martedì 9 gennaio 2024

Trovato l'accordo con Verona per l'acquisto di Terracciano.

Il Milan ha raggiunto l'accordo con Verona per l'acquisto di Terracciano, il difensore classe 2003, si trasferirà a titolo definitivo per 4,5 milioni più 1 di bonus, restano da sistemare gli ultimi dettagli, Terracciano ha cominciato come mezzala, ma nelle 18 partite disputate in Serie A in questa stagione, ha ricoperto più ruoli, giocatore di piede destro, ha giocato 9 partite da esterno di centrocampo di destra, 5 da terzino sinistro, 2 da esterno di centrocampo di sinistra e due da difensore centrale come braccetto di destra, nel 3-4-2-1.

Trattandosi di un destro, sarà sicuramente la riserva di Calabria, con Florenzi che sarà dirottato stabilmente come riserva di Theo, almeno per quest’anno, in attesa di capire se il Milan riscatterà Jimenez, che tanto sta già facendo parlare di sé, per la qualità e la personalità, cresciuto nel Real Madrid, il terzino sinistro classe 2005, è al Milan in prestito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni e contro-riscatto a favore del Real Madrid, da esercitare solo nell'estate 2025 e 2026 e per una cifra ragionevolmente superiore almeno ai 10 milioni. 

È chiaro che se il buon giorno si vede dal mattino, un riscatto per 5 milioni in prospettiva è comunque un buon affare, se poi il Real, lo dovesse contro-riscattare anche per 10 milioni, il Milan avrebbe fatto una buona plusvalenza e in quel caso, se non dovesse arrivare Miranda, si potrebbe dirottare a sinistra Terracciano, forte delle sue 5 presenze da terzino sinistro nel Verona, poi comunque, ogni trattativa può essere ridiscussa con un nuovo accordo che soddisfi le parti, come è accaduto per Brahim Diaz.

Tanto, che già il Milan vuole cambiare termini dell'accordo con il Real e sta già lavorando al suo riscatto, però vorrebbero cambiare i termini dell'accordo, pagarlo meno di 5 milioni, mettendo però una serie di bonus che consentirebbero al Real Madrid di incassare più soldi, nel caso in cui Jimenez dovesse crescere e giocare tante partite. 

Il giocatore intanto si trova benissimo e spinge per restare al Milan, che lo considera il club ideale per la sua crescita, tant’è che ci sono molti giovani interessanti, nell’emergenza i rossoneri hanno ritrovato la strada giusta, in tutto questo però, non abbiamo preso in considerazione, la possibilità che il Milan il prossimo anno abbia un nuovo allenatore (quasi sicuro).

È un argomento che non ho voluto trattare, perché penso che non ci sia nulla di concreto, nel senso che, o hanno già l’accordo per filo e per segno con il nuovo allenatore, o sperano che anche quest’anno Pioli riesca a salvarsi dall’esonero, magari vincendo l’Europa League, per me il Milan ha già scelto Thiago Motta, per gentile concessione di Cardinale, al Milan comanda Furlani, lui spera di tenere ancora Pioli e nel caso di evidente fallimento, ha già abbozzato qualcosa con Thiago Motta.

L’ex Inter sta dimostrando un certo valore, ha carisma ed esperienza internazionale, ha voglia di arrivare, non costa tanto e non pretende nessuno di particolare, per praticare un gioco divertente e vincente, il profilo che piace a Red Bird, del resto adesso al Milan, lo scudetto non te lo chiede nessuno, Conte non ha più grosse frecce al suo arco, è stato alla Juve e all’Inter e al momento non ci torna più, se no lo avrebbero preso quest’estate.

Non andrà all’Atletico, al Real e nemmeno al Barcellona, non andrà al PSG, così come non andrà più in nessun’altra squadra inglese, gli restano solo tre opzioni: Napoli, Milan e Roma, certo, al Milan verrebbe per annullare il gap che c’è con l’Inter e la Juventus e per vincere subito, ma il Milan non gli riconoscerà mai più di 6/7 milioni più bonus, non gli rifarà la squadra, perché di questo si tratta e poi il Milan è un ristorante da 10 euro.

Al Milan gli sarà permesso di continuare ad avere questo suo atteggiamento “spaccone”, quindi: deve abbassare terribilmente il suo ingaggio, deve vestirsi di umiltà, se no vedi le liti che faranno con Ibra e deve cambiare modulo, ripartendo da questo Milan, quello con Calabria, Adli, Kjaer, Florenzi, Giroud, Jovic e Terracciano, io sono comunque un nostalgico, a me piace Di Francesco, ma fate finta che non ho detto niente.

Piuttosto, Conte o Motta, c’è a mio avviso un problema Leao, mi prendo tutti gli insulti di chi dice che Leao è un campione e non si può pretendere di più, ma a me Leao non piace, sono con chi lo contesta e sono per la sua partenza in estate, il campione è Mbappè, non è Neymar, tranne se, cambiando allenatore, non riesce a trovare continuità, se no per me è l’eterna incompiuta.

Anche Barzagli la pensa come me: "Un giocatore del genere deve migliorare ogni anno, deve essere determinante e fare la differenza, quello che fa adesso non basta più" e aggiunge: "Io non accetto, che per un giocatore del genere si continui a dire: "Eh ma se sorride, se sta bene...". Un giocatore del genere deve migliorare ogni anno, deve essere determinante, deve fare la differenza. Se hai quelle qualità lì, non esiste più il "potrei". Mi metto lì, miglioro, divento decisivo, e divento il numero uno, non a chiacchiere. Lo faccio perché ho le possibilità".

Barzagli continua: "Non esiste vedere giocatori talentuosi che giocano e... "sì, potrei fare di più ma mi diverto". Non esiste, mi alleno. Leao quest'anno, al di là delle piccole difficoltà che ha avuto il Milan, anche se è stato fuori un mese, deve far vedere in qualcosa che è diverso dagli altri, perché lo è. E non solo nelle qualità, anche come leadership, come tutto. Crescere come giocatore, perché è di un altro livello. Non basta più la sgasata e l'assist, se vuoi diventare il numero uno non basta più. Ne ho visti tanti e se sento "eh ma lui", lui cosa? Se non ti metti e non hai la testa per farlo, rimani così".

Pensieri miei e parole di Barzagli, il Barcellona è interessato al suo acquisto, bene, con i soldi della clausola, prendiamo due attaccanti forti da 70 mila euro ciascuno e ci sistemiamo là davanti, Leao per le sue aspettative e per il suo ingaggio, non sta facendo vedere il proprio talento, è ancora discontinuo, sempre svogliato e incapace dopo tutti questi anni, di prendersi la squadra sulle spalle, come deve fare un vero campione. 

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