Un altro grande, grandissimo se ne va, dopo Beckenbauer, un altro signore e
campione del calcio mondiale ci ha lasciati, persona seria e perbene, con
lui è morto il mito del calcio italiano, nessuno ha segnato tanti gol come lui
in Nazionale, aveva 79 anni, era il vento,
era la bellezza di una forza pura, era la normalità di “Rombo di Tuono”, artefice di
uno scudetto incredibile con il Cagliari, adesso ci guarderà da lassù, buon
viaggio Gigi, condoglianze alla famiglia, alla Sardegna e al calcio Italiano,
che perdono un grande uomo, otre che un grande calciatore.
Parliamo adesso del Milan sceso in campo a Udine, i
rossoneri soffrono, ma s'impongono in extremis per 3 a 2 sui friulani e
consolidano la terza posizione in classifica a 45 punti, trovano il sesto
risultato utile consecutivo, dopo una partita divertente, per chi vuole vedere
lo spettacolo in una partita di calcio, 5 gol, un’interruzione per cori
razzisti, una partita giocata a un buon ritmo e con frequenti cambi di fronte,
un po' meno per noi milanisti, che ogni partita la dobbiamo penare fino alla
fine.
Milan più aggressivo e concreto in fase conclusiva, entrambe
le squadre alternano azioni manovrate a centro campo e veloci ripartenze, ma
bisogna aspettare il finale di gara, le reti di Jovic all'83esimo e di Okafor
al 93esimo, regalano il successo a Pioli e alla sua squadra, per difendere meglio
la zona Champions, i cambi sono stati vincenti, adesso tutti a elogiare il
mercato estivo, quando qualche settimana fa il primo Pioli lo aveva bocciato.
A me fa piacere che parte del mercato stia rispondendo bene,
ma chiedo solo un po' di coerenza, la mancanza di coerenza, è segno di non
avere chiari i problemi da affrontare e allora, una volta sono bianchi e
l’altra sono neri, ma così non c’è mai la soluzione, Jovic e Okafor hanno
rovesciato la partita, ma non è la regola, è stato un caso, Soleri è la regola.
Sicuramente sono stati decisivi i cambi di Pioli, ma sono i soliti cambi della disperazione, 5/6 attaccanti tutti insieme, buttati la sperando che qualcosa succeda, non sono cambi ragionati, derivati dalla lettura della partita, delle situazioni, non c’era certezza che Jovic e Okafor avrebbero ribaltato la gara, se no il cambio sarebbe avvenuto prima.
L’interrogativo chiaramente si pone, ma questo mercato estivo
è stato un buon mercato o un brutto mercato? È una bugia che la rosa del Milan
è scarsa? Per me non è scarsa, non è la rosa dell’Inter, ma forse più o meno si
equivale con quella di Juventus e Napoli, le quattro squadre che dovrebbero
assicurarsi i primi 4 posti per la Champions, poi la differenza la fa l’organizzazione
di gioco.
Capisco che magari qualcuno voglia fare credere che la rosa dei rossoneri
sia scarsa, capisco che Pioli si rifugia in questa presunta scarsezza, per
trovare gli alibi necessari ai suoi limiti, in realtà non è di primordine, ma
sono tutti giocatori di prospettiva, tranne il fatto che è stata assortita male
ed è guidata peggio, se inneggiamo alle seconde linee e in questo caso a Jovic
e a Okafor, nei momenti di difficoltà per gli infortuni, non si può dire che
non si vince con le ultime in classifica, perché le seconde linee non sono
all’altezza.
Sicuramente rispetto all’anno scorso, questa squadra
ha molte più soluzioni, il mercato è stato più efficace, perché è stato
allungato l’organico, ma lo scorso anno, come quest’anno, se il tecnico non
considerava soluzioni: Vrankx e Adli, il vero problema per me è il tecnico, ma
questa è una mia opinione, vuol dire che se resterà Pioli o il Milan continuerà
a giocare così, mi vedrò giocare un’altra squadra, non è un ricatto, anche
perché a chi dovrei ricattare?
Sono oramai gli ultimi giorni di mercato, Pioli si
aspetta un difensore e un centrocampista, questo vuol dire, che se la rosa non
è scarsa è almeno corta, ma abbiamo detto poco fa che non era nell’una e né
l’altra, boh! l’acquisto a centrocampo sembra essere complicato, anche perché
non so al posto di chi dovrebbe giocare, Loftus-Cheek e Reijnders non si toccano.
Bennacer tornando, se pur in una posizione che non gli si
addice, giocherà davanti alla difesa, le tre riserve sono; Adli, Musah e Pobega, la sua assenza è comunque ricoperta da Zeroli, il
grande coach dei record di lancio di giovani bravi, non è che adesso si può
tirare indietro, deve “cucinare” con i giovani, la dirigenza che non è Ibrahimovic, invece potrebbe
accontentare le richieste del tecnico sul difensore centrale.
Buongiorno rimane al Torino a fare la fine di Belotti, più reale è un prestito per sei mesi e tamponare l’assenza dei titolari infortunati, comunque le soluzioni restano: Chalobah del Chelsea, Kiwior dell’Arsenal, Brassier del Brest ed altri ancora, in estate invece deve per forza arrivare un giocatore di livello in attacco.
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