittoria con la Roma secondo
me non basta, serve una scossa a tutto l'ambiente.
Guardando alla situazione
allenatore per la prossima stagione, sono sempre più convinto che Pioli sia
arrivato al capolinea, Cardinale rigenererà la squadra, l’entusiasmo e le
ambizioni con Conte, perché la Roma non ha nessun potere finanziario per
prendere l’allenato di Lecce, a Napoli c’è troppa confusione su chi fa cosa,
Thiago Motta sta rinnovando con il Bologna e Ibrahimovic che è consigliere del
capo, gli ha consigliato Conte, anche se si parla per lui, di Napoli e Roma.
Il Milan deve alzare l'asticella e un club serio
pianifica il futuro per tempo, con calma, con lucidità, ma deve alzare il
livello degli obiettivi, non possiamo continuare a restare fuori dalla nuova
supercoppa e dal nuovo mondiale per club, l'aspetto tecnico-tattico non è e non
è stato indifferente, nelle altalenanti stagioni di Pioli.
I play utilizzati
dal tecnico, non hanno nessuna attitudine difensiva, il Milan per una questione
di equilibrio, non può giocare contemporaneamente con Reijnders, Adli (o Bennacer),
Loftus-Cheek, Hernandez e pure Leao, la squadra è troppo a trazione anteriore,
troppo sbilanciata e la prossima estate al di là dell’allenatore, il Milan deve
comprare un giocatore alla Van Bommel, con quelle caratteristiche.
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