Era rigore per
l'Atalanta lo scontro tra Reijnders e De Roon, l’arbitro doveva almeno andare a
rivedere, è una spinta di Reijnders ai danni di De Roon all'interno dell'area
di rigore, infatti il calciatore olandese quando si rende conto che De Roon gli
ha preso il tempo, lo carica sulla schiena in maniera irregolare
lanciandolo contro Gabbia, chiaramente questo scontro è irregolare e senza
quella spinta De Roon avrebbe segnato, dunque secondo me è calcio di rigore.
In presa diretta
sembrava rigore anche quello di Jimenez, ma se l'arbitro fosse andato a vedere,
si sarebbe accorto che quello non era rigore, Jimenez prende per primo la
palla e la manda in calcio d'angolo, solo dopo prende il calciatore atalantino,
i calciatori dell’Atalanta posizionati in area di rigore, chiedono il calcio
d'angolo e non il rigore, perché hanno visto bene, il pallone cambia
completamente direzione e tra l'altro non rimane nella disponibilità
dell'avversario.
Il tocco di mano
nel finale in area atalantina, era rigore e anche quello era da rivedere, il
Var è nato per ridurre gli errori gravi degli arbitri, ma oramai gli arbitri
non arbitrano più e lasciano che siano quelli del Var ad arbitrare e a
prendersi loro le responsabilità (punizioni), di contro i “varisti” richiamo
l’arbitro e poi lasciano a lui la decisione, quindi il problema è “l’interpretazione”
e la “sovranità in campo”.
C'è una grande confusione,
data da un protocollo che lascia molto all’interpretazione e alla leadership di
chi sta in campo o al Var, bisogna darsi delle regole (protocolli) precise e poi
quando c’è da decidere, deve decidere per me il Var, che ha la possibilità di
esaminare meglio e più volte l’episodio, ma separando le due “carriere”, gli
arbitri fanno gli arbitri, i varisti fanno i varisti e si segna un limite
preciso di competenze.
Non ci sono più
certezze, anche perché il Var anziché aiutare l'arbitro nel risolvere problemi
grossi, va alla ricerca delle azioni normali, nelle quali in condizioni normali
non si vede niente, proprio per creare il caso, cosa di cui non avremmo
bisogno, il VAR, inteso come strumento, non è un fallimento, anzi, ha ridato valore
al calcio, dando una mano enorme a chi è in campo e evitato 129 grossi
errori nella scorsa stagione.
Caso emblematico il fallo di Bastoni su Duda, non tanto per
mettere il “cappello” su un immeritato scudetto dell’Inter, ma quanto perché per
quello che è trapelato dall’ascolto della discussione arbitro e var,
sicuramente il var vede meglio, sicuramente il var richiama l’arbitro, ma altrettanto
sicuramente la decisione finale per me spetta al var, quindi se il var gli dice:
“Fischia! Fischia!” e tu non fischi, allora fischio io, se no gli errori ci
saranno e a quel punto veramente il var non serve.
Perché ci sono mille interpretazioni, non si capisce più niente, con la stessa situazione che viene gestita in modo diverso, da arbitri diversi e in partite diverse, non va bene perché il var sta perdendo di credibilità, si sono ridotti drasticamente gli errori, ma è aumentato il dubbio e il malcontento.
Nessun commento:
Posta un commento