Generalmente la prestazione è
stata positiva, personalmente è stato un buon Milan ma non
un bel Milan, ha creato e concesso poco, ha indubbiamente giocato meglio
dell’avversario, mantenendo un alto grado di attenzione per tutti i 90 e passa
minuti, tranne l’ultimo minuto del recupero, che l’Atalanta con Lookman stava portandosi
a casa i tre punti, finalmente Pioli ha capito che sarà pure poco spettacolare,
ma ha giocato uomo su uomo e non ha lasciato spazi agli avversari, che hanno
avuto difficoltà a tirare in porta e con Leao in particolare giornata di
grazia.
Il Milan ha cercato la verticalità e la profondità,
badando al sodo, senza perdersi in quello stucchevole giro palla fine a sé
stesso, Leao non si è reso protagonista di quei “giochetti” come quasi sempre
gli capita, il risultato non può lasciare nessuno soddisfatti, tranne
l’Atalanta, l’1 a 1 al Milan va stretto, ma c’è da dire che neanche la
prestazione lascia completamente soddisfatti, ma è già un bel passo avanti, il
Milan ha vinto tutti i duelli, per il bel gioco c’è tempo.
Buonissima la prestazione dei rossoneri, che hanno
avuto pure delle occasioni, un po' per sfortuna, un po' per imprecisione e un
po' per la bravura di Carnesecchi non è riuscito a segnare, ha dominato il
gioco, ma non ha trovato la vittoria, una partita giocata uno contro uno, una
partita a scacchi giocata ad alta intensità, così come piace a me.
A sparigliare le carte soltanto la giocata di Leao e
l’errore di Orsato che ha decretato un rigore inesistente a favore dell'Atalanta,
che ha faticato a cercare la soluzione, la gara è stata scorbutica, come tutte
quelle con l’Atalanta, il Milan ha provato a vincerla e almeno l’ha pareggiata,
viste le ultime sconfitte con i bergamaschi, può andare anche bene così,
l'Atalanta invece l’ha gestita con qualche affanno.
Per quanto riguarda il rigore, non sono d’accordo sul
fatto che è un episodio codificato, cioè che è OFR e quindi calcio di rigore,
per me e non solo per me, questo non è rigore mai, intanto perché il tocco è leggero, in quanto Giroud non calcia per
rinviare e poi quasi si ritrae il piede, tocca leggermente Holm sul braccio o
sul petto come dice qualcuno e Orsato aveva fatto bene a lasciare correre, il
Var lo ha chiamato al monitor, ma non si vede lo stesso che l’intensità del
contatto è maggiore di quanto l’arbitro avesse visto in campo, l’intensità del contatto non è
sufficiente per giustificare l’estrema punizione.
Tatticamente si sono
intraviste note significative e evidenti, per certi versi è sembrato il
Milan di inizio stagione, forse meno brillante, ma più determinato, finalmente
l’uno contro uno avanti e a centrocampo e per certi versi anche dietro, ha
coperto meglio, anche se ha dovuto rinunciare ad attaccare senza soluzione di
continuità, l’uomo su uomo è ormai una peculiarità di tutte le big d’Europa e
il Milan deve adeguarsi, se vuole tornare “big”.
Quello che mi meraviglia è che si considerano con le caratteristiche giuste i calciatori, per far diventare il Milan una big, quando non è vero e che questo è un anno di transizione per sperimentare la situazione e renderla definitiva nelle stagioni a venire, perché la stagione di sperimentazione doveva cominciare a settembre e non a febbraio, dopo un altro periodo di mediocrità.
Il centrocampo è nato a tre e
poi è stato riportato frettolosamente a due, perché nella mente di Pioli esiste
solo il 4-2-3-1, doveva essere un 4-3-3 e invece alla prima occasione ha
cambiato, a parte che uomo su uomo non ci abbiamo giocato e né tanto meno
pensato di farlo, adesso Pioli cerca di correre ai ripari di una stagione che
non si sta mettendo per il meglio e potrebbe (dovrebbe) essere la sua ultima a
Milanello.
Adli vertice basso non è
il suo ruolo, anche se forse sta crescendo e sta facendo meglio di Reijnders,
che neanche lui ha le caratteristiche per farlo ed è una mezzala, Adli in questo nuovo ruolo si è dimostrato saggio e
concentrato, doveva farsi perdonare la gara di Monza ed è stato quasi perfetto,
contro un avversario non da poco, non forza mai le giocate, è preciso, si spende
a chiudere su Koopmeiners, ha visione di gioco di qualità, la
prestazione è stata ottima e le sue parole nel post partita sono indice che
è molto maturato.
Adli è stato fondamentale nello scacchiere tattico rossonero, anche in ottica di arginamento delle offensive bergamasche, che non a caso sono state pressoché nulle, in particolare il francese è stato attento in difesa e su Koopmeiners, che ha seguito come un’ombra, ma senza mai uscire dalla manovra rossonera, che ha gestito con i tempi giusti e con alcuni lanci precisi e importanti, un ragazzo umile e che si è messo in gioco, dopo le difficoltà incontrate.