giovedì 25 gennaio 2024

Un altro difensore e a centrocampo un incontrista.

Siamo oramai agli ultimi giorni di calcio-mercato, chissà perché, ma ero convintissimo che il Milan non avrebbe preso nessuno, se non qualche scarto, ops pardon, qualche saldo di fine mercato, fin qui è arrivato solo Gabbia e Terracciano, il primo perché era in prestito e perché al Valenzia non serviva, il secondo invece era un affare, mentre l’Inter ha preso Taremi e Zieliński, senza spendere un euro.

Noi continueremo invece ad aspettare, che qualche giocatore si presenti ai cancelli di Milanello, secondo le previsioni di medici e preparatori, il primo a rientrare degli infortunati sarà Thiaw seguito poi da Tomori, mentre per Kalulu bisognerà attendere probabilmente il mese di marzo, ciò significa che a febbraio avremo la coppia titolare e quindi possiamo tirare aventi con: Kjaer, Gabbia, Simic e Pellegrino, anche se quest’ultimo non è ancora del tutto guarito.

E poi c’è Hernandez, che all’occorrenza può fare il centrale e a sinistra possono giocare Terracciano o Florenzi, senza nemmeno dovere ricorrere a Jimenez, stessa cosa per il centrocampo, il Milan dovrà giocare ancora con Adli, Loftus-Cheek e Reijnders, tutti giocatori che hanno una proposta di gioco molto propositiva e con meno solidità sotto l’aspetto difensivo, ma non sarà sicuramente Bennacer l’incontrista di cui il Milan ha bisogno.

In coppa d’Africa ha avuto qualche problemino fisico, legato anche al fatto che il suo recupero è stato gestito male, al netto del suo rientro dalla coppa, non sappiamo in quali condizioni si presenterà e ricordiamoci, che per quanto scarsi, numericamente mancano: Pobega e Krunic, un altro centrocampista, d’interdizione, per puntellare il reparto ci vuole, come in difesa ci sono 5 centrali, a centrocampo dobbiamo avere 7 centrocampisti.

Dopo avere detto tutto questo, non posso ammettere che la crisi è oramai alle spalle, sì, ora c’è più convinzione e voglia di far bene, ma è una caratteristica del Milan moderno, del Milan di Pioli, quella che quando il Milan si trova ad un passo dal baratro, si tira fuori per un attimo, si tiene in linea di galleggiamento e quando è sul punto di fare il salto di qualità importante, ripiomba nel baratro, la distanza da Inter e Juventus è tanta, il Milan può solo puntare a blindare il terzo posto.

Sei partite utili consecutive sono tante, ma considerare che il Milan possa avere definitivamente abbandonato l’ultima crisi, non ci credo, forse può centrare l’obiettivo stagionale della qualificazione in Champions, perché non dobbiamo dare per scontato che il Milan sia la favorita in Europa League, ci sono squadre molto competitive e bisogna alzare il livello, rispetto a quello che il Milan al momento è.

Intanto, mentre il sindaco Sala è disperato, perché dopo tutti i comitati di quartiere, dopo i tanti no della commissione di tutela, gli è rimasto San Siro sul gruppone, il Milan sta formalizzando l’acquisto dei terreni e il responsabile del progetto “Nuovo San Siro”, ha informato che i lavori saranno programmati a step, che sono previsti impianti smart, posti più comodi, una grande copertura per il controllo acustico e anche il ridisegno dell’area circostante.

Il sindaco Sala è al lavoro, per cercare di mettere in campo l’idea migliore, per garantire a Inter e Milan un futuro al Meazza, che avrà un grande parco dello sport, aree gioco, due edifici «totem» gemelli, che potrebbero contenere gli headquarter di Milan e Inter, collegati con passaggi sotterranei all’impianto e l’edificio-biglietteria intorno al Meazza più moderno e così anche la cancellata, la costruzione di ristoranti, bar e una moderna sala stampa.

Milan e Inter all’inizio, si sono opposte all’idea di ristrutturare San Siro, perché sostenevano che c’era il rischio di andare a giocare lontano per 2-3 anni, mentre con lo stadio fatto a step, permetterebbe di giocare lo stesso, perdendo pochissima capienza, abbattere o abbandonare San Siro è una cosa che mi spacca il cuore, credo che orami (Cardinale non lo ha mai voluto ristrutturare) per il Milan sia difficile tornare indietro, ma per l’Inter, credo che la cosa possa essere esaminata con grande interesse.

Intanto è arrivata la delibera della giunta comunale di San Donato Milanese, riguardo la realizzazione del nuovo stadio del Milan e relativamente alla proposta di variante urbanistica per l'area San Francesco, dove dovrebbe essere realizzato il futuro Stadio, dovranno essere garantite specifiche importanti, come le infrastrutture, la viabilità, il trasporto pubblico e le questioni ambientali, attraverso il percorso partecipativo portato avanti con la cittadinanza.

Ci sarà lo sviluppo di una nuova stazione ferroviaria, la riduzione dell’utilizzo delle automobili e il recupero di aree destinate al parcheggio, mi pare che in vista degli europei del 2032, per San Donato sia stata una manna dal cielo, un’occasione irripetibile, a parte che la cittadina se ne avvantaggerà sotto tutti i punti di vista, è previsto il recupero delle strutture sportive comunali chiuse, si prevede che l’energia sviluppata sarà in autonomia, basterà per tutto il complesso e in assenza di eventi “l’energy center” potrebbe trasferire energia utile per la città.

Il Milan vorrebbe inaugurare lo stadio ad ottobre della stagione 2027/2028, la sicurezza verrà garantita dal Milan e lo stadio non verrà consegnato senza infrastrutture, ci sarà un potenziamento della rete dei treni, già da anni è previsto il prolungamento della linea gialla della metropolitana, le due squadre di Milano non giocheranno più nello stesso stadio, San Siro resterà in piedi e molto probabilmente sarà la casa dell’Inter.

lo stadio a San Donato, farà diventare la città “calamita” e quindi una città bella, sicuramente porterà sviluppo, inteso anche come posti di lavoro, nel nuovo stadio sono previsti 70mila posti, al suo interno ci saranno: il nuovo museo, degli uffici, un albergo, un ristorante, lo store ufficiale del Milan, un auditorium e circa 3500 parcheggi su due livelli. 

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